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quattrocento e cinquecento

contesto storico
> 1300: la letteratura sta splendendo (petrarca, dante, boccaccio) l’economia no
> 1337 – 1457: guerra dei 100 anni, francia vs inghilterra, intanto l’inghilterra è coinvolta in un'altra guerra.
Francia e Inghilterra nel 1400 diventano uno stato unitario, così come altri stati: Spagna (ferdinando ed elisabetta),
Portogallo (nuove scoperte geografiche) mentre Italia e Germania non lo diventeranno ancora.
In Italia si afferma un modello politico – costituzionale: le signorie diventano vere e proprie monarchie locali, rette da
potenti famiglie: Ferrara – estensi, Mantova – Gonzaga, Firenze – Medici, Milano prima Visconti poi Sforza.
Nel 1454 con la Pace di Lodi si stabilisce un accordo tra i principali potentati italiani che assicurerà una situazione di
tranquillità al paese. Approfittando del riaprirsi della confittualità in Italia, nel 1594 le armate di Carlo VIII, re di Francia,
entrano in italia e la attraversano senza incontrare alcuna resistenza.
Si apre dunque un periodo di guerre sanguinose fra le potenze europee (Francia vs Spagna)  evento più drammatico:
Sacco di Roma, saccheggio da parte delle truppe tedesche al comando di Carlo V. Dopo la sconfitta della Francia da parte
della Spagna, sancisce la fine della libertà italiana: Spagna afferma il predominio su Napoli, Sicilia e Milano.
La crisi economiaca deriva dalla perdita della centralità del mediterraneo. Già la conquista di Costantinopoli da parte dei
Turchi aveva messo in difficoltà Venezia e il suo ruolo di mediatrice delle rotte commerciali verso l’oriente.
Nel 1517 Martin Lutero affigge sulla porta di una chiesa 95 tesi riguardo la corruzione della chiesa. Questo determinò
una frattura interna al mondo cristiano di proporzioni enormi  1545 ha inizio il concilio di Trento con cui la chiesa
cattolica cerca di contrastare l’avanzamento del prontestantesimo attraverso una rigida riorganizzazione dell’istuzione
ecclesiastica.

umanesimo e rinascimento
si tratta di due categiorie culturali:
> umanesimo: prima metà del 400
> rinascimento: prima metà del 500
> il termine “umanesimo” indica l'affermazione di un modello culturale fondato sulla rinnovata centralità del
humanae litterae (discipline che valorizzano l’uomo)
> Il termine “rinascimento” indica la rinascita che caratterizza i primi decenni del 500 concretizzandosi in una
splendida stagione artistica letteraria di cui l'Italia è protagonista
Con l'umanesimo si afferma una visione del mondo antropocentrica in contrapposizione del teocentrismo: la civiltà
dell'umanesimo-rinascimento è fondata sulla valorizzazione della qualità dell'uomo.
cultura medievale cultura umanistica
Teocentrismo: centralità Antropocentrismo: Gli umanisti concepiscono l'uomo come armonia completezza
di dio centralità uomo di anima e corpo. Essi non disprezzano più la dimensione
distacco dal mondo Rivalutazione della vita corporea ma esaltano la bellezza del corpo anche a nudo. Viene
terrena nuovamente legittimato il desiderio erotico (edonismo).
disprezzo del corpo esaltazione della vita È celebrata la dimensione terrena e mondana mentre è
terrena (edonismo: criticato come improduttivo l’isolamento del monaco.
esaltazione del piacere) Le radici di questa concenzione si ritrovano nella cultura
Concezione della storia Concezione della storia classica, già nei testi classici infatti erano presenti la fiducia
come realizzazione di un come agire dell’essere
nella razionalità dell’uomo e la celebrazione dell’agire umano
progetto divino umano
nella società e nella storia.
Con gli umanisti vengono gettate le basi della moderna storiografia: per gli umanisti l’uomo è faber fortunae suae.
La storiografia umanistica si fonda su un maggiore spirito critico e sulla ricerca nell'intento di ricavare dalla storia i
modelli esemplari da seguire.
La celebrazione dell'uomo è testimoniata nella cultura Fiorentina. Nel periodo “umanesimo civile” questa esaltazione si
associa a un attivo impegno politico da parte degli umanisti-cancellieri ed è calata dalla concretezza della vita sociale e
nella dimensione civile.
A partire dalla seconda metà del 400 la celebrazione dell’uomo è proiettata in una direzione esclusivamente filosofica e
si collega alla tendenza neoplatonica.
La figura che meglio rappresenta il nuovo volto del filosofo è Marsilio Ficino: il platonismo e l’interesse esoterico ad esso
connesso divennero una vera a propria moda influenzando profondamente gli ambienti intelettuali.
Centrale nella meditazione di Ficino è l’amore, la riflessione su questo tema è esposta nel suo commento a uno dei più
famosi dialoghi di platono SIMPOSIO.
Per Ficino la bellezza terrena, che suscita la pulsione morosa, è solo una perfetta manifestazione rispetto alla bellezza
come idea che è possibile contemplare soltanto in Dio.
> amor sacro e amor profano: cupido al centro è affiancato da due gemelle (uguali perché presentano l’amore):
donna a destra è vestita come una sposa, personifica l’amore terreno e allude all’amore coniugale  corona di
mirto (simbolo fedeltà), vaso di gioie (felicità terrena), bicile (usato post parto); l’altra donna è nuda e
personifica l’amore sensuale (mantello rosso) elevato verso la sfera spirituale e celeste (lanterna) = vengono
presentate insieme perché entrambe sono corrette per l’uomo: amore coniugale legato alla passione.
Ficino da importanza alla figura dell’uomo perché la considera una creatura superiore a tutti per tre motivi:
1. dio lo ha fatto a sua immagine
2. uomo è unica creatura con libertà assoluta
3. uomo è fatto da un insieme di corpo e anima (figura perfetta) (anima è la copula dell’universo)

