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LA CLAUSOLA CANCELLO / CONTRATTO DI NOLEGGIO


Prima di dare una definizione della clausola è opportuno procedere con una panoramica su quelli che sono i
contratti di utilizzazione delle navi e degli aeromobili e più precisamente sulla disciplina del noleggio.

Il Codice della Navigazione nel suo articolo 384 disciplina il contratto di noleggio definendolo come quel
contratto che impegna l’armatore in qualità di noleggiante si obbliga dietro il compenso del nolo a compiere
uno o più viaggi stabiliti dal noleggiatore. Per la parte aeronautica il contratto di noleggio è disciplinato
dall’art. 940 del Codice della Navigazione che fa un richiamo alla medesima disciplina prevista per la parte
marittima.

Da quanto stabilito dalla norma, appare evidente la presenza di due soggetti noleggiante-armatore e
noleggiatore. Nella sostanza il soggetto noleggiatore si obbliga dietro un compenso (nolo) con
l’armatore/esercente (noleggiante), il quale si impegna a compiere con una determinata/o nave/aeromobile
uno o più viaggi, ovvero si impegna a compiere entro un tempo convenuto, i viaggi ordinati dal noleggiatore,
nel rispetto delle condizioni stabilite dal contratto o dagli usi.

L’analisi di tale norma consente di distinguere due tipologie di noleggio a cui il Codice della Navigazione ha
tratto ispirazione dalla prassi mercantile anglosassone: il noleggio a tempo (time charter) e il noleggio a
viaggio (voyage charter).

Nel noleggio a tempo le parti determinano la durata del noleggio. I viaggi verranno ordinati dal noleggiatore
nel tempo predeterminato e con i limiti previsti dal contratto.

Nel noleggio a viaggio le parti determinano il numero dei viaggi.

Esistono delle obbligazioni sia per il noleggiante (armatore/esercente) che per il noleggiatore secondo questo
schema:

Noleggiante Noleggiatore
Prima della partenza: Nel noleggio a tempo:
ha l’obbligo di mettere la nave in stato a carico del noleggiatore la provvista di
Art. 386 C.N.

Art. 387 C.N.

di navigabilità per il compimento del combustibile, acqua e lubrificanti


viaggio, ad armarla ed equipaggiarla necessari per il funzionamento
convenientemente, e a provvederla dei dell’apparato motore e degli impianti
prescritti documenti ausiliari di bordo, nonché le spese
inerenti all’impiego commerciale della
nave, comprese quelle di ancoraggio, di
canale e simili
Nel noleggio a tempo:
Non è obbligato a intraprendere un
viaggio che esponga la nave o le
Art. 388 C.N.

persone ad un pericolo non prevedibile


al momento della conclusione del
contratto
A intraprendere un viaggio la cui durata
prevedibile oltrepassi
considerevolmente, in rapporto alla
durata del contratto, la scadenza del
contratto stesso

La norma che disciplina il noleggio nell’ambito del diporto viene individuata nell’art. 47 del Codice della
Nautica da Diporto che regolamenta le forme di noleggio con le medesime modalità previste dal Codice della
navigazione individuandone però lo scopo ricreativo.
Nel campo della nautica da diporto l’unità rimane comunque nella disponibilità del noleggiante che dispone
anche dell’equipaggio

Sulla base di quanto rientra negli obblighi del Noleggiante (Armatore/Esercente) previsti dall’art. 386 del C.N.
rientra altresì l’obbligo, laddove previsto dal contratto attraverso la clausola cancello, che la debba mettere
a disposizione la nave entro i termini previsti.

La clausola cancello presente nei contratti prevede che la nave debba essere messa a disposizione nell’arco
di tempo previsto tra un termine iniziale ed un termine definito di “cancello”, termini questi determinati da
contratto.

Prima del termine iniziale non è possibile che il contratto abbia materiale esecuzione, neanche nell’ipotesi
che la nave si trovi già in condizione di partire.

Laddove il termine di cancello viene superato, il noleggiante è tenuto a presentare la nave, mentre il
noleggiatore (o anche il caricatore se si tratta di contratto di trasporto) ha quindi la possibilità di scegliere se
attendere l’arrivo della nave e dare esecuzione del contratto, oppure “cancellare” e quindi esercitare il diritto
di recesso.

La prescrizione per il contratto di noleggio è fissata dal Codice della Navigazione dall’art. 395 che prevede
una prescrizione di un anno, così disciplinata:

• per il noleggio a tempo, il termine inizia a decorrere dalla scadenza del contratto
• per il noleggio a viaggio, il termine inizia a decorrere dalla fine del viaggio.

Non è prevista dal Codice della Nautica da Diporto una specifica norma che ne disciplini la prescrizione, per
cui si procede secondo quanto previsto dal menzionato art. 395 del Codice della Navigazione.

Per quanto concerne la forma del contratto di noleggio esso ai sensi dell’art. 385 deve essere scritta, ad
probationem, e deve contenere:

• gli elementi di individuazione, nazionalità e portata della nave


• identità del noleggiante e noleggiatore
• identità del comandante
• ammontare del nolo

Esistono appositi formulari che si differenziano a seconda del tipo di noleggio:

• noleggio a tempo:
o A livello Internazionale
• New York Produce Exchange Form del Produce Exchange diNew York
• Baltime BIMCO
▪ Per carichi secchi
• Gentime
▪ Per carichi liquidi
• Shelltime e STBTime
o A livello Italiano
▪ Italtempo (uno per carichi secchi e uno per carichi liquidi)
• noleggio a viaggio:
o A livello internazionale
▪ Diversi formulari in base alla tipologia di carico e all’area geografica d’impiego
▪ BIMCO / GENCON (Uniform General Charter)
o A livello Italiano
▪ Italviaggio ’92 (carichi secchi)
▪ Italanglo ’92 (carichi liquidi)
o A livello diporto
▪ Y- Time

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