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TRASMISSIONE DEL CALORE

In Termodinamica il calore è stato definito come quella forma di energia scambiata con l’ambiente
nel passaggio da uno stato di equilibrio ad un altro. Lo scambio di calore, attraverso il confine del
sistema, è conseguenza di una differenza di temperatura ed avviene nel rispetto del principio di
conservazione dell’energia. In particolare:

• Il Primo Principio della Termodinamica stabilisce che il calore scambiato è uguale alla variazione
dell’energia del sistema.
• Il Secondo Principio stabilisce che il calore si propaga nella direzione delle temperature decrescenti.

La termodinamica non fornisce esplicite informazioni sulle modalità del processo di scambio durante
la fase transitoria e sul valore dell’energia termica scambiata nell’unità di tempo, ovvero sul flusso
termico q.
Lo studio dei fenomeni termici che accompagnano la propagazione del calore ed il calcolo del calore
scambiato nell’unità di tempo, costituiscono l’obiettivo fondamentale della Trasmissione del Calore.
FLUSSO TERMICO

Il flusso termico q è definito come l’energia termica scambiata Q nell’intervallo di tempo Δτ. Le
dimensioni nel SI sono quelle di un’energia diviso un tempo, ovvero J s -1 = W

Q Q dQ
q= (J s -1 = W) passando al limite q = lim = da cui
Δτ Δτ → 0 Δ τ dτ
2
Q 12 = ∫ qd τ
1
(J)

Torna utile considerare il flusso termico scambiato riferito ad una superficie unitaria. In questo caso si
parla di flusso termico specifico .Il flusso termico specifico viene indicato con q*. L’unità di misura nel
sistema SI sono W m-2.

Q q = 24 W
q* = (W m ) -2

A
q* = 4 W m-2
2
m
6
3m =
A
m
2
Modalità di trasmissione del calore

Conduzione Termica
È il meccanismo di scambio termico che si attua in un mezzo solido, liquido o
aeriforme, dalle regioni a temperatura maggiore verso quelle a temperatura
minore. Nei gas e nei liquidi è dovuta alle collisioni tra le molecole durante il loro
moto; nei solidi è dovuta alla vibrazione delle molecole all’interno del reticolo ed
T1 T2 al trasporto di energia da parte degli elettroni liberi.
La quantità di calore scambiata dipende dalla geometria e dalle caratteristiche
q del corpo così come dalla differenza di temperatura.
Per esempio in condizioni stazionarie (temperatura che non varia nel tempo) il
flusso scambiato attraverso una grande parete piana di spessore L ed area A,
A soggetta alla differenza di temperatura ΔT= T1 -T2 con T1 > T2, raddoppia al
raddoppiare della differenza di temperatura e al raddoppiare dell’area della
sezione normale alla direzione del flusso, mentre si dimezza al raddoppiare dello
spessore L.
L

T1
T2 flusso termico ∝
(area della superficie) ⋅ (differenza di temperatura )
spessore
q
A A
L
Modalità di trasmissione del calore

Conduzione Termica
La proporzionalità può essere tolta considerando la natura del materiale, ovvero
introducendo la conducibilità termica λ definita come la capacità del materiale a
condurre calore.
T1

ΔT ΔT
q = − lim λA
T2
q = − λA
q Δx Δx→0 Δx
dT dT
q = − λA q* = −λ
Δx dx dx
Rame Silicio
T1
λ = 401 W m -1 K -1 λ = 148 W m -1 K -1
T2
30°C 30°C

20°C 20°C
q

q* = 4010 W m -2 q* = 1480 W m -2
dx

1m 1m
Postulato di FOURIER

dT L’espressione è nota come postulato di Fourier. L’espressione è valida allo stato


q = − λA stazionario per un mezzo omogeneo ed isotropo e nel caso in cui lo scambio
dx termico sia monodimensionale (nel caso dell’espressione nella direzione x).

