2012/13
navigazione aerea - Ing.T. Morreale
Radioassistenze per la
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I radiofari non direzionali NDB sono delle stazioni, poste lungo le aerovie o in prossimit degli
aeroporti, e ubicate in posizioni geografiche adatte a fornire fix per la navigazione in rotta o per gli
avvicinamenti.
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manualmente per puntarla al radiofaro trasmittente; quando lantenna era disposta con il piano del
telaio perpendicolarmente alla direzione di provenienza del segnale non veniva percepito alcun
segnale, determinando cos il rilevamento rispetto alla/m. Associando alla misura lindicazione
letta sulla bussola magnetica, il pilota poteva determinare il rilevamento magnetico della/m rispetto
alla stazione tracciando sulla carta una linea di posizione: usando i rilevamenti di due NDB si
poteva ottenere la posizione della/m. Per volare verso il radiofaro (homing), dopo aver posto il
piano del telaio nel piano trasversale della/m, il pilota doveva dirigersi in modo da rilevare
continuamente un segnale nullo con ovvie difficolt in presenza di vento.
Successivamente i telai ruotanti manualmente sono stati sostituiti da sistemi automatici in grado
di determinare il rilevamento della stazione e di fornire tale informazione su un display; tali sistemi
sono noti con il termine di ADF (Automatic Direction Finder).
I radiofari NDB si distinguono in:
RADIOFARI HH: sono in genere NDB di navigazione installati sulle coste per servire le
rotte che attraversano ampie distese di acqua. Hanno una potenza di emissione maggiore di
2000 Watt e una portata di 75 NM.
RADIOFARI H: sono radiofari per la navigazione in rotta normalmente disseminati lungo
le aerovie. Hanno una potenza di emissione compresa tra 50 e 1999 Watt e una portata di 50
NM.
RADIOFARI MH: sono radiofari di avvicinamento, sui quali si basano normalmente le
procedure strumentali. Hanno una potenza di emissione minore di 50 Watt e una portata di
25 NM.
RADIOFARI
COMPASS
LOCATOR,
utilizzati
per
la
fase
di
avvicinamento
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Radiale selezionata
radiale opposta
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a/m
Fig.3
Considerando che gli indicatori VOR in Fig. 3 sono disposti nello stesso modo in cui li vedrebbe
un pilota seduto a bordo, per un pilota che sta volando parallelamente alla radiale selezionata (dal
basso verso lalto), lindicazione sarebbe istintiva, in quanto la lancetta indica che la radiale alla
sua (del pilota) destra. Supponendo adesso che il pilota esegua una virata di 180 e inverta la rotta,
durante la virata e mentre la/m vola poi in senso inverso, lindicatore del VOR non cambia, esso
rimane TO con la lancetta a destra. Per ora il pilota ha la radiale selezionata alla sua sinistra, e
quindi lindicazione del VOR, che non cambiata adesso antiistintiva. Qualora il pilota dopo
linversione voglia nuovamente avere la comodit di considerare istintiva lindicazione, deve
ruotare lOBS e selezionare la radiale opposta a quella selezionata prima, durante questa
operazione, la bandierina cambia da TO a FROM e la lancetta si sposta a sinistra, fornendo
unindicazione opposta alla precedente, e quindi nuovamente istintiva per il pilota. Quindi per avere
unindicazione istintiva necessario selezionare la radiale in modo da avere la bandierina in TO se
si sta volando verso la stazione, o in FROM se ci si allontana da essa. Prua e OBS devono cio
essere concordi, anche se non uguali.
Un a/m A, indipendentemente dalla sua prora, si trova sulla radiale 030 FROM o, sulla radiale
210 TO Fig. 4, ovvero la/m assumendo una prora magnetica uguale a 030 in volo di
allontanamento o outbound rispetto alla stazione (FROM), se invece assume una prua uguale a 210
in volo di avvicinamento o inbound (TO). Nello stesso modo un a/m B, indipendentemente dalla
sua prora, si trova sulla radiale 210 FROM o sulla radiale 030 TO.
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di giro, pari a 72, dal momento in
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360
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Langolo di 72 langolo di cui i due segnali risultano sfasati e rappresenta la radiale su cui si
trova losservatore.
