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Eserciziario Termodinamica ed Equilibrio

Formulario:

Sistema fisico: Aperto = scambia energia e materia con lambiente


Chiuso = scambia energia ma non materia con lambiente
Isolato = non scambia n energia n massa con lambiente

Lavoro: Movimento di un sistema contro una forza che si oppone ad esso. (Lavoro=L)
L = -PexV (vale per Pex costante).

Energia interna: Capacit totale di un sistema di compiere lavoro, en. int. = U


E una propriet estensiva (se V2V, allora U2U; V=volume)
Si pu misurare solo la variazione di energia interna, non il suo valore
assoluto. Se il sistema a compiere lavoro SULLambiente U<0, se il
lavoro dellambiente sul sistema, U>0. [U=L]

Teorema di Equipartizione dellEnergia: Lenergia media di ciascun grado di libert di un


sistema alla temperatura T, pari a kT, con k = costante di Boltzmann, pari
a 1,3806610-23 JK-1. (R = kNA)
Gas ideale monoatomico: Umol = 3/2 RT
Gas ideale biatomico: Umol = 5/2 RT

Calore: Energia trasferita per effetto di una differenza di temperatura. (Calore=q)


U=q|V=cost.

Primo Principio della Termodinamica: U = q + L


(Lenergia interna di un sistema isolato costante)

Funzione di Stato: Una grandezza si definisce funzione di stato se il suo valore indipendente
dalla storia del sistema ma funzione solo del valore istantaneo delle variabili
da cui dipende. (U funzione di stato; L e q NON sono funzioni di stato)

A volume costante U=q

Espansione isoterma reversibile di un gas perfetto: Reversibile significa che Psist = Pex in
ogni istante, ovvero che modificando di un infinitesimo il valore della
pressione del sistema si pu passare da compressione a espansione o
viceversa.
Vf P
L = nRT ln = nRT ln i
Vi Pf
Entalpia: La variazione di entalpia pari al calore scambiato dal sistema con
lambiente per processi a pressione costante. E molto importante in quanto la
maggior parte dei processi e delle reazioni naturali avvengono a pressione
costante.
Entalpia: H = U + PV
H = q|P=cost Processo endotermico: H>0; esotermico: H<0.

5-1
q q U q p =cos t H
Capacit termica: C= CV = V =cos t = ;C p = =
T T T T T
Calore Specifico (molare): c = C/n
Per un gas perfetto si ha:
Cp = CV + nR cp = cV + R

Per reazioni che non contengono gas si ha: UH (ci che li differenzia
maggiormente il lavoro necessario per generare o consumare gas!)

Entalpia Standard di Reazione (0r): E pari alla differenza fra la somma delle
entalpie dei prodotti e la somma delle entalpie dei reagenti, riferiti allo stato
standard.
Stato standard di reazioni gassose: P = 1 bar
Stato standard di reazioni in soluzione: concentrazioni = 1mol/L
T solitamente riferito a 25C.
Lentalpia standard di formazione di elementi puri nello stato standard
nulla!

Legge di Hess: Lentalpia di reazione visibile come somma delle entalpie dei singoli
passaggi in cui possibile pensare di suddividere la reazione.

Entalpia Standard di formazione (0f): Partendo dai singoli elementi nella loro forma
pi stabile si calcola lenergia standard per la reazione che porta alla
formazione di un dato composto.
Stato Standard (@25C): Solido solido puro
Liquido liquido puro
Gas P=1atm
Soluzione Concentrazione=1M
Elementi 0 (nel loro stato normale @ 25C)
0
H f = 0 per le sostanze pure
H r0 = Hn
0
f ( prodotti ) H
n
o
f (reagenti)

Variazione dellentalpia con la temperatura: una funzione di cp.


H r0, 2 = H r0,1 + c p (T2 T1 ) ; con c p = c n
p ( prod ) c
n
p ( reag )

Entropia (S): misura del disordine di un sistema.


q
S = rev ; con qrev energia trasferita sotto forma di calore in caso di
T
trasformazione reversibile.
Lentropia una funzione di stato. Anche considerando una trasformazione
non reversibile, la variazione dentropia pari al calore scambiato duranteuna
qualsiasi trasformazione reversibile che passi per i punti iniziale e finale.
Una trasformazione si dice spontanea se tende a verificarsi senza che alcuna
influenza esterna la promuova.

