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Courtesy of El pak
Un po di storia…I precursori
Impostazione 1936
In servizio 1944
Ritiro dal servizio 1945
Esemplari 4 000
Peso e dimensioni
Peso 13 500 kg
Altezza 14 m
Diametro 1,65 m
Prestazioni
Gittata 320-360 km
Velocità massima 5 200 km/h
Segmento spaziale
I ricevitori comprendono:
- un’antenna per la ricezione
e l’amplificazione del segnale;
- una o più schede per l’elabo-
razione dei dati ricevuti;
- un’unità di controllo.
I ricevitori sono strumenti di tipo
passivo (non emettono segnali ma
acquisiscono soltanto dati) e hanno
le seguenti funzioni:
a) ricevere il segnale tramite l’antenna; b) analizzare,
modulare e demodulare il segnale; c) elaborare il segnale;
d) memorizzare i dati.
Il tempo GPS
Il tempo GPS, al momento dell’attivazione del sistema (ore 0.00 del
6/1/1980), corrispondeva al tempo UTC (Tempo universale
coordinato), cioè al tempo medio solare misurato sul meridiano di
Greenwich.
A causa di alcune variazioni della velocità di rotazione della Terra,
oggi questa corrispondenza non c’è più.
L1 CODICE CODICE
C/A P
1575.42
X 154 MHz
1.023 MHz 10.23 MHz
MODULANO L1
L2 CODICE
P
1227.60
MHz 10.23 MHz
X 120
MODULA L2
CODICE D 50MHz
50 Hz MESSAGGIO DEL SATELLITE
Il segnale è quindi composto di tre parti fondamentali:
- Componente portante: L1 (l 19 cm) e L2 (l 24 cm)
- Componente impulsiva: C/A (l 300 m) e P (l 30 m)
- Componente messaggio: D (l 6 km)
Le onde portanti L1 e L2 sono modulate secondo i codici
C/A (Coarse acquisition) e P (Precision). Il primo, diverso
per ciascun satellite per permetterne l’identificazione, è
disponibile per uso civile mentre il secondo è riservato ad
uso militare e ad altri utenti autorizzati. Entrambi sono
codici binari, costituiti cioè da una sequenza di +1 e –1
generata da un complesso algoritmo di calcolo che si
ripete nel tempo ogni millisecondo per C/A ed ogni
settimana per P. Il codice D (messaggio di navigazione)
contiene le informazioni relative alla posizione
(effemeridi) ed allo stato di salute del satellite.
La portante viene modulata moltiplicandola per lo stato del codice.
Ad ogni passaggio da –1 a +1 (o viceversa) viene provocato uno
sfasamento della portante di 180°; al contrario, se non si ha una
variazione nello stato del codice, non si ha alcuno sfasamento della
portante.
Se si conoscono le posizioni di tre
Il calcolo della satelliti (nell’istante in cui emettono il
segnale) e si misurano simultaneamente
posizione Z
le distanze d1, d2, d3 è possibile
SV1 determinare le coordinate X, Y, Z del
punto T (intersezione spaziale
distanziometrica).
d1 SV2
d2
SV3
d3
T Y
Truerange
Equazione d’osservazione:
Pseudorange
c (Dt + dt) = [(XT - XS)2 + (YT - YS)2 + (ZT - ZS)2]1/2
dal satellite
Dt = 0.067 sec
replica ricevitore
Teoricamente l’incertezza
nel posizionamento sarebbe
di 3 metri circa (il codice
C/A ha una lunghezza d’onda
di circa 300 metri e la
risoluzione con cui il
ricevitore la misura è
dell’1%).
In pratica per la presenza dei parametri di disturbo (ritardo
atmosferico ed S/A prevalentemente) l’incertezza è rimasta di 50
100 m fino a qualche anno fa. Dal 2 maggio 2000, con l’abolizione della
S/A, l’incertezza può valutarsi dell’ordine di 5 10 m.