La civiltà umanistica ha il suo fondamento nel “mito della rinascita”, al contrario gli umanisti stabiliscono un rapporto di
stretta continuità tra l'età classica ed età umanistica e ripropongono i valori spirituali culturali e la lingua stessa.
Il mito della rinascita è alimentato dalla riscoperta dei testi antichi ormai perduti, infatti protagonisti dell'umanesimo
vanno a caccia nelle biblioteche dei monasteri (institutio oratoria di quintiliano e de rerum natura di lucrezio).
Una delle più importanti eredità che gli umanisti hanno lasciato è il metodo filologico: l'iniziatore è Lorenzo Valla che per
primo sottolinea l'importanza di dati linguistici di un testo come inoppugnabili documento dell'epoca di appartenenza.
> FILOLOGIA: philo: amare, logos: parola = non dare un'altra idea al lettore ma riportare il testo alla sua origine.

chi sono gli umanisti e dove agivano?


Gli umanisti sono colore che sono interessati agli studi humanitatis (studi classici come storia, poesia e filosofia). Sono
un gruppo chiuso e comunicavano tra di loro con uno scambio di lettere.
Più avanti gli umanisti sentivano l’esigenza di confrontarsi tra di loro e stabilire solidi legami: si incontravano molto
spesso, per conversare e per dibattere qualche importante tema culturale  la frequenza di questi incontri costituisce
un fatto nuovo e tipico dell’umanesimo che fa dei cenacoli umanistici o accademie un’istituzione chiave del tempo.
Nel medioevo c’era un magister che trasmetteva il suo sapere mentre nell’umanesimo il sapere nasce da una
discussione / riflessione tranne volgus.
Nell’età dei comuni gli intelletuali agivano nella vita del comune e poi si incontravano mentre nell’umanesimo diventa
una vera professione  nella prima metà del 400 nasce la figura dell’”umanesimo civile”: intelettuali erano cancellieri
(partecipavano alla vita politica di Firenze) per poi diventare “intelettuali cortigiani” (usati per educare i figli dei signori).
> idea del tempo: deve sapere dimostrare le sue potenzialità usando il tempo nello studio = associazione dello
studia humanitatis all’otium che equivale al tempo libero per relazionarsi tra gli altri umanisti.
> prospettiva: fondata su precise regole geometriche e sullo studio dei punti di fuga (Masaccio)
> urbanistica: nascono nuovi progetti per la città (ordine nella città); cambia il modo di vedere il mondo grazie e
l’europa grazie la scoperta dell’america di Cristoforo Colombo.
> eliocentricità: la terra si trovava immobile al centro dell’universo.

