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Fisica Tecnica

Ingegneria aerospaziale e meccanica


10 cfu – 60 ore di lezione 40 ore di esercitazione

Fabio Rinaldi fabio.rinaldi@polimi.it Tel. 0223992342


AES Damiano Fustinoni damiano.fustinoni@polimi.it Tel. 0223993852
MECC Giovanni Manzini giovanni.manzini@polimi.it
Marco Tognoli marco.tognoli@polimi.it

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Testi consigliati
Moran M.J., Shapiro H.N., Fundamentals of Engineering Thermodynamics, McGraw-Hill
Y. Cengel Termodinamica e Trasmissione del Calore– McGraw-Hill
J.H. Lienhard A Heat Transfer Textbook http://web.mit.edu/lienhard/www/ahtt.html

Termodinamica e trasmissione del calore – Guida all’impostazione e alla risoluzione di


problemi di Fisica Tecnica.
Colombo E. Inzoli F. - Hoepli
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Fisica Tecnica: Termodinamica (tecnica) e trasmissione del calore

Termodinamica = therme + dynamis, primi tentativi fatti per


convertire energia termica in lavoro. Tali tentativi danno il via alla
rivoluzione industriale.
Erone di Alessandria I secolo a.c. – Eolipila

Leonardo da Vinci 1500 – Archituono

Salomon De Caus 1615 – trattato su pompa a vapore

Evangelista Torricelli – 1643 vuoto su colonna acqua

Denis Papin 1679 – Pentola a pressione

Thomas Savery 1698 – Macchina vapore per estrarre acqua dalle miniere
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Thomas Newcomen 1705 – Applicazione industriale della macchina a
vapore – alesaggio di 1 feet (0,3048 m) 600 litri di acqua a ciclo e 10 m3/h
circa 17 cicli all’ora. Grande, costosa e poco potente.
James Watt dal 1765 introduzione di: alta pressione, condensatore
esterno, distribuzione a cassetti, biella manovella. Il motore passa
gradualmente da 4,4 kW a 0,4 MW.

incidenza motore a vapore

produzione mondiale di carbone


1769 6 Tg
1819 65 Tg

ferro (richiesto per l’acciaio)


1780 40 Gg
1830 700 Gg

Nel 1830 15.000 motori a vapore


in Inghilterra

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La Termodinamica come Scienza si basa su:
primo e secondo principio e vede la sua formalizzazione a
partire dall`inizio del 1800

1824 Sadi Carnot – Teorema e macchina ideale, rendimento termodinamico

1848 Lord Kelvin – Temperatura termodinamica e secondo principio

1850 James Prescott Joule – equivalenza lavoro calore e mulinello di Joule

1855 Clausius – Disuguaglianza per distinguere processi reversibili da irreversibili,


funzione entropia

1876 Willard Gibbs – Equilibrio sostanze eterogenee, rappresentazione grafica delle


trasformazoni, utilizzo di E, S, V, T, P per prevedere spontaneità
di una trasformazione

Teoria
Pratica/tecnica
Formalizzazione dei
Macchina a vapore
principi di base
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La Termodinamica
A seconda degli autori può essere definita in vari modi:
«La termodinamica studia l’energia e le sue trasformazioni. Le Leggi
della Termodinamica sono delle restrizioni di carattere generale che
la natura impone a tali trasformazioni. Queste Leggi sono degli
enunciati primitivi.» (M.M. Abbott H.C. Van Ness);
«Queste quantità si riferiscono alle caratteristiche globali del
sistema, cioè alle sue proprietà su grande scala, e ne forniscono una
descrizione macroscopica.» (M.W. Zemansky);

«La Termodinamica è lo studio degli effetti prodotti da miriadi di


coordinate atomiche che, a causa delle medie statistiche, non
compaiono esplicitamente nella descrizione macroscopica…» (H.
Callen).

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La Termodinamica, nella sua definizione più semplice è: la
Scienza che ha per oggetto lo studio del sistema termodinamico.

A cosa serve allora la Termodinamica?


Un sistema termodinamico può essere definito come una
porzione di spazio delimitata da un contorno reale o
immaginario dove, spesso, le proprietà del contorno sono più
importanti di ciò che racchiude all’interno.
Tutto ciò che è esterno al contorno viene chiamato ambiente ed
è esso stesso un sistema termodinamico.

