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In Termodinamica il calore è stato definito come quella forma di energia scambiata con l’ambiente
nel passaggio da uno stato di equilibrio ad un altro. Lo scambio di calore, attraverso il confine del
sistema, è conseguenza di una differenza di temperatura ed avviene nel rispetto del principio di
conservazione dell’energia. In particolare:
• Il Primo Principio della Termodinamica stabilisce che il calore scambiato è uguale alla variazione
dell’energia del sistema.
• Il Secondo Principio stabilisce che il calore si propaga nella direzione delle temperature decrescenti.
La termodinamica non fornisce esplicite informazioni sulle modalità del processo di scambio durante
la fase transitoria e sul valore dell’energia termica scambiata nell’unità di tempo, ovvero sul flusso
termico q.
Lo studio dei fenomeni termici che accompagnano la propagazione del calore ed il calcolo del calore
scambiato nell’unità di tempo, costituiscono l’obiettivo fondamentale della Trasmissione del Calore.
FLUSSO TERMICO
Il flusso termico q è definito come l’energia termica scambiata Q nell’intervallo di tempo Δτ. Le
dimensioni nel SI sono quelle di un’energia diviso un tempo, ovvero J s -1 = W
Q Q dQ
q= (J s -1 = W) passando al limite q = lim = da cui
Δτ Δτ → 0 Δ τ dτ
2
Q 12 = ∫ qd τ
1
(J)
Torna utile considerare il flusso termico scambiato riferito ad una superficie unitaria. In questo caso si
parla di flusso termico specifico .Il flusso termico specifico viene indicato con q*. L’unità di misura nel
sistema SI sono W m-2.
Q q = 24 W
q* = (W m ) -2
A
q* = 4 W m-2
2
m
6
3m =
A
m
2
Modalità di trasmissione del calore
Conduzione Termica
È il meccanismo di scambio termico che si attua in un mezzo solido, liquido o
aeriforme, dalle regioni a temperatura maggiore verso quelle a temperatura
minore. Nei gas e nei liquidi è dovuta alle collisioni tra le molecole durante il loro
moto; nei solidi è dovuta alla vibrazione delle molecole all’interno del reticolo ed
T1 T2 al trasporto di energia da parte degli elettroni liberi.
La quantità di calore scambiata dipende dalla geometria e dalle caratteristiche
q del corpo così come dalla differenza di temperatura.
Per esempio in condizioni stazionarie (temperatura che non varia nel tempo) il
flusso scambiato attraverso una grande parete piana di spessore L ed area A,
A soggetta alla differenza di temperatura ΔT= T1 -T2 con T1 > T2, raddoppia al
raddoppiare della differenza di temperatura e al raddoppiare dell’area della
sezione normale alla direzione del flusso, mentre si dimezza al raddoppiare dello
spessore L.
L
T1
T2 flusso termico ∝
(area della superficie) ⋅ (differenza di temperatura )
spessore
q
A A
L
Modalità di trasmissione del calore
Conduzione Termica
La proporzionalità può essere tolta considerando la natura del materiale, ovvero
introducendo la conducibilità termica λ definita come la capacità del materiale a
condurre calore.
T1
ΔT ΔT
q = − lim λA
T2
q = − λA
q Δx Δx→0 Δx
dT dT
q = − λA q* = −λ
Δx dx dx
Rame Silicio
T1
λ = 401 W m -1 K -1 λ = 148 W m -1 K -1
T2
30°C 30°C
20°C 20°C
q
q* = 4010 W m -2 q* = 1480 W m -2
dx
1m 1m
Postulato di FOURIER
tan α = dT/dx
x
Modalità di trasmissione del calore
Convezione Termica
È il meccanismo di scambio termico caratteristico dei fluidi
dove al trasporto del calore per conduzione è associato il
trasporto di massa ovvero movimenti di parti di fluido che
modificano sostanzialmente lo scambio termico rispetto alla
Trasporto di massa semplice conduzione termica.
