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CULT
Una volta ci si perdeva nelle fantasie Oggi la tecnologia ha creato un nuovo fenomeno che ci fa inseguire tutto senza farci concentrare mai
STEFANO BARTEZZAGHI
l primo telecomando stato un fischietto. Lo ha inventato Albert Camus, nellultimo atto del suo Caligola. Limperatore ha convocato alcuni poeti e ha concesso loro un minuto di tempo per comporre un carme sulla morte: Ora verrete avanti. Io far un fischio. Il primo comincer a leggere. A un mio fischio, lui si fermer e convincer un altro. Cos di seguito. Zap, zap. Dei primi sette poeti nessuno va oltre al primo verso; in un caso il fischio arriva quando il poeta non ha ancora aperto bocca e ha appena fatto in tempo a mettersi in posa declamatoria. Caligola attratto dalle alternative, o piuttosto nessuna offerta pare in grado di distrarlo da una sorta di apatia? Il suo in realt (cio, nel dramma) un gioco crudele. A essere prede di noie e nausee esistenzialiste siamo invece noi che, mentre il dramma in scena, in platea stiamo magari consultando Twitter. Lo scettro del (tele) comando ora lo ha in mano chiunque, e lo ha in mano sempre e ovunque. Non un accessorio solo televisivo: il mouse che clicca; il dito che scorre sul touch screen; il segnale acustico di unagenda elettronica che ci ricorda un impegno, o unintenzione; il tasto F5 che aggiorna la pagina web, la selezione random delliPod che monta come le viene sequenze dei brani che avevamo immesso chiss quando. Al ristorante, sotto uno schermo tv in funzione muta mentre laudio diffuso in sala proviene da una radio commerciale, chiacchieriamo con i commensali dando per unocchiata discreta al flusso di sms, e-mail, whatsapp in arrivo e per ogni evenienza teniamo lauricolare wireless del telefono calcato nellapposito padiglione (quando si sente la simulazione dello squillo di un vecchio telefono, dieci mani diverse si dirigono verso altrettanti smartphone in tasca o borsa: pi o meno tutti hanno scelto la stessa soneria). Caligola di noi stessi, quando mai ci daremo, finalmente, retta? Il mondo ha un fondo grigio, come sempre. Solo che non il grigio del vuoto o del vetusto: il grigio in cui si spalma in modo uniforme il pieno, il nuovo. Persino il rilevante e lurgente non sono pi categorie di primissimo piano. urgente? Ci penso poi. Qualcosa arriva sempre a distrarci dalle cose pi gravi, da quello che vogliamo fare, persino da quello che amiamo fare. Chiunque abbia visto un bambino alle prese con un iPad o abbia parlato a gruppi di adolescenti sa che la velocit con cui lattenzione sostituisce i suoi oggetti vertiginosa. Ma ci si illuderebbe pensando che il fatto riguardi solo adolescenti, magari attardati, venuti su con playstation e Game Boy. Che si possa fare una cosa alla volta, e una sola, pare un arduo obiettivo per chicchessia. O multitasking o imbambolati: non sembra facile n sfuggire alla deprimente alternativa n decidere se ci che ci impedisce di concentrarci sia uno stimolante o un narcotico. Gli esiti delle primissime ricerche qualitative di mercato meravigliarono Vance Packard, che poi ne parl nei Persuasori occulti (il libro che Edoardo San-
guineti considerava il vero trattato di estetica del Novecento). Registrando il battito delle palpebre delle casalinghe allingresso di supermarket e grandi magazzini invece che lattesa accelerazione tipica degli stati iper-eccitati si riscontrava un rallentamento. I paradisi delle dame di cui aveva parlato mile Zola sono dunque ipnotici: di l, packaging a colori sgargianti per attrarre la mano delle quasi-sonnambule che si aggirano fra gli scaffali. Dopo cinquantanni e pi, luomo accasciato sul divano con il telecomando in pugno ha il pollice tanto ipercinetico quanto la mente catalettica. Il fenomeno preoccupa gli psicologi che fanno quelle loro indagini che piacciono ai giornali americani: cercano so-
stanze e prove scientifiche del funzionamento materiale, a base organica, della nostra attitudine a compulsare Internet e social network (fortemente sospettata la dopamina). Il New York Times ha pubblicato statistiche sulla Screen Generation (generazione sembra essere un termine chiave per parlare sia della tecnologia sia di chi la adopera), sul calo generale di attenzione che mette a rischio la lettura lineare e fatalmente lenta di libri e giornali. Le preoccupazioni che Platone manifestava sulla possibilit che la scrittura ci facesse perdere la memoria si ripetono ora a proposito di computer e Internet (Nicholas Carr, Is Google making us stupid?). Il fatto che, quale che sia il grado di urgenza e rilevanza di
ci che stiamo facendo, non che i diversivi ci capitino, come fossero colpi di citofono di ospiti indesiderati. A cercarli, molte volte siamo noi stessi, partendo da qualche zona della nostra volont su cui non abbiamo un grande controllo. la zona delle dipendenze. Ad accorgersi che a orientare lattenzione non lio, ma non neppure qualcun altro o qualcosaltro, e a sgomentarsene, sono innanzitutto coloro la cui attivit pi dipende dalla capacit di concentrarsi. Cos sono sorte applicazioni che hanno nomi (un po da pannolone mentale) come Freedom e Self Control le quali inibiscono laccesso a Internet e alle e.mail. Hanno dichiarato di utilizzarle scrittori come Nick Hornby, Dave Eggers, Naomi Klein, Zadie Smith. Nati fra la
Sottotesto
gni eroe, o supereroe, che si rispetti finisce con lagire fuori dalla legge. Fuori da quella normalit di cui pure ha cura se vuole che lumanit sia redenta o salvata. Prendete Batman, non quello di Anagni, ma il protagonista dellultimo film di Christopher Nolan. Pu spiazzarci la sua criminalizzazione da parte di Gotham City che lo tratta alla stregua di un pericoloso bandito. In realt, come se Batman abbia esaurito la sua carica salvifica. Perch, dopotutto, Bene e Male non sono poi cos diversi. La loro carica ontologica (pi che etica) tende insomma a neutralizzare le
rispettive forze. A rendere inutile quel mandato che la societ, in circostanze particolari, offre allindividuo speciale. Come dimostrano i numerosi populismi in circolazione, lIo eroico sempre un s ideale che si cerca e si trova nella personificazione con un capo. Grillo che decide e attua la traversata di un braccio di mare, cos carico di mitologie, si cimenta in unimpresa solitaria, ma di massa. Apparentemente come Lindbergh che fa la sua trasvolata nel 900. In realt, scadendo nella parodia eroicomica dei suoi predecessori (Mussolini e Mao).
