- La trascrizione
- Le modificazioni post-trascrizionali
LA TRASCRIZIONE DELL’RNA
Il flusso dell’informazione genetica può anche andare da RNA a DNA, durante la conversione dei
genomi di virus tumorali a RNA nelle loro forme provirali a DNA. Quindi, il trasferimento
dell’informazione genetica da DNA a RNA alcune volte è reversibile, mentre quello da RNA a
proteina è sempre irreversibile.
Trascrizione
La trascrizione è il processo mediante il quale, sequenze di DNA vengono copiate in sequenze di
RNA, ovvero, il trasferimento dell’informazione genetica dentro il DNA di un’altra molecola.
Durante la trascrizione un filamento di DNA di un gene è utilizzato come stampo per sintetizzare un
filamento complementare di RNA, detto trascritto genico.
La trascrizione del DNA fa parte del trasferimento dell’informazione genetica e consiste nel
trasferire tutte le informazioni dalla cellula progenitrice alle 2 cellule figlie. L’informazione è
contenuta nelle molecole del DNA che vengono usate per sintetizzare le proteine che sono quelle
che danno il fenotipo.
La direzione dell’informazione nella trascrizione sono biunivoca, esiste anche la trascrizione
inversa, dall’RNA si passa al DNA.
Trascrizione → processo che copia le sequenza di DNA in RNA. La trascrizione non è ristretta solo ai
geni ma avviene anche per altri tipi di sequenze che non servono a trasferire l’informazione ma
servono per la regolazione.
L’enzima che copia dal DNA e diventa RNA si chiama RNA polimerasi e si occupa della trascrizione
inversa (trascrittasi inversa).
RNA polimerasi → catalizzano il processo della trascrizione
- Legame fosfodiesterico
- Direzione di crescita 5’→3’
- Non necessita di un primer per iniziare la sintesi
In ogni data regione solo 1 dei 2 filamenti di DNA è utilizzato come stampo per la sintesi di una
catena di RNA che verrà tradotta in proteine. Il filamento di DNA che viene letto per sintetizzare
l’RNA, viene detto filamento stampo, mentre il filamento di DNA complementare è detto
filamento senso.
Tutte le RNA Pol iniziano la trascrizione da un sito discreto sito di inizio.
Tutte le RNA Pol terminano la trascrizione in siti discreti terminatore.
Nei procarioti, il prodotto della trascrizione, il trascritto primario, è equivalente alla molecola
di mRNA.
Negli eucarioti, i trascritti primari devono essere maturati per tagliare sequenze specifiche e
modificare entrambe le estremità terminali prima di poter essere tradotti. Questi trascritti
primari sono dei precursori dell’mRNA, per questo sono detti pre-mRNA.
La maggior parte dei geni nucleari degli eucarioti superiori e di alcun eucarioti inferiori
contengono sequenze non codificanti, dette introni, che separano le sequenze codificanti, o
esoni, di questi geni. Le sequenze complete di questi geni interrotti sono trascritte in pre-
mRNA e le sequenze introniche non codificanti sono rimosse grazie a reazioni di splicing che
avvengono su strutture macromolecolari dette splicesomi.
mRNA → RNA messaggeri, intermedi che trasportano l’informazione genetica dal DNA ai
ribosomi, dove vengono sintetizzate le proteine.
rRNA → RNA ribosomali, sono componenti strutturali e catalitici dei ribosomi, traducono la
sequenze nucleotidiche degli mRNA nelle sequenze amminoacidiche dei polipeptidi.
tRNA → RNA transfer, sono piccole molecola di RNA che funzionano da adattatori tra gli
amminoacidi e i codoni dell’mRNA durante la traduzione.
snRNA → piccoli RNA nucleari, sono componenti strutturali degli splicesomi, le strutture
nucleari che allontanano gli introni dai trascritti.
miRNA → micro RNA, sono RNA a singolo filamento di 20-22 nucleotidi che vengono tagliati a
partire da piccoli precursori con una struttura a forcina e bloccano l’espressione di mRNA
complementari o parzialmente complementari, determinandone la degradazione o
reprimendone la traduzione.
I cinque tipi di RNA sono prodotti dalla trascrizione. Contrariamente agli mRNA che specificano
polipeptidi, i prodotti finali dei geni per le altre 4 classi di RNA, sono molecole di RNA che non
vengono tradotte.
1. INIZIO → di una nuova catena di RNA, regione del promotore e bolla di trascrizione.
2. ALLUNGAMENTO → direzione 5’→ 3’.
3. TERMINAZIONE → della trascrizione e rilascio della molecola di RNA nascente, segnale di
terminazione.
