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Concetti fondamentali e richiami

di termodinamica
Lezione 2a

Matteo Prussi
Dalle dispense del prof Mancò [SISTEMI ENERGETICI EPICS, Collana POLITEKO] e dai lucidi del Prof. Chiaramonti
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Indice degli argomenti
i. Forme di energia, concetti fondamentali e teoremi della
termodinamica;
ii. Proprietà termodinamiche e concetto di lavoro, calore e
energia. Le proprietà dei gas;
iii. Applicazione del primo principio ai sistemi chiusi e aperti;
iv. Il secondo principio della termodinamica con applicazioni a
cicli reversibili per la conversione dell’energia;
v. Diagrammi di stato di fluidi di lavoro reali.

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Ragione dei richiami
• I sistemi di produzione dell’energia sono in larga parte basati su
macchine a fluido, dove scambi di calore e lavoro permettono la
conversione dell’energia primaria in un’altra forma, utile ad un
determinato scopo.

• I fluidi utilizzati subiscono modifiche nei loro stati termodinamici,


spesso maniera ciclica.

• Lo studio dei fluidi e dei loro cambiamenti all’interno di un ciclo


permette la comprensione dei sistemi di conversione energetica.
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Forme di Energia
L’energia esiste sotto diverse forme:
a) Termica (Et) d) Potenziale (Ep) g) Chimica (Ech)
b) Meccanica (Em) e) Elettrica (Eel) h) Nucleare (Enu)
c) Cinetica (Ec) f) Magnetica (Emag)

Energia Totale (E)


• Somma delle varie forme di energia
E = Et + Em + Ec + Ep + Emag + Ech + Enu
• e = Energia Totale E riferita all’unità di massa

La TERMODINAMICA si occupa delle variazioni di energia (di interesse per l’ingegneria), mentre non
fornisce informazioni sul valore assoluto dell’energia totale di un sistema

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Sistemi Chiusi ed Aperti
Sistema Termodinamico (o Sistema)
• Quantità di materia o regione nello spazio
• Confine: superficie reale o immaginaria che
separa il sistema dell’esterno

Ai sistemi chiusi o aperti si applicano


relazioni termodinamiche diverse.

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Esempi di sistemi
Sistema CHIUSO (MASSA di controllo)
• Quantità fissa di massa
• Nessuna massa può attraversare il suo confine
• L’Energia, nelle forme di CALORE o LAVORO, può attraversare
il confine
• Il VOLUME del sistema non deve necessariamente essere fisso

Sistema APERTO (VOLUME di controllo)


• Regione scelta nello spazio.
• Sia massa che energia possono attraversare
il confine del Volume di Controllo.
• Questo Confine è detto anche Superficie di
controllo.

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Forme di Energia
Ad un sistema si può assegnare E=0 in un conveniente punto di riferimento
• La variazione di energia di un sistema è indipendente dal punto di
riferimento scelto
• Esempio: en. potenziale gravitazionale dipende da z, non dalla quota
di riferimento iniziale

Forme di Energia

MACROSCOPICHE MICROSCOPICHE
• Forme di energia che un sistema • Forme di energia legate alla struttura
possiede nel suo insieme rispetto molecolare di un sistema e al grado di
a un sistema di riferimento esterno attività molecolare.
• Esempi: energia cinetica ed • Non sono dipendenti da sistemi di
energia potenziale riferimento esterni.
 Energia INTERNA U: S di tutte le
forme di Energia MICROSCOPICHE
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Forme di Energia
Forme di Energia MACROSCOPICHE
Legate al movimento e all’influenza di effetti esterni come la gravità, il magnetismo, l’elettricità, la
tensione superficiale.
 Energia CINETICA, Ec
• Energia che un sistema possiede come risultato del moto relativo a un riferimento esterno
• Detta c la velocità del sistema relativamente ad un sistema di riferimento fisso, definiamo:
(riferita all’unità
di massa)

 Energia POTENZIALE, Eg
• Energia che un sistema possiede come risultato della sua posizione in un campo gravitazionale.
• Dette g l’accelerazione di gravità e z la quota del centro di gravità di un sistema rispetto a un piano di
riferimento arbitrariamente selezionato, definiamo:
(riferita all’unità
di massa)