Non so se leroe oggi debba essere un criminale (come ritiene Simone Regazzoni in un libretto apparso per Ponte alle Grazie), ma certamente ha i tratti meno brutali e tipici del grottesco. Leroe della post-classicit ammesso che esista ancora non ha missioni da compiere che non siano quelle strettamente riconducibili alluniverso mediatico. da qui che la sua storia riparte: un po Schettino, un po Corona, un po Grillo. La tragedia, per cui si pu sempre fallire, si scioglie in farsa: Signore, dacci oggi il nostro godimento quotidiano.
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Lanalisi
sono svegliati e hanno scoperto di essere diventati avvezzi a non-perdere-mai-neppureun-istante e di sentirsi obbligati a rispondere immediatamente a tutti i messaggi che ricevono. Il settore hi-tech il nostro spacciatore, quello che ci passa la dose, quello che alimenta la nostra intensa pressione sociale ed economica a restare ininterrottamente in contatto con datori di lavoro, colleghi, amici e famigliari. Ci spiega anche per quale motivo Christopher Hill un ventunenne dellOklahoma che nel settembre del 2008 ha ucciso una donna dopo essere passato col rosso mentre era al telefono, andandosi a incastrare nel suv che gli stava davanti abbia continuato a parlare al cellulare e a guidare con un auricolare che sua madre gli ha regalato due mesi dopo quellincidente. Il giovane ha raccontato a Richtel di essersi sentito assorbito dalla telefonata a tal
Leccitazione
Quando usiamo apparecchi digitali c un rilascio di dopamina che ci elettrizza Questo spiega limpulso pavloviano a rimanere sempre connessi
punto da aver quasi rischiato di passare col rosso. Adesso dice di usare solo di rado il cellulare. Hollywood ci ha offerto una vicenda ammonitrice su questo argomento con Sette anime, film che inizia con Will Smith che rovina per sempre la sua splendida vita nel momento in cui usa il BlackBerry alla guida della sua splendida auto con accanto la sua splendida fidanzata. Tampona violentemente unaltra automobile uccidendo sul colpo sei sconosciuti e la sua ragazza. Il film si chiude con la scena di una medusa tossica in una vasca da bagno piena di ghiaccio. Meglio che non facciate domande. Letteralmente dimentichi e abbandonati ai nostri dispositivi tecnologici, andiamo piroettando fuori controllo. Ogni stato dovrebbe vietare agli automobilisti di parlare al cellulare tranne che in casi di vera emergenza e di utilizzare qualsiasi apparecchiatura digitale che possa farli sbandare e sterzare bruscamente. O quanto meno dovrebbe imporre una multa di almeno diecimila dollari a chi provoca incidenti perch parla a telefono o twitta. Le case automobilistiche stanno affannosamente creando nuove versioni di crack per soddisfare i nostri vizi autodistruttivi. C chi sta mettendo a punto un sistema che consentirebbe agli automobilisti di utilizzare il telefono cellulare, il lettore musicale, e navigare in internet con comandi vocali e risposte acustiche. Perch come ben sanno i nostri spacciatori, noi non ci sconnettiamo mai. Traduzione di Anna Bissanti The New York Times Distributed by The New York Times Syndicate
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fine dei Cinquanta e la met dei Settanta appartengono tutti alla fascia det che ha vissuto la svolta mediale come una progressiva (e sempre pi frenetica) immersione; ma che ha anche ottimi ricordi dellepoca in cui lIntrattenimento non era continuo, bens ben delimitato nel tempo e nello spazio. Le migliori osservazioni al proposito sono venute dal pi acuto e dotato dei loro coetanei, David Foster Wallace, il quale ha dedicato due dei suoi tre romanzi e molti dei suoi altri scritti alla complicata dinamica che intercorre fra attrazione e distrazione di massa. La monotonia astrusa uno scudo molto pi efficace della segretezza. Nel suo romanzo postumo, Il re pallido, Wallace immaginava che un complotto si annidasse nei pi
minuziosi regolamenti fiscali americani, testi in cui nessuna intelligenza umana pu addentrarsi senza procombere presto, abbattuta da un tedio schiacciante. Perch, si chiedeva Wallace, la noia un impedimento cos efficace allattenzione? Una persona che eventualmente sia immune dalla noia sarebbe automaticamente candidata a imperare sul mondo: altro che Caligola. La distrazione lattrazione per il rovescio del mondo. Lo ha detto Octavio Paz, ed diventato il motto di Julio Villanueva Chang (lo ha appena dichiarato a Stefania Parmeggiani, Repubblica-Cult, 7.10.2012). Chang fondatore, direttore e guru del mensile peruviano di reportage vivaci e sorprendenti Etiqueta negra. nota come la rivista per i di-
stratti. Chang ha anche precisato: Essere distratti non significa necessariamente essere indifferenti a quel che accade, ma al contrario essere concentrati su qualcosa che per te importante. Era quello che Wallace insegnava agli studenti: c sempre la possibilit di scegliere ci da cui vogliamo farsi assorbire, ci che vogliamo venerare, perch chiunque venera qualcosa (un dio, il potere, il danaro, il corpo, lintelligenza): ma non tutti sono consapevoli di avere scelto ci che lo distrae da tutto il resto. Solo chi ha studiato, chi ha pensato, chi non si immerso definitivamente nei flussi obliosi dellIntrattenimento, per, in condizione di sapere che la scelta di ci che lo intrattiene sempre e soltanto sua.