Il sistema e l’ambiente costituiscono insieme un sistema


(composto) detto Universo.

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Consumo mondiale di energia (fonte BP, in Mton di petrolio equivalente)

Discipline
Termodinamica: studia Trasmissione del calore: studia il
macroscopicamente un sistema, trasporto dell’energia dovuta a
soggetto a scambi di energia. differenze di temperatura.
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Consumo mondiale di energia (fonte BP, in Mton di petrolio equivalente)

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Consumo percentuale di energia per Regione (fonte BP)

CIS: Azerbaijan, Bielorussia, Kazakhistan, Federazione Russia, Turkmenistan, Uzbekistan.


Medio Oriente: Iran, Iraq, Israele, Kuwait, Oman, Qatar, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, altri medio oriente.
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Il sistema termodinamico ben definito

Insieme di costituenti non soggetti a forze che dipendono da


coordinate di altri costituenti esterni al sistema e definito da:
a) tipo e natura dei costituenti;
b) parametri caratterizzanti forze esterne (volume, campo
elettrico, magnetico o gravitazionale);
c) natura delle forze interne;
d) natura vincoli interni.
Nel caso di costituenti immersi in campi gravitazionali, elettrici o
magnetici, l’indipendenza delle forze esterne da costituenti esterni
al sistema è garantita solo se tali campi sono generati da
distribuzioni stazionarie di densità di massa, carica o corrente.
La principale conseguenza è che l’energia è una proprietà di ogni
sistema in ogni suo possibile stato.
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Il sistema termodinamico semplice

Porzione di materia chimicamente e fisicamente omogenea ed


isotropa è un sistema termodinamico semplice.

Un sistema non omogeneo si dice eterogeneo (proprietà


termodinamiche variano localmente).
Il termine isotropo si riferisce all’invarianza delle proprietà rispetto
alla direzione.
L’unione di due o più sistemi semplici da luogo ad un sistema
composto, di cui essi sono detti sottosistemi.

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Il sistema termodinamico semplificato
(sostanza pura)

Non soggetto a campi di forze di massa (gravitazionale, elettrica,


magnetica) o di superficie (tensione superficiale), non reagente
(assenza di reazioni chimiche e nucleari).
Tale sistema costituisce la base di studio per qualsiasi altro sistema,
esso può essere delimitato da diversi tipi di contorno:
Rigido (o fisso) Deformabile (o mobile)
Permeabile Impermeabile
Conduttore (diatermico o diatermano) Isolante (adiabatico).

Sistema isolato: chiuso, rigido ed adiabatico. Qualsiasi s.t. può


essere pensato come sistema isolato se lo si unisce all’ambiente.

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Contorni ed interazioni

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E’ pura constatazione sperimentale che un S.T. può essere ben
descritto mediante un certo numero di grandezze fisiche
macroscopiche, ovvero riferibili ad esso nel suo complesso: massa,
volume, pressione e temperatura, energia.
Proprietà
E’ definita da una procedura di misura che, quando applicata ad un
sistema al tempo t fornisce un valore numerico P(t) indipendente
da: dispositivi di misura, altri sistemi, istanti di tempo diversi da t.

La distanza percorsa da una particella in moto non è una proprietà,


non lo sono nemmeno la sua velocità od accelerazione medie.
Sono invece proprietà la velocità e l’accelerazione istantanea della
particella in moto.

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Tipi di proprietà termodinamiche
Grandezze Intensive
T (temperatura) [K], [°C] potenziale di interazione termica;
P (pressione) [Pa], [bar], [atm],… potenziale di interazione meccanica;
μ (potenziale chimico), [J/mol] potenziale di interazione chimica.

Grandezze Estensive
M (massa) [kg]
N (numero di moli) [mol]
V (volume) [m3]:
Ec (energia cinetica) [J] associata alla velocità macroscopica del sistema;
Ep (energia potenziale) [J] associata alla posizione nel campo gravitazionale;
U (energia interna) [J] associata ai costituenti della materia.

Grandezze specifiche (grandezze estensive divise per la massa m o N)


v (volume massico) [m3/kg];
ρ (massa volumica o densità) [kg/m3];
e* (energia specifica) [J/kg];
u (energia interna molare) [J/mol].
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Stato termodinamico

Completamente definito da numero e tipo di costituenti, parametri


che caratterizzano le forze esterne che agiscono sul sistema, tutte
le proprietà indipendenti del sistema

Quante sono le proprietà?