II Principio della termodinamica: Lentropia di un sistema isolato aumenta nel corso di


qualsiasi trasformazione spontanea.

5-2
Varazione con T: trasformazione a V costante: S=CVln(T2/T1) (dS=dq/T e dq=CVdT)
trasformazione a P costante: S=Cpln(T2/T1) (dS=dq/T e dq=CpdT)

V2
Espansione isoterma di un gas: U=0 pertanto q=-L S = nR ln
V1

III Principio della Termodinamica: A T=0K lentropia di tutti i cristalli la stessa ed posta
pari a 0.
T


Cd
S(0)=0 S (T ) =
0

Entropia Standard di reazione: Analogamente a quanto visto per lentalpia:


S r0 = n
S 0f ( prodotti )
n
S of (reagenti)

Per una reazione spontanea vale: Stot0

Variazione dentropia dellambiente in seguito ad una


H
trasformazione: S ambiente = (T e P costanti)
T

Energia libera di Gibbs: cerchiamo una funzione che tenga conto contemporaneamente del
sistema e dellambiente: G = H - TS

Processo a T e P costanti: G = H T S = -T Stot.


Processi spontanei: G<0
Equilibrio per G=0

G di reazione: G r0 = G
n
0
f ( prodotti ) G
n
0
f ( reagenti)

A T e P costanti si ha: G = max lavoro non di espansione che pu


compiere il sistema.

Pressione di Vapore: Equilibrio liquido-vapore Dalleguaglianza dGv=dGl


Variazione con la temperatura (Equazione di Clausius-Clapeyron):
0
0 H vap
P2 H vap 1 1
ln = P = P0 e RT
P1 R T1 T2

Congelamento: Solitamente si ha fusione a temperature pi elevate se si aumenta la pressione.


Fa eccezione lacqua che congela a T pi basse.

Energia libera di reazione: varia al variare delle proporzioni di reagenti e prodotti.


(per un gas ideale si ha: G(i) = G0(i) + RT lnP(i), dove P(i) la pressione
parziale del gas i-esimo
generalizzando: G(i) = G0(i) + RT lnai, dove ai detta attivit della
sostanza.)
Per i gas ideali: a = P; soluto in soluz. diluita: a = [c] (molarit); per sostanze pure: a = 1.

5-3
Quoziente di reazione: Per una reazione del tipo: aA + bB = cC + dD, e si ha:
G r = Gr0 + RT ln Q
aCc a Dd
E il quoziente di reazione pari a: Q=
a aA a Bb

Costante dequilibrio: La costante dequilibrio K, definita come il quoziente di reazione


allequilibrio.
Per cui: G r0 = RT ln K dato che, per def., alleq. Gr=0.
aCc a Dd
K eq = Legge dellazione di massa
a aA a Bb
Utilizzando le concentrazioni: Kc, la quale definita come:
[C ]c [ D]d
Kc =
[ A]a [ B]b
Per reazioni in forma gassosa:
Pc Pd
K P = Ca Db . Vale la relazione: K P = K c ( RT ) , con =(c+d)-(a+b)
PA PB

Verso di reazione: Se Q<K ci sono troppi reagenti, si formano prodotti;


Se Q=K equilibrio;
Se Q<K ci sono troppi prodotti, si formano reagenti.

Valori di K: K>103 reazione favorita, sbilanciata verso i prodotti;


10-3<K<103 equilibrio con circa stesse quantit reagenti-prodotti;
K<10-3 reazione sfavorita, sbilanciata verso i reagenti.

Dato che G r0 = H r0 TS r0 e, inoltre G r0 = RT ln K


H r0 S r0

K =e RT e R

Principio di Le Chatelier: Un sistema allequilibrio, se viene perturbato, si oppone alla


perturbazione tendendo a minimizzarla.
(Ad es.: aggiungendo reagenti si formano pi prodotti e viceversa.)

