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TERMOTECNICA

MODULO 13 LA NUOVA VERIFICA TERMOIGROMETRICA

UNI EN ISO 13788:2003 La presente norma fornisce procedure di calcolo per determinare:

la temperatura superficiale interna di componenti o elementi edilizi al di sotto della quale probabile la crescita di muffe, in funzione della temperatura e dellumidit relativa interne; il metodo pu essere anche utilizzato per la previsione del rischio di altri problemi di condensazione superficiale;

UNI EN ISO 13788:2003 La presente norma fornisce procedure di calcolo per determinare:
La valutazione del rischio di condensazione interstiziale dovuta alla diffusione del vapore acqueo.
Il metodo usato assume che lumidit di costruzione si sia asciugata e non tiene conto di alcuni importanti fenomeni fisici, quali: la dipendenza della conduttivit termica dal contenuto di umidit; lo scambio di calore latente; la variazione delle propriet dei materiali in funzione del contenuto di umidit; la risalita capillare e il trasporto di acqua liquida allinterno dei materiali; il moto dellaria attraverso fessure o intercapedini; la capacit igroscopica dei materiali.

CONDENSA SUPERFICIALE [UNI EN ISO 13788]

VALUTAZIONE DELLA CONDENSA SUPERFICIALE PER CIASCUNO DEI MESI DELLANNO: Passo a) definire la temperatura dellaria esterna; Passo b) calcolare i valori dellumidit esterna; Passo c) definire la temperatura dellaria interna; Passo d) calcolare i valori di umidit interna; Passo e) definire il valore massimo accettabile di umidit superficiale interna Passo f) calcolare la temperatura minima accettabile Passo g) definire il fattore di temperatura minimo e calcolo del fattore di temperatura relativo ad una struttura

CONDENSA SUPERFICIALE PASSO A

Temperatura media esterna (C)


durante il periodo di calcolo

BISOGNA RIFARSI ALLA SEGUENTE NORMA

Riscaldamento e raffrescamento degli edifici: Dati climatici

UNI 10349:1994

TEMPERATURA ESTERNA PASSO A


VALORI MEDI MENSILI DELLA TEMPERATURA MEDIA GIORNALIERA DELLARIA ESTERNA (e)
PROCEDIMENTI DIVERSI IN BASE ALLA LOCALIT:
Prospetto IV-valori medi mensili della temperatura media giornaliera dellaria esterna

CAPOLUOGO di provincia

Si identifica il CAPOLUOGO PI VICINO in linea daria e sullo stesso versante geografico. 2 ALTRA LOCALIT
temperatura del capoluogo (prospetto IV) altitudine s.l.m. della localit considerata altitudine s.l.m. del capoluogo (prospetto IV)

Si apporta una CORREZIONE al valore della TEMPERATURA per tenere conto della diversa altitudine, secondo questa relazione:

e = e,r - (z - zr )

Prospetto II - valori del gradiente vertiale di temperatura

UMIDITA ESTERNA PASSO B


VALORI MEDI MENSILI DELLA UMIDITA DELLARIA ESTERNA (e)
PROCEDIMENTI DIVERSI IN BASE ALLA LOCALIT:

pe = e psat e

( )

Riscaldamento e raffrescamento degli edifici: Dati climatici

UNI 10349:1994
Prospetto XV-Valori medi mensili della pressione parziale del vapore dacqua nellaria esterna

CONDENSA SUPERFICIALE PASSO B


pe = e psat e

( )

psat = 610,5 e psat = 610,5 e

17,269 237,3 +

per 0C APPENDICE E per < 0C

21,875 265,5 +

pe e = psat
VALORI MEDI MENSILI DELLUMIDITA DELLARIA ESTERNA (e)

TEMPERATURA INTERNA PASSO C


TEMPERATURA DI PROGETTO (i)
per "temperatura dell'aria in un ambiente si intende la temperatura dell'aria misurata secondo le modalit prescritte dalla norma tecnica UNI 5364;