Per esempio, il trasferimento di energia tra una superficie
solida ed il liquido o gas adiacente in movimento implica gli
effetti combinati di conduzione tra la superficie e lo strato
di fluido a contatto con essa ed il trasporto di massa
all’interno del fluido.
La convezione può essere di due tipi:
•Convezione forzata
Irraggiamento
termico È l’energia emessa sotto forma di onde elettromagnetice (o
fotoni) a seguito di modificazioni nelle configurazioni
elettroniche elettroniche degli atomi o delle molecole.
q La trasmissione del calore per irraggiamento non richiede,
al contrario della conduzione e della convezione, la
presenza di un mezzo interposto ed avviene alla velocità di
propagazione della luce.
A
Nel caso della trasmissione del calore interessa
l’irraggiamento termico, ovvero la radiazione emessa dai
corpi a causa della loro temperatura.
q n = σ AT 4
ha per un corpo ideale detto corpo nero.
q n* = σ T 4
Boltzmann
W/m2
Modalità di trasmissione del calore
(
q = εσ A T S4 − TC4 )
A, TS, ε Nel forno a microonde il cibo cuoce assorbendo l’energia
elettromagnetica generata dal tubo a microonde (magnetron).
La radiazione non è una radiazione termica, ovvero non è
dovuta alla temperatura del tubo, ma alla conversione
dell’energia elettrica in una radiazione elettromagnetica avente
una ben precisata lunghezza d’onda. La lunghezza d’onda della
radiazione è tale da essere riflessa dalle superfici metalliche,
trasmessa dai tegami di vetro, ceramica o plastica ed assorbita
e convertita in energia interna dalle molecole del cibo; in
particolare dall’acqua dallo zucchero e dal grasso.
Modalità di trasmissione del calore
Solidi semitrasparenti
Fluido in quiete
Irraggiamento
Si ha trasmissione del calore per conduzione ed eventualmente
Conduzione per irraggiamento
o
Convezione Fluido in movimento
Si ha trasmissione del calore per convezione ed irraggiamento
T1 T2 Vuoto
Vuoto
Si ha trasmissione del calore solo per irraggiamento
Irraggiamento
Conduzione Termica
Lo studio dello scambio termico per conduzione all’interno di un mezzo, comporta la conoscenza della
distribuzione di temperatura, ovvero la conoscenza della funzione T(x,y,z,τ). Questa funzione può
essere ottenuta dalla risoluzione dell’equazione generale della conduzione, che esprime il bilancio di
energia in un mezzo sede di propagazione di calore.
Il bilancio energetico viene impostato su un generico elemento infinitesimo individuato all’interno del
mezzo.
Si consideri un generico volume infinitesimo dV di spigoli dx, dy, dz e si assuma che:
1. il mezzo sia costituito da un solido opaco a baricentro fermo con proprietà fisiche definite ed
indipendenti dal tempo τ;
2. le variazioni di volume, conseguenti alle variazioni di temperatura, sono trascurabili in confronto al
volume stesso. Quindi, il lavoro scambiato con l’esterno sia trascurabile, δL = 0;
3. all’interno del volume dV il calore generato nell’unità di tempo e di volume, sia espresso dalla
funzione g(x,y,z,τ) le cui unità di misura nel sistema S.I. sono Wm-3.