Equazione di Vant Hoff: variazione della costante dequilibrio con la temperatura:


K H r0 1 1
ln 2 =
K1 R T1 T2

5-4
Esercizi Svolti:

1. Il carburo di calcio CaC2, reagisce con acqua a formare acetilene C2H2 e idrossido di
calcio Ca(OH)2. La reazione: CaC 2 ( s ) + 2 H 2 O(l ) Ca (OH ) 2 ( s ) + C 2 H 2 ( g )
ha H0=-127,2kJ. Calcolare il H0f del carburo di calcio.
Dalle tabelle: H0f(Ca(OH)2)=-986,2kJ
H0f(C2H2)=+226,7kJ
H0f(H2O)=-285,8kJ

Soluzione:
H r0 = H
n
0
f ( prodotti ) H
n
o
f ( reagenti ) = 127,2kJ

-127,2 = [+226,7 + (-986,2)] [2 285,8 + H0f(CaC2)]


H0f(CaC2) = -60,7kJ.

2. Le variazioni di entalpia e di entropia nella trasformazione a pressione costante di


una certa sostanza, nellintervallo di temperature da 250C a 300C valgono
mediamente 1400kcal e 5kcal/K. Determinare il campo di temperatura entro il quale
la trasformazione spontanea.

Soluzione:
La reazione spontanea se G<0. Inoltre sappiamo che G = H - TS.
Dunque combinando le relazioni scritte:
La reazione spontanea per H - TS < 0, H < TS.
La retta che identifica G, in un grafico G-T decrescente di pendenza S. Il valore di
H 1400
temperatura al quale la reazione diventa spontanea quindi T = = K = 280 K . . La
S 5
reazione non spontanea a temperature inferiori.

3. Lenergia libera standard di formazione a 25C per lacido iodidrico 0,31 kcal/mol.
Stabilire se la reazione di scissione di HI negli elementi gassosi prevalente a 25C
sapendo che lenergia libera di sublimazione dello iodio 4,63kcal/mol.

Soluzione:
La reazione di decomposizione la seguente:
2 HI ( g ) H 2( g ) + I 2( g )
Sappiamo che vale la relazione: G r0 = G
n
0
f ( prodotti ) G
n
0
f ( reagenti ) .

Pertanto ci baster ricavare il valore di Gr per determinare il verso di svolgimento della reazione.
Il Gf dellidrogeno gassoso zero (elemento puro allo stato standard). Quello dello iodio invece
diverso da zero in quanto a temperatura ambiente lo iodio in forma solida, mentre durante la
reazione si forma iodio gassoso. Dobbiamo quindi utilizzare il valore dellentalpia di sublimazione
che il testo ci fornisce.
Gr (298K) = 4,63 - 20,31 = 4,01kcal/mol
Lenergia libera di reazione positiva, pertanto lacido iodidrico non tende a dissociarsi
spontaneamente a 25C.

5-5
4. Spiegare perch la dissoluzione di NaCl in acqua, bench reazione endotermica,
procede spontaneamente.

Soluzione:
La spontaneit di una reazione non pilotata dal valore dellentalpia (che ci dice se una reazione
endotermica o esotermica) ma dal valore dellenergia libera. Essa tiene conto non solo dellentalpia
di reazione ma anche della variazione di entropia che accompagna tale reazione:
G = H T S.
la reazione risulta spontanea per valori negativi dellenergia libera di reazione.
Si pu avere pertanto che una reazione endotermica sia spontanea, e ci avviene se la variazione del
termine legato allentropia talmente negativa da superare il contributo entalpico. Formalizzando:

reazione endotermica spontanea: G < 0 H T S < 0 S > H/T.