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R CULT
utti gli uomini contro il presidente. Pi uno: John Steinbeck. Ok, alla vigilia dello scontro finale per la Casa Bianca 2012, gli intellettuali che si schierano non fanno pi notizia. Si parla, qui, degli intellettuali pi pop, romanzieri e scrittori da Paul Auster in su. Ma vi sareste mai immaginati qualcosa del genere agli inizi degli anni Sessanta? No. Vi sareste immaginato, chess, Ernest Hemingway entrare a gamba tesa nella competizione elettorale? No. Anche perch allora cera un solo media che i politici avevano cominciato a coccolare: la
televisione. Fu la tv, per esempio, a decretare nel 60 la vittoria del bel JFK contro Richard Nixon, che al dibattito tv sudava come un cavallo. Ora, questo il panorama dove si staglia la recensione al libro mai uscito che la Book Review del New York Times dedica a Il Furore di Dick Sporchitrucchi. Il titolo naturalmente un gioco di parole tra il successo di Steinbeck e il nomignolo non proprio benevolo di Nixon. Per davvero il grande scrittore era stato chiamato a esprimere il suo impegno con un romanzo. Che denunciando, 12 anni prima del Watergate,
Nixon limbroglione avrebbe potuto aprire la strada...a JFK? Macch: ad Adlai Stevenson, il democratico amico degli intellettuali le cui ambizioni da Casa Bianca si scontrarono sempre con la dura realt dAmerica. Alla fine anche la velleit del romanzo politico che avrebbe cambiato la corsa si scontr con la dura realt: per fortuna. Lultima cosa che avremmo voluto leggere sarebbe stato uno Steinbeck organico: anche se al pi disorganico dei politici.
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Il racconto
Fuori di testo
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LA MACCHINA SI FERMA
Il saggio
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di Erlin Kagge
add editore, traduzione di S. Culeddu, pagg. 224, euro 15
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guid, un omaccione di un metro e novantacinque per centoventicinque chili e il suo assistente Kakanakou, guarda caso gli unici poliziotti per bene in un contesto di totale corruzione. E, come se non bastasse, a complicare le cose ci si mette anche Samuel Dossou Kakpo, alias SDK. Un ragazzo che ha smesso di vestire la divisa per impiantare, senza ovviamente possedere il becco di un quattrino, unimprobabile agenzia privata di security dallevocativo nome di Tolleranza Zero. Sregolato, anarchico, ma in fondo innocente, Samuel zompetta agilmente dal fango delle povere capanne battute dalla pioggia al glamour dei grandi alberghi per turisti con la leggiadra folla di un fool. Sar proprio lui a determinare la risoluzione della tenebrosa vicenda: in un finale rutilante che, ovviamente, non si pu rivelare, ma che non tradisce le attese. Non sta al porco dire che lovile sporco un proverbio. E i ventiquattro capitoli del libro si aprono ciascuno con un proverbio: si va da chi ha le uova nel paniere farebbe meglio a non correre, a anche i galli che senti cantare un tempo erano uo-
va, passando per se il fiume devia spesso il suo corso perch nessuno gli indica la strada. Motti della tradizione, peraltro sapientemente rivisitati dallautore. A partire dal titolo, dunque, ironia e humour nero la fanno da padroni: ne risulta una narrazione sfolgorante, ribalda, a tratti francamente cinica, abile nello stemperare nel grottesco la crudelt della materia trattata. Daltronde, Non sta al porco... un polar e il suo creatore, il quarantottenne beninese Florent Couao-Zotti, scrittore, fumettaro, sceneggiatore, francofono e molto legato alla cultura del suo Paese dadozione. Del polar tradizionale, alla Manchette, per intenderci, Couao-Zotti riprende la violenza diffusa, la caratterizzazione spietata dei malvagi, lindeterminatezza dei confini fra ci che giusto e morale e ci che solo e soltanto convenienza, il disprezzo per lipocrisia imperante, la critica aspra delle nefandezze dei potenti. Con, in aggiunta, un sapore letterario che rimanda al Boris Vian di Sputer sulle vostre tombe e Perch non sanno ci che fanno: scritture che pescano nel genere ma nello stesso tempo lo demistificano, introducendo
ILLIBROOGGETTO
LOPERA
Una pagina di Ideas from Massimo Osti a cura di Daniela Facchinato (Damiani pagg. 462, euro 60)
ottanta si dragata come sinonimo di fashion designer. Lo apri a caso, tra le centinaia di coloratissime pagine di carta ponderosa, e trovi questa frase: A Massimo Osti non mai piaciuta la parola stilista. Ecco che genere di uomo era, questo imprenditore della moda che ha solcato con enorme successo artistico ed economico il decennio del boom del fatto in Italia senza perdere o vendere frammenti di personalit o coscienza. La caratteristica principale di questo libro che funziona precisamente come il catalogo di
unopera, conclusa ma ancora pulsante, e basta fare un giro per strada e annotarsi quanti capi tecnici indossino le persone, specie quando la stagione fredda: non importa il sesso, la provenienza, let, la classe sociale, la classe attitudinale. Molti sono realizzati con tessuti e materiali che si possono in diversa misura ricondurre alla ricerca ossessiva e ingegneristica di Massimo Osti, tra gli anni settanta e gli anni zero. Tessuti bicolore ispirati alle tele dei camion, giacche capaci di cambiare colore con la temperature, variazioni rivoluzionarie delluso di gomma e lino (oggi riuniti nel
suo fantastico archivio tessile). Massimo Osti emerge dalla lettura di Ideas come una figura insieme atipica e archetipica: distante dallimmaginario camp e scintillante che associamo normalmente a certe classiche carriere di sarti divenuti icone, ma del tutto immerso nellhabitusdellinventore/capitano dindustria, il marchio forse pi pregevole del capitalismo nostrano. Le testimonianze di ammirazione sono innumerevoli e varie, e ci dimostra che il cammino terreno di questo bolognese visionario e molto pratico non ha sofferto di avarizia affettiva: si passa da Franca Soz-
zani a Stefano Benni, tanto per essere chiari, oltre a un gran numero di contributi internazionali. Ideas from Massimo Osti il motto che appariva nei tagliandi che contrassegnavano i suoi primi capi, ed un grande titolo, da applicare a qualsiasi bottega materiale o spirituale che produca visioni, interpretazioni, nodi per un attraversamento del pianeta che produca stordimento e futuro. I due poli ancestrali entro cui ci muoviamo tutte le volte che acquistiamo un abito. Soddisfami, ora proteggimi, domani.