L’equazione generale della conduzione si ricava applicando al volume considerato il primo principio
della termodinamica che, nelle ipotesi fatte, diventa:
dQ = dU
Ovvero:
Qy+dy Qx = q*x ⋅ dy ⋅ dz ⋅ dτ
⎛ * ∂ q *x ⎞
dy Q x + dx = q *
⋅ dy ⋅ dz ⋅ d τ = ⎜ q x +
x + dx ⎜ dx ⎟⎟ dy ⋅ dz ⋅ d τ
⎝ ∂x ⎠
∂ q *x ∂ q *x
Q x − Q x + dx = − dx ⋅ dy ⋅ dz ⋅ d τ = − dV ⋅ d τ
Qx Qx+dx ∂x ∂x
∂ q *y ∂ q *y
x Q −Q
y + dy = − dx ⋅ dy ⋅ dz ⋅ d τ = − dV ⋅ d τ
dx y
∂y ∂y
dz
∂ q z* ∂ q z*
Q z − Q z + dz = − dx ⋅ dy ⋅ dz ⋅ d τ = − dV ⋅ d τ
∂z ∂z
z Qy ∂U ∂T
dU = dτ = ρc d τ dV
dove
∂τ ∂τ
Qg = g ⋅ dV ⋅ dτ
q* flusso specifico
g calore generato
nell’unità di tempo e di volume
V volume
ρ densità
τ tempo
Equazione generale della conduzione
sostituendo
∂ q *x ∂ q *y ∂ q *z ∂T
− dV ⋅ d τ − dV ⋅ d τ − dV ⋅ d τ + g ⋅ dV ⋅ d τ = ρ c dV
∂x ∂y ∂z ∂τ
Dal momento che consideriamo lo stesso volume, possiamo scrivere:
∂ q *x ∂ q y ∂ q *z
*
∂T
− − − + g = ρc
∂x ∂y ∂z ∂τ
Sostituendo ai flussi specifici l’espressione di Fourier si ha:
∂ ⎛ ∂T ⎞ ∂ ⎛ ∂T ⎞ ∂ ⎛ ∂T ⎞ ∂T
− ⎜ − λ ⎟ − ⎜⎜ − λ ⎟⎟ − ⎜ − λ ⎟ + g = ρ c
∂x ⎝ ∂x ⎠ ∂y ⎝ ∂y ⎠ ∂ z ⎝ ∂ z ⎠ ∂τ
per mezzi isotropi ed omogenei, l’equazione precedente diventa:
⎛ ∂ 2T ∂ 2T ∂ 2T ⎞ ∂T
λ ⎜⎜ + + ⎟⎟ + g = ρ c
⎝ ∂ x 2
∂ y 2
∂ z 2
⎠ ∂τ
Equazione generale della conduzione
λ ⎛ ∂ 2T ∂ 2T ∂ 2T ⎞ g ∂T
⎜⎜ + + ⎟⎟ + =
ρc ⎝ ∂x
2
∂y 2
∂z 2 ⎠ ρc ∂τ
λ
posto a=
ρc
⎛ ∂ 2T ∂ 2T ∂ 2T ⎞ g ∂T
a⎜ 2 + + 2 ⎟+ =
⎜ ∂x ∂y 2
∂z ⎟ ρc ∂τ
⎝ ⎠
2 g ∂T
a∇ T + =
ρc ∂τ
Equazione generale della conduzione: Casi particolari
Caso monodimensionale
∂ 2T g ∂T
a + =
∂x 2
ρc ∂τ
Caso monodimensionale
senza generazione interna di ∂ 2T ∂T
calore (g=0) a =
Equazione di FOURIER ∂x 2 ∂τ
Caso monodimensionale ∂ 2T g
allo stato stazionario a + = 0
Equazione di POISSON ∂x 2
ρc
Caso monodimensionale
∂ 2T
allo stato stazionario e senza
= 0
generazione di calore
Equazione di LAPLACE
∂x 2
Soluzione dell’equazione di LAPLACE
-1.6 °C
dT ( x ) = c1dx T ( x) = c1x + c2
20°C -1.6 °C
16°C
-1.6 °C
-1.6 °C
20°C -1.6 °C
16°C
Conducibilità Termica
Materiale λ W/(m K)
Diamante 2300
Argento 429
Rame 401
Oro 317
Alluminio 237
Ferro 80.2
Mercurio (l) 8.54
Vetro 0.78
Mattone 0.72
Acqua (l) 0.613
Legno 0.17
Gomma 0.13
Fibra di vetro 0.043
Aria 0.026
Polistirene espanso 0.036