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Forme di Energia
Forme di Energia MICROSCOPICHE
 Energia SENSIBILE
• Parte dell’Energia INTERNA di un sistema associata all’Energia CINETICA delle MOLECOLE
(traslazionale, rotazionale, vibrazionale)
• GAS: v media ed attività delle molecole proporzionali (∝) alla Temperatura T
• Maggiore (↑) T ⇒ ↑ l’Energia Cinetica delle molecole ⇒ Maggiore (↑) l’Energia Interna (sensibile) del
Sistema

 Energia LATENTE (nascosta)


• Energia INTERNA associata al cambiamento di fase di un sistema.
• Associata alle forze intermolecolari (tra le molecole di un sistema).
• Più forti nei solidi, più deboli nei gas.
• Fornendo sufficiente energia ad un solido o liquido  il sistema cambia fase e si trasforma in un gas

Energia INTERNA TERMICA (Uter) = En.SENSIBILE + En.LATENTE

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Forme di Energia
Forme di Energia MICROSCOPICHE
 Energia CHIMICA (Ech)
• Energia interna associata con i legami atomici nelle molecole
• Ad es, nel caso di reazioni chimiche come quelle di combustione (ossidazione), alcuni legami chimici sono
distrutti ed altri formati  l’energia interna varia

 Energia NUCLEARE (Enu)


• Energia interna associata con i legami all’interno del nucleo stesso

Energia INTERNA U: ∑tutte le forme di Energia Microscopiche

L’energia interna può essere vista come la somma delle energie potenziale e cinetica delle molecole

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Forme di Energia

Energia TOTALE (E) del Sistema: En. Cinetica + Potenziale + En. Interna

(riferita all’unità
di massa)

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Forme di Energia
DINAMICHE STATICHE
• Non sono immagazzinate in un sistema
• Si evidenziano al confine del sistema • Possono essere contenute o
perché l’attraversano immagazzinate in un sistema
• Rappresentano l’energia ricevuta o
perduta da un sistema durante una
trasformazione

• Due sole forme di Interazione Energetica sono associate ad un sistema chiuso: scambio di
CALORE e LAVORO
• CALORE: la Forza Motrice è una differenza di Temperatura (dT).

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Proprietà di un sistema
Esempi di tipiche proprietà
• Pressione p, Temperatura T, Volume V, massa m.
• Altre: viscosità, conducibilità termica, modulo di elasticità, coefficiente di espansione termica,
resistività elettrica, velocità, l’altezza.
• Densità Volume Specifico

Proprietà INTENSIVE Proprietà ESTENSIVE


• Indipendenti dalla dimensione del • Dipendono dalla dimensione
sistema (estensione) del sistema
• Es Temperatura T, pressione p, densità • Esempi: massa m, volume V, energia
r totale E

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Proprietà di un sistema: pressione
• Forza esercitata da un fluido per unità di area
• Fluidi (Gas o liquidi)  Pressione (Solidi  Tensione)
• Fluido in quiete: la pressione in un punto è la stessa in tutte le
direzioni
• In un fluido la p aumenta con la profondità (peso fluido sovrastante).
Varia in direzione verticale per effetto dell’effetto del campo
gravitazionale
• In un volume chiuso contenente un gas è considerata uniforme
(peso gas trascurabile)

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Proprietà di un sistema: pressione
Pressione ASSOLUTA Pressione del VUOTO

Riferita al vuoto assoluto (pressione dello 0 assoluto) Pressione inferiore all’ambiente


• Per la misura: Vacuometri. Misura Dp tra p ambiente e p assoluta
• p assoluta, p relativa, p di vuoto: tutte quantità positive e legate tra loro
Pressione RELATIVA • In termodinamica si usa quasi sempre la p assoluta
• La p atmosferica è misurata dal barometro (pressione barometrica)
Differenza tra pressione assoluta e pressione • A livello del mare e 0 °C  pamb = 101325 Pa
dell’ambiente • patm in un luogo –> peso aria sopra quel luogo per unità di sup.
 Strumenti che misurano la p (manometri) tarati a 0 per • Cambia sia con l’altitudine, ma anche con condizioni meteo
condizioni ambiente