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la Repubblica la Repubblica
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Internet Club
oppio Zero, l'associazione culturale diretta da Marco Belpoliti e Stefano Chiodi, una sorta di laboratorio culturale che mette insieme autori, editori, studiosi e critici (e non solo). Il primo passo stato un sito web (doppiozero.com), un progetto editoriale noprofit nato con lo scopo di rendere la cultura protagonista attraverso dibattiti, dossier e approfondimenti critici. Poi c' il blog e infine arrivata anche la casa editrice di e-book. Oggi la volta di "Che fare": un premio destinato a progetti culturali ad alto grado di innovazione. In pratica si
tratta di una piattaforma culturale che mette in palio 100 mila euro a chi presenter il progetto giudicato pi innovativo. "I tagli alla cultura sono una tragedia, ma la crisi pu diventare anche un'opportunit per esplorare nuove forme di economia culturale", spiega Bertram Niessen, project manager di "Che fare" e sociologo. I progetti, aperti al mondo delle associazioni e delle imprese sociali, dovranno promuovere la coesione e dimostrarsi sostenibili economicamente. Meglio naturalmente se realizzati con tecnologie open-source e meglio
se adottano licenze "creative commons". Gran parte del concorso avverr in rete (il bando su www.che-fare.com). Dopo una prima fase per selezionare 40 progetti, si apriranno le votazioni online, con la possibilit per gli utenti anche di contribuire a finanziarli. Alla fine rimarranno in cinque e sar una giuria di esperti (Bajani, Casati, Dubini, Marrone e Massarenti) a scegliere a chi assegnare i 100 mila euro. I progetti stanno gi arrivando: dalle App all'archeologia, fino alle idee per quartieri e biblioteche.
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THRILLER &NOIR
NIENTE LACRIME PER LA SIGNORINA OLGA
Il saggio
Giallo di condominio che ruota intorno al misterioso omicidio dellanziana residente di una romantica mansarda. Lautrice, 88 anni, lindimenticabile prima presentatrice della televisione. Era l8 settembre del 1954 e il programma si chiamava. Prego, signora.
di Elda Lanza Salani Pagg. 413, euro 15 OCCHI CHIUSI
Esordio alla grande del commissario Piazzi, fascinoso ex partigiano che deve risolvere una serie di casi di omicidio nella tranquilla Alessandria del 1961.
di Giulio Massobrio Newton Compton Pagg. 281, euro 9,90 IL GIOCATTOLAIO
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Uno psicothriller dove protagonisti e vittime sono i bambini e stavolta la violenza non tra le pareti domestiche ma nelle strade sconnesse della periferia urbana.
di Stefano Pastor Fazi Pagg. 450, euro 9,90 FARFALLA NERA
MARIA DE MEDICI
di Stefano Tabacchi
Salerno Editore, pagg. 468, euro 26
Il romanzo
contaminazioni (qui in senso dichiaratamente pop) che sciolgono il canone in un felice oggetto non identificato di alta godibilit. Con questo polar di grande scorrevolezza Florent Couao-Zotti si aggiudicato lambito premio Ahmadou Kourouma. Fatto che potrebbe apparire sorprendente: Kourouma, celebre scrittore ivoriano scomparso nel 2003, fu un intellettuale a tutto campo, oppositore del vecchio e nuovo colonialismo, prestigioso protagonista del risveglio africano. Il premio internazionale che porta il suo nome viene assegnato ogni anno a Ginevra a unopera consacrata allAfrica nera che si collochi nel solco dello spirito din-
dipendenza, lucidit e chiaroveggenza da lui propugnato. Motivazioni che, qui da noi, si usa riservare alla letteratura seria: dunque, non di genere, e, soprattutto, non troppo fruibile. La giuria franco-africana, invece, a quanto pare, ha colto il messaggio che Couao-Zotti ha abilmente disseminato nel racconto delle elettriche e feroci notti di Cotonou: anche lAfrica, questAfrica, , come tutto il resto del mondo, il teatro di una lotta titanica fra la protervia dellargent criminale e le speranze boccheggianti di una fragile democrazia. Che , poi, la storia universale che il noir nostro, quello occidentale, dalla Svezia, allItalia agli Usa, cerca di raccon-
tare da un quarto di secolo almeno. Con laggravante di una disperazione tutta africana che ci apre gli occhi su terre bellissime percorse da torme di avidi farabutti. Si ride, ma con la morte nel cuore, insomma. Perch, in fondo, se mentre ti facevi il bagno sei sfuggito al coccodrillo, stai attento al leopardo che ti aspetta sulla riva.
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Doppio nom de plum per questo noir lautore ha adottato uno pseudonimo e il vicequestore Gigi Bert non inventato ma esiste, con un nome diverso che si svolge in un microcosmo ligure fatto di perbenismo e ipocrisia. La morte della prof. Adelaide Groppini scopre gli altarini.
di Emilio Martini Corbaccio Pagg. 192, euro 8,90 KILLERSCOOP
di Florent Couao-Zotti
66th and 2nd traduzione di C. Ortenzi pagg. 176 euro 15
Pericolosa intervista a cura dei tre liceali-detective, Greta, Diego e Chiara, ad un serial killer rinchiuso in un manicomio psichiatrico che disposto a tutto pur di evadere.