Dipende dal punto di vista con cui guardiamo il sistema

Approccio macroscopico della TD classica


Approccio microscopico della TD statistica

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Stato di equilibrio (macroscopico) di un sistema

E’ altrettanto evidente dall’esperienza che il sistema può trovarsi


in particolari condizioni, contraddistinte dall’invarianza spazio-
temporale delle proprietà. Si parla di condizioni o stati di equilibrio
macroscopico del sistema.

Uno stato di equilibrio è sufficientemente ben caratterizzato,


specificando i valori assunti dalle sole proprietà termodinamiche
indipendenti.
Equazione di stato: legame tra grandezze termodinamiche che
permettono di desumere i valori di una variabile dipendente da
quelli delle variabili indipendenti.

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Evoluzione dello stato termodinamico è descritta
dall’equazione del moto del sistema TD

Noti f, A(t0), l’integrazione dell’equazione del moto permette


di conoscere lo stato del sistema in un qualsiasi istante
precedente o successivo a t0

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Processo o trasformazione
Si rinuncia ad una descrizione completa dell’evoluzione del
sistema.
Ci si accontenta di definire lo stato iniziale, lo stato finale, gli
effetti delle interazioni del sistema sulle proprietà principali dello
stesso (quantità di costituenti, energia, entropia).

Classificazione dei Processi


Spontaneo se il sistema evolve spontaneamente senza interazioni
con altri sistemi (sistema Isolato), non si hanno effetti esterni al
sistema.
Meccanico l’unico effetto esterno è sempre rappresentabile con la
variazione di quota di un grave in un campo gravitazionale.
Reversibile se esiste un modo per riportare il sistema e il suo
ambiente ai rispettivi stati iniziali, tutti gli effetti del processo sono
annullabili.
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Trasfomazione quasi-statica (internamente reversibile)
Durata della trasformazione idealmente infinita, dal punto di vista
pratico occorre che il tempo con il quale la trasformazione avviene
maggiore al tempo di propagazione delle perturbazioni all’interno
del sistema.
E’ trasformazione invertibile ma non necessariamente reversibile.

Esempio del sistema cilindro pistone


Cosa succede cambiando la posizione del pistone?
Esempio: motore automobilistico con n = 4000 g/1’ ed H = 0,1 m
Velocità di propagazione perturbazioni di pressione c ≈ 340 m/s
τ = H/c = 0,1/340 = 1/3400 (tempo xchè la perturbazione di
pressione interessi tutta l’aria contenuta nel cilindro).
t = 60/4000/2 = 3/400 s (tempo necessario per una salita/discesa)
t/τ = 3/400 * 3400 = 25,5 >> 1

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Trasfomazione quasi-statica (internamente reversibile)
TIR (o quasi statiche): successione di stati di equilibrio, che meglio approssima la
trasformazione reale subita dal sistema.

E’ possibile definire sempre le grandezze termodinamiche durante le TIR

TIR: Velocità trasformazione ≪ Velocità propagazione perturbazione

Velocità pistone 3 m/s≪Velocità propagazione pressione 340 m/s

La pressione si può, in prima approssimazione considerare sempre


omogenea nel cilindro ma variabile nel tempo: successione di stati di
equilibrio

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Non TIR Velocità trasformazione ≃ Velocità propagazione perturbazione

Espansione Libera

Velocità gas

Velocità propagazione ΔP

Pistone con Attrito


Velocità pistone

Velocità propagazione ΔT
Trasformazione globalmente reversibile

Devo considerare Universo (sistema + ambiente)


e deve succedere contemporaneamente che:

1) tutte le trasformazioni siano quasi-statiche;


2) Sistema ed ambiente siano in mutuo equilibrio.

Se 1) non è soddisfatta ho irreversibilità interna.


Se 2) non è soddisfatta ho irreversibilità esterna.
Esempio cilindro-pistone , con pistone bloccato da fermo ed in
contatto con l’atmosfera (Pi > PA).
Cosa succede se tolgo il fermo? Il pistone torna spontaneamente
indietro?
Tutte le trasformazioni reali sono irreversibili.
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