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materiali
L’utilizzo dei materiali richiede spesso di conoscere il
comportamento a T elevate o al variare della T
v Capacità termica
v Conducibilità termica
v Dilatazione termica
v Resistenza agli sbalzi termici
Il contenuto energetico di un solido aumenta quando ad esso si
fornisce calore.
Con il riscaldamento aumenta l’ampiezza delle vibrazioni
termiche à aumenta l’energia termica à aumenta la
temperatura e aumentano le dimensioni
Vibrazioni termiche:
qVibrazioni degli atomi, degli ioni, delle molecole intorno alle
loro posizioni di equilibrio
qVibrazioni degli atomi all’interno delle molecole
qMoti rotatori delle molecole
Sono inoltre interessati dal riscaldamento, in minima parte, i moti
degli elettroni (per metalli e semiconduttori)
Ø Le vibrazioni di atomi adiacenti NON SONO
INDIPENDENTI le une dalle altre, ma risultano
essere ACCOPPIATE a causa dei legami
interatomici.
dQ J
dQ J C= ( molK )
cP = = dT
mdT kgK
massa
Per poter confrontare fra loro le capacità termiche di sostanze
differenti: capacità termica di una massa unitaria (es. 1 kg)
quando la variazione di temperatura è anch’essa unitaria (1 K)
à CALORE SPECIFICO
CAPACITÀ TERMICA
Dipendenza della capacità termica a volume
costante dalla T
Al Pb
Al Pb
T1=8xT2 T2
T1=8xT2 T2
l0 la variazione di volume, se il
materiale é isotropo, é pari a
3α
Dl
= aDT Esempio:
l0 Quanto si dilata una barra Al di 1 m
riscaldata di 500°C ?
23.6 x 10-6 x 500= 0.0118 m = 1.18
cm
EFFETTI LEGATI A DILATAZIONE TERMICA
La dilatazione termica è dovuta ad un aumento della distanza
media fra i costituenti del reticolo (atomi, ioni, molecole) rispetto
alle loro posizioni di equilibrioà è inversamente proporzionale alla
forza di legame
> energia di
legame
Minore valore
di α
N.B. L’espansione termica é dovuta all’ASIMMETRIA della
curvatura della depressione di potenziale.
Se fosse simmetrica, non ci sarebbe alcuna variazione nella
distanza interatomica (media) e quindi non ci sarebbe espansione
termica
CURVA
IPOTETICA
SIMMETRICA
Dilatazione termica di materiali
cristallini: es. Al2O3
Dilatazione termica
αceramici< αmetalli<< αpolimeri (α vetri= 0.5-20 10-6 K-1)
METALLI: 5-25·10-6/°C
Nel caso in cui serva un elevato grado di stabilità dimensionale esistono
leghe Fe-Ni, Fe-Ni-Co con α pari a 1x10-6/°C (Kovar, Invar, Super-Invar)
CERAMICI
Legami relativamente forti: α =0.5-15·10-6/°C
Per ceramici non cristallini e per strutture cubiche α è isotropo altrimenti si
hanno ceramici che si contraggono lungo alcune direzioni cristallografiche
e si espandono lungo altre!
Per i vetri dipende molto dalla composizione (Silice fusa: α =0.4·10-6/°C)
Se un ceramico deve subire variazioni di T, deve avere α basso ed essere
isotropo, altrimenti shock termico!
POLIMERI
Elevati α: 50-400·10-6/°C (soprattutto lineari e ramificati).
Termoindurenti fortemente reticolati hanno α molto più bassi
Dilatazione termica
CONDUTTIVITA’ TERMICA
La conducibilità termica è una proprietà dei materiali
che definisce la loro ATTITUDINE a trasferire energia
termica da un sistema ad alta temperatura a uno a
bassa temperatura.
q = -k (dT/dx) (cfr 1 a legge FICK)
k= kf + ke
Kf = contributo fononico
Ke = contributo elettronico.
Nelle zone calde aumenta
l’energia cinetica degli
elettroni à migrano in aree
più fredde à parte
dell’energia cinetica è
trasferita agli atomi come
energia vibrazionale a
causa delle collisioni con
fononi o imperfezioni.
Relazione conducibilità termica-struttura
La conduttività termica è alta nei metalli dove è dovuta ai
mobilissimi elettroni liberi in essi presenti; nei materiali
ceramici il calore è trasmesso attraverso onde vibrazionali
fononiche meno efficaci; nei materiali disordinati, amorfi o
polimerici, la propagazione delle onde fononiche è ancora
meno efficace.