•A Area della sezione perpendicolare alla direzione dello scambio termico


•λ Conducibilità termica. È definita come il flusso termico che si trasmette attraverso uno spessore
unitario del materiale per unità di superficie e per una differenza di temperatura unitaria. Le
unità di misura nel SI sono W m-1 K-1 o W m-1 °C-1
• dT/dx Gradiente di temperatura. Rappresenta la variazione di temperatura nella direzione di
propagazione del calore. Dato che il calore fluisce da zone a temperatura maggiore verso zone a
temperatura minore, il gradiente è negativo per valori crescenti di x. È necessario introdurre il
segno - per avere il flusso termico positivo nella direzione considerata

tan α = dT/dx

x
Modalità di trasmissione del calore

Convezione Termica
È il meccanismo di scambio termico caratteristico dei fluidi
dove al trasporto del calore per conduzione è associato il
trasporto di massa ovvero movimenti di parti di fluido che
modificano sostanzialmente lo scambio termico rispetto alla
Trasporto di massa semplice conduzione termica.
Per esempio, il trasferimento di energia tra una superficie
solida ed il liquido o gas adiacente in movimento implica gli
effetti combinati di conduzione tra la superficie e lo strato
di fluido a contatto con essa ed il trasporto di massa
all’interno del fluido.
La convezione può essere di due tipi:

•Convezione forzata

conduzione Il fluido è forzato a fluire sulla superficie da dispositivi


esterni quali: ventilatori, pompe, vento, etc.

•Convezione naturale o libera

Il movimento del fluido è causato da forze di


galleggiamento indotte da differenze di densità legate a
variazioni di temperatura
Legge di Newton per la convezione

q = hA(Ts − T∞ ) Il flusso termico q trasmesso per convezione è direttamente


proporzionale alla differenza di temperatura ed è espresso
dalla legge di Newton dove:
Tipo di convezione h (W m-2 K-1)

Convezione naturale 2 ÷ 25 A : area della superficie interessata allo scambio


dei gas termico (m2)
Ts : temperatura della superficie (K)
Convezione naturale 10 ÷ 1000
dei liquidi T∞ : temperatura del fluido a distanza
sufficientemente grande dalla superficie (K)
Convezione forzata 25 ÷ 250
dei gas h : coefficiente di trasmissione del calore per
convezione (Wm-2K-1). È un parametro
Convezione naturale 50 ÷ 20 000 determinato sperimentalmente il cui valore
dei liquidi dipende da tutte le variabili che influenzano la
convezione quali la geometria della superficie, la
Ebollizione e 2 500 ÷ 100 000 natura del moto, le proprietà e la velocità del
condensazione
fluido.
Modalità di trasmissione del calore

Irraggiamento
termico È l’energia emessa sotto forma di onde elettromagnetice (o
fotoni) a seguito di modificazioni nelle configurazioni
elettroniche elettroniche degli atomi o delle molecole.
q La trasmissione del calore per irraggiamento non richiede,
al contrario della conduzione e della convezione, la
presenza di un mezzo interposto ed avviene alla velocità di
propagazione della luce.
A
Nel caso della trasmissione del calore interessa
l’irraggiamento termico, ovvero la radiazione emessa dai
corpi a causa della loro temperatura.

Legge di Stefan-Boltzmann Tutti i corpi ad una temperatura superiore a 0 K emettono una


radiazione termica il cui massimo, per la data temperatura, si

q n = σ AT 4
ha per un corpo ideale detto corpo nero.

W Il flusso termico emesso qn è dato dalla legge di Stefan-

q n* = σ T 4
Boltzmann
W/m2
Modalità di trasmissione del calore

Irraggiamento Nel caso di una superficie reale il flusso emesso è inferiore a


termico quello emesso dal corpo nero alla stessa temperatura. Si tiene
conto di questo introducendo nell’espressione di Stefan-
Boltzmann l’emissività ε della superficie. L’emissività 0 ≤ ε ≤ 1
Superfici reali
è una misura di quanto una superficie differisce da un corpo
q = εσ AT 4 W nero per il quale ε = 1.
Nel caso di due superfici, separate da un gas,(es. aria) che non
4
q * = εσ T W/m2 partecipa allo scambio termico, di emissività ε, di area A e
temperatura Ts completamente contenuta nell’altra di area
TC molto più grande ( o nera), a temperatura Tc, il flusso netto
scambiato è dato da:

(
q = εσ A T S4 − TC4 )
A, TS, ε Nel forno a microonde il cibo cuoce assorbendo l’energia
elettromagnetica generata dal tubo a microonde (magnetron).
La radiazione non è una radiazione termica, ovvero non è
dovuta alla temperatura del tubo, ma alla conversione
dell’energia elettrica in una radiazione elettromagnetica avente
una ben precisata lunghezza d’onda. La lunghezza d’onda della
radiazione è tale da essere riflessa dalle superfici metalliche,
trasmessa dai tegami di vetro, ceramica o plastica ed assorbita
e convertita in energia interna dalle molecole del cibo; in
particolare dall’acqua dallo zucchero e dal grasso.
Modalità di trasmissione del calore

