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testo: non essenziale, i dati verranno messi nel moodle del professore (con file pdf, esercitazioni,
domande e risposte per preparazione esami)
-preappelli (modo "comodo" per fare meglio gli esami): dal 7/01 al 17/01, di chimica e di
biochimica, se si superano tutti e 2 (più di 18 ad entrambi) allora la media diventa il voto del tuo
esame, ti devi iscrivere comunque ad un appello ma non serve che te vada
INTRODUZIONE
forme di energia:
-meccanica
-chimica
-elettrica
-magnetica
-calore
TERMODINAMICA
studia l'energia e le sue trasformazioni
Temperatura: Q=m . CS . T
CALORE:
-forma di energia
-variabile estensiva
-va da un corpo caldo ad un corpo freddo
-tutte le forme di energia possono diventare calore, ma il calore non può essere trasformato
totalmente in un altra forma
POTENZA:
-esprime la velocità in cui ci sono gli scambi di energia, espresso in quantità di energia prodotta in
unità di tempo (WATT) 1W=1J.S-1
ENTALPIA (H)
nei sistemi biologici le reazioni avvengono in pressione costante ma in volumi diversi
-equazione: H=U+P .V
H=entalpia U=energia interna P .deltaV=lavoro
ma dato che: W= P .V e U=Q-W allora H= Q- P .V + P .V= Q
quindi l'entalpia misura il calore scambiato a pressione costante
LEGGE DI HESS
il valore di entalpia di una reazione è indipendente dal cammino ma dipende dagli stati iniziali e
finali
aerobi: utilizzano l'ossigeno come ossidante finale, prodotti finali dell'ossidazione del glucosio sono
H2O e CO2
se c'è energia in eccesso viene immagazzinata come tessuto adiposo, se c'è poca energia si
consumano le riserve
-irreversibile: il valore di una variabile in un istante varia in modo finito (misurabile) rispetto aòòa
variabile nell'istante successivo
(A+B---->C+D)
G=H-T.S
G=energia libera H=entalpia T=temperatura S=entropia
non è utile misurare i valori assoluti assoluti di G, ma risulta più pratico usare le variazioni (G),
perciò vengono usati gli stati standard (1 atm a 25°C)
G FORMAZIONE
si capisce i valori di G di formazione (G°F) a partire dagli elementi che lo compongono, dato che
G è una funzione di stato allora l'energia libera standard (G°) di un prodotto si calcola così:
G°=G°F,prodotti-G°F,reagenti
ORGANISMI VIVENTI
-un sistema vivente non è un sistema all'equilibrio
-costituito da compartimenti in cui la concentrazione, le temperature, le pressioni ed i potenziali
elettrici sono mantenuti a valori differenti a quelli dell'ambiente circostante
BOHR [1913]
-plank scoprì che l'energia degli atomi non varia in modo continuo, ma è quantizzato
-l'elettrone ruota attorno al nucleo seguendo la propria orbita
postulati di bohr
-momento angolare dell'orbita dell'elettrone è quantizzata
-nel passare da un livello all'altro viene emesso o assorbito un fotone
moti vibrazionali: l'energia di ogni molecola è quantizzata, ogni molecola può assumere livelli
energetici discreti, i legami di ogni molecola oscillano
LEGGE DI BOLTZMAN
di solito abbiamo a che fare con numero elevato di molecole, ad ogni temperatura si distribuiscono
tra gli strati energetici disponibili, l'esatta distribuzione dipende dalla temperatura e dall'energia che
separa i livelli energetici (E)
NU/NL=e-E/Kb.T
DE@ 0e0=1 nunl
e0=1 nunl
e-infinito=0 nu<<nl
ONDE ELETTROMAGNETICHE:
-composte da 2 componenti ondulatori
-ortogonali tra loro
-le energie associate alla componente elettrica e magnetica sono uguali
LO SCATTERING
causa un apparente diminuzione dell'intensità delle radiazioni elettromagnetiche trasmesse
legame ionico: nasce dalle forze elettrostatiche attrattive che si esercita fra ioni di carica opposta in
un solido ionico quale NaCl
legame covalente: basato sulla condivisione degli elettroni di valenza tra 2 atomi, la forza fra loro
