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ED INORGANICA
(9 CFU: 48 ore di lezione e 36
di esercitazione)
Docente: LUCIA GUIDI
Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-Ambientali
Via San Michele degli Scalzi 2
Telefono: 050 2216613
Email lucia.guidi@unipi.it
LEZIONI FRONTALI
1. STRUTTURA DELLATOMO
2. SISTEMA PERIODICO DEGLI ELEMENTI
3. COMPOSTI E NOMENCLATURA CHIMICA
4. LEGAME CHIMICO
5. GEOMETRIA MOLECOLARE
6. LEGAME A IDROGENO E INTERAZIONI INTRAMOLECOLARI
7. REAZIONI CHIMICHE
8. STATI DI AGGREGAZIONE DELLA MATERIA
9. SOLUZIONI
10. CINETICA CHIMICA
11. EQUILIBRIO CHIMICO
12. EQUILIBRI CHIMICI IN SOLUZIONE ACQUOSA
13. TERMODINAMICA CHIMICA
14. ELETTROCHIMICA
15. CENNI DI CHIMICA INORGANICA
ESAME
PER GLI STUDENTI CHE FREQUENTANO: VERIFICHE IN ITINERE
E FINALE CHE INSIEME CONCORRONO ALLA FORMAZIONE DEL
VOTO
IN ASSENZA DI VERIFICHE IN ITINERE: PROVA SCRITTA PER
LACCESSO ALLORALE
COMMISSIONE DI ESAME
Lucia GUIDI (Presidente)
Mike Frank QUARTACCI (membro)
Roberto CARDELLI (supplente)
COSA E LA CHIMICA?
La chimica la scienza che studia la materia, definita come
tutto ci che esiste nell'universo, occupa spazio e possiede
una massa. Pi in particolare, la chimica studia il come
avviene un dato fenomeno, al contrario della fisica che studia
il perch succede uno strano fenomeno
Una simpatica citazione della Chimica stata data da Arthur
Bloch:
Se puzza chimica, se non funziona fisica, se verde o si
muove biologia
MATERIA
STATO GASSOSO
STATO LIQUIDO
STATO SOLIDO
Ha volume ma non
forma propria
Ha volume e forma
propria
pu essere compresso
incomprimibile
incomprimibile
QUANTITA SPERIMENTALI
MASSA: quantit di materia presente in un corpo ed
espressa in grammi (g)
In chimica le proporzioni di materia sono cos piccole che il
modo pi conveniente di rappresentare la massa di un atomo
lUNITA DI MASSA ATOMICA (u.m.a.)
1 u.m.a. = 1.661x10-24 g
LUNGHEZZA: la misura della distanza tra due punti il metro
(m). Le distanze molto piccole (come quelle interatomiche)
sono misurate in nanometri (nm) o in ngstrm ( )
1 nm = 10-9 m
1 = 10-10 m
MATERIA
ELEMENTO: la sostanza che non pu essere suddivisa in altri
componenti mediante reazioni chimiche ordinarie
COMPOSTO: sostanza costituita da due o pi elementi
combinati tra loro in proporzioni definite e costanti. Un
composto presenta propriet diverse da quelle degli elementi
costituenti
MISCELE: sono costitute da due o pi sostanze combinate in
proporzioni non definite. La propriet dei singoli costituenti
rimangono inalterate. Le miscele possono essere OMOGENEE