Selective Availability
Errori nelle misure GPS
Errori accidentali
• Codici C/A e P 0.3 ÷ 3 m
• Portanti 0.002 m
Errori sistematici
• Orologi satellite 5 ÷ 10 m
• Orologio ricevitore 10 ÷ 100 m
• Effemeridi ‘broadcast’ 20 ÷ 40 m
• Effemeridi ‘precise’ 3÷5m
• Rifrazione ionosferica 20 ÷ 50 m
• Rifrazione troposferica 2 ÷ 10 m
Errori d’osservazione
• Multipath 0.5 m
• Interferenze elettrom. 1m
• Centro di fase antenna 0.001 ÷ 0.002 m
Da un punto di vista grafico il ricevitore ricerca la propria
posizione basandosi su uno schema simile al seguente:
Dove:
P0 è la pressione totale di superficie, in mbar;
E0 è la pressione parziale superficiale dell'acqua, in mbar;
To è la temperatura superficiale in gradi Kelvin;
n è l’angolo di elevazione.
Il risultato di DL è espresso in metri
Rifrazione ionosferica
Gli errori legati alla rifrazione della ionosfera (parte
superiore dell’atmosfera, compresa tra un’altezza di 40
km fino a circa 1000 km) dipendono dalla frequenza
utilizzata e sono quindi diversi per le portanti L1 e L2.
L’effetto della rifrazione ionosferica provoca un
ritardo del segnale inversamente proporzionale alla
frequenza, alterando la misura della distanza satellite-
ricevitore. Tale ritardo, utilizzando ricevitori a doppia
frequenza, può essere stimato accuratamente
confrontando i tempi di arrivo delle due portanti L1 e
L2.
La Rifrazione Ionosferica
L’interazione del segnale GPS con gli elettroni presenti
nella ionosfera causa un ritardo, perciò la ionosfera,
Infatti, in taleGPS,
per il segnale tiporappresenta
di mezzo, ogni componente
un mezzo di un
dispersivo.
treno d’onde si propaga con propria velocità, detta
velocità di fase, mentre l’intero treno si muove con
La distanza
velocità dedotta
chiamata dal codice
velocità è superiore al valore
di gruppo.
reale, mentre quella ottenuta dalla fase è inferiore.
Dipende da:
o Total Electron Content (TEC);
• ora del giorno
• ciclo solare
• posizione geografica
o Scintillazione ionosferica.
Correzione della rifrazione ionosferica
Modello di Klobuchar (1996)
Questo modello di correzione ionosferica si basa sulle
coordinate geografiche del ricevitore e sulle coordinate alto
azimutali del satellite, utilizzando un algoritmo in cui i
coefficienti del messaggio di navigazione forniscono l’errore in
secondi prodotto dalla variazione della velocità di gruppo del
segnale che attraversa la ionosfera
è la lat. geomagnetica;
sono lat. e long. di IPP (Ionospheric Pierce
Point;
sono lat. e long del satellite osservato
A * * * * * * * * * * * * * * * *
* * * * * * * * * * * * * * * * * *
1 1
D kj = ij (t ) ki (t ) = (d ij d ki ) f (dtk dt j ) (D' d D' dion D' dtro D' d ) ( N ij N ki )
l l
Doppie differenze: 2 SVs, 2 Ricevitori
La doppia differenza (tra satelliti e ricevitori) è definita come la
differenza tra due differenze singole tra ricevitori con satelliti
diversi relativi alla stessa epoca.
Si rimuovono, oltre agli errori legati agli orologi dei satelliti, anche
quelli dei ricevitori. Inoltre l'ambiguità di fase risulta un unico
numero intero incognito.