deriva dall'attrazione di entrambi i nuclei degli elettroni condivisi
legame metallico: forza di coesione esercitata dagli eletroni di valenza liberi di muoversi in un
reticolo di cationi (ottimo conduttore)
LEGAME IONICO
-legami dei sali: solidi cristallini, alta temperatura di fusione, conducono l'elettricità, se sciolto in
acqua conduce eletricità
-il legame è dovuto all'attrazione elettrostatica fra ioni positivi e ioni negativi
-richiede preliminare dove c'è il trasferimento di elettroni tra gli atomi con formazione di cationi ed
anioni
-catione ed anione si attraggono
-solidi ionici hanno reticolo cristallino ordinato
LEGAME COVALENTE
-si riscontra in composti molecolarii cui atomi costituenti sono uguali o per i quali non si può avere
trasferimento elettronico
-in un legame covalente 2 atomi condividono gli elettroni di Vicenza o alcuni condivisi
-i 2 atomi risultano legati perchè i 2 nuclei attraggono simultaneamente gli elettroni condivisi
orbitali molecolari: nella molecola gli eletroni dei gusci esterni vengono condivisi tra cui gli atomi
che la compongono
legami multipli: possibile che 2 atomi condividono 2 o 3 coppie di elettroni, in questo caso si parla
di legame doppio o triplo
LEGAME COVALENTE POLARE
-nel caso ai legami covalente fra 2 atomi uguali (H2 e Cl2) gli elettroni di legame sono equalmente
condivisi
-quando invece i 2 atomi sono diversi, (Hcl) gli elettroni di legame hanno maggiore probabilità di
trovarsi in prossimità di un atomo piuttosto che dell'altro, si parla di legame covalente polare
-Cl leggera leggera carica negativa
MOMENTO DI DIPOLO
dato da:
-carica elettrica (q)
-distanza tra loro (d) momento= q .d
L'ELETTRONEGATIVITA'
-misura relativa alla capacità di un atomo di attrarre elettroni che fanno parte ad un legame chimico
-nella tavola periodica di un atomo l'elettronegatività:
-aumento all'aumentare dell'energia di ionizzazione (quanto difficile perdere elettroni)
-aumenta all'aumentare dell'affinità elettronica (facilmente acquista elettroni)
RISONANZA
-secondo la teoria quantistica 1 delle coppie di legame dell'ozono è uniformemente distribuita fra i 2
atomi di ossigeno
-queste formule vengono chiamate formule di risonanza o ibridi di risonanza
BENZENE
-esempio classico di risonanza
-i doppi legami non sono fissi ma sono distribuiti in tutta la molecola si usa un cerchio per far capire
l'ibridazione
va ricordato che l'ibridazione è un modello, non un fenomeno fisico, ma una procedura matematica
di orbitali d'onda che spiegano la nuova conformazione e le sue proprietà
alcani/cicloalcani:
composti binari formati da carbonio ed ossigeno, si classificano con:
-alifatici, catene lineari o ramificate
-aromatici, struttra ciclica
gli idrocarburi saturi sono fatti da catene di atomi di carbonio con legami semplici
isomeria: isomeri sono molecole con formula bruta uguale ma diversa formula di struttura
stereoisomeria: riferita alla diversa orientazione degli atomi nello spazio, si dicono chirali tutti gli
oggetti distinguibili dalla loro immagine speculare
enantiomeri: hanno identiche proprietà chimiche e fisiche, differiscono solo per attività ottica,
ruotano la luce polarizzata con lo stesso angolo ma opposto verso
ALCHENI
gli idrocarburi insaturi hanno almeno 1 doppio legame, ibridazione sp2, geometria planare. Se i
gruppi diversi sono sulla stessa parte del piano rispetto al doppio legame si chiamano cis-, sennò
trans-, isomeria cis-trans sono stereoisomeri
ALCHINI
idrocarburi con almeno 1 triplo legame, ibridazione sp, geometria lineare
IDROCARBURI AROMATICI
-capostipite il benzene
-benzene ibrido di risonanza
-negli aromatici bisostituiti si formano isomeri con prefissi:
-orto-, se legati a carboni adiacenti
-meta-, se carboni in posizione 1 e 3