= SOLUZIONI o ETEROGENEE = miscele di solidi
MATERIA
Sostanze Pure
ELEMENTI
ESEMPI: sodio,
idrogeno, azoto
Miscele
COMPOSTI
ESEMPI: sale da
cucina, acqua
OMOGENEE
ETEROGENEE
ESEMPI: miscela
acqua e olio, sale e
pepe
ELEMENTI e COMPOSTI
Una sostanza pura, come lacqua ad esempio, pu
subire un fenomeno fisico come il passaggio di stato ma
non viene comunque alterata la sua natura chimica
MISCELE ETEROGENEE
ESEMPIO:
Supponiamo di far reagire 3 g di idrogeno con 15,8734 g di
ossigeno per ottenere acqua
Tenendo conto del rapporto ponderale caratteristico
dellacqua (7,9367 g) si evince che lidrogeno in eccesso
ESEMPIO:
Abbiamo visto che idrogeno ed ossigeno si legano tra loro
per dare acqua in un rapporto ponderale di 1 a 7,9367
Questi due elementi possono dare anche il perossido di
idrogeno H2O2 con un rapporto ponderale di 15,8734
ESEMPIO:
Azoto ed ossigeno si combinano da soli o con latri
elementi per dare diversi composti caratterizzati da un
rapporto ponderale fisso
Composto
A
B
C
D
Azoto
1,00 g
1,00 g
1,00 g
1,00 g
Ossigeno
1,142 g = 2x0,571 g
1,713 g = 3x0,571 g
2,284 g = 4x0,571 g
2,855 g = 5x0,571 g
4) LEGGE DI GAY-LUSSAC
quando una reazione avviene tra sostanze gassose, i
volumi dei reagenti stanno tra loro e con quelli dei
prodotti in rapporti semplici cio dati da numeri interi e
piccoli
ESEMPIO:
- 1 volume di idrogeno + 1 volume di cloro = 2 volumi di
cloruro di idrogeno
- 2 volumi di idrogeno + 1 volume di ossigeno = 2 volumi
di vapore acqueo
Il rapporto tra i gas che reagiscono e tra essi e i prodotti
della reazione espresso da numeri interi e piccoli
5) LEGGE DI AVOGADRO
volumi uguali di gas diversi, nelle stesse condizioni di
temperatura e pressione, contengono lo stesso numero di
molecole
E la legge che ha permesso di introdurre il concetto di
molecola, intesa come la pi piccola particella di una
sostanza, composto o elemento capace di esistenza
indipendente
PAFe = 55.847
PACa = 40,08
H
1,008
He
4,0026
Li
6,939
Be
9,0122
B
10,811
Na
22,9898
Mg
24,312
Al
Si
26,9815 28,086
K
39,102
Ca
40,08
Ga
69,72
Rb
85,47
Sr
87,62
Ba
Cs
132,905 137,34
C
N
F
O
12,0112 14,0067 15,9994 18,9984
Ne
20,183
P
30,974
S
32,064
Cl
35,453
Ar
39,948
Ge
72,59
As
74,922
Se
78,96
Br
79,909
Kr
83,80
In
114,82
Sn
118,69
Sb
121,75
Te
127,60
I
126,904
Xe
131,30
Tl
204,37
Pb
207,19
Bi
208,98
Po
210
At
210
Rn
222
1.008 g
(1.008 x 1.66 x 10-24) g
55.847 g
(55,847 x 1.66 x 10-24) g
63,54 g
(63,54 x 1.66 x 10-24) g
6,022 x
23
10
atomi
2.
3.
4.
5.
6.
7.
2.
3.
4.
2.
3.
4.
3,01 moli S
1 mole di S = = 32, 06 g
2.
3.
4.
