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IMPIANTI FLUIDICI

Intro: Presentazione, MASMEC, la fluidica

Obiettivi del modulo formativo di Impianti Fluidici

Generalità sulla pneumatica: concetto di


pressione e di portata, sistema SI;
Principio di funzionamento e simbologia della
componentistica pneumatica:; valvole
direzionali pneumatiche; valvole di
regolazione portata; valvole di regolazione
pressione; cilindri e motori pneumatici
Gruppo di condizionamento dell’aria
compressa;
Produzione e distribuzione dell’aria
compressa per impieghi industriali;
Principali applicazioni dei componenti
pneumatici nei circuiti a ciclo semiautomatici
e automatici industriali a comando
pneumatico o elettropneumatico;
Intro: Presentazione, MASMEC, la fluidica

Obiettivi del modulo formativo di Impianti Fluidici

Conoscere il funzionamento e la simbologia


della componentistica fluidica
Eseguire le regolazioni sulla
componentistica fluidica
Eseguire la sostituzione dei componenti.
Leggere e interpretare gli schemi di
impianti fluidici.
Riconoscere e valutare le anomalie di
funzionamento di impianti fluidici.
La pneumatica
La pneumatica è utilizzata nell’automazione, ovvero nelle complesse macchine costituite da
attuatori che si muovono secondo un determinato ciclo.

Esempi di alcune operazioni che si possono compiere con attuatori pneumatici sono:
Traslazione di pezzi, bloccaggio, piantaggi, avvitatura, assemblaggio, foratura

alcuni settori in cui è utilizzata la pneumatica sono:


automotive, industria del legno, della plastica, alimentare, agricoltura, elettronica, artigiani

Pro Contro
Economica Forze limitate
Pulita Rendimento
Attuazioni facilmente regolabili
Aria: composizione e grandezze fondamentali
Aria:miscela di gas (78% azoto, 21% ossigeno, 1%
altro)
Contiene una certa percentuale di vapor acqueo:
problema della condensa

Pressione: p=F/S [Pa] è la forza che le


molecole dell’aria esercitano sulle pareti
del contenitore.
Unità di misura: 1 Pa = 1N/m^2 in pratica
1 bar = 1 daN/cm^2; 1 psi=0,06895
bar

Pressione relativa e pressione assoluta


La pressione assoluta è la somma della
pressione relativa e della pressione
atmosferica.
La pressione atmosferica varia, in particolare
con l’altitudine perché varia il peso
specifico dell’aria ma in pratica si considera
pari a 1 bar.
Aria: composizione e grandezze fondamentali

Grandezze fondamentali: Volume, Temperatura


e Pressione

Legge di Boyle e Mariotte: a temperatura


costante (isoterma), il volume e la pressione
assoluta di un gas perfetto sono
inversamente proporzionali (pV=cost)

Prima legge di Gay-Lussac: a pressione


costante (isobara), il volume e la
temperatura di un gas perfetto sono
direttamente proporzionali (V/T=cost)

Seconda legge di Gay-Lussac: a volume


costante (isocora), la pressione e la
temperatura di un gas perfetto sono
direttamente proporzionali (p/T=cost)
Aria: portata
La portata volumetrica Q è definita dal volume di fluido V
che attraversa la sezione S di un condotto in un tempo t
Q=V/t
La portata può essere anche ricavata moltiplicando la sezione
S del condotto per la velocità v
Q= S*v
Nel Sistema Internazionale, la portata è espressa in m^3/s.
Nella potenza fluida, le portate sono molto basse,
pertanto si utilizzano i litri/minuto.
In pratica in pneumatica si fa riferimento all’aria allo stato
libero e perciò viene impiegato il normal litro, indicato
simbolicamente Nl.
Il termine “normal” esprime il volume d’aria in condizioni
normali, ovvero pressione atmosferica e temperatura di
20°C.
Calcolare la portata di un fluido gassoso è complesso dato che
la sua velocità è caratterizzata da molti parametri dovuti
alla sua comprimibilità. Si fa riferimento ai grafici
sperimentali forniti dalle aziende costruttrici.
Produzione e distribuzione aria compressa
La sequenza tipica relativa alla produzione e distribuzione aria compressa è:
Compressore e serbatoio
Rete di distribuzione
Trattamento

Compressore: caratterizzato da
portata (Nm^3/s) e rapporto di
compressione
Solitamente sono di tipo
volumetrico:
Alternativi: a pistone
Rotativi: Roots, a palette, a vite
Produzione e distribuzione aria compressa

Serbatoio:
Immagazzina l’aria compressa, cedendola
quando serve, regolarizzando la portata
Permette una prima, grossolana pulizia ed una
eventuale separazione della condensa
Regole di dimensionamento: C=Q/60
(alternativi) oppure C=Q/600 (rotativi)
Altri componenti che possono equipaggiare un
serbatoio di aria compressa sono:
Valvola di sicurezza; tubi di collegamento al
compressore ed alla rete; valvole di
intercettazione; filtri (in aspirazione ed in
mandata); separatore di condensa;
L’insieme di questi componenti sono
raggruppati nella sala compressori.
Produzione e distribuzione aria compressa

sala compressori (es.)


Produzione e distribuzione aria compressa
schema ed elenco componenti
Produzione e distribuzione aria compressa
La rete di distribuzione collega la sala compressori ai diversi utilizzatori.
Le tubazioni che la compongono possono essere di acciaio, alluminio o plastica sintetica.
Accorgimenti:
Leggera pendenza per convogliare la condensa verso gli opportuni separatori.
Gli attacchi dei vari utilizzi (detti calate a pastorale) devono essere sulla parte superiore.
Il layout di distribuzione può essere: in linea, ad anello aperto, ad anello chiuso.