Rapporto tra uomo e natura


In questo periodo nasce quello che noi chiamiamo “metodo sperimentale”, l’uomo inizia ad usare queste conoscere per
poi dominarla. La conoscenza viene dall’ esperienza e dalla matematica; il primo a porre le basi della scienza moderna è
Leonardo Da Vinci che presenta l’uomo universale, teoria del piano inclinato, vasi comunicanti, inerzia e studi anatomia
che sono accompagnati con dei disegni. Viene identificato come intelettuale e scienzato.
Si iniziano le prime pratiche dell’autopsia con Vesario, intanto presenta un trattato sulla funzione del corpo.

Autori
> agnolo polizano: si chiamava Angelo Ambroghini, veniva da Montepulciano, è vissuto a Firenze (rapporti stretti
con Lorenzo De Medici) poi si allontanò dopo la congiura dei pazzi. Era un letterato che ha ripreso dai poeti
classici lo stile, riprende i temi che appartenevano alla cultura classica però attengeva altre fonti.
> stanze per la giostra: componimento in ottave rimasta incompleta; il Magnifico aveva organizzato un torneo
(giostra) per celebrare un successo diplomatico che viene vinto da suo fratello Giuliano. Polizzano interrompe
l’opera per la morte di Simonetta Vespucci (donna amata di Giuliano). Giuliano  Iulio, disprezza l’amore e ama
la caccia fino a quando cupido lo punisce e gli fa inseguire una cerva (simonetta) e per conquistarla deve vincere
la giostra.
> fabula di orfeo: scritto per Francesco Gonzaga, signore di Mantova. È importante perché è il primo testo teatrale
non di argomento religioso. Polizzano riprende il mito di Orfeo: Orfeo era il cantore più bravo di tutti e aveva
una moglie bellissima Euridice, Aristeo si innamora della moglie di Orfeo, vuole conquistarla e stuprarla, lei corre
inciampa su un sasso, viene morso da un serpente e muore sul colpo. Orfeo scende agli inferi per riprendere sua
moglie e suona per il dio della morte, lui vede la bravura di Orfeo e lo ricompensa ridando indietro la moglie
solo che non può girarsi verso di lei.
> jacopo sanazzaro: nacqua a Napoli nel 1457, venna accolto nell’accademia del Pontano, scrisse “arcadia” da cui
nascerà anche un’accademia.
> arcadia: si tratta di un prosimetro, è un opera bucolica (genere che fa riferimento alla vita dei pastori
rappresentata però in modo non realistico ma stilizzato e ideato. Il primo modello di questa rappresentazione è
Teocrito ma prima ancora Virgilio). il protagonista è Sincero (alterego dell’autore) che scappa ad Arcadia perché
vuole sfuggire dall’amore e inizierà a vivere con i pastori, ritornerà a Napoli solo quando sognerà il suo amore
morire.
Nell'umanesimo si diffonde anche il trattato sotto forma di dialogo:
> leon battista alberti: scrive “i dialoghi della famiglia” con tre interlocutori della sua famiglia che parlano di
figli,matrimoni etc
> pietro bembo: scrive “gli asolani” dialogo ambientato ad asolo e parla di amore neoplatonico (amore spirituale)
> castiglione: scrive “il cortigiano” che traccia l’immagine del perfetto uomo di corte (deve sapere usare armi ma
anche conversare, danzare, cantare e dimostrare “sprezzatura” cioè equlibrio misura, sapersi comportare in
ogni situazione e deve sapere consigliare il principe) nella sua opera emerge un nuovo ruolo della donna di corte
( di cui apprezza rguzia, capacità di dialogo)
> giovanni della casa: scrive il “galateo” immagina un vecchio poco acculturato che da consigli a un giovane per
comportarsi, si chiama così perché è dedicato al Vescovo Galiazzo.
La ripresa dei modelli classici avviene perchèla letteratura italiana è molto vicina a quella Latina e la si ha nella ripresa di:
> stile elegante, miti e temi (locus amoenus, età dell’oro e caducità del tempo)
> generi classici (trattato, poesia pastorale) e finalità dell’opera (deve intrattenere), idealizzazione di temi, luoghi e
paesaggi.
In questo periodo si inizia a sviluppare altre tendenze definite eccentriche (parodia delle commedie classiche per
promuovere qualcosa di nuovo).
> benvenuto cellini: sculture e orafo ma scrive la sua autobiografia in cui lui si autocelebra (contro equilibrio e
misura del classico), usa lingua con espressioni popolari e sembra leggere una cronaca di giornale.
> teofilo folengo scrive il “baldus”: poema in esametri formato da 25 canti in cui mescola l’aspetto eroico e quello
grottesco. la lingua è maccheronica (impasto fatto di tanti elementi) infatti mescola espressioni latine in cui
inserisce termini del volgare nord italia (mantovano, bresciano e veneto), vuole fare polemica verso tendenza a
proporre tutto ciò che è idealizzato, nobile. Dà importanza al corpo e ai bisogni fisiologici. Scrive un proemio
(solito dedicato alle muse) dove lui rifiuta le muse tradizionali ma sceglie delle muse “grasse e pancifiche” e da
queste muse vuole che lo imbocchno di polenta e gnocchi, non gli assegna dei nomi classici ma lombardi
> francois rebelais: rimase affascinato dalla lettura del romanzo anonimo che raconte la vicenda di un gigante
Gargante. decide di riscrivere le vicende del gigante e del figlio Pantagruele (che aggiunge lui). sono 5 libri.
l’obbiettivo è far ridere. Il riso è l’attività umana per eccellenza. Robelais è un medico e per lui il riso ha funzione
terapeutico. Ha inventato la filosofia “pantaguelismo”. Dà l’importante a due aspetti:
1. lingua (mix latino, volgare, forme popolari, parole inventate)
2. valorizza dimensione del corpo
lingua
> Dante, Petrarca, Boccaccio usavano il volgare
> prima metà del 400 si inizia a scrivere usando il latino ma in pochi scrivono in volgare
dopo polizzano si torna a usare il volgare italiano ma quale volgare? bisognava trovare una lingua volgare italiana
unitaria, ne avevano bisogno soprattutto gli stampatori per uniformità grafica = nascono tre proposte:
1. secondo Castiglione la lingua unitaria doveva essere quella utilizzata nelle corti ITALIANO CORTIGIANO
2. Machiavelli la superiorità della lingua è la toscana, FIORENTINO
ma nessuno dei due impone un modello linguistico perché firenze e le corti vanno in crisi.
3. Pietro bembo: colui che scrive i trattati “le prose della volgar lingua” un dialogo tra 3 personaggi immaginato a
Venezia dove afferma che l'italiano deve seguire due modelli: il primo è Petrarca per le poesie mentre il secondo
Boccaccio per la prosa.
vince la sua posizione fino a quando non arriva Manzoni e spinge gli altri alla nascita delle prime grammatiche.
nasce una nuova corrente cioè il petrarchismo: imitazione del canzoniere di Petrarca per lo stile (eleganza), Ehi termini,
temi, situazioni, cammino interiore (amore spirituale =neoplatonico)
nella metà del 1500 l'imitazione di Petrarca e senza qualità artistica = questa fase viene chiamata manierismo.

