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Per risolvere i problemi relativi agli impianti chimici è necessario
fare uso di equazioni, esse vengono classificate in :
equazioni di bilancio e equazioni di trasferimento.
-Le equazioni di bilancio si basano sul principio di conservazione
della massa e dell’energia in sistemi chiusi ( stazionari) e vengono
utilizzate per determinare portate, composizioni, quantità di calore.
-Le equazioni di “ trasferimento “ sono in genere relative
al trasferimento del calore da un sistema ad un altro.
Se Fi – Fu = 0 cioè Fi = Fu
tanto liquido entra tanto ne esce, quindi non si ha accumulo.
Se Fi – Fu ≠ 0 cioè Fi ≠ Fu si ha accumulo
e precisamente
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Possiamo dire:
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BILANCIO DI ENERGIA
Possiamo scrivere:
En entrante – En uscente = Accumulo di energia
In un sistema stazionario l’Accumulo è zero.
En entrante – En uscente = 0
Le forme di energie associate ai componenti del sistema
sono molteplici, si va dalla energia cinetica a quella
potenziale al contenuto termico o Entalpia H ;
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Contenuto termico entrante – Contenuto termico uscente = 0
Il Contenuto termico Q (o Entalpia H ) rappresenta il calore
necessario per portare la massa da 0°C alla temperatura
considerata cioè:
Q = m ۰ cp ۰ (t - 0) = m ۰ cp ۰ t .
Il calore così definito non è altro che l’H della sostanza.
Il contenuto termico a 0° C è posto = 0.
L’unità di misura del calore è la Kcal o nel S.I. il Joule.
Cp rappresenta il calore specifico, cioè il calore necessario per
innalzare di un grado la temperatura dell’unità di massa della
sostanza.
Q Joule
Cp = = ;
m*Δ t Kg۰ K
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Analizziamo il bilancio di energia nella miscela di due liquidi.
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La somma dei contenuti termici iniziali è uguale a quella finale.
Δ H1= Δ H2
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TRASFERIMENTO DEL CALORE:
CONDUZIONE – CONVEZIONE - IRRAGGIAMENTO.
Le equazioni di trasferimento si riferiscono al trasporto di calore o
di materia tra un sistema ed un altro. Una equazione di
trasferimento mette in relazione la grandezza oggetto del
trasferimento ( energia o massa ) con le grandezze fisiche che la
influenzano..
Ad esempio il trasferimento del calore tra due corpi dipende dalla
loro differenza di temperatura e dalle caratteristiche costruttive
( materiali, forma).
L’equazione di trasferimento è del tipo:
Forza spingente
Portata della grandezza trasferita =
Resistenza al trasferimento
La forza spingente è la causa che determina il trasferimento
( esempio la differenza di temperatura). La resistenza dipende dal
mezzo attraverso cui avviene il trasferimento.
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TRASFERIMENTO DEL CALORE.
CONDUZIONE
CONVEZIONE
IRRAGGIAMENTO.
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LA CONDUZIONE
ΔT
Il rapporto è definito Gradiente termico
s
( che rappresenta la condizione sufficiente affinché si manifesti il
trasferimento).
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Considerando la quantità di calore scambiato Q come rapporto tra
una forza spingente e
la resistenza si ha:
ΔT forza spingente
Q =
s resistenza
K*A
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Quindi: T1 Ta Tb T2
Q1 = Q 2 = Q 3 = Q
T1 – Ta
Q1 = K 1 * A *
s1
Ta - Tb
Q2 = K 2 * A *
s2
Tb – T2
Q3 = K 3 * A * Profilo della temperatura
s3
Ricavando le differenze di temperature dalle tre equazioni si ha:
Q * s1 Q * s2 Q * s3
T1 – Ta = ; Ta – Tb = ; Tb – T2 =
K1 * A K2 * A K3 * A
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Sommando e semplificando viene :
Q s1 s2 s3
T1 – T2 = * + +
A K1 K2 K3
Da cui :
ΔT
Q=
s1 s2 s3
+ +
K 1A K2 A K3 A
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LA CONVEZIONE
Il trasferimento del calore avviene a seguito di spostamento di massa
( moti convettivi) . Si può avere convezione naturale e forzata. E come
moto può essere laminare o turbolento.
A stretto contatto con la parete è presente un film di liquido per il quale
non si ha convezione ma si può considerare presente solo
conduzione. Il calore trasferito Q è uguale = A ∙ h ∙ ( t2 – t1 )
h rappresenta il coefficiente di trasferimento per convezione o
coefficiente di pellicola. ( W / m2 * K )
Maggiore è la turbolenza maggiore è la quantità di calore trasferito.
A contatto della parete il moto è laminare poi si passa a turbolento.
Il coefficiente h dipende dalle proprietà fisiche del liquido e dalle
condizioni operative ( velocità, diametro e superficie)
Il valore dell’h, coefficiente di pellicola, non è di facile reperibilità.
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Consideriamo il caso della trasmissione del calore attraverso una
parete (conduzione) a contatto con due fluidi a temperature diverse. E’
praticamente il caso di una parete di un appartamento a contatto con
l’ambiente interno e con l’esterno.
