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STORIA DELLA TERMODINAMICA

La termodinamica nasce prima in modo


empirico e poi si trasforma in scienza.
La prima macchina termica capace di
pompare l'acqua dal sottosuolo delle
miniere sfruttando la potenza del calore fu
realizzata nel 1695 da Thomas Savery.
La prima macchina a vapore viene
inventata e costruita nel 1705 da Thomas
Newcomen.
Per avere una macchina a vapore che dar
il via alla rivoluzione industriale si deve
attendere il genio di James Watt. Watt
inoltre defin per primo il concetto di
lavoro e da qui nasce il cavallo vapore o
HP (horse power).
Per il calore anticamente erano state
proposta varie teorie. Una di queste,
dovuta a J.J. Becher era la teoria del
flogisto oppure il calorico o calore latente
o ancora una sorta di moto o vibrazione.
Per avere uno studio accurato e
scientifico del problema del calore e del
suo utilizzo per le macchine a vapore
occorre aspettare Sadi Carnot. Carnot
dedusse che il rendimento delle macchine
non poteva essere illimitato e che una
macchina ideale quella che ha il
rendimento massimo, sempre comunque
inferiore al 100% .

LATermodinamica
LUCE
I padri della
-1
Sadi Carnot (1796-1832).
Fisico ed ingegnere francese. Analizzando il
funzionamento della macchina a vapore, Carnot si
accorse che esiste una "inefficienza" nella conversione
di calore in lavoro. Formulando il concetto di rendimento
di una macchina a vapore, inconsapevolmente, Carnot
stabil le basi per lo studio sulle trasformazioni
dellenergia. Nel 1824 pubblic il libro "Rflexions sur la
puissance motrice du feu et sur les machines propres
dvelopper cette puissance (Riflessioni sulla forza motrice del fuoco e
sulle macchine in grado di svilupparla)" che pose le basi per lo studio
della trasformazione del calore in energia meccanica. Carnot ha il merito
di aver scoperto la seconda legge della termodinamica.
Carnot aveva accettato la teoria del "calorico" secondo la quale il calore
era un fluido senza massa che poteva essere trasmesso da un corpo
all'altro.
James Prescott Joule (1818-1889).
Figlio di un produttore di birra di Manchester, Joule pot
compiere i suoi esperimenti nel laboratorio della fabbrica
del padre. Tra il 1841 ed il 1848 avvia tutta una serie di studi
sull'equivalenza tra calore e lavoro. Con alcuni esperimenti
dimostr che il rapporto calore/lavoro di 4186 joule/caloria.
In suo onore lunit di misura dellenergia chiamata joule.
Egli abbandon la teoria del calorico per appoggiare in pieno
lequivalenza tra lavoro e calore. La teoria del calore come lavoro mostra
che solo una parte del calore assorbito si trasforma in lavoro mentre il
rimanente viene ceduto allambiente e non c modo di usarlo. Il
rendimento del 100% irrealizzabile in natura.
Schema del celebre mulinello: esperimento col quale Joule trasform
energia meccanica in calore; il peso scendendo fa
girare le palette immerse in un recipiente pieno di
acqua. La temperatura dell'acqua aumenta a causa
dell'attrito. Paragonando il lavoro eseguito dalla
discesa del peso con l'aumento di temperatura
dell'acqua, Joule ricav il valore dell'equivalente
meccanico del calore.