A monte → estremità 5’
A valle → estremità 3’
Le regioni a monte e a valle dei geni sono sequenze di DNA che specificano per i corrispondenti
segmenti 5’ e 3’ dei loro trascritti.
Una volta avvenuto l’inizio della catena di RNA, il fattore σ viene rilasciato e l’allungamento della
catena è catalizzato dal core enzimatico. La funzione di sigma è di riconoscere e legare l’RNA
polimerasi ai siti d’inizio di trascrizione sul DNA, o siti promotori.
L’oloenzima rimane legato alla regione promotrice durante la sintesi dei primi legami, poi il fattore
σ viene rilasciato e il core enzimatico comincia la fase di allungamento.
Le coppie nucleotidiche sono numerate rispetto al sito d’inizio della trascrizione, indicato con +1
((la coppia nucleotidica che corrisponde al primo nucleotide del trascritto di RNA → 5’). Le coppie
di basi che precedono il sito d’inizio, dette sequenze a monte sono indicate con il segno meno (-),
mentre quelle che lo seguono, sono dette sequenze a valle e sono indicate con il segno più (+).
In E. Coli due corte sequenze sono conservate, dette sequenze consenso, e si trovano a 10
e a 35 paia di basi prima dell’inizio della trascrizione.
Negli eucarioti la popolazione di trascritti primari in un nucleo viene definita RNA nucleare
eterogeneo (hnRNA), a causa della grande varietà delle dimensioni delle molecole di RNA presenti.
La maggior parte di questi hnRNA è costituita da sequenze introniche non codificanti, che vengono
allontanate dai trascritti primari e degradate nel nucleo. Quindi, la maggior parte degli hnRNA è
rappresentata da molecole di pre-mRNA.
Negli eucarioti i trascritti di RNA sono ricoperti da proteine che si legano all’RNA durante o
immediatamente dopo la sua sintesi. Queste proteine proteggono i trascritti genici dall’azione
delle ribonucleasi, enzimi che degradano le molecole di RNA, durante la maturazione e il trasporto
nel citoplasma. L’emivita media di un trascritto genico eucariotico è di circa 5h contro i 5min di un
trascritto genico procariotico. Questa maggiore stabilità dei trascritti eucariotici è determinata, in
parte, dal loro complessa mento con le proteine.
1. Gli enzimi istone acetilasi (HAT) modificano i nucleosomi mediante acetilazione degli istoni
(lisina). Istone acetilasi → catalizzando l’aggiunta di gruppi acetilici sull’amminoacido lisina.
Gli istoni acetilati sono meno strettamente legati e quindi la RNA polimerasi può legare il
DNA e trascriverlo.
2. Complesso di rimodellamento del nucleosoma → SWI/SNF. 8 proteine che dissociano il
DNA dagli istoni per promuovere la trascrizione.
3.
La cromatina trascrizionalmente attiva può essere rimodulata in una forma inattiva. Tale
rimodulazione coinvolge 2 molecole biochimiche degli istoni nei nucleosomi:
1. Deacetilazione → deacetilasi istoniche (HDAC) che rimuovono il gruppo acetilico delle lisine
degli istoni ricompattando cosi il nucleosoma. Catalizzata dalle deacetilasi istoniche che
rimuovono il gruppo acetilico delle lisine degli istoni, ricompattando così il nucleosoma.
2. Metilazione della citosina catalizzata dalle metil transferasi → La maggior parte delle
citosine metilate si trova nei doppietti anche abbreviate come mCpG. 5’ mCpG 3’
Il DNA metilato è trascrizionalmente silente e ad esso si legano proteine 3’ GpCm 5’
specifiche che causano cambiamento della struttura cromatinica. Nel
genoma ci sono regioni ricche in CpG note come isole CpG. Nel genoma
umano circa 30.000 isole localizzate vicino siti di inizio della trascrizione che se metilate
silenziano la trascrizione.
1. RNA polimerasi I → localizzata nel nucleolo, regione specifica del nucleo, in cui gli rRNA
vengono prima sintetizzati e poi assemblati con altre proteine ribosomali. L’RNA polimerasi
I catalizza la sintesi di tutti gli RNA ribosomali, tranne dei piccoli rRNA 5S.
2. RNA polimerasi II →localizzata nel nucleo, sintetizza gli mRNA che vengono tradotti per
costruire le proteine, quindi trascrive i geni nucleari che codificano proteine e forse altri
geni che specificano hnRNA. I promotori della RNA polimerasi II sono il nucleo del
promotore e gli elementi prossimali del promotore: TATA box (-30) e CAAT box (-80) ed
altre sequenze regolative: enhancer e silencer.