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Proprietà di un sistema: pressione
Manometri a U
• Tubo trasparente, di vetro o di plastica, a forma di U, contenente un liquido, chiamato manometrico, come
mercurio, acqua, alcool o olio.
• Per mantenere le dimensioni del manometro a valori ragionevoli i liquidi più pesanti (mercurio) vengono
utilizzati per le pressioni più elevate.
• Poiché gli effetti gravitazionali del gas sono trascurabili, la pressione in ogni punto del recipiente e nella
posizione 1 hanno lo stesso valore. Inoltre, poiché la pressione non varia in direzione orizzontale
all’interno del liquido, la pressione nella posizione 2 è la stessa che nella posizione 1, cioè p2 = p1 .

• Nelle precedenti relazioni, P è il peso della colonna di liquido, r è la densità del liquido manometrico,
supposta costante, g è l’accelerazione di gravità locale, A è la sezione trasversale del tubo, e pamb è la
pressione atmosferica. La differenza di pressione può quindi essere espressa con Dp = p1–pamb = Dgh
• NB la sezione trasversale del tubo non ha effetto sull’altezza differenziale h e quindi sulla misura della
pressione.
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Proprietà di un sistema: pressione
Tubo di Bourdon
 Il rivelatore di pressione è costituito da un tubo di metallo a
forma di spirale e a sezione ellittica chiuso a un’estremità, il
cui interno è posto in comunicazione con il fluido di cui si vuol
misurare la pressione.
 Al variare della differenza di pressione tra interno e esterno, si
produce una deformazione che per la forma schiacciata del
tubo si traduce in un arrotolamento o in uno svolgimento della
spirale e quindi in una variazione della posizione dell’estremo
libero. Quest’ultimo è collegato per mezzo di un sistema di
leve ad un indice mobile che segnala su un'apposita scala le
deformazioni della spirale al variare della pressione.

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Proprietà di un sistema: pressione
Barometro
• La pressione atmosferica viene misurata dal barometro ed infatti la pressione
atmosferica viene spesso chiamata pressione barometrica.
• Come Torricelli (1608-1647) scoprì, qualche secolo fa, la pressione
atmosferica può essere misurata invertendo un tubo riempito di mercurio in
una bacinella di mercurio aperta all’ambiente. La pressione nel punto B è
uguale alla pressione atmosferica mentre la pressione in C può essere
considerata nulla perché sopra il punto C ci sono solo vapori di mercurio che
esercitano una pressione molto bassa. Scrivendo una equazione di equilibrio
nella direzione verticale si ha:

dove r è la densità del mercurio.


• Al livello del mare e a 0°C la colonnina di mercurio raggiunge un’altezza di
760 mmHg , a cui corrisponde una pressione ambiente vale pamb = 101325 Pa
• pamb = 13595 x 9.80665 x 0.76 = 101325 Pa, che rappresenta la pressione
atmosferica in condizioni standard.

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Proprietà di un sistema: Temperatura
• Ponendo due corpi a contatto, ed attendendo un tempo sufficientemente lungo, si raggiunge per
entrambi un equilibrio termico.

• Tali sistemi in equilibrio termico hanno la stessa temperatura (Principio Zero della Termodinamica).
• La temperatura risulta cioè la grandezza fisica che regola l’equilibrio termico fra sistemi diversi.
• Definizione «moderna» di temperatura è legata al secondo principio della termodinamica (sarà ripresa
dunque più avanti).

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Proprietà di un sistema: Temperatura
• Il termometro a Hg utilizza la dilatabilità del metallo per misurare T
• Si costruisce una scala usando punti di riferimento (congelamento ed ebollizione acqua)

SCALA CELSIUS SCALA KELVIN

• Scala «centigrada» • Scala Termodinamica nel SI (su II principio)


• Congelamento-ebollizione, a p atmosferica, • Scala delle temperature indipendente dalle
scala divisa in 100 parti proprietà delle sostanze
• Con questa scala, per temperature esterne a • Unità: Kelvin (K)
questo intervallo, non vi sono stati riproducili • La temperatura più bassa nella scala Kelvin è 0
dell’acqua per cui la misura verrebbe K, che corrisponde a –273.15 ℃
determinata per estrapolazione  sarebbe
desiderabile una scala delle temperature che
fosse indipendente dalle sostanze usate