Per finire lo spettro del segnale composito VOR comprende:
o la portante a frequenza fc modulata in ampiezza (segnale variabile);
o
o Un segnale a 1020 Hz che d lidentificativo Morse della stazione di terra, emesso almeno 3
volte in 30 sec;
o un segnale voice (banda 4 kHz) per la trasmissione di eventuali comunicazioni vocali.
Il range di funzionamento tipico del sistema VOR dipende dalla quota del velivolo ed di 200
NM circa 370.4 km.
Le stazioni VOR si suddividono in base alle loro caratteristiche e alle funzioni svolte, in:
Stazioni VOR di navigazione - (VOR/NAV), detti anche en route. Forniscono assistenza
lungo le aerovie. Le potenze trasmesse tipiche sono dellordine di 200 W, e la distanza tra
due stazioni successive 180 km. Queste stazioni operano su una banda di frequenze da
112.00 a 117.95 MHz.
Stazioni VOR terminal - . Esistono stazioni non provviste di apparato di riserva (dette
TVOR) e provviste di apparato di riserva (LVOR o HVOR, Low-altitude VOR o Highaltitude VOR). Queste stazioni sono poste in prossimit degli aeroporti, trasmettono una
potenza di circa 50 W ed operano sulla banda 108.00-111.85 MHz (decimali pari).
Stazioni VOR test - Trasmettono un segnale campione in modo isotropico (cio, il segnale
trasmesso con intensit uguale in tutte le direzioni), per consentire il controllo del
funzionamento delle apparecchiature di bordo. Sono localizzate nelle aree ad intenso traffico
aereo.
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FUSOLIERA
CIRCUITO DI RANGING
TRASMETTITORE
RICEVITORE
ANTENNA
RICEVITORE
TRASMETTITORE
RITARDO
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ricevuti da un transponder1 nella stazione VOR/DME di terra, innescano la risposta. Dopo un tempo
di reazione fissato, tr, dipendente dallelettronica del transponder di terra, questo ultimo invia una
replica (reply) allinterrogazione, su una frequenza 63 MHz al di sotto o al di sopra della portante
trasmessa. Lapparato di bordo mediante un calcolatore misura il tempo intercorso tra la
trasmissione e la ricezione degli impulsi e, noti la velocit di propagazione e il ritardo costante,
determina la distanza tra la/m e la stazione.
La distanza D (espressa in miglia nautiche) tra laereo e il transponder DME di terra
semplicemente data da:
t t r
c
2
dove t il ritardo di propagazione, c la velocit della luce (2.9979108 m/s nel vuoto), e il fattore
2 tiene conto di andata e ritorno (round-trip delay) del segnale.
In avionica il termine transponder utilizzato per indicare un ricetrasmettitore che in generale risponde a segnali
dinterrogazione. A rigore, quindi, la stazione DME di terra ad essere equipaggiata con un transponder. uso comune,
in ogni caso, riferirsi anche allinterrogatore di bordo col nome transponder.
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orizzontalmente; a una certa distanza dalla stazione la differenza trascurabile, ma quando la/m
opera nelle vicinanze della stazione a quote considerevoli la differenza non pu essere trascurata. D
lipotenusa di un triangolo rettangolo i cui cateti sono la quota del velivolo e la distanza a terra
(ground, o map, range). Lassunzione di Terra piatta accettabilissima, visti gli ordini di grandezza
delle quote (5-20 km) rispetto al raggio terrestre medio (6378.14 km), anche se, come detto prima,
per aerei ad alta quota la differenza tra lo slant range e il map range, quando laereo a grande
distanza dal transponder DME, pu diventare significativa.
Lequipaggiamento di bordo trasmette coppie di impulsi a RF in banda L; tali impulsi
dinterrogazione vengono trasmessi a coppia per ridurre o evitare interferenze con altri sistemi ad
impulsi nella banda di lavoro del sistema DME.
Il transponder di terra riceve gli impulsi RF, si accerta che lintervallo di tempo che li separa
abbia il valore corretto, introduce un ritardo t r, e trasmette una replica di due impulsi simili a quelli
ricevuti, ma ad unaltra frequenza portante (detta frequenza di reply, per distinguerla dalla frequenza
di interrogazione), per fare in modo che laereo riceva solo segnali dalla stazione di terra, anzich
una mescolanza di segnali di terra e da altri velivoli, che possono avere grosse variazioni in
intensit. Il transponder di bordo misura il t utilizzando come riferimento listante in cui il primo
dei due impulsi di reply raggiunge il 50% del suo valore massimo.