5. 2,55g di nitrito dammonio sono riscaldati allinterno di tubo di analisi, dove avviene
la reazione di decomposizione del nitrito dammonio ad azoto ed acqua. Quale
volume di azoto verr raccolto su acqua se la temperatura dellacqua e dellazoto
pari a 26C e la pressione barometrica pari a 745mmHg?
(Hev(H2O)=40,71kJ/mol)

Soluzione:
La reazione di decomposizione la seguente:
NH 4 NO2 N 2 + 2 H 2 O , quindi per ogni mole di nitrito dammonio si forma una mole di azoto.
Le moli iniziali di nitrito dammonio sono:
g NH 4 NO2 2,55
n NH 4 NO2 = = = 0,04mol .
PM NH 4 NO2 64
Oltre che il numero di moli di azoto che si raccolgono ne conosciamo anche la temperatura, e
sappiamo inoltre che la sua pressione sommata alla pressione di vapor dacqua a quella data
temperatura pari alla pressione barometrica, in questo caso 745mmHg.
Per poter calcolare il volume di azoto (utilizzando la legge di stato dei gas perfetti) non ci rimane
che calcolare la pressione di vapor dacqua a 26C. Conosciamo la sua pressione di vapore a 100C,
pari a 760mmHg, e lesercizio ci fornisce il Hev(H2O).

Utilizzeremo pertanto lequazione di ClausiusClapeyron per calcolare la dipendenza dalla


temperatura della pressione di vapore.

dP H ev dT
=
P RT 2
Considerando Hev(H2O) costante nellintervallo di temperatura considerato, integriamo
lespressione:
P2 T2 T2 P2
H ev dT H ev H ev 1 1

dP dT dP P P
= = = e = log 2 = 2,3Log 2
P RT 2 R T 2
R T2 T1 P P1 P1
P1 T1 T1 P1
Pertanto dati T1=100C, T2=26C e P1=760mmHg, possiamo calcolare P2 come segue:
Pvap @ 26C H ev 1 1 40,71kJ mol 1 1 1 = 1,42
Log = = 1
760mmHg 2,3 R 373 299 2,3 8,3 10 kJ K mol 373K 299 K
3 1

Log P(26C) = Log 760 1,42 P (26C) = 28,8mmHg

5-6
Possiamo ora calcolare la pressione parziale di azoto:
Patm = Pazoto + Pvap-acq Pazoto = 745-28,8 = 716,2mmHg.

Applicando la legge di stato dei gas perfetti, concludiamo:


nRT 0,04mol 0,082 L atm K 1 mol 1 299 K
V = = = 1L .
P 716,2
atm
760

6. A 448C la costante dequilibrio Kc per la reazione H 2( g ) + I 2( g ) = 2 HI ( g ) pari a


50,5. Predire la direzione di svolgimento della reazione verso lequilibrio, partendo
da 1,010-2moli di H2, 2,010-2moli di HI 3,010-2moli di I2, contenuti in un recipiente
da 2L. Calcolare inoltre le composizioni della miscela gassosa allequilibrio.

Soluzione:
Calcoliamo come prima cosa le concentrazioni iniziali dei gas della miscela:
2 10 2 mol
[ HI ] = = 1 10 2 M
2L
1 10 2 mol
[ H2 ] = = 5 10 3 M
2L
3 10 2 mol
[ I2 ] = = 1,5 10 2 M
2L

Dai dati di concentrazione possiamo calcolarci facilmente il Q della reazione, come:


[ HI ]2
Q= = 1,3
[H 2 ] [I 2 ]
Essendo Q<Kc nella miscela presente un eccesso di reagenti, per cui la reazione evolve verso la
formazione di nuovo HI.
Per il calcolo della concentrazione dequilibrio utilizziamo la solita tebella:
[H2] [I2] [HI]
-3 -2
Inizio 510 M 1,510 M 110-2M
Variazione -x -x 2x
-3 -2
Equilibrio (510 -x)M (1,510 -x)M (110-2+2x)M
Dai valori dequilibrio, utilizzando la costante dequilibrio possiamo ricavare x e quindi le
concentrazioni dequilibrio.
2
[ HI ]eq (10 2 + 2 x) 2 10 4 + 4 x 2 + 4 10 2 x
Kc = = =
[ H 2 ]eq [ I 2 ]eq (5 10 3 x)(1,5 10 2 x) 7,5 10 5 + x 2 2 10 2 x
Esplicitando lequazione di secondo grado in x e risolvendo si ha:
(50,5 4) x 2 + (50,5 2 10 2 4 10 2 ) x + (50,5 7,5 10 5 10 4 ) = 0
46,5 x 2 1,05 x + 3,7 10 3 = 0
x1 = 4,4 10 3
x 2 = 1,8 10 2
Naturalmente la seconda delle radici trovate non valida in quanto la quantit di [H2] e di [I2]
utilizzati dalla reazione sarebbero maggiori delle quantit iniziali presenti.
Pertanto, allequilibrio:

5-7
[ HI ] = 1,88 10 2 M
[ H 2 ] = 0,6 10 3 M
[ I 2 ] = 1,06 10 2 M

7. Un recipiente di volume 1L riempito con una mole di H2 e 2 moli di I2 a 448C. Il


valore di Kc per la reazione: H 2( g ) + I 2( g ) = 2 HI ( g ) a 448C 50,5.
Determinare le concentrazioni allequilibrio.

Soluzione:
[ HI ]2
La Kc la costante dequilibrio riferita alla concentrazioni, cio: K c = =50,5.
[H 2 ] [I 2 ]
Costruiamoci una tabella che ci permetta di calcolare velocemente le concentrazioni dequilibrio:

H2 I2 HI
Inizio 1mol 2mol 0
Variazione -x -x 2x
Equilibrio (1-x)mol (2-x)mol 2xmol

Abbiamo quindi le concentrazioni dequilibrio in funzione di x, numero di moli di idrogeno che


reagiscono.

Si ha quindi: Kc =
(2 x )2 = 50,5
(1 x ) (2 x )
Risolvendo lequazione di secondo grado in x che ne risulta, troveremo due distinti valori: x1=0,93
e x2=2,32.
Quale valore tenere? Dato che stiamo facendo reagire una mole di idrogeno impossibile farne
reagire quantit maggiori, pertanto il secondo valore va scartato.
Allequilibrio si avranno quindi le seguenti concentrazioni (dato che il volume pari ad 1L):
[H2] = 0.065M
[I2] = 1,065M
[HI] = 1,870M

8. Una miscela di 510-3moli di H2 e 110-2moli di I2 viene immessa in un recipiente a


pareti rigide del volume di 5L a 448C e lasciata evolvere fino allequilibrio.
Dallanalisi finale della miscela di equilibrio risulta una concentrazione di HI pari a
1,8710-3M.
Calcolare la Kc e la Kp a 448C per la reazione: H 2( g ) + I 2( g ) = 2 HI ( g ) .

Soluzione:
[ HI ] 2 PHI2
Kc = , Kp = ; (Kp = Kc(RT)n, con n pari alla variazione del numero di moli)
[H 2 ] [I 2 ] PH 2 PI 2

Inizialmente si ha: [H2]in= 510-3moli/5L=10-3M e [I2]in= 110-2moli/5L=210-3M

5-8
[H2] [I2] [HI]
Inizio 10-3M 210-3M 0
Variazione -x -x 2x
Equilibrio (10-3-x)M (210-3-x)M 2xM

Sappiamo inoltre che [HI]fin= 1,8710-3M=2xM, quindi x=0,93510-3M

[ HI ]2 (2 x) 2 (1,87 10 3 ) 2
Kc = = = = 51
[ H 2 ] [ I 2 ] (10 3 x)(2 10 3 x) (10 3 0,935 10 3 )(2 10 3 0,935 10 3 )

Calcoliamo n: ogni due moli di reagenti si formano due moli di prodotti, n=0.

Si ha pertanto Kp = Kc= 51.

9. Calcolare la percentuale di molecole di HF dissociate nelle seguenti soluzioni


acquose (K=6,810-4):
a) 0,1M HF;
b) 0,01M HF.

Soluzione:
[ H + ][ F ]
La reazione di dissociazione HF(aq) H+(aq) + F-(aq). K= = 6,8 10 4 .
[ HF ]
a) Dato che dobbiamo calcolare la percentuale di molecole dissociate possiamo riferirci ad una
concentrazione iniziale di HF pari a 0,1M.