-para-, se opposti
ALCOLI
-derivano dagli idrocarburi sosotituendo un ossigeno con gruppo ossidrile (-oh)
-formula generale: R-OH
-classifica in primaria, secondaria e terziaria
-secondo IUPAC si usa -olo come disinenza per gli alcoli
ETERI
-caratterizzati da ossigeno legato a 2 gruppi alchilici
-formula generale: R-O-R'
-desinenza "etere" + cosa attaccata all'ossigeno
-tento più ossidato quanti legami forma con l'ossigeno e meno ne fa con l'idrogeno
-alcol primario |ox|> aldeidi |ox|> acido carbossilico
-alcol secondario |ox|> chetoni
ALDEIDI E CHETONI
-aldeidi gruppo funzionale -CHO
-chetoni gruppo funzionale -CO-
-composti carbonilici
-nomenclatura: alcano + -ale per aldeidi
-one per chetoni
ACIDI CARBOSSILICI
-gruppo funzionale -COOH
-aggiunta -oico nell'alcano corrispondente
-acidi deboli
-reagiscono con basi forti per fare sali
AMMIDI
derivati da acido carbossilici, molto diffusi in natura, nomenclatura prevede sostituzione del suffisso
-ammide al nome dell'acido.
Derivano dall'ammoniaca (NH3) per sostituzione, gruppo funzionale delle ammine è il gruppo
amminico, basi bedoli in virtù dell'azoto
MASSE ATOMICHE
chiamata anche "peso atomico", 1 massa atomica è la dodicesima parte del carboni-12. Il peso
atomico è la massa atomica media di un elemento allo stato naturale espresso in massa atomica
peso (massa) atomica relativa: media pesata dei pesi atomici degli isotopi di un elemento, valore
riportato nella tavola periodica
PESO MOLECOLARE
è la somma dei pesi di tutti gli atomi nella molecola della sostanza, nel caso di composi ionici si
parla di peso formula di quel composto riferendosi ad unità formula
MOLI
STECHIOMETRIA
calcolo della quantità dei reagenti e dei prodotti implicati in una reazione chimica. Essa si basa
sull'equazione chimica e sulla relazione tra massa e moli
STECHIOMETRIA
calcolo della quantità dei reagenti e dei prodotti implicati in una reazione chimica. Essa si basa
sull'equazione chimica e sulla relazione tra massa e moli
quando sciogliamo una sostanza in un liquido chiamato soluto a sostanza e solvente il liquido,
miscele omogenee come soluzione
legame idrogeno:
-strettaemente direzionale
-energia di legame inversamente proporzionale al quadrato della distanza tra i nuclei
l'attrazione elettrostatica tra le molecole di acqua tende ad orientarle in modo che gli idrogeni di una
molecola si colleghi con un ossigeno di un altra molecola. L'orientazione è molto importante per
definire la forza del legame idrogeno
interazione ione-dipolo:
-sale nell'acqua si instaura interazioni attrattive
-si stabiliscono tra specie cariche e molecole dipolari
interazione dipolo-dipolo:
-interazione attrattive tra 2 dipoli
forze di London:
-anche le molecole che non hanno un momento di dipolo possono dare luogo a dipoli istantenei
-le forze di London sono forze d'interazione attrative tra dipoli istantanei sincronizzati
GLI STATI DELLA MATERIA
GAS: forma fluida della materia che riempie il contenitore occupato, particelle distanti l'una
dall'altra, moto incessante, veloce e disordianato
LIQUIDO: forma fluida della materia con superficie ben definita e volume proprio, particelle in
contatto reciproco ma si muovono in maniera limitata, moto incessante
SOLIDO: forma indipendente dal contenitore che occupa particelle in contatto incapaci di spostarsi
l'uno sull'altro
TRANSIZIONE DI FASE
processo in cui una sostanza passa da uno stato fisico ad un altro, 6 tipi di transizione: fusione,
sublimazione, congelamento, evaporazione, condensazione, brinamento
tensione di vapore: i liquidi ed alcuni solidi subiscono evaporazione, molecole trattenute nel corpo
del liquido da forza netta di attrazione verso l'interno
condizione di equilibrio:
-situazione dinamica in cui le trasformazioni possibili avvengono ed uguale velocità in direzione