T1 T2 Le modalità di trasmissione del calore sono tre, ma possono non


Solido opaco essere contemporaneamente presenti. Per esempio:
Solidi opachi
Conduzione Si ha trasmissione del calore solo per conduzione

Solidi semitrasparenti

T1 Gas T2 Si ha trasmissione del calore per conduzione ed irraggiamento

Fluido in quiete
Irraggiamento
Si ha trasmissione del calore per conduzione ed eventualmente
Conduzione per irraggiamento
o
Convezione Fluido in movimento
Si ha trasmissione del calore per convezione ed irraggiamento

T1 T2 Vuoto
Vuoto
Si ha trasmissione del calore solo per irraggiamento

Irraggiamento
Conduzione Termica

Lo studio dello scambio termico per conduzione all’interno di un mezzo, comporta la conoscenza della
distribuzione di temperatura, ovvero la conoscenza della funzione T(x,y,z,τ). Questa funzione può
essere ottenuta dalla risoluzione dell’equazione generale della conduzione, che esprime il bilancio di
energia in un mezzo sede di propagazione di calore.
Il bilancio energetico viene impostato su un generico elemento infinitesimo individuato all’interno del
mezzo.
Si consideri un generico volume infinitesimo dV di spigoli dx, dy, dz e si assuma che:

1. il mezzo sia costituito da un solido opaco a baricentro fermo con proprietà fisiche definite ed
indipendenti dal tempo τ;
2. le variazioni di volume, conseguenti alle variazioni di temperatura, sono trascurabili in confronto al
volume stesso. Quindi, il lavoro scambiato con l’esterno sia trascurabile, δL = 0;
3. all’interno del volume dV il calore generato nell’unità di tempo e di volume, sia espresso dalla
funzione g(x,y,z,τ) le cui unità di misura nel sistema S.I. sono Wm-3.

L’equazione generale della conduzione si ricava applicando al volume considerato il primo principio
della termodinamica che, nelle ipotesi fatte, diventa:

dQ = dU

Ovvero:

Il calore netto scambiato + calore generato = variazione di energia


(calore entrante - calore uscente) all’interno del volume interna
Equazione generale della conduzione

Qy+dy Qx = q*x ⋅ dy ⋅ dz ⋅ dτ
⎛ * ∂ q *x ⎞
dy Q x + dx = q *
⋅ dy ⋅ dz ⋅ d τ = ⎜ q x +
x + dx ⎜ dx ⎟⎟ dy ⋅ dz ⋅ d τ
⎝ ∂x ⎠
∂ q *x ∂ q *x
Q x − Q x + dx = − dx ⋅ dy ⋅ dz ⋅ d τ = − dV ⋅ d τ
Qx Qx+dx ∂x ∂x
∂ q *y ∂ q *y
x Q −Q
y + dy = − dx ⋅ dy ⋅ dz ⋅ d τ = − dV ⋅ d τ
dx y
∂y ∂y
dz
∂ q z* ∂ q z*
Q z − Q z + dz = − dx ⋅ dy ⋅ dz ⋅ d τ = − dV ⋅ d τ
∂z ∂z
z Qy ∂U ∂T
dU = dτ = ρc d τ dV
dove
∂τ ∂τ
Qg = g ⋅ dV ⋅ dτ
q* flusso specifico
g calore generato
nell’unità di tempo e di volume
V volume
ρ densità
τ tempo
Equazione generale della conduzione

sostituendo
∂ q *x ∂ q *y ∂ q *z ∂T
− dV ⋅ d τ − dV ⋅ d τ − dV ⋅ d τ + g ⋅ dV ⋅ d τ = ρ c dV
∂x ∂y ∂z ∂τ
Dal momento che consideriamo lo stesso volume, possiamo scrivere:
∂ q *x ∂ q y ∂ q *z
*
∂T
− − − + g = ρc
∂x ∂y ∂z ∂τ
Sostituendo ai flussi specifici l’espressione di Fourier si ha:

∂ ⎛ ∂T ⎞ ∂ ⎛ ∂T ⎞ ∂ ⎛ ∂T ⎞ ∂T
− ⎜ − λ ⎟ − ⎜⎜ − λ ⎟⎟ − ⎜ − λ ⎟ + g = ρ c
∂x ⎝ ∂x ⎠ ∂y ⎝ ∂y ⎠ ∂ z ⎝ ∂ z ⎠ ∂τ
per mezzi isotropi ed omogenei, l’equazione precedente diventa:

⎛ ∂ 2T ∂ 2T ∂ 2T ⎞ ∂T
λ ⎜⎜ + + ⎟⎟ + g = ρ c
⎝ ∂ x 2
∂ y 2
∂ z 2
⎠ ∂τ
Equazione generale della conduzione

dividendo tutto per ρc

λ ⎛ ∂ 2T ∂ 2T ∂ 2T ⎞ g ∂T
⎜⎜ + + ⎟⎟ + =
ρc ⎝ ∂x
2
∂y 2
∂z 2 ⎠ ρc ∂τ
λ
posto a=
ρc

⎛ ∂ 2T ∂ 2T ∂ 2T ⎞ g ∂T
a⎜ 2 + + 2 ⎟+ =
⎜ ∂x ∂y 2
∂z ⎟ ρc ∂τ
⎝ ⎠

2 g ∂T
a∇ T + =
ρc ∂τ
Equazione generale della conduzione: Casi particolari
Caso monodimensionale

∂ 2T g ∂T
a + =
∂x 2
ρc ∂τ
Caso monodimensionale
senza generazione interna di ∂ 2T ∂T
calore (g=0) a =
Equazione di FOURIER ∂x 2 ∂τ
Caso monodimensionale ∂ 2T g
allo stato stazionario a + = 0
Equazione di POISSON ∂x 2
ρc
Caso monodimensionale
∂ 2T
allo stato stazionario e senza
= 0
generazione di calore
Equazione di LAPLACE
∂x 2
Soluzione dell’equazione di LAPLACE

20°C 16°C -1.6 °C d 2T


2
=0
20°C
16°C -1.6 °C dx
d ⎡ dT ( x ) ⎤ dT ( x )
= c1
20°C
16°C
dx ⎢⎣ dx ⎥⎦ = 0 dx
-1.6 °C

-1.6 °C
dT ( x ) = c1dx T ( x) = c1x + c2
20°C -1.6 °C
16°C
-1.6 °C

-1.6 °C

20°C -1.6 °C
16°C
Conducibilità Termica

La conducibilità termica λ indica la capacità di un materiale a condurre il calore. Per


esempio a temperatura ambiente il rame ha λ = 401 W/(m K), mentre l’acqua ha λ = 0.613
W/(m K). Il rame conduce il calore quasi 1000 volte più dell’acqua, per questo motivo si dice
che è un buon conduttore termico, mentre l’acqua è un cattivo conduttore termico pur
essendo un mezzo eccellente per accumulare calore. Infatti il calore specifico dell’acqua è cp =
4.186 kJ/(kg K), mentre per il rame è cp = 0.385 kJ/(kg K)

Materiale λ W/(m K)
Diamante 2300
Argento 429
Rame 401
Oro 317
Alluminio 237
Ferro 80.2
Mercurio (l) 8.54
Vetro 0.78
Mattone 0.72
Acqua (l) 0.613
Legno 0.17
Gomma 0.13
Fibra di vetro 0.043
Aria 0.026
Polistirene espanso 0.036
Scambio termico per conduzione

Il caso della lastra piana

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Equazione generale della conduzione

⎛ ∂ 2T ∂ 2T ∂ 2T ⎞ g ∂T
a ⎜⎜ 2 + + ⎟⎟ + =
⎝ ∂ x ∂ y 2
∂ z 2
⎠ ρc ∂τ

∂ 2T g ∂T
a + =
Caso monodimensionale
∂x 2
ρc ∂τ
∂ 2T ∂T
Caso monodimensionale senza generazione interna di calore a =
(g=0): Equazione di FOURIER ∂x 2 ∂τ
∂ 2T g
Caso monodimensionale allo stato stazionario: a + = 0
Equazione di POISSON ∂x 2
ρc
∂ 2T
= 0
Caso monodimensionale allo stato stazionario e senza