di Ferdinando Albertazzi Sonda Pagg. 128, euro 9
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di Sebastian Faulks
Superbeat, traduzione di Lidia Perria, pagg. 489, euro13,90
MINIMAEDITORIA
GLI AUTORI
Da sinistra, David Lodge (La felicit di questo mondo) e Geoff Dyer (Amore a Venezia, morte a Varanasi)
tezza non era il suo nuovo romanzo, bens la lettera di accompagnamento. Ma fino a che punto possibile accorciare una storia? La sfida trova nuovi stimoli su Twitter, che costringe a messaggi di 140 caratteri. E nellera della brevit, in cui sembra che non abbiamo pi il tempo di fare niente, il Guardian raccoglie la provocazione, proponendo a una ventina di affermati scrittori di scrivere un racconto appunto in formato Twitter. Di mini-romanzi ne circolavano gi, ma possibile immaginarne di cos corti? Di 140 caratteri? Geoff Dyer, romanziere in-
glese della nouvelle vague, che ha scritto poco (Amore a Venezia, morte a Varanasi) ma diventato lo stesso un cult, ci prova cos: Lo so che ho detto che se vivessi 100 anni non mi rincrescerebbe quel che accaduto la notte scorsa. Ma mi sono svegliato stamattina e mi pare sia trascorso un secolo. Scusa, addio. James Meek, scrittore scozzese dellultima generazione, autore di un romanzo apprezzatissimo come Per amore del popolo e di brillanti raccolte di racconti, replica a questo modo: Disse che la lasciava. Ma io ti amo lei rispose. Lo so fece lui grazie. quel che mi ha
dato la forza di amare unaltra. Resta sul tema dellamore pure Jackie Collins, la scrittrice di best-seller a base di sesso, shopping e milionari: Lei sorrise, lui rispose con un sorriso. Era libidine a prima vista, ma poi lei scopr che lui era sposato, peccato, la loro relazione non aveva un futuro. E sui tradimenti si fissa pure Helen Fielding, autrice del Diario di Bridget Jones, la commedia romantica diventata un film di successo: Okay. Non avrei dovuto leggere le tue email ma ti suggerisco che, se vai sul sito relazioniextraconiugali.com, non dovresti usare i nomi dei nostri figli come pas-
sword. David Lodge, lo scrittore di La felicit di questo mondo e tanti altri romanzi, rimane sul suo consueto territorio, il caustico umorismo: La borsa o la vita! disse il ladro. Mi dispiace, tesoro, ma lo sai che morirei a rinunciare ai miei soldi rispose lavaro parzialmente sordo alla moglie. E il giallista Jeffrey Archer rivela il rebus del suo thriller, come si conviene, solo allultima battuta: un miracolo che sia sopravissuto disse il medico. stata la volont di Dio disse la signora Schicklgruber. Come lo chiamer? chiese lui. Adolf rispose lei.
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la Repubblica la Repubblica
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R CULT
1
100 PUNTI 14
2
77 PUNTI 4
3
66 PUNTI 11
4
56 PUNTI 9
5
52 PUNTI 3
Il romanzo
LO SCRITTORE
Mondo e-book
ESPINOSA
I suoi romanzi sono sempre in cima alle classifiche Nellultimo un uomo abbandonato dallamata parte alla ricerca di un bambino scomparso Scrivo storie tenere che si leggono velocemente perch voglio arrivare al cuore del pubblico
LEONETTA BENTIVOGLIO
ALBERT
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di Richard Brautigan
Isbn, trad. di Pier Francesco Paolini, pagg. 174, euro 19
La raccolta
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LA CLASSIFICA
E-BOOK
1 2 3 4 5
FOLLETT
9,99 JAMES
PUNTI 100
6,99 NMIROVSKY
PUNTI 88
Suite francese
ADELPHI
9,99 BENNETT
PUNTI 71
Nudi e crudi
ADELPHI
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6,99
PUNTI 65
PAROLA E SILENZIO
JAMES
di Emmanuel Lvinas
Bompiani, a cura di Luciano Falcioni, pagg. 394, euro 28
6,99
PUNTI 53
iciamo subito che il libro ha venduto un milione di copie in Spagna, e gi questa una notizia. Diciamo che scritto in modo elementare, quasi infantile, e ha un complessivo tono affettuoso, come una canzone dalle fluide melodie. Diciamo pure che una parabola sui sentimenti guidata da una prosa liscia, e che riproduce un percorso a ritroso di un uomo nei propri fantasmi. Stiamo parlando del romanzo Se mi chiami mollo tutto per chiamami, di Albert Espinosa, autore best-seller in Spagna, e gi noto in Italia col precedente Tutto quello che avremmo potuto essere io e te se non fossimo stati io e te. Espinosa un narratore curioso. Facile e limpido. Ma con intenti e sostrati filosofeggianti. Un po Paulo Coelho e un po Erri De Luca. Pudico. Disarmante. Praticamente liquido. Forse sincero. Ideale per palati delicati. Ora tesse la storia di Dani e della sua amata donna che sta per lasciarlo. Il dolore grande, e per esorcizzarlo Dani parte in cerca di un bimbo scomparso, essendo specializzato nel risolvere questo genere di sparizioni. Lindagine lo porta a Capri, dove affiorano le memorie dei due strani incontri che hanno nutrito la sua difficile infanzia, come due angeli custodi. Saranno loro a fornirgli le risposte per
sciogliere i nodi del presente. Anche Espinosa, nato a Barcellona nel 73, ha avuto trascorsi sofferti. La sua sorte, segnata da una grave malattia, non gli ha impedito di compiere studi in ingegneria e di meritare una grande popolarit come scrittore. anche un attivissimo regista, autore di teatro e di televisione. Albert Espinosa, come definirebbe questo romanzo? Una ballata? Una fiaba pop? Un affresco filosofico? un libro davventura e damore ed la vicenda di un ragazzo che lottava per crescere quandera bambino, e che deve continuare a farlo diventando adulto. Descrive qualcuno che, attraverso un viaggio nelle proprie radici, cio linfanzia e ladolescenza, vuole trasformarsi in una persona migliore. Il protagonista le somiglia? La trama contiene agganci autobiografici? Sono stato malato di tumore dai 14 ai 24 anni, e ho perso una gamba, un polmone e met del fegato. In quel periodo ho conosciuto delle perle meravigliose, cio creature speciali che mi hanno insegnato molte cose. Condivido questesperienza con Dani: anchegli trova delle perle sul suo cammino. Io ero un ragazzo quando, in ospedale, mi presi cura di un uomo anziano che non aveva nessuno al mondo e doveva essere operato. Provavo orgoglio per il fatto che mi avesse scelto perch lo aspettassi fuori dalla sala operatoria. Sentivo di assisterlo mentre era sotto i ferri. La sua malattia ha influito sul suo approccio alla scrittura?