opposte: A+B<>C+D
-non vi e tendenza al cambiamento al cambiamento alla quantità di reagenti e prodotti
calore nelle transizioni di fase: una qualsiasi transizione implica liberazione o assorbimento di
energia come calore, richiesto calore per: fusione, evaporazione, sublimazione
DIAGRAMMI DI FASE
possibile costruire un grafico pressione-temperatura, questo grafico si chiama diagramma di fase
pressione: forza esercitata per unità di superficie, si misura in Pascal, unità di misura molto piccola,
in sostituzione di usa l'atmosfera
I LIQUIDI
quando le forze intermolecolari sono intense le molecole si avvicinano tra tra loro condensando in
un liquido
tensione superficiale: i liquidi hanno la tendenza ad assumere l'area superficiale minima, questo
perchè le molecole sono attratte tra loro in modo uniforme
SOLIDI
struttura rigida, costituiti dalla ripetizione nello spazio da impalcatura tridimensionale, reticolo
cristallino, è anisotropico, cioè le sue proprietà dipendono dalla direzione in cui lo esamini
SOLIDI MOLECOLARI: molecole o atomi tenuti assieme da forze intermolecolari, forze deboli,
bassa energia di sublimazione, solidi facilmente deformabili
SOLIDI IONICI: fatto da cationi ed anioni + forze elettrostatiche forti, la carica totale è nulla, solidi
molto duri, non deformabili, isolanti allo stato solido, serve molta energia per distruggerlo
soluzioni ioniche: il soluto è un solido ionico tenuto assieme da legami ionici e può sciogliere solo
in solventi polari
molarità: M=n/L
molalità: m=n/kg
acidi e basi arrhenius: acidi sono sostanze che rilasciano in acqua H+, le basi liberano OH -
acidi e basi di bronsted-lowry: un acido può essere una sostanza che rilascia idrogenione a
condizione che possa trasferirlo ad una base
LA SCALA DEL pH
per convenienza per esprimere la concentrazione di H+ si usano i logaritmi, ciò da origine alla scala
del pH
si definisce che:
-pH <7 acido
-pH =7 neutro
-pH >7 basico
ma all'equilibrio [C] [D]/[A] [B] è una costante, si scrive Keq: G°= -R . T . ln Keq
GRADO DI IONIZZAZIONE
rapporto tra la concentrazione dell'acido o base che si ionizza e la concentrazione iniziale, si
moltiplica poi per 100.
In generale per un acido debole l'approssimazione x<< [HA]o permette di evitare di fare
l'equivalenza di secondo grado se ka<<[HA]o
Kw= Ka . Kb
SOLUZIONI TAMPONE
-soluzione che varia in maniera trascurabile il proprio pH in seguito ad aggiunte moderate di acido o
base
-i tamponi sono costituiti da:
-acido debole + base coniugata
-base debole + acido coniugato
-quando un sistema all'equilibrio viene turbato con una variazione delle condizioni esso modifica la
propria composizione all'equilibrio in modo da opporsi a tale varazione
equazione di kedenderson-hasselbach:
pH=pKa+ log ( [base]/[acido])
pH soluzione tampone:
[H+]= Ka . [HA]/[A-]
indicatori: acido o base debole la cui forma protonata ha un colore diverso dalla forma non ionizzata
LEGAME IDROGENO
l'attrazione elettrostatica tra le molecole d'acqua si orienta formando legami tra H della 1° molecola
con OH della 2°
I legami idrogeno sono fondamentali nel determinare la struttura tridimensionale delle
macromolecole: in alcune patologie l'emoglobina cambia per colpa di un cambiamento di un
amminoacido, cambiandolo cambia come l'emoglobina lega l'ossigeno
acqua come solvente: ottimo solvente per sostanze come ioni e molecole polari
solvatazione: indebolimento delle interazioni elettroniche , i dipoli dell'acqua interagisce con ioni in
soluzione
tensione superficiale: l'acqua su una superficie formano un numero minore di legami idrogeno delle
molecole all'interno della soluzione, quindi sono attratte verso l'interno
capillarità: interazione tra molecole d'acqua con pareti di un capillare, l'altezza della colonna
