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Si ottiene quindi una rappresentazione sul piano bidimensionale E-S di tutti gli stati di
un sistema.
Se il sistema è semplificato e non si muove nello spazio, si ottiene un diagramma U-S.
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Secondo principio della Termodinamica
Fra tutti gli stati ben definiti di un sistema semplificato con valori fissati di
energia totale E (U), quantità di costituenti e volume, esiste un solo stato di
equilibrio stabile.
Partendo da un qualsiasi stato del sistema semplificato è sempre possibile,
mediante un processo meccanico, raggiungere uno stato di equilibrio senza
alterare costituenti e volume.
Conseguenze:
Negli stati di non equilibrio solo una parte dell’energia di un sistema può essere
trasferita mediante un processo meccanico: disponibilità adiabatica;
E’ possibile fissare un verso per la trasformazione: l’energia utile non può mai
aumentare durante un processo meccanico.
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Principi della massima entropia e della minima energia
Si applicano ai sistemi ben definiti
Principio della massima entropia: fra tutti gli stati di un sistema con dati
valori di energia U, costituenti e volume V, solo quello di equilibrio stabile
ha la massima entropia.
Principio della minima energia: fra tutti gli stati con dati valori di entropia,
quantità di costituenti e volume V, solo quello di equilibrio stabile (che è
unico) ha la minima energia.
Principio di stato: tra gli stati con gli stessi valori di energia, quantità di
costituenti e volume uno solo è di equilibrio stabile. Il valore di ogni
proprietà del sistema è quindi univocamente determinato dai valori di
energia, quantità di costituenti e parametri.
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Caratteristiche fondamentali dell’entropia
La grandezza entropia non è una grandezza misurabile con qualsivoglia
dispositivo sperimentale: intrinseca difficoltà nel comprenderla ed
utilizzarla.
L’entropia è una grandezza estensiva del sistema la cui variazione dS a
seguito di una trasformazione è proporzionale alla differenza tra la
variazione dell’energia totale e la variazione dell’energia disponibile
rispetto ad un serbatoio.
Dal bilancio di energia per un sistema isolato si ha che ∆E = 0 (∆U = 0),
qualsiasi siano le trasformazioni che avvengono al suo interno.
A questo si deve però aggiungere che in un sistema isolato la qualità
dell’energia, intesa come capacità di trasferire lavoro ad un processo
meccanico, diminuisce.
E’ quindi possibile pensare all’energia di un sistema termodinamico come
alla somma di un energia disponibile (a compiere lavoro) e di una non
disponibile Etot = Edisp. + Enondisp. In un sistema isolato che evolve verso un
nuovo equilibrio l’energia disponibile si trasforma in energia non
disponibile.
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Bilanci energetico ed entropico per sistema chiuso ed isolato
Per un sistema isolato all’interno del quale, per effetto di rimozione dei
vincoli, si un processo spontaneo verso una nuova situazione di equilibrio si
ha, per una trasformazione quasi-statica:
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∆U = ∫1 𝑑𝑑𝑑𝑑 = U2 – U1 = 0 bilancio energetico
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∆Edisp. = < 0 →∆S =
∫1 𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑. ∫1 𝑑𝑑𝑆𝑆
= 𝑆𝑆2 − 𝑆𝑆1 ≥ 0
bilancio entropico.
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∆U = ∫1 𝑑𝑑𝑑𝑑 = U2 – U1 = Q1-2 IN – L1-2 OUT bilancio energetico
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∆S = ∫1 𝑑𝑑𝑆𝑆 = S2 – S1 = S1-2 IN + SIRR. bilancio entropico.
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