Certo, perch parte integrante della mia esistenza. Ho 4,7 vite, in base a un patto stabilito a suo tempo con i miei compagni di corsia: i sopravvissuti al male avrebbero vissuto anche le vite di chi se ne sarebbe andato. Me ne sono toccate 3,7, oltre alla mia. Dunque ho le ambizioni, i sogni e i desideri delle persone che porto in me, anche quando scrivo. Un novantenne che conobbi in ospedale mi disse: triste non morire, bens non vivere intensamente. una frase mi accompagna sempre. Qual la sua visione dellamore? In questo romanzo scrive che amare un verbo coniugabile solo al passato. Penso che ci si renda conto di essere innamorati solo quando si perde lamore. Inoltre ognuno ama in modo diverso, come nel gioco degli scacchi. C chi ama come la torre o come lalfiere, con movimenti netti e veloci, e chi ama come il cavallo: ti dice di odiarti quando ti ama. Altri amano come i pedoni: lunica cosa che sanno fare, in amore, un passo in avanti, ma se amano tanto possono arrivare alla fine della scacchiera e trasformarsi in un altro pezzo. Si chiesto i motivi del successo travolgente dei suoi romanzi in Spagna? I miei libri si leggono velocemente, e quando li finisci hai la sensazione che abbiano toccato corde importanti, o almeno questo ci che sento dire in giro. Scrivo i libri che mi piacerebbe leggere, e mi pare che la rapidit con cui si leggono e la commozione che trasmettono siano aspetti che funzionano. Inoltre le mie storie possiedono un alto
la Repubblica la Repubblica
DOMENICA 14 OTTOBRE 2012
51
6
26 PUNTI 2
NEW
ENTRY
Einaudi 16
pagg. 169
8
20 PUNTI 5
Einaudi 20
pagg. 502
9
20 PUNTI 3
Marsilio 18,50
pag. 462
10
19 PUNTI 4
22 PUNTI 1
Il romanzo
LE CLASSIFICHE
NARRATIVA ITALIANA SAGGISTICA
TASCABILI
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10
BENNI
Di tutte le ricchezze
FELTRINELLI
1
PUNTI 26
RAMPINI
1 2
DE SAINT-EXUPRY
Il piccolo principe
BOMPIANI
16 SANGIORGI
9,00
PUNTI 15
7,90 FOLLETT
PUNTI 14
Lo spacciatore di carne
EINAUDI
2
PUNTI 22
AUGIAS
I segreti dItalia
RIZZOLI
16,00 GRAMELLINI
19
PUNTI 14
15
PUNTI 10
3
PUNTI 19
SCALFARI-MANCUSO
14,90 ABATE
DAVENIA
15
PUNTI 13
13
PUNTI 9
4
PUNTI 19
RUINI-GALLI
17,50 BOSCO
Intervista su Dio
MONDADORI
4
PUNTI 8
BOSCO
Mi piaci da morire
NEWTON COMPTON
18,50
5,90
PUNTI 8
Un amore di angelo
NEWTON COMPTON
5
PUNTI 15
ZINGALES
Manifesto capitalista
RIZZOLI
5
PUNTI 7
GRAMELLINI
9,90 SIMONI
18
11
PUNTI 7
CANFORA
9,90 ERVAS
PUNTI 13
6 7 8
MURAKAMI
PUNTI 7
11,50 VOLO
PUNTI 6
7 8
MARTINI
17 FARNESE
PUNTI 12
15 REVELLI
PUNTI 5
13 SWAN
PUNTI 5
Via Chanel n 5
NEWTON COMPTON
9,90 CAMILLERI
Un diamante da Tiffany
NEWTON COMPTON
PUNTI 10
14
PUNTI 5
5,90
PUNTI 5
9
PUNTI 10
MARTINI
14 FERRANTE
9 10
HOBSBAWM
di Albert Espinosa
Salani, trad. di P. Spinato pagg. 192 euro 13,50
grado d i t e nerezza. P u parlare della fiction ispirata alla sua autobiografia, El mundo Amarillo? vero che Spielberg ne produrr una versione americana? una serie intitolata Pulseras rojas, cio braccialetti rossi. Ha ottenuto risultati eccezionali in Spagna e i diritti sono stati venduti in 14 paesi. Racconta i miei dieci anni in ospedale e le storie di alcuni giovani pazienti che si aiutano a vicenda per sconfiggere il cancro, lanoressia, lautismo e altri mali. Spielberg ha visto la serie perch gliene ha parlato Marta Kauffman, la creatrice di Friends, e lha comprata per farne un adattamento destinato alla rete americana Abc. Mi emoziona che la Kauffman sia la showrunner del progetto e che Spielberg lo produca. E un tuffo da una stanzetta al grande schermo.
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16
PUNTI 5
10
PUNTI 9
WALLACE
12,90 ISAACSON
PUNTI 5
19,50
Steve Jobs
MONDADORI
14
PUNTI 4
PUNTI 5
NARRATIVA STRANIERA
10
RAGAZZI
1 2 3 4 5 6 7 8
JAMES
VARIA
14,90 FOLLETT
1 2
1
PUNTI 20
AA.VV.
AGASSI
PUNTI 100
Open
EINAUDI
9,90
PUNTI 14
20 CASATI MODIGNANI
STILTON
25 JAMES
Il diavolo e la rossumata
MONDADORI ELECTA
PUNTI 77
14,90
PUNTI 19
23,50
PUNTI 9
3 4 5
SIMONCELLI-SIMONCELLI
Il nostro Sic
RIZZOLI
3 4 5
DACHILLE
14,90 JAMES
PUNTI 66
19 CALABR
PUNTI 17
3,90 RIORDAN
PUNTI 8
La piramide rosa
MONDADORI
14,90 COELHO
PUNTI 56
10
PUNTI 16
17 DACHILLE
PUNTI 8
CRACCO
16 LCKBERG
PUNTI 52
15,90
PUNTI 8
4,90
PUNTI 7
6
PUNTI 20
GOZZI
18,50 GIMNEZ-BARTLETT
6 7
DACHILLE
14,90
PUNTI 7
5,90 DACHILLE
PUNTI 7
Exit
SELLERIO
7
PUNTI 18
DUKAN
16 JOYCE
La dieta Dukan
SPERLING & KUPFER
16 AA. VV.
LIPPOCAMPO
PUNTI 6
5,90
PUNTI 6
8 9
DACHILLE
17,90
PUNTI 15
4,50 DACHILLE
PUNTI 6
9 10
HARMEL
9 10
DUKAN
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16.40
PUNTI 15
19,90 PERONACI
PUNTI 6
8,90
PUNTI 5
DICKS
di Eleonora C. Caruso
Indiana, pagg. 220, euro 14,50
Lamico immaginario
GIUNTI
Divertiti cucinando
MONDADORI
10
PUNTI 5
DACHILLE
12
PUNTI 13
16,90
4,50
PUNTI 5
la Repubblica la Repubblica
DOMENICA 14 OTTOBRE 2012
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R CULT
ROMA TORINO VENEZIA ROMA
DA VEDERE IN ITALIA
La mostra documenta il ruolo della cultura italiana nella formazione del maestro che fu pittore, architetto e scultore. Seguendo un filo cronologico e tematico, il percorso prende avvio dai viaggi compiuti nel nostro paese, tra il 1907 e il 1923. Nel secondo dopoguerra Le Corbusier torner pi volte.