1 1
D" injk = D jk (t ) D jk (t ) =
' i ' n
(d ij d nj d ki d kn ) (D" d D" dion D" dtro D" d ) ( N ij N nj N ki N kn )
l l
Triple differenze: 2 SVs, 2 Ricevitori
Formate dalla combinazione lineare (differenza di due equazioni
alle doppie differenze relative a 2 epoche differenti (t1 e t2) e
senza perdere contatto con i satelliti in modo che l’ambiguità di
fase rimanga costante. Oltre alla rimozione degli errori legati
agli orologi dei satelliti e dei ricevitori, si elimina anche
l’ambiguità di fase iniziale.
t1 t2 SV1
SV2 t1
t2
D" ' injk (t12 ) = D" injk (t2 ) D" injk (t1 ) =
1
l
(d ij d nj d ki d kn )t2 (d ij d nj d ki d kn )t1
1
l
(D" ' d D" ' dion D" ' dtro D" ' d )
In tali equazioni, se si considera noto uno dei due punti,
risultano incognite solo le coordinate dell’altro punto. In
pratica ad uno dei due punti si assegnano coordinate
arbitrarie (ad es. i valori approssimati ottenuti dalla soluzione
in pseudorange) e si determinano le tre componenti del
vettore “baseline” DX, DY e DZ ovvero le differenze di
coordinate fra i due punti, che consentono il calcolo della
lunghezza del vettore nello spazio e il suo orientamento.
Baseline Punto
Punto noto incognito
In definitiva, per determinare le 3 coordinate incognite del
secondo punto sono necessarie 3 equazioni alle triple differenze
che si ottengono con almeno 4 SVs (3 combinazioni indipendenti
dei SVs presi a due a due). Ottenuta la soluzione la si può
introdurre nelle equazioni alle doppie differenze determinando
così il valore di N.
In pratica, pur essendo sufficienti 4 SVs e 2 epoche di misura, per
avere sufficiente ridondanza e fissare le ambiguità di fase in modo
affidabile, occorre acquisire dati per un tempo maggiore
(inizializzazione).
Baseline Punto
Punto noto incognito
Master Rover
dove:
σ0 l'errore delle misure (deviazione standard)
σ è l'errore nella posizione (deviazione standard)
DOP è uno scalare che rappresenta il contributo della
configurazione geometrica all'errore nel
posizionamento.
Non occorre eseguire materialmente le misure, è possibile ricavare
ugualmente la matrice di varianza covarianza delle coordinate dei
punti incogniti, a meno di una costante . Anche in questo caso,
stabilito che si conoscono a priori le coordinate approssimate dei
satelliti ad una certa ora, e la precisione delle distanze stazione
satelliti, è possibile ricavare la matrice di varianza covarianza dei
parametri relativi al posizionamento del punto P.
Tale matrice è di dimensione quattro in quanto le incognite
coinvolte sono le coordinate (X,Y,X) del punto ed un offset di
tempo τ .
Supponiamo di aver ricavato tale matrice in un sistema di
riferimento cartesiano locale che indichiamo con lettere minuscole
(x,y,z); l’asse z rappresenta all’incirca l’altimetria ed il piano xy la
planimetria della rete:
È possibile dunque prevedere quale sarà la precisione secondo
gli assi (x , y, z ) e l’asse dei tempi del punto P. Gli indici DOP
sono definiti come la radice quadrata di somme di elementi
diagonali della matrice C. Il termine DOP indica «Diluizione
di (Of ) Precisione». Precisamente l’indice GDOP è definito:
dove la traccia di una matrice indica la somma degli elementi
diagonali della stessa.Si ha poi:
Coordinate geografiche j, l, h
Il SR WGS84
La realizzazione
Realizzazione globale
Rete di stazioni permanenti
gestite dal DoD degli USA
Costellazione satelliti GPS
Realizzazione europea
Rete ETRS89 (European
Terrestrial Reference System
1989)
Punti EUREF
Realizzazione italiana Punti coincidenti con ROMA40
Rete RDN
Il sistema di riferimento WGS84
La rappresentazione cartografica
Ellissoide
WGS84
ZR40 P
RZ
ZWGS YR40
RX Ellissoide
RY internazionale
c (Hayford)
XR40 YWGS
X R40 = c + m R X WGS (1)
c = (X0, Y0, Z0) = traslazione dell’origine
XWGS R = R(RX, RY, RZ) = matrice di rotazione
m = fattore di scala
Dalla (1), noti almeno 3 punti doppi, è possibile stimare ai minimi
quadrati i 7 parametri della trasformazione da applicare localmente
(sistema di nove equazioni in sette incognite).