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Pressione e temperatura dell’atmosfera

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STATO ED EQUILIBRIO
• Lo stato termodinamico di un sistema è definito quando sono noti i valori di un certo numero di variabili
dette parametri di stato
• Stato di equilibrio: i parametri di stato rimangono immutati fin quando non vengono variate le condizioni
esterne

CALORE LAVORO

p1, V1, T1, … p2, V2, T2, …

SISTEMA SISTEMA SISTEMA

STATO 1 TRASFORMAZIONE STATO 2

In uno Stato termodinamico, T, La termodinamica si occupa dello studio


V e p sono collegati da una generale dei fenomeni termici in relazione a
relazione di tipo F(t, v, p)=0 quelli meccanici, in particolare alla
detta equazione di stato trasformazione dell’energia termica in lavoro
meccanico e viceversa
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STATO ED EQUILIBRIO
EQUAZIONE DI STATO
• Legge costitutiva che descrive lo stato di un sistema sotto determinate
condizioni fisiche

• Fornisce una relazione matematica tra due o più variabili di associate al


sistema, come temperatura, pressione, volume

• Forma generale: f (p, V, T) = 0

• L’espressione più semplice è l’equazione di stato dei gas ideali

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STATO ED EQUILIBRIO
Definizioni:
 Mole: quantità di sostanza che ha una massa numericamente uguale alla sua massa molecolare
• Per esempio, una chilomole (kmol) di ossigeno (O2) ha una massa di 32 kg

 Definendo M = Massa Molecolare, n = Numero di Moli


• 𝑚 = 𝑛 𝑀, massa (kg) 𝑉 m3
• 𝑣 = , volume molare ( )
𝑉 m3 𝑛 𝑘𝑔
• v= , volume specifico ( )
𝑚 kg

 Gas:

• Ideali: gas non viscosi, con calori specifici, cp e cv, indipendenti da p e T

• Perfetti: gas viscosi, con calori specifici, cp e cv, indipendenti da p e T

• Quasi-Perfetti: gas viscosi, con calori specifici, cp e cv, dipendenti da T, ma non da p

• Reali: gas viscosi, con calori specifici, cp e cv, dipendenti da T e p


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EQUAZIONE DI STATO GAS IDEALE
• 𝑝 e 𝑇 valori assoluti
𝐽
𝑝𝑉 =𝑛𝑹𝑇 • 𝑹 = 8314,14 = Costante universale dei gas
𝑘𝑚𝑜𝑙 𝐾
• Note due proprietà tra le tre, la terza è determinate univocamente dall’equazione di stato

dividendo 𝑹
m = nM 𝑅=
per m 𝑹
𝑉 𝑛 
𝑀
𝑝𝑉 =𝑛𝑹𝑇  𝑝 = 𝑹𝑇 𝑝v = 𝑇  𝑝v = 𝑅𝑇
𝑚 𝑚 v=
𝑉
𝑚
𝑀 R = Costante del gas 𝐽
R per l’aria = 287 𝑘𝑔 𝐾

dividendo 𝑹
per m m = nM 𝑅=
𝑉 𝑛 𝑹 𝑀
𝑝𝑉 =𝑛𝑹𝑇  𝑝 = 𝑹𝑇  𝑝V = 𝑚 𝑇  𝑝v = 𝑚𝑅𝑇
𝑚 𝑚 v=
𝑉 𝑀
𝑚

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EQUAZIONE DI STATO GAS REALE

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TRASFORMAZIONI TERMODINAMICHE
Definizioni e concetti:
• Trasformazione (o processo): qualunque cambiamento che il sistema subisce da uno stato di equilibrio ad un
altro secondo un percorso
• Per descrivere un processo completamente occorre specificare gli stati iniziale e finale, il percorso che segue
e le interazioni con l’esterno
• Trasformazione reversibile: si svolge in modo che, alla fine, sia il sistema sia ciò che lo circonda localmente
possano essere riportati nei rispettivi stati iniziali, senza produrre alcun cambiamento nel resto dell’Universo