LItalia di Le Corbusier MAXXI Dal 18 ottobre
La retrospettiva dedicata allartista statunitense, che ha tenuto stretti legami con le origini italiane, ruota attorno a due opere del museo: Straight Away (1962) e Rajo Jack Spl (1964). Particolare attenzione riservata ai lavori degli anni 50 e 60. La rassegna documenta anche gli anni 80.
Salvatore Scarpitta GAM Dal 19 ottobre
Evento collaterale della Biennale di Architettura, la mostra presenta 60 opere in vetro realizzate dallartista agli studi svedesi di Kosta Boda. In 9 sezioni, il percorso mette in luce la relazione tra gli aspetti progettuali della ricerca con lavori che entrano in relazione con lambiente.
Bertil Vallien Istituto di scienze lettere e arti Fino al 25 novembre
Nel centenario della nascita unantologica ripercorre lopera del fotografo francese, tra il 1934 e il 1991. In mostra 200 scatti in bianco e nero, raggruppati in sezioni che documentano i temi a lui pi cari, a cominciare dai giardini, dai monumenti, dai quartieri e dai cittadini della Ville Lumire.
Robert Doisneau Palazzo delle Esposizioni Fino al 3 febbraio
Firenze
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Lucca
TURCATO
GIULIO
FABRIZIO DAMICO
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la e di Mafai, Turcato stato un artista straordinario per inventiva, devianza, capacit di votarsi a tanto e insieme di restar fedele ai pochi elementi fondanti della pittura. Un artista che ha corso mille rischi: girovago instancabile fra suggestioni diverse, nomade di diverse culture (venne a Roma da Mantova, da Venezia, da Milano; giunse alla maturit in mezzo a ospedali e sanatori, invece che aule dAccademie; e a Roma stette poi sempre, senza mai perdere quel modo indimenticabile di bia-
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DOMENICA 14 OTTOBRE 2012
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DA VEDERE IN EUROPA
FRANCOFORTE
ZURIGO
LONDRA
MADRID
Un pittore impressionista e la fotografia. Dipinti, pastelli e disegni di Caillebotte segnalano il suo grande interesse per questo mezzo, considerato un tramite imprescindibile per arrivare a un nuovo modo di vedere. Il percorso mira a sottolineare il ruolo pionieristico dell'artista in questo campo.
Gustave Caillebotte Schirn Kunsthalle Dal 18 ottobre
Sono iniziati i lavori dellampliamento delledificio. In contemporanea con la mostra dedicata allopera incisa di Gauguin (fino al 20 gennaio), la presentazione del progetto, firmato da David Chipperfield. Maquette, disegni e fotografie documentano lassetto della nuova costruzione.
Il nuovo Kunsthaus Kunsthaus Fino al 6 gennaio
Patrizia Sandretto Re Rebaudengo la prima collezionista italiana ad essere invitata ad esporre nel museo londinese. Il progetto, intitolato Think Twice, dura un anno ed suddiviso in quattro mostre. La prima dedicata a Cattelan. A seguire rassegne che esplorano temi chiave della collezione.
Maurizio Cattelan Whitechapel Gallery Fino al 2 dicembre
Il viaggio di Gauguin a Tahiti il filo conduttore della mostra che allarga la sua indagine alle esperienze di altri artisti, interessati allaltrove, come Matisse, Kandinsky, Klee e Macke. Il percorso documenta anche linfluenza di Gauguin sugli espressionisti tedeschi e sui fauves.
Gaguin e il viaggio verso lesotico Museo Thyssen-Bornemisza Dal 9 ottobre
LE OPERE
Da sinistra, Scenderia alla miniera; Comizio; Reticolo
scicare le parole, con cadenza veneta); istintivo e irruente, mai saggio, mai prudente nellamministrarsi. Per questo, la sua opera (in certi periodi della vita anche eccessivamente larga e veloce: ed lunico addebito che le si pu fare) non ha ancora il credito internazionale che certamente meriterebbe. La mostra del Macro (fino al 13 gennaio) un Omaggio doveroso, anche se davvero troppo contenuto: una sola stanza. stata comunque ben curata (con il sostegno fondamentale dellArchivio Turcato e di alcune storiche raccolte private, fra cui quelle di Anna DAscanio e di Luisa Laureati) da Benedetta Carpi De Resmini e da Martina Caruso, che concentrano lattenzione sul tempo cruciale del pittore: gli ultimi anni Quaranta, e i Cinquanta. E che hanno raccolto, per mitigare le restrizioni imposte dalla carenza di spazi a parete, tanti disegni, carte, fotografie, documenti in ampie cassettiere: vere miniere di curiosit, da gustarsi una per una. Come, ad esempio, quella fotografia che mostra Turcato avvolto in un pesante pastrano (da cui si separava a stento, qualunque fosse la stagione; e sotto al quale non difficile intuire lo strato dei vecchi giornali accumulati per difendersi dal freddo): forse proprio quel soprabito, richiesto allEnte di assistenza per gli artisti, nel 1953, quando condivideva la dimora con Salvatore Scarpitta. Questa, o infinite altre fotografie (quelle, ancora solo ad esempio, che lo ritraggono in compagnia di Fontana, Dorazio, Carla Accardi alle molte Biennali di Venezia cui era puntualmente invitato) e documenti, raccontano, con un sorriso, un mondo oggi lontano. Come lontano quel 1950 in
cui, a Venezia, Turcato invi il Comizio. Il tempo del compromesso fra ipotesi figurative e astratte che aveva contrassegnato nel 48 la partecipazione dei maggiori artisti italiani, uniti per breve tempo nel Fronte Nuovo delle Arti, era definitivamente tramontato. Adesso, due fazioni saffrontavano: luna dichiaratamente realista, portatrice di istanze di impegno
politico e sociale, vicina al Pci; laltra formalista, vale a dire intenta a costruire la propria immagine su canoni indipendenti da ogni contenuto, da ogni obbligo di messaggio. Turcato era comunista, ma era anche labbiamo visto ostile ad ogni contenutismo in pittura. Era, nonostante gli scontri del tempo del gruppo Forma, ancora legato damicizia a Guttuso, il capofila
del nuovo realismo. Guttuso che, nella primavera del 50, scriveva ad Armando Pizzinato che Turcato stava completando un dipinto di grandi dimensioni un po astratto-futurista, ma in ogni modo molto positivo e utile nellinsieme della nostra lotta. Era il Comizio, appunto: e si pu star certi che Guttuso ne sia stato profondamente deluso.