Un interrogatore DME di un aereo potrebbe ricevere impulsi di replica non destinati ad esso, ma
ad altri aerei che hanno interrogato la stazione di terra, per cui gli impulsi di replica che la stazione
DME intende inviare ad un altro velivolo, cos come impulsi che il transponder trasmette anche
quando non c nessuna interrogazione costituiscono il fenomeno dello squitter, e linterrogatore
deve separare le repliche giuste dallo squitter. Pi precisamente, deve riconoscere le repliche ad
esso destinate e rifiutare tutte le altre coppie di impulsi (questa funzione chiamata searching), e
deve ricavare le opportune informazioni di distanza, una volta riconosciuta la reply corrispondente
alla sua interrogazione (questa funzione detta tracking).
Generalmente, dopo uninterrogazione un certo numero di impulsi sar ricevuto dal transponder,
e il tempo di ritardo t tra linterrogazione e la risposta dovrebbe essere pi o meno lo stesso per
interrogazioni successive, con lievi differenze dovute al moto dellaereo. Il metodo per separare
repliche indesiderate si basa su questo concetto. Viene inviato un certo numero di interrogazioni, e
vengono analizzate le repliche, verificando che, tra le diverse coppie di impulsi ricevuti dopo una
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singola interrogazione, solo una replica per ogni interrogazione arrivata dopo lo stesso t, mentre
le rimanenti hanno tempi di arrivo casuali, e costituiscono, per il velivolo in esame, squitter.
Oltre alla distanza dalla stazione il calcolatore del DME misura anche la velocit di variazione di
tale distanza e la traduce in velocit al suolo espressa in nodi. Naturalmente il valore della GS
mostrata dal DME corrisponde alla velocit al suolo, quando la/m si sta allontanando o
avvicinando direttamente alla stazione. Nei casi limite in cui la/m vola al traverso o in un cerchio
intorno alla stazione, la velocit indicata dal DME zero, in quanto la distanza non subisce alcuna
variazione.
Altra funzione del DME, consequenziale alle due precedenti, il calcolo del tempo in minuti
primi necessario a giungere alla stazione (TTS = Time To Station). Tale indicazione valida
solamente quando la/m si muove direttamente verso la stazione.
Un tipico numero di aeromobili gestiti da una stazione DME 100.
Il pannello frontale di una tipica apparecchiatura DME da aereo, fornisce simultaneamente la
distanza (in N/M), la velocit al suolo (in Kts) e il tempo (in minuti) oltre alla frequenza.
Sia lapparato di bordo sia la stazione a terra trasmettono e ricevono attraverso ununica antenna.
Quella dellapparato di bordo installate sugli aeromobili sono del tipo a lama, tipicamente
posizionate nella parte inferiore della fusoliera, isolate con opportune guarnizioni (Fig. 9), mentre
quella della stazione a terra unantenna omnidirezionale. Ogni 30 secondi le stazioni al suolo
emettono il proprio segnale di riconoscimento, costituito da tre lettere in alfabeto Morse modulate
sulla frequenza di 1350 HZ.
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Nelle stazioni aeroportuali le stazioni DME possono essere associate con lILS o con lMLS, e
definite DME-P (o di precisione) in quanto permettono di ottenere la distanza con un margine di
errore compreso entro 15 m.
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Altezza di decisione
DH
60m
RVR
RVR
(o visibilit
550m
800m)
350m
200m
DH = 0
RVR = 0
Tabella 1.
LRVR (Runway Visual Range) un sistema posizionato in una zona adiacente alla pista
datterraggio. Una sorgente luminosa di intensit nota proiettata lungo una distanza
predeterminata (396 m, o 1200 piedi), e un rivelatore elettronico, detto trasmissometro , determina
se la luce visibile o meno. Questa informazione comunicata alla torre di controllo, e
comunicata al pilota per il processo decisionale relativo allatterraggio.
