Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Immagini tratte da Martin S. Silberberg - CHIMICA, La natura molecolare della materia e delle sue trasformazioni - Ed italiana a cura di
Silvia Licoccia, Università di Roma «Tor Vergata», Mc Graw Hill Education, con puntuali integrazioni da parte del docente
TERMODINAMICA/TERMOCHIMICA
Un sistema chiuso può assorbire o cedere calore e subire o effettuare lavoro, essendo lo scambio di
calore e lavoro due modi equivalenti di trasferire energia. Quando al sistema viene fornito calore
(Q) questo, in base al primo principio, deve tradursi in un aumento dell’energia totale posseduta dal
sistema (DU o energia interna = funzione di stato definita come somma dell’energia cinetica e
potenziale di tutte le particelle che compongono il sistema) e in lavoro (L) fatto dal sistema.
Il primo principio si può esprimere analiticamente nel seguente modo:
Q = DU – L o più comunemente DU = Q + L
Il cambiamento di stato di un sistema da uno stato iniziale a uno stato finale, si traduce in una
variazione di energia interna che è pari alla somma del calore e del lavoro assorbiti dall’ambiente
esterno.
In definitiva nel primo principio della termodinamica sono contenute tre idee fondamentali:
1. il principio di conservazione dell’energia
2. l’equivalenza tra calore e lavoro
3. l’esistenza di una funzione di stato, energia interna
PRIMO PRINCIPIO TERMODINAMICA
E CONVENZIONI SEGNI
CONVENZIONE 1:
Q>0, il sistema assorbe calore dall’ambiente (Q<0, il sistema cede
calore all’ambiente)
L>0, il lavoro viene fatto dall’ambiente sul sistema (L<0, il sistema compie
lavoro sull’ambiente)
DU = Q + L
CONVENZIONE 2:
Q>0, il sistema assorbe calore dall’ambiente (Q<0, il sistema cede calore
all’ambiente)
L>0, il sistema compie lavoro sull’ambiente (L<0, il lavoro viene fatto
dall’ambiente sul sistema)
DU = Q - L
DIAGRAMMI ENERGETICI PER IL TRASFERIMENTO DI
ENERGIA INTERNA (E) TRA UN SISTEMA E IL SUO AMBIENTE
1 J = 1 kg∙m2/s2
1 cal = 4,184 J
LAVORO DI PRESSIONE-VOLUME
L = F.Dx
Lavoro compiuto su un sistema: se si aumenta la P esterna sullo stantuffo il sistema acquista energia perché viene
compiuto lavoro sul sistema dall’ambiente e U>0 quindi DU è positivo.
CALORE (Q)
Nel caso di un sistema che non compie lavoro, ma trasferisce solo energia sotto forma di calore, sappiamo che L = 0.
Supponiamo che il sistema sia costituito da acqua calda. Il becker che la contiene e il laboratorio sono l’ambiente.
L’acqua calda trasferisce energia sotto forma di calore all’ambiente finché la T del sistema e dell’ambiente
diventano uguali. L’energia del sistema diminuisce mentre il calore esce dal sistema e quindi l’energia finale del
sistema è minore della sua energia iniziale. Poiché Uiniziale > Ufinale e il lavoro = 0 allora DU <0 e il segno di Q è
negativo.
VARIAZIONE DI ENERGIA INTERNA: DU
DU = Ufinale - Uiniziale = Q + L
Per una trasformazione a pressione costante in cui si ha lavoro compiuto dal
sistema sull’ambiente (es. espansione di un gas) da considerare negativo per
convenzione (- P.DV), il 1° principio della Termodinamica si esprime come:
DU = Q - P DV
DH = Hf - Hi = Uf - Ui + PfVf - PiVi
DH = DU + PDV
DH = Qp
Il metano brucia con una diminuzione dell’entalpia perché una certa quantità di
calore esce dal sistema, perciò DH<0. Il ghiaccio fonde con un aumento di entalpia
perché una certa quantità di calore entra nel sistema, quindi DH>0.
CALORI DI REAZIONE
I calori di reazioni, per reazioni differenti, possono essere comparati solo se
misurati nelle medesime condizioni di T e P.
P = 1 bar; T = 298,15 k
H2 (g)
H2O (l)
Cu (s)
C (s, grafite)
Nota: la IUPAC raccomanda di adottare come P allo stato standard 1 bar (100 000 Pa) al posto
di 1 atm (101 325 Pa)
ENTALPIA STANDARD DI FORMAZIONE/REAZIONE
L’entalpia standard di formazione, ΔHf°, di una sostanza coincide con l’entalpia standard della reazione di
formazione di una mole della sostanza stessa. Per reazione di formazione si intende una reazione che conduce alla
sintesi della sostanza a partire dagli elementi che la compongono. Per esempio, la reazione di formazione di una
mole di acqua è H2(g) + ½O2(g) → H2O(l); l’entalpia standard di questa reazione coincide con l’entalpia standard di
formazione dell’acqua liquida. In altre parole, quando a temperatura ambiente e in condizioni standard (cioè con
sostanze pure e alla pressione di 1 bar) si forma una mole di acqua liquida a partire da una mole di idrogeno
gassoso e mezza mole di ossigeno gassoso, si libera una quantità di calore pari a 285,80 kJ.
Le entalpie standard di formazione di tutte le sostanze conosciute sono state misurate e si possono reperire
facilmente in apposite banche dati; il vantaggio di conoscere i loro valori consiste nel fatto che possono essere
utilizzati per ricavare l’entalpia standard di una qualsiasi reazione chimica.
Bisogna inoltre ricordare che l’entalpia standard di formazione di un elemento nella sua forma più stabile è nulla.
Per esempio, l’entalpia standard di formazione dell’idrogeno gassoso è zero perché H2(g) → H2(g) è una reazione
nulla (vale a dire, nel passare dal reagente al prodotto non cambia nulla), quindi possiamo scrivere ΔHf° H2(g) = 0.
L’entalpia standard di reazione si calcola applicando la seguente relazione:
dove gli n sono i coefficienti stechiometrici dell’equazione chimica e il simbolo Σ denota la somma. In altre parole,
prima si sommano le singole entalpie standard di formazione dei prodotti, moltiplicandone il valore per il
corrispondente coefficiente stechiometrico, poi nello stesso modo si sommano le entalpie standard di formazione
dei reagenti, e infine si calcola la differenza fra le due somme.
Es. C(s) + 2H2O(l) → 2H2(g) + CO2(g)
Fonte: http://www.chimicamo.org/stechiometria/calore-di-combustione-esercizi-svolti.html
CALORE MOLARE STANDARD DI COMBUSTIONE
Fonte: http://puccini.chimica.uniba.it/~mavelli/Didattica/ChimicaFisica/PDF/Lezione_04.pdf
Es.
LEGGE DI HESS
Fonte: http://puccini.chimica.uniba.it/~mavelli/Didattica/ChimicaFisica/PDF/Lezione_04.pdf
PROCESSI SPONTANEI
- miscelazione di gas
ATTENZIONE!!!
ovvero
- TDStot = DH - TDS = DG
G si può pensare come differenza tra il calore scambiato tra ambiente e sistema a
pressione costante e la quantità di energia utilizzata per modificare il disordine
termico del sistema