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DOMENICA 14 OTTOBRE 2012
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R LA DOMENICA
BIOGRAFIA OPERE
Tra i romanzi pi famosi di Murakami: Luccello che girava le Viti del Mondo e Kafka sulla spiaggia, da noi usciti da Einaudi Lautore ha pubblicato anche racconti e saggi
CULTO
1Q84 il romanzo-culto di Murakami pubblicato per la prima volta in Giappone in tre volumi Il primi due libri sono gi usciti in un unico tomo da Einaudi lanno scorso
LA LET TURA
Scrittore e saggista giapponese Murakami Haruki nato a Kyoto nel 1949 Ha tradotto nella sua lingua le opere di Carver che considera uno dei suoi mentori letterari
Esce il secondo volume di 1Q84 che continua le storie di Tengo e Aomame. Ne anticipiamo un brano
MURAKAMI
Un altro mondo con due lune e i nostri grandi amori perduti
MURAKAMI HARUKI
(segue dalla prima pagina) inito di mangiare, si sedeva a una piccola scrivania e lavorava al romanzo. Scrivere con la penna stilografica dopo tanto tempo, era piacevole. Anche il fatto di lavorare in un luogo sconosciuto, lontano dalla vita di tutti i giorni, era un diversivo che non gli dispiaceva affatto. Dal porto giungeva il rumore monotono dei pescherecci c0he rientravano. A Tengo quel suono piaceva. Stava scrivendo un romanzo ambientato in un mondo con due lune, in cui esistevano i Little People e le crisalidi daria. Quel mondo lo aveva tratto dal romanzo di Fukaeri, La crisalide daria, ma ormai era diventato completamente suo. Mentre era piegato sui fogli a quadretti, la sua coscienza viveva l. Anche quando posava la penna e si allontanava dalla scrivania, con la mente restava in quel mondo. Allora provava una sensazione particolare, come se il corpo e la mente si dividessero, e non riusciva pi a distinguere il confine tra la realt e limmaginazione. Forse anche il protagonista del Paese dei gatti aveva provato una sensazione simile. Senza che se ne accorgesse, il centro di gravit del mondo si era spostato altrove. E lui (forse) non sarebbe mai pi riuscito a prendere il treno per tornare a casa. Alle undici doveva lasciare la stanza perch cominciavano le pulizie. A quellora smetteva di scrivere, usciva dallalbergo, camminava senza fretta verso la stazione e si sedeva in un bar a prendere un caff. A volte mangiava un piccolo sandwich, ma di solito si limitava al caff. Poi prendeva i giornali del mattino e li sfogliava con attenzione per accertarsi che non ci fossero articoli che lo riguardavano. Ma non ne trovava. La crisalide daria era sparito ormai da tempo dalla classifica dei best seller. Adesso il libro pi venduto era Dimagrire mangiando tutto ci che si desidera. Geniale. Con un titolo del genere, il libro avrebbe venduto anche se avesse avuto tutte le pagine bianche. Dopo aver bevuto il caff e letto i giornali, prendeva un autobus per recarsi dal padre. Di solito arrivava tra luna e mezzo e le due. Una volta l, scambiava qualche parola con linfermiera allaccettazione. Ora che alloggiava in paese e andava ogni giorno a far visita al padre, le infermiere lo trattavano con pi gentilezza e confidenza. Come una famiglia che accoglie il ritorno del figliol prodigo. Una giovane infermiera gli sorrideva con aria timida ogni volta che lo incrociava. Sembrava nutrire per lui uno spiccato interesse. Era piccola, con la coda di cavallo, gli occhi grandi e le guance rosse. Aveva poco pi di ventanni. Ma da quando aveva visto la bambina addormentata nella crisalide daria, Tengo non riusciva a togliersi Aomame dalla testa. Le altre donne erano soltanto
F
IL LIBRO
1Q84-Libro 3 di Murakami Haruki sar in libreria dopodomani per Einaudi la seconda parte di 1Q84-Libro 1 e 2 (trad. di Giorgio Amitrano pagg. 400, euro 18,50)
pallide ombre, apparizioni passeggere. Aomame occupava stabilmente i suoi pensieri. Tengo aveva la convinzione che fosse viva e si trovasse da qualche parte, nel mondo. Altrimenti, quella sera, non avrebbe utilizzato un percorso tanto strano per incontrarlo. Anche lei non lo aveva dimenticato. Ammesso che ci che ho visto non sia stata una semplice allucinazione. Ogni tanto, per qualche istante, gli tornava in mente la sua amante, di alcuni anni pi grande di lui. Chiss che cosa stava facendo. Suo marito gli aveva detto al telefono che era irrimediabilmente perduta. Tengo non lavrebbe incontrata mai pi. Irrimediabilmente perduta. Era unespressione che risvegliava in lui una forte inquietudine. Era certo che quelle parole contenessero una sfumatura sinistra. Anche lei, tuttavia, si stava allontanando a poco a poco dai suoi pensieri. Tengo ricordava i pomeriggi trascorsi insieme come eventi del passato che avevano esaurito il loro significato. Si sentiva in colpa per questo. Ma la forza di gravit era cambiata senza che lui se ne accorgesse: adesso il centro era altrove, e non sarebbe mai pi tornato nella posizione di prima. Quando entrava nella stanza del padre, Tengo gli sedeva accanto e gli rivolgeva un rapido saluto. Poi
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DOMENICA 14 OTTOBRE 2012
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NOBEL
da diversi anni che il nome di Murakami circola puntualmente alla vigilia del Nobel per la letteratura Per me contano solo i lettori, ha dichiarato lautore in unintervista uscita sullultimo Venerd
DISEGNO DI TULLIO PERICOLI