Scambio termico per conduzione
⎛ ∂ 2T ∂ 2T ∂ 2T ⎞ g ∂T
a ⎜⎜ 2 + + ⎟⎟ + =
⎝ ∂ x ∂ y 2
∂ z 2
⎠ ρc ∂τ
∂ 2T g ∂T
a + =
Caso monodimensionale
∂x 2
ρc ∂τ
∂ 2T ∂T
Caso monodimensionale senza generazione interna di calore a =
(g=0): Equazione di FOURIER ∂x 2 ∂τ
∂ 2T g
Caso monodimensionale allo stato stazionario: a + = 0
Equazione di POISSON ∂x 2
ρc
∂ 2T
= 0
Caso monodimensionale allo stato stazionario e senza
∂x
generazione di calore: Equazione di LAPLACE 2
d 2T dT Inserisco le
2
=0 ⇒ = C1 ⇒ T ( x ) = C1 ⋅ x + C 2 condizioni al
dx dx contorno
T (0) = C1 ⋅ 0 + C 2 = T1 ⇒ C 2 = T1
T1 − T2
T2 = C1 ⋅ L + T1 ⇒ C1 = −
T ( L ) = C 1 ⋅ L + C 2 = T2 ⇒ L
T1 − T2
T ( x) = − ⋅ x + T1
L
T1 − T2
T ( x ) = T1 − ⋅x
L
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Soluzione con condizioni del I°
tipo:
T1 − T2
T ( x ) = T1 − ⋅x
L
T
T1
T2
0 L x
dT ⎛ T1 − T2 ⎞
q* = − λ ⋅ q* = λ ⋅ ⎜ ⎟
dx ⎝ L ⎠
T1 − T2
T ( x ) = T1 − ⋅x
L
RESISTENZA
T1 − T2
TERMICA q* =
L ⎡ K ⋅ m2 ⎤ SPECIFICA L
Rk = ⎢ ⎥
PER
λ
λ ⎣ W ⎦
CONDUZIONE
T1 − T2 T1 − T2
T ( x ) = T1 − ⋅x T ( x ) = T1 − ⋅ x + T2 − T2
L L
T ( x ) − T2 = (T1 − T2 ) − (T1 − T2 ) ⋅
x
L
T ( x ) − T2 x T ( x ) − T2 x
= 1− T* = ∧ x* =
(T1 − T2 ) L (T1 − T2 ) L
T* = 1 − x * Temperatura
adimensionale
Lunghezza
adimensionale
x* = 0 ⇒ T * = 1
1
x* = 1 ⇒ T * = 0
0 1 x*
T
Condizione al contorno del I° tipo:
h , T∞
x = 0 ⇒ T (0) = T1
qk* qc*
Condizione al contorno del III° tipo:
x = L ⇒ q *k x= L
= q *c
0 L x
T (0) = C1 ⋅ 0 + C 2 = T1 ⇒ C 2 = T1
T ( x ) = C1 ⋅ x + C 2
= h ⋅ [T ( L) − T∞ ]
dT
−λ⋅
dx x= L
T ( L) = C1 ⋅ L + C 2 = C1 ⋅ L + T1
− λ ⋅ C1 = h ⋅ [T ( L ) − T∞ ]
dT
= C1
dx x= L
− λ ⋅ C1 = h ⋅ (C1 ⋅ L + T1 − T∞ ) − C1 ⋅ (λ + h ⋅ L ) = h ⋅ (T1 − T∞ )
⋅ (T1 − T∞ )
h
C1 = −
(λ + h ⋅ L)
⋅ (T1 − T∞ ) ⋅ x + T1
h
T ( x) = −
(λ + h ⋅ L)
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Soluzione con condizioni del I° e III° tipo:
Adimensionalizziamo:
⋅ (T1 − T∞ ) ⋅ x + T1
h
T ( x) = −
(λ + h ⋅ L)
⋅ (T1 − T∞ ) ⋅ x + T1 + T∞ − T∞
h
T ( x) = −
(λ + h ⋅ L)
⋅ (T1 − T∞ ) ⋅ x + (T1 − T∞ )
h
T ( x ) − T∞ = −
(λ + h ⋅ L)
T ( x ) − T∞ h T ( x ) − T∞ h
=− ⋅ x+1 = 1− ⋅x
(T1 − T∞ ) (λ + h ⋅ L) (T1 − T∞ ) (λ + h ⋅ L)
T ( x ) − T∞ 1 x T ( x ) − T∞ x
= 1− ⋅ se T * = ∧ x* =
(T1 − T∞ ) 1+
λ L (T1 − T∞ ) L
h⋅ L
1 ?