∂x
generazione di calore: Equazione di LAPLACE 2

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Soluzione con condizioni del I° tipo:
T
Imporre condizioni del primo tipo
vuol dire imporre:
• x = 0 T(0) = T1
• x = L T(L) = T2
con T1>T2
0 L x

d 2T dT Inserisco le
2
=0 ⇒ = C1 ⇒ T ( x ) = C1 ⋅ x + C 2 condizioni al
dx dx contorno

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Soluzione con condizioni del I° tipo:

T (0) = C1 ⋅ 0 + C 2 = T1 ⇒ C 2 = T1
T1 − T2
T2 = C1 ⋅ L + T1 ⇒ C1 = −
T ( L ) = C 1 ⋅ L + C 2 = T2 ⇒ L

T1 − T2
T ( x) = − ⋅ x + T1
L

T1 − T2
T ( x ) = T1 − ⋅x
L
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Soluzione con condizioni del I°
tipo:
T1 − T2
T ( x ) = T1 − ⋅x
L
T

T1

T2

0 L x

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Resistenza termica
Postulato di Fourier:

dT ⎛ T1 − T2 ⎞
q* = − λ ⋅ q* = λ ⋅ ⎜ ⎟
dx ⎝ L ⎠
T1 − T2
T ( x ) = T1 − ⋅x
L

RESISTENZA
T1 − T2
TERMICA q* =
L ⎡ K ⋅ m2 ⎤ SPECIFICA L
Rk = ⎢ ⎥
PER
λ
λ ⎣ W ⎦
CONDUZIONE

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Soluzione con condizioni del I° tipo:
adimensionalizzazione

T1 − T2 T1 − T2
T ( x ) = T1 − ⋅x T ( x ) = T1 − ⋅ x + T2 − T2
L L

T ( x ) − T2 = (T1 − T2 ) − (T1 − T2 ) ⋅
x
L

T ( x ) − T2 x T ( x ) − T2 x
= 1− T* = ∧ x* =
(T1 − T2 ) L (T1 − T2 ) L

T* = 1 − x * Temperatura
adimensionale
Lunghezza
adimensionale

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Soluzione con condizioni del I° tipo:
adimensionalizzazione
T* = 1− x *
T*

x* = 0 ⇒ T * = 1
1

x* = 1 ⇒ T * = 0

0 1 x*

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Soluzione con condizioni del I° e III° tipo:

T
Condizione al contorno del I° tipo:
h , T∞
x = 0 ⇒ T (0) = T1
qk* qc*
Condizione al contorno del III° tipo:

x = L ⇒ q *k x= L
= q *c
0 L x

T (0) = C1 ⋅ 0 + C 2 = T1 ⇒ C 2 = T1
T ( x ) = C1 ⋅ x + C 2
= h ⋅ [T ( L) − T∞ ]
dT
−λ⋅
dx x= L

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Soluzione con condizioni del I° e III° tipo:

T ( L) = C1 ⋅ L + C 2 = C1 ⋅ L + T1

− λ ⋅ C1 = h ⋅ [T ( L ) − T∞ ]
dT
= C1
dx x= L

− λ ⋅ C1 = h ⋅ (C1 ⋅ L + T1 − T∞ ) − C1 ⋅ (λ + h ⋅ L ) = h ⋅ (T1 − T∞ )

⋅ (T1 − T∞ )
h
C1 = −
(λ + h ⋅ L)

⋅ (T1 − T∞ ) ⋅ x + T1
h
T ( x) = −
(λ + h ⋅ L)
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Soluzione con condizioni del I° e III° tipo:
Adimensionalizziamo:

⋅ (T1 − T∞ ) ⋅ x + T1
h
T ( x) = −
(λ + h ⋅ L)

⋅ (T1 − T∞ ) ⋅ x + T1 + T∞ − T∞
h
T ( x) = −
(λ + h ⋅ L)

⋅ (T1 − T∞ ) ⋅ x + (T1 − T∞ )
h
T ( x ) − T∞ = −
(λ + h ⋅ L)

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Soluzione con condizioni del I° e III° tipo:

T ( x ) − T∞ h T ( x ) − T∞ h
=− ⋅ x+1 = 1− ⋅x
(T1 − T∞ ) (λ + h ⋅ L) (T1 − T∞ ) (λ + h ⋅ L)

T ( x ) − T∞ 1 x T ( x ) − T∞ x
= 1− ⋅ se T * = ∧ x* =
(T1 − T∞ ) 1+
λ L (T1 − T∞ ) L
h⋅ L