LATermodinamica
LUCE
I padri della
-2
William Thomson o Lord Kelvin (1824-1870).
Nel 1846 Kelvin ebbe la cattedra di Filosofia Naturale
all'Universit di Glasgow. Qui, nel 1847, incontr Joule.
Questo avvenimento port Kelvin ad interessarsi al
problema del calore e della sua conversione in lavoro.
Secondo Joule era sbagliata l'idea di Carnot sulla
conservazione del calore.
Kelvin pubblic nel 1851 l'articolo "On the Dynamical
Theory of Heat" in cui prospettava l'esistenza di due leggi
e che le idee di Carnot avrebbero potuto sopravvivere
senza contraddire le scoperte di Joule.
L'enunciato di Kelvin dice: non possibile trasformare
completamente tutto il calore in lavoro meccanico.
Rudolf Clausius (1822-1888).
Rudolph Gottlieb, che pi tardi si fece chiamare Clausius,
affront l'argomento cominciato da Carnot, portato avanti
da Joule e ampliato da Kelvin.
Clausius si rese conto che le divergenze tra Carnot e
Joule potevano essere superate. Elimin il termine
"calorico" e si spinse fino a ipotizzare che il calore
avrebbe potuto essere spiegato col comportamento delle
particelle elementari costituenti la materia.
di Clausius la scoperta che il calore non pu passare
spontaneamente da un corpo freddo ad uno pi caldo.
Ludwig Boltzman (1844-1906).
Boltzman fu il primo uomo a capire l'intima struttura delle
trasformazioni che si verificano in natura e lo fece prima
che l'esistenza degli atomi venisse accettata da tutti gli
scienziati. Il suo lavoro non fu capito e si suicid.
Carnot si era mosso verso la Termodinamica partendo
dalla macchina a vapore, Boltzman si avvicin alla
Termodinamica dalla parte opposta e cio dalla parte degli
atomi. Le successive ricerche e i successivi esperimenti
confermarono che Boltzman aveva ragione e adesso
universalmente riconosciuto come uno dei massimi fisici
teorici della storia della scienza.

TERMODINAMICA

La termodinamica tratta le varie forme di


energia, gli scambi di energia e di massa
fra i sistemi, le trasformazioni da una forma
allaltra di energia, leffetto di queste
trasformazioni sui sistemi termodinamici.
SISTEMA TERMODINAMICO: quantit di
materia che occupa una limitata porzione
di spazio.
AMBIENTE ESTERNO: tutto ci che al di
fuori del sistema termodinamico.
SUPERFICIE DI CONTROLLO: superficie
(reale o ideale) che separa il sistema
termodinamico dallambiente esterno.

IL SISTEMA TERMODINAMICO
AMBIENTE
ESTERNO
SISTEMA
TERMODINAMICO

SUPERFICIE DI
CONTROLLO

IL SISTEMA TERMODINAMICO
Lo scambio di energia pu avvenire sotto
forma di calore o di lavoro.

SUPERFICIE DI
CONTROLLO

SISTEMA
TERMODINAMICO

AMBIENTE
ESTERNO

CALORE = scambio di energia indotto da una


differenza di temperatura. E > 0 se entrante.
LAVORO = scambio di energia indotto da una
forza che deforma il contorno. E > 0 se
uscente (prodotto).

Sistema termodinamico, sede di trasformazioni


interne e/o trasformazioni esterne
scambio
di energia o di massa con lambiente esterno.

Lo stato del sistema caratterizzato da un


numero limitato di propriet termodinamiche,
dette variabili di stato o funzioni di stato.

Si definiscono:

VARIABILI TERMODINAMICHE ESTENSIVE


Dipendono dalla quantit di materia (massa)
contenuta nel sistema: massa, volume,
energia interna, entalpia

SISTEMI APERTI
scambio di energia e di
massa con lambiente esterno.
SISTEMI CHIUSI
scambio di energia, ma
non di massa con lambiente esterno.
SISTEMI ISOLATI
nessun tipo di scambio
con lambiente esterno.

VARIABILI TERMODINAMICHE INTENSIVE


Non dipendono dalla massa del sistema:
pressione, temperatura e grandezze estensive
riferite allunit di massa (es. massa volumica,
volume specifico )

IL SISTEMA TERMODINAMICO

Un sistema si dice in equilibrio


termodinamico quando
contemporaneamente in:
equilibrio meccanico
equilibrio chimico
equilibrio termico
Sistema in equilibrio termodinamico

TEMPERATURA
La temperatura una variabile di stato
intensiva che rappresenta lenergia cinetica
posseduta dalle molecole che compongono il
sistema.
La temperatura si misura per via indiretta,
misurando la variazione di una grandezza che
dipende dalla temperatura (es. lunghezza,
volume, resistenza elettrica).
Nella sua forma pi semplice si usa un
termometro, costituito da un contenitore di
liquido (generalmente mercurio) terminante
con un tubicino sul quale costruita una scala
di riferimento.

variabili intensive uniformi


in tutti i punti del sistema

Relazioni analitiche che legano


le variabili fra loro
equazioni di stato

Le variazioni di volume del liquido dovute a


variazioni di temperatura sono determinate
mediante lettura dellaltezza della colonna di
liquido nel tubicino.