dipende dalle interazioni tra acqua e pareti, da tensione superficiale e forza di gravità
acqua come reagente: reagisce con numerose sostanze, partecipa alla idrolisi e alle ossidoriduzioni
costante dielettrica: costante degli ambiente, si usa per calcolare la forza di attrazione tra 2 cariche
F=q1 . q2/r2
effetto idrofobico: dovuto interazione tra molecole apolari e il solvente, le molecole d'acqua che
circondano una molecola non polare formando una gabbia di legami idrogeno (clarati), facendo
questo però l'entropia diminuisce, il sistema si adatta ammassando le gocce tra loro aumentando
l'entropia
DIFFUSIONE
si origina quando all'interno di una soluzione esistono zone differente concentrazione, non è
all'equilibrio, la sostanza va dal punto più concentrato a quello meno, il potere chimico della
sostanza diminuisce
le forze ed i flussi sono collegate da relazioni del tipo: J=L . X L: coefficente fenomenologico
I GRADIENTI
-l'intensità di una forza (F) si comporta come un piano inclinato
-non è solo l'altezza (h) che conta ma anche la distanza sulla quale ha luogo la variazione
dell'altezza
-se la variazione d'altezza ha luogo su una misura breve la forza sarà più grande rispetto a quella
che a luogo su una distanza maggiore
flusso di materia: il flusso (Js) corrisponde al numero di moli di un soluto (s) che attraversa un
piano immaginario nell'unità di tempo per unità di superficie
J= numero moli/ tempo . Superficie
1° LEGGE DI FICK
il flusso di materia è maggiore quando più elevata è la differenza di concentrazione (C) che esiste
tra i 2 piani immaginari e diminuisce all'aumentare della distanza tra i piani (x)
Js= -D . C/ x
D: coefficente di diffusione C: differenza di concentrazione x: distanza tra i 2 piani
immaginari
agitazione termica:
-consiste nel moto casuale delle molecole
-le molecole sono costantemente sottoposti agli urti con le altre molecole
moti molecolari:
-la velocità di diffusione dipende da dimensione, forma, carica elettrica
-per semplicità si dice che le molecole sono tonde
coefficente diffusione acqua/aria: indica quanto facilmente una molecola diffonde nel mezzo entro il
cui è immersa
RELAZIONE DI STOKES-EINSTEIN
nel caso di collisioni multiple è possibile usare la relazione di stokes-einstein per calcolare il
coefficente di diffusione
D= Kb . T/6r
Kb: costante di boltzmann (1.38 . 10-23) T: temperatura assoluta viscosità della soluzione
r: raggio della molecola (sferica)
moto casuale delle molecole con la legge di fick: possibile calcolare la distanza percorsa da una
molecola conoscendo il suo coefficente di diffusione
x-2=2 . D . t
membrana permeabile:
-sia il solvente che il soluto possono attraversare la membrana
-il sistema raggiunge l'equilibrio quando la concentrazione di soluto è uguale da ogni parte
membrane semipermeabili:
-una membrana separa i 2 compartimenti
-la membrana è in grado di lasciare il solvente ma non il soluto
membrane biologiche:
-sono semipermeabili
-elevata specificità di permeazione
-si usa per mantenere l'osmosi nella cellula
OSMOSI
pressione osmotica ():
-direttamente proporzionale al numero di molecole in soluzione
-non dipende dalle dimensioni
RT . C
R: costante dei gas (0.082 atm) T: temperatura assoluta (in kelvin) C: concentrazione (molarità)
questa pressione non è la pressione effettiva, bisogna considerarlo come una delle sue proprietà, se
si dice che ha pressione osmotica di 10 atm significa che la soluzione di troverebbe all'equilibrio
con il solvente puro che passa in una membrana semipermeabile con una pressione di 10 atm in più
a quella normale
= . RT . C
gli elettroliti
dato che la pressione osmotica è proporzionale alla concentrazione delle specie in soluzione nel