Da queste coordinate cartesiane “ellissocentriche” si
passa poi, con le formule di conversione viste prima, alle
coordinate geografiche e alla quota ellissoidica rispetto
all’ellissoide locale (Hayford).
Per passare alle coordinate cartografiche Gauss-Boaga si
usano le formule di Hirvonen.
La parte planimetrica del rilievo GPS viene così resa
congruente con le reti trigonometriche e con la
cartografia esistente.
Le operazioni di cambio di datum può essere eseguita anche
utilizzando i parametri di trasformazione del vertice IGM95 più
vicino alla zona interessata al rilievo. Tali parametri sono infatti
riportati in tutte le monografie dei vertici della rete.
I 7 parametri della
trasformazione di
Helmert validi in un
ambito di 10 Km
Per quanto riguarda l’altimetria, la determinazione delle quote
geoidiche (ortometriche) H comporta (nei punti rilevati) la
conoscenza, con precisione congrua, delle ondulazioni del geoide
N rispetto all’ellissoide locale, dato che il sistema fornisce le
altezze ellissoidiche h.
HP
HQ
Geoide hP hQ
NP NQ
Ellissoide
hP = HP + NP hQ = HQ + NQ
DPQ = HQ – HP = (hQ – hP) – (NQ – NP)
GPS ITALGEO2005
ITALGEO 2005
ITALGEO 2005 è la nuova versione ufficiale e aggiornata
del geoide italiano gestito dall’IGM che lo ha acquistato
dal Politecnico di Milano.
R (n 1)
s=
nR 1
Vertice di riferimento: 1
C B
Punti da occupare: n = 4
Numero max di basi: nB = 6
Misure necessarie: n-1 = 3
R A Ridondanza = 6/3 = 2
nB = n(n-1)/2 = 15
Solo nR-1 = 5 sono
V1 indipendenti fra loro
V2 e pertanto si devono
effettuare 3 sessioni
di misura con un
tempo di acquisizione
Per realizzare l’inquadra- pari ad 1 ora ed un
V3 rate pari a 30”
mento si è scelto di operare
mediante stazionamento su 3 (lunghezza delle basi
vertici IGM95; i punti V1, V2 minori di 20 Km e
e V3 costituiscono i vertici ricevitori a doppia
primari della rete interessata frequenza)
alla zona da rilevare
IGM9503
Sessione 1
(ore 10.00 - 11.00 del ………) IGM9502
IGM9501
Basi indipendenti:
V1 V2 IGM9503 – V1
IGM9503 – V2
IGM9503 – V3
V1 – V2
V3 V2 - V3
IGM9503
Sessione 2
(ore 11.00 - 12.00 del ………) IGM9502
IGM9501
Basi indipendenti:
V1 V2 IGM9501 – IGM9502
IGM9501 – IGM9503
IGM9501 – V1
IGM9501 – V3
V3 V1 - V3
IGM9503
Sessione 3
(ore 12.00 - 13.00 del ………) IGM9502
IGM9501
V2
V1
Basi indipendenti:
IGM9502 – V1
IGM9502 – V2
V3 IGM9502 – V3
IGM9503 – IGM9502
IGM9501 – V2
IGM9503
Acquisiti i dati, i risultati delle elaborazioni forniscono i valori delle
coordinate geografiche e dell’altezza ellissoidica dei vertici rilevati
nel sistema WGS84 e i relativi s.q.m. (solo per i vertici Vi):
Punto j (Deg) l (Deg) h (m) sj (“) sl (“) sh (mm)
IGM9501 0.0 0.0 0.0
IGM9502
IGM9503
V1
V2
V3
e quindi, con le formule di conversione, delle coord. cartes. geocentriche:
Punto X (m) Y (m) Z (m) sX(mm) sY (mm) sZ (mm)
IGM9501
IGM9502
IGM9503
V1
V2
V3
Cambio di Datum
4
2
3
V3
Ogni punto genera una sottorete a 4 vertici in cui solo 3 basi sono da