TEMPERATURA

TEMPERATURA

SCALE CELSIUS E KELVIN

SCALA FAHRENHEIT

La scala di temperatura Celsius (centigrada)


[C] basata sulla relazione lineare tra la
temperatura e la variazione del volume di
una quantit di mercurio.
La scala tarata su due punti caratteristici:

La scala di temperatura Fahrenheit simile


alla scala Celsius, con la differenza che:

la temperatura di fusione del ghiaccio alla


pressione di 1 atm, corrispondente a 0 C;

le temperature di fusione del ghiaccio e di


ebollizione dellacqua sono poste
rispettivamente a 32 F e 212 F.

la temperatura di ebollizione dellacqua


distillata alla stessa pressione,
corrispondente a 100 C.

lampiezza di un grado Fahrenheit pari a


5/9 di quella di un grado Celsius.

Lampiezza del Kelvin corrisponde a quella


del grado Celsius, ma lo zero posto al
valore minimo di temperatura ottenibile (zero
assoluto), pari a 273.15 C.

T ( K ) = (C) + 273.15

(F ) =

9
(C )+ 32
5

ALTRE VARIABILI DI STATO


ENERGIA INTERNA (U) [J]
Lenergia interna di un sistema comprende le
energie cinetiche e potenziali di tutte le
particelle che compongono il sistema. Non
comprende invece lenergia cinetica e
potenziale macroscopica del sistema
ENERGIA INTERNA SPECIFICA (u) [J/kg]
u = U/m

[J/kg]

ENTALPIA (H) [J]


Lentalpia rappresenta il contenuto energetico
di un sistema aperto, cio la sua capacit di fornire
lavoro termodinamico sullesterno oppure di
cedere energia termica
ENTALPIA SPECIFICA (h) [J/kg]
h = H/m

LAVORO
Il lavoro il trasferimento di energia associato
alleffetto combinato di una forza e di uno
spostamento:
L=Fxs

[J]

Il lavoro L una forma di energia e quindi si


misura in joule.
Gli elettroni che attraversano il contorno di un
sistema svolgono lavoro elettrico sul sistema,
poich si muovono in un campo elettrico sotto
leffetto delle forze elettromotrici.
La produzione di lavoro da parte di un sistema
considerata un effetto positivo, mentre il
consumo di lavoro un effetto negativo.
La convenzione adottata quindi la seguente:
Il lavoro fornito da un sistema allambiente
positivo e al contrario negativo il lavoro
fornito dallambiente al sistema.

[J/kg]
Il lavoro scambiato per unit di tempo detto
potenza meccanica e si misura in J/s o W.

CALORE -1

CALORE -2

Il calore, o energia termica, una forma di


energia scambiata tra le parti di un sistema
o tra il sistema e lambiente esterno per
effetto di una differenza di temperatura.

CAPACITA TERMICA (C): calore necessario ad


aumentare di un grado centigrado la temperatura
di un corpo.

Lo scambio di energia termica avviene


spontaneamente dalle zone a temperatura
maggiore verso le zone a temperatura
minore.

C = Q/

Il calore scambiato si misura per via


indiretta, attraverso le variazioni di
temperatura che ne derivano.

CALORE SPECIFICO (c): calore necessario ad


aumentare di un grado centigrado lunit di
massa di un corpo.

Lo strumento utilizzato per la misura del


calore il CALORIMETRO.

c = Q/(
m)

Lunit tradizionalmente usata per misurare il


calore la kilocaloria, definita come la quantit di
calore che viene fornita ad un kilogrammo di acqua
distillata alla pressione di 1 atm per innalzare la
sua temperatura da 14.5 a 15.5 C.

Il calore unenergia, quindi pu essere


misurato in joule
1 kcal = 4186 J

[J/C]

[J/K]

dipende dal tipo di materiale costituente il corpo


e dalle dimensioni del corpo.