La parete avrà una propria conducibilità K e spessore s. Fluido 2
In regime stazionario il flusso del calore
che attraversa la parete è unico, per cui T1
il calore trasferito dal fluido 1 alla parete
per convezione, quello che attraversa la
parete per conduzione e quello che viene T’
trasferito dalla pare al fluido 2 per Fluido 1 T”
Convezione, sono uguali:
T2
Q = Q1 = Q2 = Q3 parete
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Analizziamo i tre casi:
K * A * (T’ – T” )
2) attraverso la parete : conduzione Q=
s
Q 1 s 1
∆ T = T1 – T2 = * + +
A h1 K h2
Dove U, coefficiente 1
globale di scambio è =
1 s 1
+ +
hi K he 19
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Pertanto la formula che permette il calcolo del calore, che
prende il nome di “Equazione globale di scambio” diventa:
Q = A * U * Δt ; dove la Δt è la differenza
( t° fluido 1 - t° fluido 2).
Il coefficiente U ( si misura in W m-2 K-1 ) , viene ottenuto
sperimentalmente e ciò evita il calcolo di hi e he,
coefficienti di pellicola interno ed esterno, difficili da
determinare.
A seguito della presenza di incrostazioni, alla resistenza
vista vanno aggiunti dei fattori (di sporcamento)
quantificati sperimentalmente:
1 1
= + R1 + R2
UD U
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Nel caso di un tubo contenente un fluido 1 a contatto all’esterno
con un fluido 2, si procede come nel caso precedente
considerando però per il tubo la superficie curva.
Q = Q1 = Q2 = Q3
ri Fluido 2
re
Fluido 1
hi ∙ Ai
(T’ – T” )
2) conduzione parete curva: Q=
De
ln
Di
2 π ∙ K∙ L
(T” – Te )
3) Convezione esterna: Q =
1
he * Ae
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Ti – Te
Globalmente Q =
De
ln
1 Di 1
+ +
hi * Ai 2 π * K* L he * Ae
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In pratica la resistenza dovuta alla conduzione è trascurabile perché i
tubi di uno scambiatore sono di materiale ad alta conducibilità termica.
Pertanto la formula relativa alla resistenza risulta funzione solamente
dei fenomeni convettivi:
1 1 1
Resistenza = + cioè =
hi * Ai he * Ae U * Ae
1 1 1
= +
U * Ae hi * Ai he * Ae
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Che con semplici passaggi diventa:
1 Ae 1
= +
U hi * Ai he
Essendo il rapporto delle superfici uguale a quello dei rispettivi
diametri, si può scrivere:
1 De 1
= +
U hi * Di he
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TRASMISSIONE DEL CALORE PER IRRAGGIAMENTO:
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Emissione ed assorbimento delle radiazioni.
Ei = α * Ei + ρ * Ei + τ * Ei
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Si definisce corpo nero un sistema capace di assorbire tutta l’energia
incidente, Corpo nero – α = 1 mentre ρ=0 e τ=0
Corpo riflettente –α=0 mentre ρ=1 e τ=0
Corpo trasparente –α=0 mentre ρ=0 e τ=1
Si definisce corpo opaco un sistema che non si lascia attraversare,
per cui vale: α + ρ = 1
Un corpo nero può essere una sfera cava con un foro dal quale entra
la radiazione. A seguito delle numerose riflessioni che si hanno
all’interno il raggio non può più fuoriuscire.
L’assorbimento in genere varia con la lunghezza d’onda λ della
radiazione incidente, questo perché l’energia, da parte della
sostanza, non viene assorbita in maniera continua perché, così come
si ha per l’emissione, sono fenomeni che avvengono in maniera
discontinua ( per pacchetti- Planck) . Un corpo è definito grigio se
assorbe in maniera costante al variare della λ .
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I corpi neri, oltre ad assorbire tutta la radiazione incidente, se messi
in condizione di emettere energia, emettono secondo la legge
Q = σ * T4
Legge di Stefan – Boltzmann.
La sigma σ è = 5,672 * 10-8 W/ m2 * K4
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la ε è detto fattore di emissività ed è definito come rapporto:
Energia emessa da un corpo non nero
ε= ed è <1
Energia emessa da un corpo nero alla stessa temperatura
T1 T2 30
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Consideriamo due pareti piane 1 e 2 di uguale superficie,
rispettivamente alle temperature T1 e T2.
Se si comportano da corpi neri, l’energia emessa dalla parete 1
è interamente assorbita dalla parete 2 e viceversa.
Q1 = σ *A * T1 4 ( energia emessa da 1 nell’unità di tempo)
Q2 = σ *A * T2 4 ( energia emessa da 2 nell’unità di tempo)
Se la T1 è > T2 si avrà trasferimento di calore da 1 a 2 , dato
dalla differenza :
Q1 - Q2 = Q netto = σ *A * ( T1 4 - T2 4 )
dove Q netto è il calore scambiato tra le due pareti nell’unità di
tempo. L’espressione vale per i corpi neri. Per i corpi non neri è
necessario scrivere:
Q netto = ε * σ *A * ( T1 4 - T2 4 )
Vale per un corpo sottoposto a irraggiamento.
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.
La legge di Stefan-Boltzmann può essere scritta con una
equazione analoga a quelle usate per la conduzione e per la
convezione, introducendo un coefficiente per irraggiamento hirr:
Q = ε * σ * ( T1 4 - T2 4 )
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