3. RNA polimerasi III → localizzata nel nucleo, catalizza la sintesi delle molecole di tRNA, di
rRNA 5S e di piccoli RNA nucleari.
Finora le polimerasi VI e V sono state identificate solo nelle piante. Le RNA polimerasi VI e V
giocano ruoli fondamentali nello spegnimento della trascrizione di geni che modificano la struttura
dei cromosomi, un processo chiamato rimodellamento della cromatina. Il rimodellamento della
cromatina avviene quando le code istoniche dei nucleosomi sono chimicamente modificate e le
proteine interagiscono con questi gruppi modificanti, causando condensazione della cromatina.
4. RNA polimerasi VI → sintetizza trascritti che sono processati in piccoli RNA, i siRNA,
importanti regolatori dell’espressione genica.
5. RNA polimerasi V →sintetizza un sottoinsieme di siRNA e trascritti non codificanti dei geni
regolati da siRNA. I siRNA interagiscono con questi trascritti non codificanti e con proteine
associate ai nucleosomi per condensare la cromatina in strutture che non possono essere
trascritte.
RNA polimerasi II → i promotori riconosciuti dall’RNA polimerasi II sono costituiti da corti elementi
conservati, localizzati a monte del punto d’inizio della trascrizione. L’elemento conservato più
vicino al punto d’inizio della trascrizione (posizione +1) viene detto TATA box in posizione -30; il
secondo elemento conservato è la CAAT box in posizione -80.
L’inizio della trascrizione ad opera dell’RNA polimerasi II richiede l’assistenza di numerosi fattori di
trascrizione basali. Altri fattori di trascrizione e sequenze regolative chiamante enhancer e silencer
modulano l’efficienza dell’inizio. I fattori di trascrizione basali devono interagire con i promotori
nella sequenza corretta per iniziare efficacemente la trascrizione.
Ogni fattore di trascrizione basale è indicato come TFIIX (X è una lettera che identifica il fattore):
TFIID → è il promo fattore di trascrizione basale a interagire con il promotore, contiene una
proteina che lega la TATA box.
TFIIF → si associa all’RNA polimerasi II e poi insieme si legano al complesso d’inizio della
trascrizione. Contiene 2 subunità, una delle quali ha attività di svolgimento del DNA. È
molto probabile che TFIIF catalizzi lo svolgimento localizzato della doppia elica di DNA
necessario per iniziare la trascrizione.
TFIIH →possiede attività elicasica e procede assieme all’RNA polimerasi II durante
l’allungamento, svolgendo i filamenti nella regione di trascrizione (bolla di trascrizione).
Queste proteine formano un complesso multimerico che dirige sia il taglio che l reazione di
poliadenilazione in reazioni strettamente accoppiate. Le code di poli(A) aumentano la stabilità degli
mRNA eucariotici e svolgono un ruolo importante nel loro trasporto dal nucleo al citoplasma.
1. La prima fase nello splicing dei pre-mRNA nucleari implica il taglio nel sito di splicing
intronico 5’ (↓GU-introne) e la formazione di un legame fosfodiesterico intramolecolare
tra il carbonio 5’ della G nel sito di taglio e il carbonio 2’ di un residuo conservato di A
vicino all’estremità 3’ dell’introne. Questa fase avviene sugli spliceosomi completi e richiede
l’idrolisi di ATP.
L’snRNP U1 si deve legare al sito di splicing 5’ prima di iniziare la reazione di taglio. Il
riconoscimento del sito di taglio all’estremità 5’ dell’introne coinvolge un appaiamento di
basi tra la sequenza consenso e una sequenza complementare vicino all’estremità 5’
dell’snRNA U1.
2. Il secondo snRNP aggiunto al complesso di splicing è l’snRNP U2; esso si lega alla sequenza
consenso che contiene il residuo conservato di A, che forma il punto di ramificazione della
struttura a cappio dell’introne che ha subito splicing. Dopodiché, l’snRNP U5 si lega al sito
di splicing 3’ e l’snRNP U4/U6 viene aggiunto al complesso per formare lo spliceosoma
completo.
Quando il sito di splicing intronico 5’ viene tagliato nella prima fase, l’snRNA U4 viene rilasciato
dallo spliceosoma. Nella seconda fase della reazione, il sito di splicing 3’ dell’introne viene tagliato
e i due esoni sono uniti da un normale legame fosfodiesterico 5’-3’. L’mRNA che ha subito lo
splicing è pronto per essere trasportato nel citoplasma ed essere tradotto sui ribosomi.