[J/(C kg)]

[J/(K kg)]

dipende solo dal tipo di materiale costituente il


corpo.
aria: c = 1000 J/(C kg)
CLS: c = 900 J/(C kg)
acqua: c = 4186 J/(C kg)
acciaio: c 500 J/(C kg)

Generazione del calore


In una caldaia viene generato calore nella
combustione di una certa quantit di
combustibile.
Si definisce potere calorifico del combustibile:
quantit di calore estraibile dai prodotti di una
combustione completa con deflusso derivanti
dallunit di massa di combustibile, quando sono
raffreddati fino alla temperatura iniziale comune
ai reagenti
HC = Qcomb/Mcomb = MJ/m3 o MJ/kg
In una caldaia la potenza ceduta:

Q& = M& comb HC Cald


Q& = c M& T
Il rendimento della caldaia tiene conto delle
perdite di calore dovute ai prodotti di
combustione caldi (fumi) e delle dispersioni
termiche attraverso linvolucro della caldaia
stessa.

1 Principio della Termodinamica -1


1o Principio
La conservazione dellenergia
Il primo principio della termodinamica o
principio di conservazione dellenergia, sulla
base di osservazioni sperimentali, afferma che
lenergia non pu essere n creata n distrutta,
ma pu solo cambiare di forma.
noto che un corpo ad una determinata altezza
possiede energia potenziale che si converte
parzialmente in energia cinetica durante la
caduta.
Etot = Ep( m g h ) + Ec(1/2 m v 2)
allinizio: Ecin=0,
alla fine: Ecfin= mv2,

Epin=mgh
Epfin=0

v
hmax
h

Il 1o Principio della Termodinamica -2

Il 1o Principio della Termodinamica -3

La conservazione dellenergia
Poich lenergia non pu essere ne creata ne
distrutta, la somma della quantit di calore
ceduta ad un sistema e del lavoro compiuto sul
medesimo deve essere uguale allaumento
dellenergia interna del sistema stesso.
Calore e lavoro sono i mezzi attraverso i quali i
sistemi scambiano energia con lambiente
esterno senza scambio di materia;
un sistema non accumula calore, ma energia
interna

Sistema
esterno

Sistema
TD

Q
L

Sistema chiuso:
La somma della quantit di calore Q ceduta ad
un sistema e del lavoro L compiuto sul medesimo
deve essere uguale allaumento dellenergia
interna U del sistema stesso:

Q L = U

Equivalenza tra calore e lavoro = energia (joule)


Flusso termico e potenza meccanica = watt
Non si pone alcun limite alla conversione del
calore in lavoro.

Calore e lavoro sono variabili di scambio che


consentono ai sistemi di scambiare energia con
lambiente esterno. Un sistema non accumula
calore, ma energia interna.

Il

1o

Principio della Termodinamica -4

Il 2o Principio della Termodinamica -1


Lenergia si conserva, ma
trasformandosi si degrada

scambio di
calore

Sistema
esterno

m.h

Sistema
TD

scambio di massa

Sistema aperto:

.
Q
.

La degradazione dellenergia dovuta alle


irreversibilit che impediscono al sistema
termodinamico di ritornare in modo spontaneo
alla situazione di partenza.
Tutti i processi naturali sono irreversibili.

scambio di
lavoro

C un vincolo in natura che limita le


trasformazioni dellenergia da una forma ad
unaltra.

Il calore passa spontaneamente da un corpo


pi caldo ad uno pi freddo

. .
.
Q L = m.h

2 Principio della Termodinamica -2

Il lavoro pu essere
trasformato
completamente in
calore, ma lenergia
interna ed il calore
possono essere
trasformati solo
parzialmente in
lavoro

Si pu convertire in
lavoro una quantit
maggiore di calore se
essa fornita ad alta
temperatura:
pi alta la temperatura
di un corpo, migliore la
qualit dellenergia in
esso contenuta.

Macchine termiche -1
Il lavoro pu essere trasformato completamente
in calore, mentre, per convertire il calore in
lavoro c bisogno di dispositivi appositamente
progettati, detti MOTORI O MACCHINE
TERMICHE
Tutti i motori termici o macchine termiche dirette:

 ricevono calore da una


sorgente ad alta
temperatura
 convertono parte di
questo calore in lavoro

Q1(600C)

L
Q2(20C)

 cedono la parte
rimanente di calore
ricevuta a un pozzo a
bassa temperatura
 funzionano secondo un
ciclo

Q2(20C)

L Q1(600C)