[HF] [H+] [F-]


Inizio 0,1M 0 0
Variazione -x +x +x
Equilibrio (0,1-x)M xM xM

x2
Pertanto K = = 6,8 10 4
0,1 x
Supponiamo che x<<0,1 (consideriamo come valore di riferimento il 5% della
concentrazione dellacido, C) e verificheremo poi a posteriori lipotesi fatta.
x2
Quindi scriviamo: K= x = K C = 0,1 6,8 10 4 = 8,2 10 3
C
8,210-3 > 5%C = 510-3, per cui lapprossimazione fatta non risulta valida. Siamo allora
costretti a risolvere lequazioni senza approssimazioni.
x2
= 6,8 10 4 x 2 + 6,8 10 4 x 6,8 10 5 = 0
0,1 x
Una delle due radici dellequazione d valori negativi e viene pertanto scartata (non
dimentichiamo mai le grandezze con cui stiamo lavorando, x una concentrazione!). Ci
rimane la seconda radice:
x = 7,910-3M.
La differenza con il risultato del calcolo approssimato non elevatissima, cos come era da
aspettarsi in quanto non eravamo molto lontani dalla soglia di accettazione
dellapprossimazione introdotta.

5-9
Calcoliamo ora la percentuale dissociata:
conc.ionizz. 7,9 10 3
%diss = 100 = 100 = 7,9%
conc.iniziale 0,1
b) Applichiamo lo stesso procedimento:
x2
= 6,8 10 4 x 2 + 6,8 10 4 x 6,8 10 6 = 0
0,01 x
Quindi: x = 2,310-3M.
conc.ionizz. 2,3 10 3
%diss = 100 = 100 = 23%
conc.iniziale 0,01

10. Si consideri il seguente equilibrio:


N 2 O4 ( g ) 2 NO2 ( g ) , con H0 = 58,0kJ
In quale direzione si sposter lequilibrio in ragione delle seguenti variazioni?
a) aggiunta N 2 O4 ;
b) rimozione NO2;
c) aumento pressione per aggiunta N2;
d) aumento di volume;
e) Diminuzione temperatura.

Soluzione:
a) Il principio di Le Chatelier ci dice che se perturbiamo un sistema allequilibrio questo
reagisce opponendosi alla perturbazione in modo da minimizzarla.
Pertanto laggiunta di N2O4 sposter lequilibrio verso destra, favorendo la formazione di
prodotti.
b) Analogamente al punto precedente, per il principio di Le Chatelier, lequilibrio di sposter
verso destra.
c) Dato che non viene modificato n il volume del sistema, n il numero di moli dei reagenti, le
concentrazioni dequilibrio rimarranno inalterate. Altra cosa sarebbe stata aumentare la
pressione per compressione del sistema.
d) In questo caso il principio di Le Chatelier ci dice che lequilibrio si modifica verso i
composti che occupano maggior volume, ossia verso quelli cha hanno numero di moli
maggiore. In questo caso dato che per ogni mole di reagente abbiamo due moli di prodotto
lequilibrio si sposta verso destra, aumentando la concentrazione dei prodotti.
e) Vediamo ora come incide una variazione della temperatura sullequilibrio della reazione
scritta.
K H r0 1 1
Lequazione di Vant Hoff ci dice che: ln 2 =
K1 R T1 T2
La reazione esotermica (con entalpia di reazione positiva), ad una diminuzione della
temperatura corrisponde pertanto una diminuzione della costante dequilibrio e lequilibrio
si sposta verso i reagenti.

11. Dalle energie libere standard di formazione, calcolare la costante di equilibrio a 25C
per la reazione.
N 2 ( g ) + 3H 2 ( g ) 2 NH 3 ( g )

5-10
Partendo da una miscela gassosa con PN2=1atm; PH2=2atm e PNH3=0,5atm a 25C,
predire il senso di avanzamento della reazione. Una volta raggiunto lequilibrio,
spiegare cosa accade se:
a) si sottrae N2;
b) si aumenta la pressione.