96,5 g S
FORMULA CHIMICA
Una formula chimica indica la composizione della
sostanza. Una formula molecolare mostra il
numero esatto di atomi di ciascun elemento in
una molecola
La formula strutturale
non mostra solo la
composizione
elementare, ma anche
la disposizione degli
atomi allinterno della
molecola
FORMULA MOLECOLARE:
esprime non solo il rapporto tra gli atomi dei vari
elementi, ma indica anche il numero reale di
atomi dei vari elementi in una singola molecola
(per composti molecolari)
FORMULA STERICA
Indica come gli atomi o i gruppi atomici sono disposti nello spazio e
descrive la forma geometrica della molecola
da cui: X = 6,4 %
da cui X = 17,7 %
La composizione percentuale di C5H5N quindi:
NUCLEO
la pi piccola porzione dellatomo in cui concentrata gran
parte della sua massa
ELETTRONE
Si muove attorno al nucleo occupando uno spazio che circa
1015 volte maggiore del nucleo stesso
Indicato come e- ed una piccola particella che (a riposo) ha
una massa di 9,1094x10-31 kg ed una carica di -1,6022x10-19 C
Un
elemento
pu
presentare pi isotopi che
differiscono per il numero
di neutroni, hanno quindi
stesso numero atomico Z
ma massa atomica diversa
I vari isotopi di un
elemento non sono diffusi
in natura in egual misura
LABBONDANZA NATURALE
di un isotopo ne riflette la
diffusione percentuale
TEORIA ATOMICA
Vista la struttura fondamentale dellatomo ripercorriamo le
tappe principali che portarono alla moderna teoria atomica
TEORIA DI DALTON
La prima teoria atomica dellinglese Dalton che allinizio
dell80 propose i seguenti enunciati:
1) La materia costituita da particelle piccolissime definite
ATOMI
2) Un ATOMO non pu essere creato, diviso, distrutto o
trasformato in una atomo diverso (contraddetto da
processi come radioattivit, fusione e fissione nucleare)
3) Tutti gli ATOMI di uno stesso elemento hanno le stesse
propriet (confutato dalla scoperta degli isotopi)
Rutherford intu che latomo era uno spazio quasi del tutto
vuoto
Infatti, la maggior parte delle particelle alfa attraversava la
lamina doro perch gli atomi che la costituivano dovevano
presentare una parte molto densa (il NUCLEO) e pi piccola
dellatomo stesso
La maggior parte delle particelle alfa che attraversava non
colpiva questa parte e quelle poche che lo facevano venivano
deviate o respinte
IL MODELLO DI BOHR-SOMMERFELD
Il modello prima descritto si presta bene allinterpretazione
della struttura dellidrogeno, ma risulta inadeguato per
spiegare la struttura di atomi con pi elettroni
Infatti, negli spettri di questi atomi si evidenziano
raggruppamenti di righe vicinissime tra loro che non riescono
ad interpretare in base al modello
DALLORBITA ALLORBITALE
ORBITALE
Ciascuna funzione donda che descrive il moto di un
elettrone corrispondente ad un dato livello energetico
prende il nome di ORBITALE ATOMICO = cio una funzione
matematica che descrive la distribuzione della PROBABILITA
di trovare lelettrone nello spazio attorno al nucleo
SOTTOLIVELLI
Il sottolivello un set di orbitali di uguale energia (e detti
DEGENERI) allinterno di un livello energetico principale
I sottolivelli (detti anche gusci) sono indicati dalle lettere s, p,
d, f, ecc.
CONFIGURAZIONE ELETTRONICA
Lewis dette una nuova chiave di lettura della Tavola Periodica
secondo cui le propriet degli elementi si ripetono non solo
quando gli elementi sono organizzati in numero crescente di
numero atomico, ma anche in NUMERO CRESCENTE DI
ELETTRONI
Le periodicit delle propriet fisiche e chimiche degli elementi
devono essere quindi connesse in qualche modo al ripetersi della
dello stesso tipo di configurazione elettronica
Tuttavia non possono esistere due elettroni con gli stessi numeri
quantici e quindi per ogni orbitale possono esserci al massimo 2
elettroni
Gli elettroni andranno a posizionarsi su orbitali elettronici di
energia via via crescente, non pi di 2 per orbitale
8s
7s
7p
6s
6p
6d
5s
5p
5d
5f
4s
4p
4d
4f
3s
3p
3d
2s
2p
1s
Z=1
simbolo:
idrogeno
Configurazione elettronica : 1s
n
1
2
3
4
5
l
0
Z=2
elemento:
simbolo:
elio
2
3
4
5
l
0
He
8s
7s
7p
6s
6p
6d
5s
5p
5d
5f
4s
4p
4d
4f
3s
3p
3d
2s
2p
1s
Z=3
simbolo:
elemento:
litio
2
3
4
5
2s
l
0
Li
Z=4
simbolo:
elemento: berillio
2
3
4
5
2s2
l
0
Be
8s
7s
7p
6s
6p
6d
5s
5p
5d
5f
4s
4p
4d
4f
3s
3p
3d
2s
2p
1s
Z=5
simbolo:
elemento: boro
2
3
4
5
2s2px
l
0
AUFBAU
Si costruiscono idealmente gli atomi disponendo nel nucleo i
protoni e disponendo negli orbitali un ugual numero di elettroni.