Macchine termiche -2

Rendimento di 1principio -1

Le macchine termiche indirette:


 estraggono calore da una
sorgente a bassa temperatura
 ricevono un lavoro

La definizione di rendimento o di
efficienza non si limita al campo della
termodinamica e dipende dallutilizzatore

Q1 (20C)

Q2 (-18C)

 cedono calore ad un pozzo ad


alta temperatura
 funzionano secondo un ciclo
Frigoriferi

Pompe di calore

Q1(20C)

Q1(20C)

Q2(-18C)

Q2(5C)

Le macchine frigorifere e le pompe di calore lavorano


secondo lo stesso ciclo termodinamico perseguendo
obiettivi diversi

Lefficienza di un motore termico si definisce


attraverso il rendimento 1, definito come il
rapporto tra il lavoro netto ottenuto e la
quantit di calore assorbita.

Il rendimento di una
macchina termica -1

Rendimento di 1o Principio -2
Rapporto tra benefici e costi:

1 =
o

perdite
energia ottenuta
= 1
energia fornita
energia fornita

non distingue tra le diverse forme di energia


e quindi non risente delle irreversibilit
interne ai processi

Macchine termiche a ciclo diretto

1 =
o

perdite
energia ottenuta
= 1
energia fornita
energia fornita

sorgente

T1

Q1
L

Esempio
scaldabagno elettrico munito di una resistenza
da 1kW che dissipa 50W allesterno a causa di
un imperfetto isolamento

1 = 1
o

0.05
= 0.95
1

non si distingue tra energia termica ed


elettrica

Q2(20C)

Q2
sorgente T2

L Q1(600C)

L = Q1 Q2
rendimento

L
Q
=1 2 <1
Q1
Q1

Il rendimento di una
macchina termica -2

Il rendimento di una
macchina termica -3

Macchine termiche a ciclo indiretto

1 =
o

Il rendimento massimo si ottiene con un ciclo in


cui le trasformazioni siano reversibili,
indipendentemente dal fluido che percorre il ciclo
e solo funzione di T1 e T2
La macchina di Carnot

energia ottenuta
perdite
= 1
energia fornita
energia fornita

sorgente

T1

Si dimostra che il rapporto tra il calore assorbito e


ceduto (valore assoluto) dalla macchina di Carnot
operante tra due sorgenti alle temperature T1 e T2
pari al rapporto tra le stesse due temperature
assolute

Q1 (20C)

Q1
L

Q2 (-18C)

Q2

Q1 T1
=
Q2 T2

sorgente T2
Frigorifero

effetto frigorifero specifico


o coefficient of
performance (COP)

COP =
Pompa di calore

Q2
Q2
=
L Q1 Q2

fattore di moltiplicazione
termica

Q1
Q1
=
>1
L Q1 Q2

rendimento

max = 1
1

T2
T1

effetto frigorifero specifico


o coefficient of
performance (COP)

COPmax =

T2
T1 T2

fattore di moltiplicazione
termica

max =

T1
T1 T2

Il rendimento di una
macchina termica -4
Per migliorare il rendimento nel caso ideale (che si
ripercuote sul caso reale) di conversione in energia
meccanica dovremmo:

Carnot = 1

T2
T1

1. Aumentare la temperatura massima T 1


2. Ridurre la temperatura minima T 2: al limite alla
temperatura ambiente

ANALISI EXERGETICA
Bisogna distinguere tra le diverse qualit
dellenergia. Nei motori lefficienza non pu
superare determinati limiti stabiliti dalla fisica.
Il metro di confronto il lavoro meccanico:
lunica forma di energia utilizzabile tale quale.
Energia utilizzabile o exergia
il lavoro massimo ottenibile da una quantit di
calore a T > Ta, ovvero il lavoro minimo speso
per disporre di una quantit di calore a T < Ta
Lenergia utilizzabile posseduta da una
quantit di calore Q, scambiata per unit di
massa:
per T > Ta

T
eQ = Lmax = Q Carnot = Q 1 a
T

per T < Ta
Lutilizzabilit (rispetto allenergia meccanica
ottenibile) del calore scaricato si riduce con la sua
temperatura: il calore scaricato a temperatura
ambiente inutilizzabile

eQ = Lmin = Q

Carnot

T
T T
= Q a
= Q 1 a
T
T

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