TRASFORMAZIONI REALI TRASFORMAZIONI QUASI-STATICHE


il comportamento del sistema è molto • Passano per stati di equilibrio
complesso • Sufficientemente lente da permettere al sistema di
adattarsi internamente in maniera che le proprietà si
mantengano uniformi
• Più facili da analizzare rispetto al caso reale
• Rappresentano un riferimento, ossia le massime
prestazioni  interesse ingegneristico
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TRASFORMAZIONI TERMODINAMICHE
TRASFORMAZIONI QUASI-STATICHE
Casi particolari:
• Trasformazioni Isobare (p = cost)
• Trasformazioni Isocore (V = cost)
• Trasformazioni Isoterme (T = cost)
• Trasformazioni Adiabatiche (non ci sono scambi di calore con l’esterno) )
• Trasformazioni Cicliche (lo stato iniziale coincide con lo stato finale)

Esempio: Espansione Adiabatica


• Pistone procede molto lentamente  in ogni stadio
intermedio si può attribuire, con buona approssimazione,
un unico valore a tutti i parametri di stato;
• Tale «lentezza» è determinabile tenendo in
considerazione la velocità di propagazione delle
perturbazione (variazione di pressione) nel mezzo (es. per
l’aria secca a 0°C circa 330 m/s).

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PROPRIETA’ SOSTANZE PURE
LIQUIDI
Il modello comunemente adottato è quello di fluido
incompressibile, anche se in realtà è debolmente
compressibile, basterà indicare la densità o, in
alternativa, il volume specifico. Quando è richiesto si
considererà la variazione della densità con la
SOSTANZA PURA temperatura, impiegando tabelle.

Sostanza con composizione chimica definita e stabile


VAPORI
• Può anche essere miscela di sostanze diverse (es aria), Proprietà termodinamiche fornite tramite Tabelle. Per
purché omogenea l’uso è necessario conoscere i vari stati in un cui può
esistere una sostanza pura e le principali trasformazioni
• Può essere monofase o multifase energetiche.
• In Energetica si sfruttano le proprietà di queste sostanze

GAS
È possibile utilizzare, con buona approssimazione, una
semplice relazione fra alcune proprietà, che come
vedremo, evita di ricorrere a diagrammi e tabelle

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PROPRIETA’ SOSTANZE PURE
Il comportamento delle sostanze pure, al variare
di p, V e T, si può rappresentare attraverso
diagrammi bi- o tri-dimensionali, chiamati
Diagrammi Termodinamici
• Sugli assi proprietà termodinamiche come T, p, V…
• Vi sono trasformazioni isoterme (T =cost), isobare (p
=cost), isocore (v =cost)

• Esempi di diagrammi termodinamici:


- Diagramma p-V (o piano di Clapeyron)
- Diagramma T-V
- Diagramma T-S (o diagramma entropico)
- Diagramma H-S (o diagramma di Mollier)

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PROPRIETA’ SOSTANZE PURE
Diagramma T-v
Utilizziamo il diagramma in figura per definire:
• C = punto critico, caratteristico per ogni sostanza
 si passa dallo stato liquido allo stato di vapore direttamente,
senza transitare nella zona di miscela bifase in cui coesistono
liquido e vapore
o Acqua: pc = 22.09 MPa, Tc = 374,14 ℃
o Elio : pc = 0.23 MPa, Tc = -267.85 ℃.

• Quando un vapore si trova a una temperatura ben al di


sopra della Tc e/o a pressioni molto basse prende il
nome di gas.
o Elio a Tamb è gas.
o Vapore a Tamb è gas solo se p è molto bassa (es: aria atmosferica, dove il
poco vapor d’acqua è a pressione parziale molto bassa  gas)

• Curve limite
o Inferiore (c.l.i)  separa liquido sotto raffreddato da vapore
saturo umido
o Superiore (c.l.s)  separa vapore saturo umido da vapore
surriscaldato

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PROPRIETA’ SOSTANZE PURE
Esempio: Diagramma T-v dell’acqua
• Si consideri il diagramma la pressione
atmosferica
• Sono illustrati gli stati (i passaggi di fase)
dell’acqua soggetta a riscaldamento
• Notiamo che, durante la trasformazione
termodinamica che l’acqua subisce per effetto del
riscaldamento, il volume specifico sale
continuamente

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PROPRIETA’ SOSTANZE PURE
Diagramma p-V (o di Clapeyron)

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