T* = 1 − ⋅ x*
λ
1+
h⋅ L
⎡ W ⎤
λ λ=⎢ ⎥
⎣ m ⋅ K ⎦ ⎡ W ⎤
L⋅ h h= ⎢ 2 ⎥
⎣ m ⋅ K ⎦
L = [m ]
λ ⎡ W m2 ⋅ K 1 ⎤
=⎢ ⋅ ⋅ ⎥ Numero
L⋅ h ⎣m ⋅ K W m⎦ adimensionale
q* = h ⋅ (T − T∞ )
L Legge di
λ λ
Newton
L⋅ h 1
q* =
(T − T∞ )
h 1 Resistenza
termica unitaria
h per convezione
Rk h ⋅ L 1
Bi = = T* = 1 − ⋅ x*
λ 1
Rc 1+
Bi
1 x* = 0 ( x = 0) ⇒ T* = 1 (T = T1 )
T* = 1 − ⋅ x*
1
1+ x* = 1 (x = L) ⇒ T* = 1 −
1
Bi 1
1+
Bi
A questo punto posso affermare che la mia distribuzione di temperatura
dipende unicamente dal Numero di Biot.
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Numero di Biot
Bi → 0 Rk → 0 (Rc >> Rk )
1. Se in un corpo la resistenza termica per conduzione è bassa vuol dire
che è possibile ipotizzarlo come se fosse tutto alla stessa temperatura
2. Al suo interno non esistono gradienti termici: in una fase di transitorio
termico si porterebbe rapidamente alla stessa temperatura 1
T* = 1 − ⋅ x*
1
1+
Bi
q *k = 0 ∧ q * c = h (T 1 − T ∞ ) x* = 1 ⇒ T* ≈ 1
MATERIALE PERFETTAMENTE CONDUTTORE
T(L)=T1
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Numero di Biot
Bi → ∞ Rc → 0 (Rk >> Rc )
1. Se in un corpo la resistenza termica per conduzione è elevata vuol dire
che al suo interno esistono forti gradienti termici
2. Esiste un’elevata disomogeneità al suo interno 1
T* = 1 − ⋅ x*
1
1+
Bi
q *k =
(T 1 − T∞ ) ∧ q *c = 0 x* = 1 ⇒ T* → 0
L
λ
MATERIALE PERFETTAMENTE ISOLANTE T(L)=T∞
T* Bi → 0
1
∞ > Bi > 0
Bi → ∞
0 1 x*
W W
λ = 0 , 035 L = 0 , 35 m h = 10
m ⋅K m2 ⋅K
h⋅L 10 ⋅ 0 , 35
Bi = = = 10 2
λ 0 , 035
W W
λ = 0 , 087 L = 0 , 35 m h = 10
m ⋅K m2 ⋅K
h⋅L 10 ⋅ 0 , 35
Bi = = ≈ 40
λ 0 , 087
Con:
L1 L2 L3
T0> T1> T2> T3
λ1> λ 2> λ 3
q1 q2 q3
T0 T1 T2 T3
T 0 − T1 T1 − T 2 T2 − T3
q1 = q2 = q3 =
L1 L2 L3
λ1 ⋅ A λ2 ⋅ A λ3 ⋅ A
T1 − T 2 L2
q2 = T1 − T 2 = q2 ⋅