Con il sistema ILS si pu effettuare un avvicinamento strumentale fino allaltezza di
decisione (DH, Decision Height) negli avvicinamenti di precisione, ed la quota alla quale il
pilota, se non vede le luci datterraggio o la pista, deve riattaccare, attendere un miglioramento del
clima, o dirigersi verso un altro aeroporto. Nel caso in cui riattacchi, il pilota esegue una procedura
che si chiama missed approach, o atterraggio mancato, che essenzialmente un allontanamento
dalla pista controllato e regolato da apposite istruzioni. Una pista tipica per atterraggi di precisione
larga 50 m e lunga da 2700 a 4000 m. Attualmente, circa 1000 aeroporti nel mondo hanno una pista
certificata per la categoria III, mentre circa 1500 sono gli ILS (al 1996) operativi nel mondo, con
circa 117 000 aerei equipaggiati con uno o pi ricevitori ILS.
La stazione ILS di terra emette due fasci di radioonde che permettono di definire altrettanti piani,
con polarizzazione orizzontale, uno detto glide slope e laltro localizer: il primo un piano inclinato
rispetto alla pista di circa 2,5, tale da intercettare la pista a una distanza di circa 1000ft oltre la
soglia (Fig. 10); e il secondo un piano verticale contenente lasse centrale della pista e indica lo
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scostamento del velivolo rispetto allasse centrale della pista. Dallintersezione dei due piani si
ottiene la corretta traiettoria di discesa (glide path).
Localizer
LOC
Glide Slope
GS
Glide Path
Fig. 11 Il sentiero ILS, costituito dallintersezione fra il piano localizzatore e il piano di planata e
un indicatore ILS.
Il localizer, costituito da un sistema di antenne, che emettono una frequenza VHF, compresa tra
108.10 MHz e 111.95 MHz, con 40 canali spaziati di 50 kHz fra loro, e potenza trasmessa
dellordine di 100 W. Le antenne del localizer sono situate tra 200 e 330 m dalla fine della pista.
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Il segnale del localizer viene ricevuto entro un settore, centrato nelle antenne, di ampiezza
35 rispetto allasse della pista fino a una distanza di 17 NM, mentre tra 17 NM e 25 NM il segnale
pu essere ricevuto soltanto in un settore di 10. Nel piano verticale il segnale viene ricevuto
entro 7 di elevazione (Fig. 12).
-35
10NM
17NM
+35
-10
25NM
+10
7
LOC
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90 Hz
150 Hz
150Hz
21
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10NM
+ 8
1.75
GP
0.45
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Il marker esterno (OM, Outer Marker) posto a circa 5 NM prima della soglia pista, quando
la/m lo attraversa, sul quadro di controllo del ricevitore si accende una luce blu e pu essere udito
in cuffia un segnale costituito da una serie di linee ottenuto attraverso una modulazione a 400 Hz.
Il marker medio (MM, Middle Marker) posto a circa 0.6 NM prima della soglia pista, in modo
che nel momento del suo sorvolo la/m si trovi ad unaltezza di 200 ft che laltezza di decisione
per un avvicinamento di I categoria. Quando la/m attraversa il MM, sul quadro di controllo del
ricevitore si accende una luce di colore ambra, e pu essere udito in cuffia un segnale costituito da
punti e linee, ottenuto attraverso una modulazione a 1300 Hz.
Per gli ILS di categoria superiore alla I, c un marker interno (IM, Inner Marker) posto a una
distanza dalla soglia pista, tale che, quando la/m lo attraversa, si trova allaltezza di decisione
relativa alla categoria dellILS; sul quadro di controllo del ricevitore si accende una luce bianca e
pu essere udito in cuffia un segnale costituito da una serie di punti ottenuto attraverso una
modulazione a 3000 Hz.
RICEVITORE MARKER
OUTER MARKER
COLORE
BLUE
CODICE MORSE
____
MIDDLE MARKER
AMBRA
. _. _
In alcuni INNER MARKER
aeroporti
WHITE
.....
associato allOM o al MM, installato un radiofaro NDB che aiuta il pilota durante la manovra di
avvicinamento iniziale; in alcuni casi associato al LOC, pu essere installato un DME in modo da
fornire una continua informazione di distanza.
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avvicinamento costante, per fare ci il pilota adopera piccole variazioni di beccheggio per
mantenere il glide.