Soluzione:
G r0 = G
n
0
f ( prodotti ) G
n
0
f ( reagenti)

H2 e N2 sono sostanze stabili, a 25C la loro G0f nulla. Pertanto dato che G0f(NH3)=-16,66kJ si
ha: G0r = 2G0f(NH3) = -33,32kJ

G 0

In condizioni di equilibrio si ha: G r = -RT lnKp
0
Kp = e RT = 6,9105.

Il quoziente di reazione nellistante considerato vale:


2
PNH 3
Q= , e in condizioni di non equilibrio si ha:
PN 2 PH3 2
0,5 2
G r = G r0 + RT ln Q = 33320 + 8,3 298 2,3 log = 41900kJ
1 23
il G risulta negativo pertanto la reazione sar spontanea da sinistra verso destra.
Una volta raggiunto lequilibrio:
a) se si sottrae N2 dalla miscela, per il Principio di Le Chatelier, lequilibrio si sposta verso
sinistra, cio verso i reagenti;
b) laumento di pressione da effetti molto diversi a seconda di come viene condotto.
Laggiunta alla miscela di reazione di gas inerte non influisce in nessun modo sulle
concentrazioni allequilibrio. La compressione sposta invece lequilibrio verso il lato
dellequazione chimica che presenta il minor numero di moli, ovvero che occupa il volume
minore: in questo caso da 4 moli di reagenti si formano 2 moli di prodotti, la compressione
del volume di reazione sposter pertanto la reazione verso i prodotti.

12. La costante dequilibrio a 723C per la reazione A(g) + B(g) C(g) vale 50atm-1. In
un recipiente a pareti chiuse del volume di 50L vengono immesse 1mole di A e
1mole di B. Calcolare le concentrazioni delle specie gassose allequilibrio.
Vengono poi immesse 0,2moli di B. Calcolare le nuove concentrazioni allequilibrio.

Soluzione:
PC
La costante dequilibrio della reazione scritta vale K P = .
PA PB
Dai valori di numero di moli, temperatura e volume, applicando la legge dei gas perfetti possiamo
risalire al valore della pressione parziale iniziale dei gas A e B.
nRT 1 0,082 (273,15 + 723)
PA, B = = = 1,63 mol
V 50
Lo svolgimento della reazione porta alle seguenti variazioni:

5-11
A B C
Inizio 1,63 1,63 0
Variazione -x -x +x
Equilibrio 1,63-x 1,63-x x

Pertanto possiamo scrivere la costante dequilibrio in funzione della variazione di pressione, x:

PC x
KP = = = 50.
PA PB (1,63 x) 2
Risolvendo lequazione di secondo grado per x, si ha x=1,44atm.

Pertanto A: 1,63-1,44atm=0,19atm
B: 1,63-1,44atm=0,19atm
C: 1,44atm
PV 0,19 50
n A, B = = = 0,12
RT 0,082 (273,15 + 723)
PV 1,44 50
nC = = = 0,881
RT 0,082 (273,15 + 723)
Pertanto:
A: 0,12mol in 50L [A]=0,12/50= 2,4 10-3 mol/L
B: 0,12mol in 50L [B]=0,12/50= 2,4 10-3 mol/L
C: 0,88mol in 50L [C]=0,88/50=17,6 10-3 mol/L

Inseriamo ora altre 0,2moli di B:


Sappiamo gi, utilizzando il principio di Le Chatelier, come si sposter lequilibrio:
Laggiunta di reagenti sposta lequilibrio verso i prodotti.
Laggiunta di 0,2 mol di B corrisponde ad un incremento della pressione parziale di B pari a
1,63X0,2atm=0,326atm. Posso utilizzare la tabella di prima dove ora la pressione iniziale di B sar
data da 1,63+0,33atm
Quantitativamente:

A B C
Inizio 1,63 1,96 0
Variazione -x -x +x
Equilibrio 1,63-x 1,96-x x

Si ha ora:
PC x
KP = = = 50.
PA PB (1,63 x)(1,96 x)

La x e le nuove concentrazioni si calcolano in maniera analoga al caso precedente.

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