1 ?
T* = 1 − ⋅ x*
λ
1+
h⋅ L

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Soluzione con condizioni del I° e III° tipo:

⎡ W ⎤
λ λ=⎢ ⎥
⎣ m ⋅ K ⎦ ⎡ W ⎤
L⋅ h h= ⎢ 2 ⎥
⎣ m ⋅ K ⎦
L = [m ]

λ ⎡ W m2 ⋅ K 1 ⎤
=⎢ ⋅ ⋅ ⎥ Numero
L⋅ h ⎣m ⋅ K W m⎦ adimensionale

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Numero di Biot
Bi

q* = h ⋅ (T − T∞ )
L Legge di
λ λ
Newton

L⋅ h 1
q* =
(T − T∞ )
h 1 Resistenza
termica unitaria
h per convezione

Rk Resistenza termica unitaria Rk h ⋅ L


per conduzione Bi = =
Rc Resistenza termica unitaria Rc λ
per convezione

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Numero di Biot

Rk h ⋅ L 1
Bi = = T* = 1 − ⋅ x*
λ 1
Rc 1+
Bi

1 x* = 0 ( x = 0) ⇒ T* = 1 (T = T1 )
T* = 1 − ⋅ x*
1
1+ x* = 1 (x = L) ⇒ T* = 1 −
1
Bi 1
1+
Bi
A questo punto posso affermare che la mia distribuzione di temperatura
dipende unicamente dal Numero di Biot.
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Numero di Biot

Ho due casi limite: Bi → 0 Bi → ∞

Bi → 0 Rk → 0 (Rc >> Rk )
1. Se in un corpo la resistenza termica per conduzione è bassa vuol dire
che è possibile ipotizzarlo come se fosse tutto alla stessa temperatura
2. Al suo interno non esistono gradienti termici: in una fase di transitorio
termico si porterebbe rapidamente alla stessa temperatura 1
T* = 1 − ⋅ x*
1
1+
Bi

q *k = 0 ∧ q * c = h (T 1 − T ∞ ) x* = 1 ⇒ T* ≈ 1
MATERIALE PERFETTAMENTE CONDUTTORE
T(L)=T1
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Numero di Biot

Ho due casi limite: Bi → 0 Bi → ∞

Bi → ∞ Rc → 0 (Rk >> Rc )
1. Se in un corpo la resistenza termica per conduzione è elevata vuol dire
che al suo interno esistono forti gradienti termici
2. Esiste un’elevata disomogeneità al suo interno 1
T* = 1 − ⋅ x*
1
1+
Bi

q *k =
(T 1 − T∞ ) ∧ q *c = 0 x* = 1 ⇒ T* → 0
L
λ
MATERIALE PERFETTAMENTE ISOLANTE T(L)=T∞

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Numero di Biot

T* Bi → 0
1

∞ > Bi > 0

Bi → ∞

0 1 x*

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Esempio

Materiale: Polistirene espanso

W W
λ = 0 , 035 L = 0 , 35 m h = 10
m ⋅K m2 ⋅K

h⋅L 10 ⋅ 0 , 35
Bi = = = 10 2

λ 0 , 035

Materiale: Parete reale

W W
λ = 0 , 087 L = 0 , 35 m h = 10
m ⋅K m2 ⋅K

h⋅L 10 ⋅ 0 , 35
Bi = = ≈ 40
λ 0 , 087

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Strato composto con condizioni I° tipo

Con:
L1 L2 L3
T0> T1> T2> T3
λ1> λ 2> λ 3
q1 q2 q3

Allo stato stazionario avrò:


q1= q2= q3= q

T0 T1 T2 T3

T 0 − T1 T1 − T 2 T2 − T3
q1 = q2 = q3 =
L1 L2 L3
λ1 ⋅ A λ2 ⋅ A λ3 ⋅ A

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Strato composto con condizioni I° tipo
T0 − T1 L1
q1 = T0 − T1 = q 1 ⋅
L1 λ1 ⋅ A
λ1 ⋅ A

T1 − T 2 L2
q2 = T1 − T 2 = q2 ⋅
L2 λ2 ⋅ A
λ2 ⋅ A

T2 − T3 L3
q3 = T2 − T3 = q3 ⋅
L3 λ3 ⋅ A
λ3 ⋅ A
Sommando ho:

(T 0 − T 1 ) + (T 1 − T 2 ) + (T 2 − T 3 ) = q 1 ⋅
L1
+ q2 ⋅
L2
+ q3 ⋅
L3
λ1 ⋅ A λ2 ⋅ A λ3 ⋅ A
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Strato composto con condizioni I° tipo

Sapendo che: q1= q2= q3= q


⎛ L1 ⎞
(T 0 − T 3 ) = q ⋅ ⎜⎜ +
L2
+
L3
⎟⎟
⎝ λ1 ⋅ A λ2 ⋅ A λ3 ⋅ A ⎠

(T 0 − T 3 ) = q ⋅ (R 1 + R 2 + R 3 )

q =
(T 0
− T3 )
(R 1 + R 2 + R 3 )
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Strato composto con condizioni I° tipo

L1 L2 L3

R1 R2 R3
q1 q2 q3

T0 T1 T2 T3

(T 0 − Tn ) q* =
(T 0 − Tn )
q = n n

∑ Ri ∑i=1
R *i
i=1

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Scambio termico per conduzione

La geometria cilindrica
Equazione generale della conduzione

⎛ ∂ 2T ∂ 2T ∂ 2T ⎞ g ∂T
a ⎜⎜ 2 + + ⎟⎟ + =
⎝ ∂ x ∂ y 2
∂ z 2
⎠ ρc ∂τ

∂ 2T g ∂T
a + =
Caso monodimensionale
∂x 2
ρc ∂τ
∂ 2T ∂T
Caso monodimensionale senza generazione interna di calore a =
(g=0): Equazione di FOURIER ∂x2 ∂τ
∂ 2T g
Caso monodimensionale allo stato stazionario: a + = 0
Equazione di POISSON ∂x 2
ρc
∂ 2T
= 0
Caso monodimensionale allo stato stazionario e senza

∂x
generazione di calore: Equazione di LAPLACE 2
Soluzione con condizioni del I° tipo:

Ipotesi di partenza:

r2 r1 1. Assenza di generazione interna di calore;


2. Materiale omogeneo ed isotropo;
3. Caso monodimensionale in direzione radiale;
4. Stato stazionario.
L

Equazione della conduzione in geometria


cilindrica:

d 2T 1 dT
2
+ ⋅ =0
dr r dr
Soluzione con condizioni del I° tipo:

Imposto le condizioni al contorno:


r2 r1
1. r = r1 T(r1) = T1;
2. r = r2 T(r2) = T2;
con T1> T2

L
d 2T 1 dT d ⎛ dT ⎞ 1 dT
+ ⋅ =0 ⎜ ⎟+ ⋅ =0
dr 2
r dr dr ⎝ dr ⎠ r dr
Ora poniamo:

dT dU U dU dr
=U + =0 =−
dr dr r U r
Soluzione con condizioni del I° tipo:

ln(U ⋅ r ) = C *
dU dr
=− ln U = − ln r + C *
U r
dT
=U
dr
dT
U ⋅r = e C*
U ⋅ r = C1 ⋅ r = C1
dr

T ( r ) = C1 ⋅ ln r + C 2
dr
dT = C1 ⋅
r

a ) T ( r1 ) = T1 T ( r1 ) = C1 ⋅ ln r1 + C 2 = T1

b ) T ( r2 ) = T2 T ( r2 ) = C1 ⋅ ln r2 + C 2 = T2
Soluzione con condizioni del I° tipo

Sottraiamo la seconda dalla prima:

r1 T1 − T2 T1 − T2
T1 − T2 = C1 ⋅ ln C1 = C1 = −
r2 r1 r2
ln ln
r2 r1

Sostituiamo la C1 nella prima equazione:

T1 − T2 T1 − T2
T1 = C1 ⋅ ln r1 + C 2 = − ⋅ ln r1 + C 2 C 2 = T1 + ⋅ ln r1
r r
ln 2 ln 2
r1 r1

T1 − T2 T − T2
T (r ) = − ⋅ ln r + T1 + 1 ⋅ ln r1
r2 r2
ln ln
r1 r1
Soluzione con condizioni del I° tipo