misurare (4 ricevitori, 3 basi indipendenti, 1 sessione)
I risultati delle elaborazioni forniscono, come nel caso della rete di
inquadramento, i valori delle coordinate cartografiche Gauss-Boaga
e le quote ortometriche dei punti:
V3
Unità smistamento
Ricevitore Orologio dati
GPS/GLONASS
esterno
Internet
Computer di gestione e controllo
Scientifiche
• Studio dell’errore ionosferico e troposferico
• Studi sulla geodinamica locale
• Valutazione dell’instabilità dei sistemi di
riferimento
• Contributo alla definizione di un geoide più
accurato
• Realizzazione di un sistema di riferimento globale
• Determinazione del ritardo troposferico
complessivo allo zenit (Zenith Troposhperic Delay)
ZTD
Tecniche
• Monitoraggio di zone soggette a rischio
ambientale
• Reti geodetiche e topografiche di
inquadramento
• Controlli di deformazione (frane, dighe)
• Rilievo di dettaglio
• Rilievo catastale
• Tracciamento di opere ingegneristiche
• Aggiornamento cartografia
• Formazione e aggiornamento di GIS
• Determinazione di punti di appoggio e GCP
• Batimetria (con eco-scandaglio associato)
• Gestione di flotte di veicoli, droni, …
Architettura di una Rete di SP
SP Utenti
Linee Ethernet
Palermo
Agrigento Server
Control
Prizzi
Center
Campobello
(SCC)
Trapani
Internet
Partinico
GNSMART Geo++
Alcamo
Meridiana Sat Enterprise
Caltanissetta
Linee ADSL Statiche
Termini
Vantaggi nell’uso delle reti NRTK
•diradamento delle SP GPS (interdistanza fino a 70-100 km);
•possibilità di operare in maniera precisa e affidabile in RT con
precisione centimetrica;
•fornitura di servizi GPS RT(tempo reale o postprocessamento) su scala
regionale o nazionale
76 161
110 26
37 250 84
Reti 186 30 80
GNSS 78
Naz.
NRTK 350
Reti pubbliche in Italia ASI
http://geodaf.mt.asi.it/
Reti pubbliche in Italia INGV
RING (Rete Intergrata Nazionale GPS) rappresenta le attività di geodesia all'INGV, con
ricevitori GPS integrati con sismometri broad-band e accelerometri per il monitoraggio di tutto il
processo sismico
http://www.gm.ingv.it/index.php/rete-gps ftp://gpsfree.gm.ingv.it/ou
Rete Dinamica Nazionale (RDN)
99 stazioni permanenti GNSS (+
Palermo), omogeneamente
distribuite sul territorio nazionale
Calcolata in ETRF2000 all’epoca
2008.0, ufficializzata 01/01/2009
Materializzazioni discretamente
stabili (gran parte su manufatti)
28 fanno parte della rete EPN
(European Permanent Network)
Fra le 28, 10 appartengono anche
alla rete globale IGb08 che
contribuisce a materializzare il
http://www.igmi.org/rdn/
Rete Dinamica Nazionale (RDN)
http://www.rndt.gov.it/RNDT/home/in
Reti private ITALPOS, NetGEO, (VRS Sicilia)
http://it.smartnet-eu.com/
Reti private ITALPOS, NetGEO, (VRS Sicilia)
http://www.netgeo.it/
Reti private ITALPOS, NetGEO, (VRS Sicilia)
http://www.vrssicilia.it/
Inquadramento geodetico eseguito da UNIPA, 2012
La Sezione di Catania INGV rende disponibile, in modo
totalmente gratuito e a tutti gli utenti interessati, il servizio di
posizionamento differenziale GPS.