L2 λ2 ⋅ A
λ2 ⋅ A
T2 − T3 L3
q3 = T2 − T3 = q3 ⋅
L3 λ3 ⋅ A
λ3 ⋅ A
Sommando ho:
(T 0 − T 1 ) + (T 1 − T 2 ) + (T 2 − T 3 ) = q 1 ⋅
L1
+ q2 ⋅
L2
+ q3 ⋅
L3
λ1 ⋅ A λ2 ⋅ A λ3 ⋅ A
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Strato composto con condizioni I° tipo
(T 0 − T 3 ) = q ⋅ (R 1 + R 2 + R 3 )
q =
(T 0
− T3 )
(R 1 + R 2 + R 3 )
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Strato composto con condizioni I° tipo
L1 L2 L3
R1 R2 R3
q1 q2 q3
T0 T1 T2 T3
(T 0 − Tn ) q* =
(T 0 − Tn )
q = n n
∑ Ri ∑i=1
R *i
i=1
La geometria cilindrica
Equazione generale della conduzione
⎛ ∂ 2T ∂ 2T ∂ 2T ⎞ g ∂T
a ⎜⎜ 2 + + ⎟⎟ + =
⎝ ∂ x ∂ y 2
∂ z 2
⎠ ρc ∂τ
∂ 2T g ∂T
a + =
Caso monodimensionale
∂x 2
ρc ∂τ
∂ 2T ∂T
Caso monodimensionale senza generazione interna di calore a =
(g=0): Equazione di FOURIER ∂x2 ∂τ
∂ 2T g
Caso monodimensionale allo stato stazionario: a + = 0
Equazione di POISSON ∂x 2
ρc
∂ 2T
= 0
Caso monodimensionale allo stato stazionario e senza
∂x
generazione di calore: Equazione di LAPLACE 2
Soluzione con condizioni del I° tipo:
Ipotesi di partenza:
d 2T 1 dT
2
+ ⋅ =0
dr r dr
Soluzione con condizioni del I° tipo:
L
d 2T 1 dT d ⎛ dT ⎞ 1 dT
+ ⋅ =0 ⎜ ⎟+ ⋅ =0
dr 2
r dr dr ⎝ dr ⎠ r dr
Ora poniamo:
dT dU U dU dr
=U + =0 =−
dr dr r U r
Soluzione con condizioni del I° tipo:
ln(U ⋅ r ) = C *
dU dr
=− ln U = − ln r + C *
U r
dT
=U
dr
dT
U ⋅r = e C*
U ⋅ r = C1 ⋅ r = C1
dr
T ( r ) = C1 ⋅ ln r + C 2
dr
dT = C1 ⋅
r
a ) T ( r1 ) = T1 T ( r1 ) = C1 ⋅ ln r1 + C 2 = T1
b ) T ( r2 ) = T2 T ( r2 ) = C1 ⋅ ln r2 + C 2 = T2
Soluzione con condizioni del I° tipo
r1 T1 − T2 T1 − T2
T1 − T2 = C1 ⋅ ln C1 = C1 = −
r2 r1 r2
ln ln
r2 r1
T1 − T2 T1 − T2
T1 = C1 ⋅ ln r1 + C 2 = − ⋅ ln r1 + C 2 C 2 = T1 + ⋅ ln r1
r r
ln 2 ln 2
r1 r1
T1 − T2 T − T2
T (r ) = − ⋅ ln r + T1 + 1 ⋅ ln r1