poema cavalleresco
In Europa la tradizione cavalleresca nasce presto (ciclo bretone e carolingio: storie conosciute dal popolo perché
raccontate da giullari e cantastorie) grazie a due cicli.
nel 1300 a Firenze e Toscana girano per le piazze i canterini che recitavano i cantari (componimenti in ottave recitate
nelle piazze davanti a un pubblico vario che mescolavano i due cicli (prendono sia avventura che amore)).
I canterini non erano acculturati, si rivolgevano a un pubblico non acculturato, semplificavano le trame, usavano un
linguaggio basso con intento comico e utilizzavano effetti volti a stupireUtilizzano la materia epica e la abbassano.
il più famoso dei canterini è il cantare di Orlando (parla delle imprese di Orlando in oriente insieme a un gigante di nome
Morgante).
nel 1400 la tradizione cavalleresca va avanti ma cambia perché nasce il poema cavalleresco, apprezzato nelle corti come
Ferrara, perché il signore delle corti si riconoscono nei valori dei cavalieri.
i poeti conservano l'uso dell'ottava mescolano ciclo bretone e carolingio ma erano più acculturati pperchèvevano
studiato. si rivolgevano a un pubblico colto, quindi facevano attenzione alla lingua e alla forma, e le loro opere erano
rivolte alla lettura singola non alla recitazione. avvenivano delle letture ma solo nel chiuso della Corte le loro opere
sono formate da canti più lunghi.
le 4 opere più importanti:
> Orlando innamorato di Matteo boiardo
> Morgante di Luigi pulci (parodia poema epico cavalleresco perché lui vive a Firenze dove c'è più libertà)
> Orlando furioso di Ludovico Ariosto
> la Gerusalemme liberata di Tasso (nel 1500, poema epico-eroico di sfondo religioso)

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