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STORIA E SIGNIFICATO DEL ROMANTICISMO :

Parte dalla Germania , si diffonde in inghilterra con per poi in Francia , con de Stael , Hugo e
Chateaubriand . Il romanticismo va a recuperare la spiritualità e la razionalità , poiché vi è un rifiuto di
quest’ultima. Quindi si parla di una fuga dal reale , e il rifugio nell’io (soggettivismo e pessimismo). Si
preferiscono le atmosfere malinconiche. Si sostituisce la ricerca del bello a quella del sublime.
Nasce in Germania(Schlegel ; Schelling) sulla scia degli ideali di libertà e dei principii di libertà individuale e
dei diritti naturali, e inviolabili della persona , e sostiene l’uguaglianza giuridica dei cittadini.
Recupera dalle teorie (Montesquieu) della divisione dei poteri, la rappresentatività parlamentare contro
l’assolutismo.

Cambiano i nuovi generi letterari , dalla tragedia , dal poema didascalico o epico , si preferirà la poesia che
prediligerà forme analogiche ed evocative ; il romanzo storico sullo sfondo della nuova affermazione
dell’idea di nazione ; la favola , la ballata , la fiaba, generi che valorizzano l’identità del popolo nazione. Si
afferma una nuova figura intellettuale , non più al servizio o portavoce delle classi dominanti , ma un
intellettuale nuovo , dal pensiero libero e autonomo , senza alcuna protezione sociale, ma che inizia a
rivolgersi ad un un pubblico più ampio ; nasce anche la figura , dell’imprenditore vero e proprio ,
imprenditore della cultura.

Figura emblematica di intellettuale moderno è Alexandre Dumas Padre (autore dei “3 moschettieri” e del
“Conte di Montecristo”).

Si diffonde il romanticismo nel periodo compreso fra la restaurazione e il risorgimento : periodo


caratterizzato dai moti rivoluzionari del ’20 e del ’30 , mossi dagli ideali di libertà , indipendenza dagli
stranieri (Austria e Spagna , dall’idea di unità nazionale). Periodo storico che porterà all’unità nazionale
attraverso gli ideali civili e patriottici , erano maggiormente consolidati. Dal punto di vista culturale , si apre
il dibattito ( nelle riviste “la biblioteca italiana” e il “conciliatore”) fra classicismo e romanticismo.

ROMANTICISMO IN ITALIA

La nascita del romanticismo italiano coincide con la data della pubblicazione sulla rivista “La biblioteca
italiana , dell’articolo di Madame de Staël “Sulla maniera delle Traduzioni”. L’articolo comportò un dibattito
acceso tra classicisti e romantici. Un altro manifesto del movimento italiano fu la lettera semiseria al figliolo
di Giovanni Verchet , e un “Programma” che fu uscì nella rivista “Il Conciliatore” scritta dal Borsieri.

- Verchet sostiene il carattere popolare , ma anche la necessità di sperimentare forme poetiche più
immediate.
- Borsieri , parlava di “utilità” rivolgendosi alla nuova e dinamica borghesia.

Da qui si affermano le tematiche condivise della nuova poetica sostenute da August Schlegel : il
romanticismo italiano presenta :

1) Caratteri più razionali a causa del classicismo dell’influenza della religione della tradizione
dell’illuminismo
2) Come evidenzia Schlegel , la nuova poetica si fonda sull’antitesi fra letteratura classica e quella
romantica; sulla distruzione delle regole classiche e sulla rivalutazione di Shakespeare.
3) Un altro elemento fondamentale è l’attenzione per il medioevo; il carattere popolare e universale
della vera poesia e l’aderenza ai principii di utilità e di verità (Borsieri)
CONSIDERAZIONI SUL MODERNO E SULL’ANTICO (Schema CATELLO)

LE PRINCIPALI TEMATICHE DELL’UNIVERSO ROMANTICO :

- La scoperta dell’io viene ripresa dal pensiero di fichte nel quale l’io si identifica con l’assoluto ,
diviene quindi esso stesso infinito ; l’esperienza di se come infinito quindi necessità di una
mediazione ovvero di alcune forme di esperienza; il sublime e l’arte.
- Il sublime consiste nel sentimento misto di piacere e terrore che l’uomo prova di fronte a
spettacoli naturali (esplosioni , terremoti ecc) , nel quale l’uomo riconosce la sua natura limitata
e nello stesso tempo coglie l’infinito della natura , vi è l’esternazione dello spirito assoluto che
si manifesta nel mondo. In definitiva Poiché l’intima essenza dell’uomo risiede nell’infinito ,
quindi l’immedesimazione assoluto.
- Di conseguenza l’uomo per percepire l’infinito deve farlo attraverso la tensione , ovvero
malinconia, sofferenza, dolore ecc.
- Inoltre l’uomo attraverso la creazione artistica , l’artista, il poeta , riescono a cogliere l’unità che
lega infinito e finito esprimendola attraverso il genio dell’atto creativo ed interpretativo,
dialogo interiore .
- Quindi viene riproposto il concetto di imitazione dell’antico e della classicità ideale. Nasce il
dibattito culturale fra poesia antica e poesia moderna. La poesia degli antichi viene considerata
ingenua , quella dei moderni sentimentale . Il filosofo Schiller individuala differenza nel
rapporto tra uomo e natura ovvero fra uomo e mondo sensibile , e quindi indirettamente
assoluto che anima la realtà da cui nasce l’atto creativo. L’idea del divino (rappresentata nella
mitologia) si esprimeva dentro al mondo sensibile , quindi i sentimenti vengono oggettivati. In
questo senso la poesia antica è semplice, spontanea ed immediata; la poesia moderna è
sentimentale , ovvero , consapevole della frattura tra uomo e natura , tra io e mondo. Da qui il
collegamento con quel senso di “frattura epocale* di cui i romantici si sentono figli :
rivoluzioni , alla frattura fra antico e moderno , fra naturalità e spiritualità , fra accordo e
psiche ; la sottomettono al dominio del conoscibile , del misurabile producendo quel senso di
“desacralizzazione”.

DIFFERENZE MODERNO E ANTICO (VELOCE) (Schema DANIELE)

Moderno : il moderno viene considerato molto più complesso e strutturato , con significati a doppio senso
più Profondi. Quindi sentimentale. Rappresenta la frattura tra Io e mondo , uomo e natura.

Antico : Un linguaggio semplice e lineare. Considerato “ingenuo”.

Il moderno prevale sull’antico , lo spodesta , già con le prime rivoluzioni scientifiche (Galileo Galilei) “La
natura” viene strappata alla religione , e viene consegnata alle ragioni della scienza.

Max Weber descrive questo fenomeno di sottrazione della natura al divino , rendendola quindi
“conoscibile”, come : “Entzauberung” cioè “dis-incantamento”.

COSA NE PENSA VICO ?

Giambattista Vico, noto filosofo napoletano , ritiene che la poesia sia nata prima della prosa , poiché essa è
caratterizzata da metafore , linguaggio suggestivo e analogico . Secondo Vico la poesia è l’esponente
maggiore di creatività nell’uomo.

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