r2 r2
ln ln
r1 r1
Soluzione con condizioni del I° tipo
T1 − T2 T1 − T2
T (r ) = − ⋅ ln r + T1 + ⋅ ln r1
r r
ln 2 ln 2
r1 r1
T1 − T2 r1
T ( r ) = T1 + ⋅ ln
r r
ln 2
r1
T1 − T2 r
T ( r ) = T1 − ⋅ ln
r2 r1
ln
r1
Equazione di distribuzione della temperatura
T1
T1 − T2 r
T ( r ) = T1 − ⋅ ln
r2 r1
ln
r1
T2
0 r
r1 r2
Il flusso termico
T1 − T2
C1 = −
Partiamo da Fourier: r
ln 2
r1
dT C1
q = −λ ⋅ A ⋅ q = −λ ⋅ A ⋅
dr r
T1 − T2 r dT C
T ( r ) = T1 −
r
⋅ ln =U = 1 A = 2⋅π ⋅ r ⋅ L
r1 dr r
ln 2
r1
⎛ ⎞
⎜ ⎟
1 ⎜ T1 − T2 ⎟ T1 − T2
q = −λ ⋅ 2 ⋅ π ⋅ r ⋅ L ⋅ ⋅ − q = λ ⋅ 2⋅π ⋅ L⋅
r ⎜ r2 ⎟ ln
r2
⎜ ln r ⎟ r1
⎝ 1 ⎠
Il flusso termico
T1 − T2 T1 − T2
q = λ ⋅ 2⋅π ⋅ L⋅ q=
r2 1 r2
ln ln
r1 2 ⋅ π ⋅ L ⋅ λ r1
1 r2 T1 − T2
Rk = ln q=
2 ⋅ π ⋅ L ⋅ λ r1 Rk
Soluzione con condizioni del I° e III° tipo
T∞,h
r r1 T1 Rk Rc T∞
L
T1 − T∞ Resistenza termica per
q= convezione
Rk + Rc
T1 − T∞
q=
1 r 1
ln +
2 ⋅ π ⋅ L ⋅ λ r1 2 ⋅ π ⋅ r ⋅ L ⋅ h
Soluzione con condizioni del I° e III° tipo
T1 − T∞
q=
1 r 1
ln +
2 ⋅ π ⋅ L ⋅ λ r1 2 ⋅ π ⋅ r ⋅ L ⋅ h
1 r 1
R= ln +
2 ⋅ π ⋅ L ⋅ λ r1 2 ⋅ π ⋅ r ⋅ L ⋅ h
1 r 1 dR
R= ln +
2 ⋅ π ⋅ L ⋅ λ r1 2 ⋅ π ⋅ r ⋅ L ⋅ h dr
dR 1 1 r1 1
= ⋅ ⋅ − ≥0
dr 2 ⋅ π ⋅ λ ⋅ L r r1 2 ⋅ π ⋅ h ⋅ L ⋅ r 2
dR 1 ⎛1 1 ⎞
= ⋅⎜ − ⎟≥0
dr 2 ⋅ π ⋅ r ⋅ L ⎝ λ h ⋅ r ⎠
Soluzione con condizioni del I° e III° tipo
dR 1 ⎛1 1 ⎞ ⎛1 1 ⎞
= ⋅⎜ − ⎟≥0 ⎜ − ⎟≥0
dr 2 ⋅ π ⋅ r ⋅ L ⎝ λ h ⋅ r ⎠ ⎝ λ h⋅r ⎠
h⋅r −λ
≥0 h⋅r −λ ≥ 0
λ ⋅h⋅r
Denominatore sempre
λ
positivo
r≥
h
Il raggio critico
λ λ
r≥ rc =
RAGGIO
CRITICO
h h
λ
h
- +
Il raggio critico
Rtot
R
Rk
1 r
Rk = ln
2 ⋅ π ⋅ L ⋅ λ r1
Rc
1
Rc =
2 ⋅π ⋅ r ⋅ L ⋅ h
λ r
h
Il raggio critico
λ rc λ rc 1
rc = = =
h r1 h ⋅ r1 r1 Bi
Bi > 1 r1 > rc
Bi = 1 r1 = rc
Bi < 1 r1 < rc
Il raggio critico
Bi > 1 r1 > rc
r
rc r1
R
Bi = 1 r1 = rc
r
rc= r1
R
Bi < 1 r1 < rc
r
r1 rc