Allo stato attuale, circa 80 stazioni GPS permanenti dislocate
in Sicilia e Calabria Meridonale sono collegate in tempo
reale con la Sala Acquisizione Dati GPS INGV CT.
http://www.ct.ingv.it/it/component/content/article/24-uf-
LIPA
PAUN MESS
TRAP ACQU
ALCA
PART
50
PRIZ
TERM
TROI ADRA
MASC
CAMPO CALT
CTAC
AGRG
CAGI
Rete
9 SP Trimble
UNIPA (19) SIRA
Rete
10 SPUNIPA
NetGEO(8)
SCIC
Rete Geotop (9+8)
3 SPLeica
Rete RDN (14)
Un esempio per tutti!
Victoria GPSNET (Australia), operativa dal 2001
D) Misure di tempo
Componente fondamentale del sistema GPS è il tempo
scandito dagli orologi atomici presenti sui satelliti. I
ricevitori GPS “agganciati” con i satelliti diventano pertanto
orologi precisissimi.
I ricevitori sono impiegati nella “temporizzazione” e nella
sincronizzazione di reti di trasmissioni (radio, TV o
telefonia cellulare), nella sincronizzazione delle reti
informatiche e dei servizi al cittadino (es. incroci
semaforici).
E) Applicazioni geo-topografiche
GPS
GLONASS
Anche il GLONASS fornisce due tipi di servizi, il segnale
Standard Precision (SP) e il segnale High Precision (HP). I
servizi di posizionamento e sincronizzazione SP sono
disponibili all’utenza civile. Le frequenze sono definite da:
1=
j
f 1602
MHz
n0.5625
MHz
f=j
2
1246
n
MHz
0.4375
MHz
j
f1 9
j
=
f2 7
dove n rappresenta il numero di canale.
Questo significa che ogni satellite trasmette su di una propria frequenza, diversa da
quelle degli altri satelliti. Quest’ultimi hanno in effetti la stessa frequenza, ma
essendo posti agli antipodi sullo stesso piano orbitale, non possono essere ricevuti
contemporaneamente. Le due frequenze derivano da una frequenza fondamentale
fo di 5,0 MHz, corretta per tenere conto degli effetti relativistici.
Ogni satellite trasmette un messaggio navigazionale,
che include:
1. le effemeridi trasmesse (broadcast);
2. la differenza tra la scala dei tempi del satellite
relativa al sistema GLONASS e la scala dei tempi
del sistema UTC(SU);
3. il riferimento temporale;
4. gli almanacchi GLONASS.
La determinazione delle orbite è effettuata utilizzando un
software che si serve di algoritmi a minimi quadrati. Le orbite
sono calcolati utilizzando i dati provenienti da nove giorni di
monitoraggio. Una volta che i parametri orbitali sono stimati, il
programma genera vettori di stato a intervalli di 30 minuti,
corrispondente al tempo di trasmissione delle effemeridi
GLONASS. La qualità della determinazione delle orbite dopo
il calcolo è stimato da un valore efficace di errore della
posizione dei satelliti in ordine di 11 m. Attualmente il punto
debole del sistema è proprio la precisione delle effemeridi
broadcast, comparate con quelle GPS.
Nel 2005, senza includere gli errori di orologio, arrivava
anche ad una decina di metri.
December, 2009
22 satellites.
99.7% global availability
December, 2010
24 satellites.