Durante il periodo in cui in funzione l'impianto di climatizzazione invernale, la media aritmetica delle temperature dell'aria nei diversi ambienti di ogni singola unit immobiliare non deve superare i seguenti valori con le tolleranze a fianco indicate:
20 C +2 C di tolleranza per gli edifici rientranti nelle categorie diverse da E.8 E.1 Edifici adibiti a residenza e assimilabili; E.2 Edifici adibiti a uffici e assimilabili: pubblici o privati, indipendenti o contigui a costruzioni adibite anche ad attivit industriali o artigianali; E.3 Edifici adibiti a ospedali, cliniche o case di cura e assimilabili; E.4 Edifici adibiti ad attivit ricreative o di culto e assimilabili; E.5 Edifici adibiti ad attivit commerciali e assimilabili: quali negozi, magazzini di vendita all'ingrosso, supermercati, esposizioni; E.6 Edifici adibiti ad attivit sportive; E.7 Edifici adibiti ad attivit scolastiche a tutti i livelli e assimilabili; 18 C +2 C di tolleranza per gli edifici rientranti nella categoria E.8; E.8 Edifici adibiti ad attivit industriali ed artigianali e assimilabili.

UMIDITA RELATIVA INTERNA PASSO D


UMIDITA RELATIVA INTERNA (i)

Valutazione della pressione parziale interna

pi = i psat ( i )

pi = pe + p

UMIDITA RELATIVA INTERNA PASSO D

pi = pe + p

Z=p

UMIDITA RELATIVA INTERNA PASSO D

UMIDITA RELATIVA INTERNA (i)

Umidit pari ad un valore costante quando nota e mantenuta costante, per esempio da un impianto di condizionamento

Pressione parziale interna PASSO D

(Ti + Te ) G Rv p = 2 nV
G n V Rv T = Produzione di vapore [kg/h] = numero di ricambi orari [1/h] = Volume interno netto di un edificio [m3] = costante dei gas per vapore acqueo [Pa m3/(K kg)] = Temperatura assoluta [K]

Pressione parziale interna PASSO D


Attivit Seduto a riposo Seduto in attivit leggera Seduto in attivit media Seduto al ristorante In piedi, lavoro leggero In piedi, lavoro medio In piedi, lavoro pesante In movimento Danza moderata In cammino a 1,3 m/s Attivit atletica Applicazioni Teatro Ufficio, appartamento Ufficio, appartamento Ristorante Negozio Officina Officina, cantiere Banca Sala da ballo Corridoi Palestra, discoteca G [g/h] 45 65 80 115 80 200 410 100 230 265 450

Fonte:

ASHRAE

Valore massimo PASSO E


VALORE MASSIMO ACCETTABILE DELLUMIDITA RELATIVA IN CORISPONDENZA DELLA SUPERFICIE si = 0.8

pi psat (si ) = 0.8

Temperatura superficiale PASSO F

pi psat (si ) = 0.8


Temperatura superficiale minima accettabile

psat 237,3 loge 610,5 = psat 17,269 loge 610,5 psat 265,5 loge 610,5 = psat 21,875 loge 610,5

per

psat 610,5 Pa

per

psat < 610,5 Pa

Fattore di temperatura minimo PASSO G

fRsi ,min

si ,min e = i e

si,min = Temperatura superficiale minima accettabile e = Temperatura esterna i = Temperatura interna

Fattore di temperatura minimo PASSO G

fRsi ,min

si ,min e = i e

Si definisce mese critico quello con il pi alto valore richiesto di fRsi,min. Il fattore di temperatura per questo mese viene indicato con fRsi,max. Il componente edilizio deve essere progettato in modo tale da avere un fattore fRsi sempre maggiore di fRsi,max

Verifica superficiale PASSO G

fRsi > fRsi,max

Per elementi piani si ha: U Rsi

fRsi

1 = Rsi U U

= trasmittanza della struttura = resistenza termica superficiale interna

CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788]

Questo punto fornisce un metodo per calcolare il bilancio di vapore annuale e la massima quantit di umidit accumulata dovuta alla condensazione interstiziale. Il metodo assume che lumidit di costruzione si sia asciugata.
Il metodo dovrebbe essere considerato come uno strumento di valutazione piuttosto che di previsione accurata. Esso permette di confrontare soluzioni costruttive diverse e di verificare gli effetti delle modifiche apportate alla struttura. Esso non fornisce una previsione accurata delle condizioni igrometriche allinterno della struttura in opera e non adatto per il calcolo dellevaporazione dellumidit di costruzione.

CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788] A partire dal primo mese in cui prevista condensazione, vengono considerate le condizioni medie mensili esterne per calcolare la quantit di acqua condensata o evaporata in ciascuno dei dodici mesi dellanno. La quantit di acqua condensata accumulata alla fine di quei mesi in cui avvenuta condensazione viene confrontata con quella evaporata complessivamente durante il resto dellanno.

CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788] Il trasporto dellumidit assunto come sola diffusione del vapore acqueo, descritta dalla seguente equazione (legge di Fick):
Permeabilit al vapore dellaria riferita alla pressione parziale del vapore 0 = 2 10-10 [kg/m s Pa]

Differenza di pressione parziale [Pa]

Densit di flusso di vapore [kg/(m2 s)]

0 p p g= = 0 x sd
Spessore equivalente di aria per la diffusione del vapore

Fattore di resistenza igroscopica adimensionale UNI EN 12524

sd = x
Spessore dello strato

CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788]


Semplificazioni del metodo:

La conduttivit termica dipende dal contenuto di umidit nei materiali, e nel processo di condensazione/evaporazione viene ceduta/assorbita una certa quantit di calore. Questo modifica la distribuzione delle temperature e i valori a saturazione, condizionando quindi la quantit di acqua condensata o evaporata. Limpiego di propriet costanti dei materiali costituisce unapprossimazione. In molti materiali si pu verificare assorbimento capillare e trasporto di acqua liquida, che possono cambiare la distribuzione dellumidit.

CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788]


Semplificazioni del metodo: I movimenti dellaria attraverso fessure o intercapedini daria possono cambiare la distribuzione dellumidit per trasporto convettivo del vapore. Anche la pioggia o lacqua prodotta dalla fusione della neve possono influenzare le condizioni igrometriche. Le reali condizioni al contorno non sono costanti nel periodo mensile. La maggior parte dei materiali almeno in parte igroscopica e pu assorbire vapore dacqua. Si assume che il trasporto di vapore sia monodimensionale Sono trascurati gli effetti delle radiazioni termiche e con lunghezza donda elevata.

CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788]


CALCOLO:
d

Si divide la struttura in strati omogenei con facce parallele


Per ogni strato si calcola: la resistenza termica R

T1

lo spessore equivalente di aria per la diffusione del vapore sd I materiali isolanti si suddividono in un numero di strati caratterizzati ciascuno da una resistenza termica non maggiore di 0,25 [m2 K/W] I materiali, come i fogli metallici, vengono associati ad un valore di = 100000 l

T2

CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788]


CALCOLO:
d

Si calcolano i valori cumulati tra lesterno e ciascuna interfaccia:

R 'n = Rse + R j
j =1

Rsi Rj

Rse

T1

s 'd ,n = sd , j
j =1

sd = x

T2 Si calcolano i valori di resistenza termica totale e di spessore equivalente di aria per la diffusione del vapore

R 'T = Rsi + R j + Rse


j =1

s 'd ,T = sd , j
j =1

CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788]


Si calcola la distribuzione di temperatura in corrispondenza di ogni interfaccia:

Rn n = e + (i e ) RT

Distribuzione di temperatura in un elemento edilizio multistrato in funzione dello spessore ed in funzione della resistenza termica di ogni strato

CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788]


Si calcola la distribuzione di pressione di saturazione, a partire dalla temperatura, in corrispondenza di ogni interfaccia:

psat = 610,5 e psat = 610,5 e

17,269 237,3 +

per 0C APPENDICE E per < 0C

21,875 265,5 +

CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788]


Si rappresenta una sezione trasversale dellelemento edilizio, riportando gli spessori di ciascuno strato daria equivalente per la diffusione del vapore, sd

Si tracciano segmenti di retta che uniscono i valori della pressione di saturazione del vapore in corrispondenza di ogni interfaccia tra gli strati.

CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788]


si traccia il profilo della pressione parziale del vapore come un segmento di retta tra la pressione parziale del vapore interna e quella esterna ( pi e pe).