Dimensionamento diametro tubazione:


Dipende da: pressione nominale; differenza di pressione tra compressore ed ultimo utilizzo;
portata massima istantanea; velocità dell’aria compressa; lunghezza totale della condotta.
Trattamento dell’aria compressa

Parlando degli impianti per la distribuzione dell'aria compressa, si è detto che nella tubazione
si può creare il problema della condensa e quindi si rende necessario filtrare l'aria
proveniente dal compressore, essiccarla e possibilmente lubrificarla.
Onde rendere sempre attivi i dispositivi di commutazione dell'aria, è necessario miscelare
all'aria goccioline d'olio per lubrificare parti in movimento.
La filtrazione dell'aria ha lo scopo di eliminare quei corpuscoli solidi, provenienti dal
compressore, che potrebbero danneggiare elettrovalvole e pistoni.

L'essiccazione serve ad eliminare il vapore acqueo presente nell'aria. La lubrificazione, consiste


nel mescolare all'aria piccole particelle d'olio allo scopo di lubrificare gli organi di pilotaggio
ed evitare il fenomeno del grippaggio
Pannello pneumatico op.120 B04463S
Simboli pneumatici secondo ISO 1219-1
La normativa riporta la descrizione della funzione, del funzionamento, dei collegamenti.
Non descrive le modalità costruttive, le dimensioni, le procedure di installazione e taratura.
Nella normativa troviamo: i simboli grafici di base, gli organi operatori e motori, le valvole di
controllo della direzione e della portata
Filtro: principio di funzionamento

L’aria entra nella parte superiore dell’apparecchio ( IN ) ed incontra un deflettore fisso ad alette
inclinate che gli impone un andamento rotatorio piuttosto violento. Le gocce d’acqua e le impurità
solide di dimensioni più grandi vengono, per effetto della forza centrifuga, proiettate contro la
parete del bicchiere e cadono per gravità sul fondo dello stesso.
Il contenuto del bicchiere è protetto dalla zona turbolenta superiore da un separatore che fa da
schermo, mantenendo la parte inferiore in quiete. Questo permette che l’acqua rimanga sul fondo
senza essere risucchiata in rete. Prima di uscire dall’apparecchio, l’aria è costretta a passare
attraverso una cartuccia filtrante che ha il compito di trattenere le impurità più piccole, per poi
transitare verso l’uscita ( OUT ). Si può montare un indicatore di intasamento.
Filtro: scelta e dimensionamento
Riduttore di pressione: principio di funzionamento

Il riduttore di pressione è un dispositivo che consente di ridurre e stabilizzare la pressione dell’aria


a disposizione nell’impianto. Eroga in uscita una pressione proporzionale ad un segnale di
riferimento. Il suo utilizzo è sempre necessario per fornire alle apparecchiature a valle la pressione
corretta per il loro funzionamento. Il segnale di riferimento, nella maggior parte dei casi, è
costituito dalla forza sviluppata caricando una molla attraverso una vite di regolazione. Più alta sarà
la forza sviluppata, più alta sarà la pressione restituita all’uscita.
Riduttore di pressione: scelta e dimensionamento

Nella curva caratteristica ci sono tre fasi:


Parte iniziale: una piccola apertura non permette
una regolazione efficace.
Parte centrale: la caduta di pressione non è
influenzata dalla portata.
Parte finale: a luce completamente aperta, un
ulteriore passaggio di aria, crea una grande caduta
di pressione.
Lubrificatore: principio di funzionamento

Il lubrificatore ha la funzione di inviare olio di lubrificazione verso le apparecchiature


dell’impianto quando questo sia necessario. Ormai, la lubrificazione tende ad essere sempre meno
usata in quanto gli apparecchi che vengono utilizzati sono idonei al funzionamento senza apporto
ulteriore di olio lubrificante. La necessità di lubrificare nasce in applicazioni particolari, quali
prestazioni a frequenze elevate oppure in presenza di attuatori con lunghe corse e velocità elevate
di attuazione.
Lubrificatore: principio di funzionamento

Nel lubrificatore si sfrutta l’effetto Venturi per trasportare la nebbia d’olio in sospensione lungo le
condotte dell’aria compressa. Riducendo la sezione, la velocità del flusso aumenta, e la pressione
diminuisce. Questa differenza di pressione provoca l’aspirazione dell’olio dal contenitore. Le gocce
dell’olio vengono frantumate dall’aria e trascinate con essa in sospensione.
Lubrificatore: scelta e dimensionamento

La scelta del lubrificatore viene determinata dal valore della portata necessaria per alimentare
l’impianto e dalla relativa perdita di carico che si viene a determinare.
Gruppo FR e FRL

Per la scelta del giusto gruppo di trattamento aria occorre confrontare i requisiti dell’applicazione
(consumi, portata d’aria degli attuatori) con i diagrammi dei componenti commerciali.
Consumo e portata dipendono dall’alesaggio e corsa dei cilindri, dalla velocità con cui si muovono,
dalla contemporaneità dei movimenti, dalla pressione di funzionamento.
Gruppo FR e FRL: avviamento progressivo

Avviamento progressivo:
Eventuali posizioni irregolari assunte da attuatori a causa della assenza di pressione
nel circuito, vengono ripristinate in maniera graduale in modo da prevenire riposizionamenti
violenti con danni alle cose. L’attivazione può essere effettuata inviando all’apparecchio un segnale
elettrico oppure pneumatico. L’avviatore progressivo è costituito da due valvole che connesse tra
loro opportunamente, permettono di inviare aria compressa ad un circuito con immissione graduale
fino ad una soglia di pressione prefissata e successivamente con pressione piena.

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