99.99% global availability
Il Sistema GPS+GLONASS:
Un risultato dal passato (1997)
Il Sistema GALILEO (UE)
E’ un sistema analogo al GPS con il quale condivide gli stessi principi
nella trasmissione dei dati e la stessa metodologia per il
posizionamento.
E’ il primo sistema di posizionamento e navigazione concepito per usi
civili.
Come il GPS e il GLONASS ha un segmento spaziale, uno di controllo ed
uno di utilizzo.
Come per il GPS e il GLONASS, la posizione è determinata mediante
misure di pseudo-ranges e misure di fase.
Offrirà maggiore precisione e affidabilità dei sistemi attuali.
Sarà possibile l’uso coordinato del sistema con il GPS, ottenendo
maggiore precisione e sicurezza.
GALILEO proporrà molti livelli di servizio, con un livello base gratuito
per applicazioni e servizi di interesse generale e diversi livelli di
servizio a pagamento, ad accesso ristretto per applicazioni commerciali
e professionali e per applicazioni che non devono mai subire una
qualsiasi perturbazione.
Più precisamente Galileo proporrà:
- un servizio di base (detto OS, Open Service), gratuito, per
applicazioni e servizi d'interesse generale;
- un servizio commerciale (detto CS, Commercial Service) che
permetterà lo sviluppo di applicazioni a scopi professionali e che
offrirà prestazioni potenziate rispetto al servizio di base, in
particolare in termini di garanzia di servizio;
- un servizio “vitale” (detto SOL Safety Of Life Service) di
altissima qualità ed integrità per applicazioni concernenti la vita
umana, come la navigazione aerea o marittima;
- un servizio di ricerca e salvataggio (detto SAR, Search and
Rescue Service) destinato a migliorare sensibilmente i sistemi
esistenti di assistenza in caso di emergenza e di salvataggio;
- un servizio governativo (detto PRS, Public Regulated Service)
criptato e resistente ad oscuramenti ed interferenze, riservato
soprattutto alle necessità delle istituzioni pubbliche in materia di
protezione civile, sicurezza nazionale, etc.
Il segmento spaziale sarà costituito da 30 satelliti MEO (Medium
Earth Orbits) disposti su tre orbite inclinate di 56° sul piano
equatoriale a 23616 Km di altitudine. Il periodo sarà di 14 ore e 4
minuti.
Il segmento di controllo sarà costituito da una rete di stazioni di
monitoraggio disposte intorno al globo e da due centri di controllo
in Europa.
Galileo trasmetterà 10 segnali:
6 per applicazioni e servizi di interesse generale;
2 per servizi commerciali;
2 per per servizi pubblici come la pubblica sicurezza, i vigili del
fuoco, le ambulanze, le forze armate, la guardia di finanza, etc.
Questi segnali saranno trasmessi su tre bande di frequenza
diverse (1164-1215 MHz, 1260-1300 MHz e 1559-1591 MHz) e
avranno funzioni analoghe ai corrispondenti codici del GPS.
Le portanti previste sono 4 (tutte in banda L).
Principali differenze fra GPS e Galileo
Galileo:
• Nasce come sistema civile e non militare
• Copertura estesa alle regioni con latitudini estreme
• Offre precisioni simili se non superiori grazie alla
struttura della costellazione e delle stazioni di terra
• Offre una garanzia di affidabilità inviando un messaggio
di integrità dei segnale
• Sicurezza di continuità del servizio
Le fasi di sviluppo del sistema GALILEO sono le seguenti:
2002-2010 Fase di sviluppo e di convalida del sistema (lancio
di 2 satelliti GIOVE A (2005) e GIOVE B(2008)* e
realizzazione di parte del segmento di controllo).