VERIFICA CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE


Se il segmento di retta non supera landamento della pressione di saturazione in corrispondenza di nessuna interfaccia, non si ha condensazione.

Il flusso specifico di vapore :

pi pe g = 0 s 'd ,T

CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788]


Se la pressione parziale del vapore supera in una qualsiasi interfaccia la pressione di saturazione, ritracciare la pressione parziale del vapore come segmenti di retta tangenti al profilo della pressione di saturazione del vapore, senza oltrepassarla.
pi Pressione di saturazione

ps

pc pe sd,c

Pressione parziale 1

Pressione parziale 2

CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788]


Il flusso specifico di vapore che condensa rappresentato dalla differenza tra la quantit di vapore che giunge all'interfaccia di condensazione e quella trasportata oltre questa.

pi pc pc pe gc = 0 s 'd ,c s 'd ,T s 'd ,c

CONDENSAZIONE INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788]


Il flusso specifico di condensato viene calcolato per ogni interfaccia di condensazione dalla differenza di pendenza tra due successivi segmenti di retta e cio, nel caso di due interfacce di condensazione
Interfaccia c1:

pc 2 pc1 pc1 pe gc1 = 0 s 'd ,c 2 s 'd ,c1 s 'd ,c1

Interfaccia c2:

gc 2

pi pc 2 pc 2 pc1 = 0 s 'd ,T s 'd ,c 2 s 'd ,c 2 s 'd ,c1

EVAPORAZIONE INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788]


In presenza di condensa, accumulata nei mesi precedenti, in una o pi interfacce, la pressione parziale del vapore deve essere uguale a quella di saturazione e il profilo della pressione parziale del vapore deve essere tracciato con segmenti di retta tra la pressione parziale del vapore interna, quella in corrispondenza dellinterfaccia di condensazione, quella del vapore esterna.

EVAPORAZIONE INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788]


Il flusso specifico di evaporazione viene calcolato come:

g ev

pi pc pc pe = 0 s 'd ,T s 'd ,c s 'd ,c

VERIFICA INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788]


MESE DI PARTENZA
A partire da un qualsiasi mese dellanno (mese di tentativo), calcolare la distribuzione della temperatura, della pressione di saturazione e della distribuzione di vapore attraverso il componente Determinare se prevista condensazione.

VERIFICA INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788]


MESE DI PARTENZA
Se non prevista alcuna condensazione nel mese di tentativo, ripetere il calcolo con i mesi seguenti in successione, fino a che: a) non si trova condensazione in nessuno dei dodici mesi, ed allora si assume che il componente sia esente da fenomeni di condensazione interstiziale; oppure b) si individua un mese con condensazione, che viene considerato il mese di partenza.

VERIFICA INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788]


MESE DI PARTENZA
Se si prevede condensazione nel mese di tentativo, ripetere il calcolo con i successivi mesi precedenti a ritroso, fino a che: a) si prevede condensazione in tutti i dodici mesi, ed allora, a partire da un mese qualunque, calcolare la condensa accumulata complessivamente nellanno; oppure b) si individua un mese senza condensazione e si considera quindi il mese seguente come mese di partenza.

VERIFICA INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788]

VERIFICA
Non si verifica condensazione in nessuna interfaccia per nessun mese. In questo caso dichiarare la struttura esente da condensazione interstiziale.

VERIFICA INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788]


La condensazione avviene in una o pi interfacce ma, per ogni interfaccia coinvolta, si prevede che tutta lacqua condensata evapori nei mesi estivi. In questo caso riportare la massima quantit di condensazione che si verifica in ogni interfaccia e il mese in cui si ha il massimo. In ogni caso la quantit di condensa non pu superare 500 g/m2. Tutta la condensa formatasi allinterno di un elemento al termine del periodo di riscaldamento dovr sempre evaporare prima dellinizio della successiva stagione di riscaldamento.

VERIFICA INTERSTIZIALE [UNI EN ISO 13788]

La condensazione avviene in una o pi interfacce e non evapora completamente nei mesi estivi. In questo caso riportare che la struttura non ha superato la verifica e indicare la massima quantit di condensa che si verificata in corrispondenza di ogni interfaccia insieme alla quantit di condensa che rimane dopo dodici mesi in ogni interfaccia.

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