Regole:
Z=6
simbolo:
elemento: carbonio
2
3
4
5
2s2pxpy
l
0
Z=7
simbolo:
elemento: azoto
2
3
4
5
2s2pxpypz
l
0
Z=8
simbolo:
elemento: ossigeno
2
3
4
5
2s2px2pypz
l
0
Z=9
simbolo:
elemento: fluoro
2
3
4
5
2s2px2py2pz
l
0
Z = 10
simbolo:
elemento: neon
2
3
4
5
2s2px2py2pz2
l
0
Ne
8s
7s
7p
6s
6p
6d
5s
5p
5d
5f
4s
4p
4d
4f
3s
3p
3d
2s
2p
1s
Li
Na
n
1
2
3
4
5
1s2, 2s
1s2, 2s2px2py2pz2, 3s
l
0
1s2, 2s2
Be
Mg
n
1
2
3
4
5
l
0
8s
7s
7p
6s
6p
6d
5s
5p
5d
5f
4s
4p
4d
4f
3s
3p
3d
2s
2p
1s
B
Al
n
1
2
3
4
5
1s2, 2s2px
1s2, 2s2px2py2pz2, 3s2px
l
0
C
Si
n
1
2
3
4
5
1s2, 2s2pxpy
1s2, 2s2px2py2pz2, 3s2pxpy
l
0
N
P
n
1
2
3
4
5
1s2, 2s2pxpypz
1s2, 2s2px2py2pz2, 3s2pxpypz
l
0
O
S
n
1
2
3
4
5
1s2, 2s2px2pypz
1s2, 2s2px2py2pz2, 3s2px2pypz
l
0
F
Cl
n
1
2
3
4
5
1s2, 2s2px2py2pz
1s2, 2s2px2py2pz2, 3s2px2py2pz
l
0
Ne
Ar
n
1
2
3
4
5
1s2, 2s2px2py2pz2
1s2, 2s2px2py2pz2, 3s2px2py2pz2
l
0
Elementi non-metallici
alti valori di PJ e AE
1 2
3 4 5 6 7 8
Elementi anfoteri
Valori intermedi di PJ e AE
1
H
2
He
1s2
1s
3
Li
4
Be
2s
2s2
5
B
Elementi metallici
6
C
7
N
8
O
9
F
10
Ne
Bassi valori di PJ e AE
11 12
Na Mg
3s
3s2
19
K
20
Ca
4s
4s2
37
Rb
38
Sr
5s
5s2
13
Al
14
Si
15
P
16
S
17
Cl
18
Ar
21
Sc
22
Ti
23
V
24 25 26
Cr Mn Fe
27
Co
28
Ni
29
Cu
30
Zn
3d,4s2 3d2,4s2 3d3,4s2 3d5,4s 3d5,4s2 3d6,4s2 3d7,4s2 3d8,4s2 3d10,4s 3d10,4s2
39
Y
40
Zr
41 42
Nb Mo
43
Tc
44 45
Ru Rh
46
Pd
47
Ag
48
Cd
4d,5s2 4d2,5s2 4d3,5s2 4d5,5s 4d5,5s2 4d6,5s2 4d7,5s2 4d8,5s2 4d10,5s 4d10,5s2
31 32
Ga Ge
33
As
34
Se
35 36
Br Kr
49
In
50
Sn
51
Sb
52
Te
53
I
54
Xe
ELETTRONI DI VALENZA
Nelle interazioni tra gli atomi giocano un ruolo prioritario gli
elettroni del livello energetico pi esterno, comunemente definiti
ELETTRONI DI VALENZA o ELETTRONI SUPERFICIALI, che sono
collocati sugli ORBITALI DI VALENZA
Per questo motivo la configurazione elettronica superficiale o
dello strato di valenza forniscono informazioni sulla reattivit di
ogni singolo atomo
Il numero degli elettroni di valenza dellatomo coincide con il
numero del gruppo o della famiglia in cui si trova collocato
latomo
Ad esempio, elementi con idrogeno e sodio (gruppo IA) hanno un
solo elettrone di valenza
Spostandosi da sinistra verso destra nel periodo 2, il berillio, ad
esempio (gruppo IIA), ha due elettroni di valenza, il boro (gruppo
IIIA) 3, il carbonio (gruppo IVA) 4 e cos via
ELETTRONI DI VALENZA
Il numero di ordine di ciascun gruppo indica quindi quanti