METALLI
k ~ 20-400 W/mK . Nei metalli con elevata purezza ke é molto
più efficiente di kf (la loro energia non è dissipata così
facilmente come quella dei fononi e hanno velocità maggiori)
I metalli hanno molti e- liberi.
Esiste relazione tra conduzione elettrica e termica
Legge di Wiedemann-Franz
L = k/(σT) L = cost. σ = conduttività elettrica
LEGHE
Gli atomi di impurezze agiscono come
CENTRI DI DISPERSIONE e abbassano
l’efficienza del movimento degli e-
Cu
CERAMICI
k ~ 2-50 W/m K
Sono termicamente isolanti perché ci sono pochi e- liberi. La
trasmissione avviene via fononi che sono meno efficaci e sono
facilmente neutralizzati dalle IMPERFEZIONI RETICOLARI.
Vetri e ceramici amorfi hanno k ancora più bassi per maggiore
dispersione dei fononi in una struttura disordinata e irregolare.
−11
Δ(k ) ∝
d
qNel caso di ceramici ad elevata conducibilità termica
sono necessarie MICROSTRUTTURE A GRANI GROSSI in
modo da minimizzare l’effetto di deviazione fononica dei
bordi di grano e l’effetto della fase a bordo grano
k, effetto della taglia dei grani: es. AlN
[Slack]
Conducibilità termica dei ceramici:
influenza dei difetti
q L’influenza dei difetti puntuali dipende dal
materiale preso in considerazione: per
esempio, nel caso del nitruro di silicio è critico il
contenuto di ossigeno. Nel diamante la presenza
di isotopi 13C riduce la k.
q La porosità e le impurezze influiscono
negativamente sulla conducibilità termica è
additivi di sinterizzazione riducono la porosità e
concentrano le impurezze a bordo grano.
q Sinterizzazione in presenza di fase liquida: fasi
vetrose a bordo grano è minore k
POLIMERI
k ~ 0.3 W/m K
§Il trasferimento di energia è legato a vibrazioni e rotazioni
delle catene macromolecolari.
§Il valore di k dipende dal grado di cristallinità (più è
cristallino meglio vibrano le catene molecolari)
§ Sono spesso impiegati come isolanti.
§L’aggiunta di porosità diminuisce ulteriormente k
(trasferimento del Q nei pori é lento ed inefficace: dentro
c’é aria con k = 0.02 W/m K )
PANNELLI IN POLIURETANO ESPANSO
Il poliuretano è il polimero che si ottiene da una reazione
esotermica tra un isocianato (MDI - Difenilmetildiisocianato o
TDI - Toluendiisocianato) ed un Poliolo (polietere o poliestere)
+ additivi e catalizzatori.
ke > kf
k metalli> kceramici>>kpolimeri
σ = E α (To-Tf) = EαΔT
q Materiali duttili: le tensioni termiche possono essere ridotte
dalla deformazione plastica
q Materiali fragili: in presenza di tensioni termiche, l’assenza
di deformazione plastica determina un aumento della
probabilità di frattura fragile. Un rapido raffreddamento
induce tensioni di trazione (le cricche si propagano più
facilmente) à effetto peggiore rispetto ad un rapido
riscaldamento (tensioni di compressione)
Tensioni termiche da deformazione constrastata
Se una barra di ottone, fissata alle due estremità, a 20°C è
esente da sollecitazioni, qual è la massima T a cui la si può
riscaldare senza che si superi uno sforzo di compressione di
172 MPa? Assumere Eottone= 100 GPa
DL
= e thermal = a(T - Troom )
DL Lroom
T
100000MPa 20 x 10-6 /K
s = E(-e thermal) = -Ea(T - Troom )
-172MPa 20°C
Risultato: 106°C
TENSIONI DOVUTE A GRADIENTI
TERMICI
σ fk
TSR ≅
Eα
Per un materiale ceramico la resistenza agli sbalzi termici non
dipende solo dall’entità della variazione di temperatura, ma
anche dalle proprietà termiche e meccaniche del materiale
(resistenza a flessione, σf, conducibilità termica, k, modulo
elastico, E, coefficiente di dilatazione termica lineare, α).
L’introduzione di pori o di una seconda fase duttile può
migliorare la resistenza allo shock termico à impediscono la
propagazione delle cricche indotte dalle tensioni termiche
Sbalzi termici: effetti