T1 − T2 T1 − T2
T (r ) = − ⋅ ln r + T1 + ⋅ ln r1
r r
ln 2 ln 2
r1 r1

T1 − T2 r1
T ( r ) = T1 + ⋅ ln
r r
ln 2
r1

T1 − T2 r
T ( r ) = T1 − ⋅ ln
r2 r1
ln
r1
Equazione di distribuzione della temperatura

T1

T1 − T2 r
T ( r ) = T1 − ⋅ ln
r2 r1
ln
r1
T2

0 r
r1 r2
Il flusso termico
T1 − T2
C1 = −
Partiamo da Fourier: r
ln 2
r1

dT C1
q = −λ ⋅ A ⋅ q = −λ ⋅ A ⋅
dr r
T1 − T2 r dT C
T ( r ) = T1 −
r
⋅ ln =U = 1 A = 2⋅π ⋅ r ⋅ L
r1 dr r
ln 2
r1

⎛ ⎞
⎜ ⎟
1 ⎜ T1 − T2 ⎟ T1 − T2
q = −λ ⋅ 2 ⋅ π ⋅ r ⋅ L ⋅ ⋅ − q = λ ⋅ 2⋅π ⋅ L⋅
r ⎜ r2 ⎟ ln
r2
⎜ ln r ⎟ r1
⎝ 1 ⎠
Il flusso termico

T1 − T2 T1 − T2
q = λ ⋅ 2⋅π ⋅ L⋅ q=
r2 1 r2
ln ln
r1 2 ⋅ π ⋅ L ⋅ λ r1

Definendo ora “Rk”come la


“resistenza termica conduttiva all’interno di uno strato cilindrico”:

1 r2 T1 − T2
Rk = ln q=
2 ⋅ π ⋅ L ⋅ λ r1 Rk
Soluzione con condizioni del I° e III° tipo

T∞,h
r r1 T1 Rk Rc T∞

L
T1 − T∞ Resistenza termica per
q= convezione
Rk + Rc
T1 − T∞
q=
1 r 1
ln +
2 ⋅ π ⋅ L ⋅ λ r1 2 ⋅ π ⋅ r ⋅ L ⋅ h
Soluzione con condizioni del I° e III° tipo

T1 − T∞
q=
1 r 1
ln +
2 ⋅ π ⋅ L ⋅ λ r1 2 ⋅ π ⋅ r ⋅ L ⋅ h

1 r 1
R= ln +
2 ⋅ π ⋅ L ⋅ λ r1 2 ⋅ π ⋅ r ⋅ L ⋅ h

Proviamo a vedere come varia la


resistenza in funzione del raggio.
Soluzione con condizioni del I° e III° tipo

1 r 1 dR
R= ln +
2 ⋅ π ⋅ L ⋅ λ r1 2 ⋅ π ⋅ r ⋅ L ⋅ h dr
dR 1 1 r1 1
= ⋅ ⋅ − ≥0
dr 2 ⋅ π ⋅ λ ⋅ L r r1 2 ⋅ π ⋅ h ⋅ L ⋅ r 2

dR 1 ⎛1 1 ⎞
= ⋅⎜ − ⎟≥0
dr 2 ⋅ π ⋅ r ⋅ L ⎝ λ h ⋅ r ⎠
Soluzione con condizioni del I° e III° tipo

dR 1 ⎛1 1 ⎞ ⎛1 1 ⎞
= ⋅⎜ − ⎟≥0 ⎜ − ⎟≥0
dr 2 ⋅ π ⋅ r ⋅ L ⎝ λ h ⋅ r ⎠ ⎝ λ h⋅r ⎠

h⋅r −λ
≥0 h⋅r −λ ≥ 0
λ ⋅h⋅r
Denominatore sempre
λ
positivo
r≥
h
Il raggio critico

λ λ
r≥ rc =
RAGGIO
CRITICO
h h
λ
h

- +
Il raggio critico

Rtot
R

Rk
1 r
Rk = ln
2 ⋅ π ⋅ L ⋅ λ r1
Rc

1
Rc =
2 ⋅π ⋅ r ⋅ L ⋅ h

λ r
h
Il raggio critico

λ rc λ rc 1
rc = = =
h r1 h ⋅ r1 r1 Bi

Bi > 1 r1 > rc

Bi = 1 r1 = rc

Bi < 1 r1 < rc
Il raggio critico

Bi > 1 r1 > rc

r
rc r1
R

Bi = 1 r1 = rc

r
rc= r1
R

Bi < 1 r1 < rc

r
r1 rc

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