elettroni sono nel livello energetico superficiale
Gli elementi del gruppo IA presentano configurazione superficiale
ns1
Possiamo quindi scrivere uno schema che ci permette di correlare
ciascun gruppo A con la configurazione elettronica degli elementi
appartenenti al gruppo stesso
ELETTRONI DI VALENZA
Un atomo polielettronico pu essere visto come costituito da un
nucleo attorno al quale gli elettroni sono delocalizzati in
successive nubi di elettricit di varia forma e dimensione
(orbitali) sempre pi lontani dal nucleo allaumentare del numero
quantico principale n
Gli elettroni pi lontani dal nucleo sono quelli meno fortemente
legati ad esso, in quanto aumenta la distanza e la schermatura
dalla carica nucleare
Sono proprio questi elettroni di valenza quelli coinvolti nelle
reazioni chimiche
REGOLA DELLOTTETTO
Gli elementi dellultimo gruppo (gas nobili) hanno due (elio) e
otto elettroni di valenza (hanno CONFIGURAZIONEL OTTEZZIALE)
Questi elementi sono estremamente stabili e definiti GAS INERTI,
perch non si legano facilmente ad altri elementi
La loro stabilit dovuta al fatto che gli orbitali dei vari livelli
energetici sono pieni
Gli atomi degli altri elementi sono pi reattivi dei gas nobili in
quanto mediante le reazioni chimiche cercano di raggiungere la
configurazione stabile del gas nobile, acquistando o cedendo
elettroni = REGOLA DELLOTTETTO
IONI
Gli ioni sono particelle cariche positivamente o negativamente
CATIONI = particelle che si formano quando latomo perde uno o
pi elettroni
ANIONI = particelle che si formano quando latomo acquista uno
o pi elettroni
I metalli e non-metalli differiscono nel modo in cui formano ioni
I metalli (a sinistra nella tavola periodica) tendono a formare
CATIONI in seguito alla perdita di uno o pi elettroni
SODIO (Z=11) Na Na+ + e MAGNESIO (Z=12) Mg Mg2+ + 2e ALLUMINIO (Z=13) Al Al3+ + 3e
lo ione prodotto ha la stessa configurazione del gas nobile pi
vicino e quindi STABILI
Gli elementi del gruppo II A sono detti METALLI ALCALINOTERROSI e T e pressione ambiente sono solidi ed hanno 2
elettroni nello strato di valenza
Gli elementi dei gruppi dal III A al VI A sono in parte metalli ed
in parte non-metalli mentre quelli del gruppo VII A sono tutti
non metalli detti ALOGENI
Di questi N, O F e Cl sono gassosi, il Br liquido e tutti gli altri
solidi
Infine gli elementi del gruppo VIII A sono detti GAS NOBILI e
avendo lo strato di valenza completo sono chimicamente inerti