caso degli elettroliti si tiene conto della dissociazione (i), la dissociazione non può essere completa
e deve essere tenuta conto mediante un coefficente osmotico (), quindi la pressione osmotica
diventa:
=RT . i . C
osmolarità
definita come: i . C
un altro modo per indicare la concentrazione delle specie in soluzione
pressione oncotica
pressione derivante dalla componente proteica, il contributo è piuttosto basso dato che il numero di
molecole proteiche in soluzione è sempre più piccolo rispetto alle altre
con ossidoriduzione si intendono reazioni che implicano trasferimento di elettroni, una specie li
accetta (riducente, si ossida) ed una specie si cede (ossidante, si riduce), la cosa si nota solo se la
reazione si scrive in forma ionica
reazioni di dismutazione: reazione di ossidoriduzione in cui una stessa specie chimica si ossida e si
riduce
EQUILIBRIO CHIMICO
esistono delle rezioni chimiche che si arrestano prima di giungere a compimento, sono dette
reazioni reversibili e si può tornare indietro, perciò si può raggiungere "l'equilibrio di reazione"
dove la quantità di reagente che diventa prodotto è uguale alla quantità di prodotto che diventa
reagente nel tempo
G0i=energia libera di 1 mole incondizione standard R= costante dei gas (0.082 atm)
T=temperatura assoluta
PRINCIPIO DI CHANTELIER
quando un sistema all'equilibrio viene turbato con variazioni delle condizioni esso modifica la
propria composizione all'equilibrio in modo da opporsi a tale variazione
cinetica chimica
la velocità è definita come la variazione di una proprietà nel tempo, in cinetica chimica la velocità
di reazione è la variazione di concentrazione del reagente e prodotto diviso il tempo, si misura in
M/s
A+B<--->C+D
V= - [A]/t= - [B]/t= [C]/t= [D]/t
concentrazione e velocità
fattori che modificano la velocità:
-concentrazione di reagenti e prodotti
-stato fisico dei reagenti e prodotti
-temperatura
-presenza di catalizzatori
REAZIONI DI 1° ORDINE
se si osserva che la velocità iniziale dipende SOLO dalla concentrazione di un reagente, allora ha
una cinetica di 1° ordine, esempio decadimento di isotopi radioattivi
cinetica di 1° ordine
nelle reazioni di 1° ordine se V aumenta proporzionalmente al crescere d [X] allora si chiama
"reazione di 1° ordine rispetto alla X", la K di velocità del 1° ordine è data dalla pendeza della retta
V=K . [X] K ha unità di misura 1/s
REAZIONI DI 2° ORDINE
2A--->B+C
per calcolare la velocità si calcola: V=K [A]2
.
REAZIONE DI ORDINE 0
si verifica quando la concentrazione ed il tempo cambiano in modo costante
V= -[A]/t da cui -[A]=Kt
energia di attivazione:
-barriera energetica che si deve superare affinchè si formi il complesso attivato e la reazione
procede
-essa determina la costante di velocità
-maggiore energia attivazione--->minore costante di velocità
meccanismo di reazione:
-lo studio della velocità di reazione dà indicazioni sul meccanismo di reazione e sulla molecolarità
della reazione elemenare
-le reazioni sono considerate come composte da sequenze di reazioni elementari
-le reazioni di 1° ordine mono-molecolari
-le reazioni di 2° ordine bi-molecolari
catalisi
-sostanza che causa l'aumento della velocità senza essere consumata
-influisce sul meccanismo di reazione
il catalizzatore
abbassa l'energia di attivazione facendo avvenire la reazione ma seguendo un percorso con più
basso valore di energia di attivazione, fornisce quindi una "via alternativa" alla reazione
ENZIMI OTTIMI CATALIZZATORI BIOLOGICI
CONCLUSIONI
-l'equazione della velocità è ottenuta sperimentalemente e non necessariamente correlato alla
equazione chimica
-essa varia con la temperatura ed il tipo di reazione
-i catalizzatori modificano il meccanismo di reazione, ed abbassano l'energia di attivazione