Per quanto riguarda il segmento di controllo
attualmente è operativo il Giove Mission Segment,
un network di 13 stazioni di monitoraggio e il Giove
Processing Centre ubicato presso l’ESTEC
(European Space Research and Technology) a
Noordwijk in Olanda. Il 21/10/’11 sono stati
lanciati altri due satelliti denominati IOV**
2012-2014 (?) Fase di spiegamento (costruzione e lancio dei
rimanenti 26 satelliti e completamento del
segmento di controllo). Nel 2012 è previsto il lancio
di altri 2 satelliti IOV.
dal 2014 (?) Fase commerciale operativa. Più probabile 2017
4^ Fase (operativa):
- ripetizione delle misure, secondo l’intervallo stabilito,
con la stessa scaletta prevista nella 3^ fase;
- riporto delle misure ripetute su quelle di impianto;
- confronto dei risultati.
Rete di inquadramento per il controllo di una frana
1000 m
1000 m
Se si hanno a disposizione 4 ricevitori
(numero minimo consigliato) si ha:
C
nB = n(n-1)/2 = 6. Solo n-1 = 3 sono
indipendenti fra loro e pertanto si
devono effettuare 2 sessioni di
D misura con un tempo di acquisizione
pari a 3 ore, un rate pari a 30”, 360
epoche, cut-off < 15°, con ricevitori a
doppia frequenza.
nB 6
B Lo schema è ridondante: R = = =2
n 1 3
Tale valore è più che sufficiente per
l’accuratezza e l’affidabilità richieste
dalla rete e rappresenta un ottimo
A compromesso senza “appesantire
(A di coordinate WGS84
note perché collegato alla troppo” il lavoro di campagna.
rete IGM95) Maggiore è il grado di ridondanza più
cresce il numero delle misure.
1^ Sessione di misura Basi indipendenti:
(dalle 6,00 alle 9,00) BC, CD e AD
C
2^ Sessione di misura
D (dalle 9,30 alle12,30)
C
B
D
B
Basi indipendenti:
A
AB, BD e AC
1000 m A
Acquisiti i dati, i risultati delle elaborazioni forniscono i valori delle
coordinate geografiche e dell’altezza ellissoidica dei vertici rilevati
nel sistema WGS84 e i relativi s.q.m. (solo per i vertici B,C,D):
D
9
B 5
A
Il rilievo e l’elaborazione dei dati si eseguono con le stesse
modalità usate per la rete di inquadramento, ottenendo così
le coordinate compensate dei punti di controllo nel sistema
WGS84 (coordinate cartesiane geocentriche X, Y,Z).
Utilizzando sempre 5 ricevitori si ripeteranno nel tempo,
U
su indicazione del geologo, i rilievi della rete di
t
inquadramento
i e quella di controllo con le stesse
identiche
l prescrizioni usate per il precedente rilievo.
i
Ottenute le coordinate dei punti da controllare bisogna
z
confrontare
z
i nuovi risultati con quelli avuti nel
precedente
a rilievo.
n coordinate sono riferite al sistema WGS84. Tale
Le
d
sistema però, come si è visto, varia con il tempo e quindi
o
per
s confrontare due gruppi di misure ripetute in epoche
differenti
e occorre introdurre, prima di confrontare i
risultati,
m una rotazione tridimensionale del sistema di
riferimento.
p
r
e
i
Per fare questo è necessario che durante ciascuna
campagna di misura si rilevino almeno 3 punti ubicati in
zone poste fuori da quella da controllare e geologicamente
stabili in modo tale che la spezzata che li unisce racchiuda
tutti i punti da controllare. Nel caso illustrato i punti sono
4 e rispettano in pieno tale esigenza.
Disponendo di 4 punti, il sistema di equazioni può essere
risolto per mezzo della teoria dei minimi quadrati e
fornire valori più attendibili delle rotazioni Rx, Ry e Rz.
Tali parametri si applicano poi al rilievo per riportarlo
allo stesso sistema di riferimento del rilievo di
impianto.
È così possibile procedere al calcolo degli spostamenti
tridimensionali dei punti sotto controllo.