MLS-LORAN -OMEGA
Le limitazioni dellILS hanno favorito lo studio di un sistema pi flessibile, MLS (Microwave
Landing System), capace di migliori prestazioni, basato sullimpiego di microonde. Il sistema MLS
presenta i seguenti vantaggi:
Permette lutilizzo di traiettorie di avvicinamenti pi flessibili;
possibile effettuare, nel rispetto delle minime di separazione, avvicinamenti
simultanei;
Il possibile impiego di pi traiettorie in avvicinamento minimizza limpatto acustico
sullambiente in quanto, a differenza dellILS che prevede ununica traiettoria, gli
aa/mm sono distribuiti su uno spazio maggiore;
Lo stesso impianto pu essere usato per piste adiacenti;
Le antenne, di modeste dimensioni, possono essere facilmente trasportate;
Il sistema dispone di 200 canali di frequenza;
I segnali, a differenza di quelli dellILS, sono meno soggetti ad interferenze.
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Il LORAN (Long RAnge Navigation, navigazione a lungo raggio) fu ideato e realizzato negli
Stati Uniti, durante il periodo della seconda guerra mondiale, come sistema sostitutivo della
navigazione astronautica. Il LORAN fa parte della famiglia dei sistemi di navigazione iperbolica.
Con lavvento dei sistemi di navigazione satellitare, MLS, LORAN e OMEGA sono ormai in
disuso o addirittura dimessi.
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con altri sistemi simili, il GPS destinato a diventare lunico sistema di navigazione globale, per
tutte le fasi del volo, denominato GNSS (Global Navigation Satellite System).
Fra queste infrastrutture, va ricordato il servizio EGNOS (European Geostationary Navigation
Overlay Service), costituito da una rete di stazioni di terra che elaboreranno i segnali di navigazione
di Galileo e di alcuni satelliti geostazionari. Il 2010 la data fissata per il funzionamento a regime.
Il principio di base di entrambi i sistemi, GPS e GLONASS, simile: un certo numero di satelliti
(una costellazione) in orbita irradiano una serie di segnali radio con un preciso riferimento
temporale. Lutente a terra registra listante in cui ha ricevuto i segnali e calcola la sua distanza dal
satellite, e quindi la posizione del suo ricevitore, misurando i ritardi di propagazione e conoscendo
la posizione del satellite al momento della trasmissione. La tecnica di ranging (misura della
distanza) quindi basata sul tempo darrivo dellonda elettromagnetica (TOA, Time Of Arrival), ed
denominata anche one-way ranging, a differenza delle tecniche radar di determinazione della
distanza, che sfruttano la propagazione di un impulso in andata e ritorno da un bersaglio (two-way
ranging).
Le caratteristiche generali che distinguono i sistemi di radionavigazione basati su satellite da
quelli basati su stazioni di terra sono essenzialmente tre:
il sistema GPS a copertura globale, senza zone cieche o riduzione di precisione in
determinate aree, mentre molti sistemi terrestri a lungo raggio hanno anomalie di
propagazione dovute ad effetti atmosferici, ionosferici e da sorgenti terrestri e/o
solari/planetarie, anomalie che degradano laccuratezza di posizionamento.
I sistemi satellitari possono fornire informazioni di navigazione tridimensionali (latitudine,
longitudine e quota). Il GPS, in particolare, pu essere utilizzato per applicazioni che richiedono
la sincronizzazione di segnali e il trasferimento di informazioni temporali (time-transfer
applications), grazie allelevatissima accuratezza degli standard di frequenza (orologi atomici) a
bordo di ogni satellite. Linformazione temporale ha unaccuratezza di 340 ns rispetto al tempo
UTC.
la precisione e laccuratezza del sistema GPS possono essere molto pi spinte rispetto ai sistemi
terrestri di navigazione a corto e lungo raggio (TACAN, VOR/DME), perch la propagazione
delle onde elettromagnetiche rigorosamente line-of-sight, senza multipath che pu introdurre
distorsioni o ritardi incogniti. La politica del Dod anzi quella di soppiantare completamente,
almeno sui velivoli militari, i sistemi di navigazione radioassistita a corto e medio raggio.
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Il sistema GPS si suddivide in tre componenti: il segmento spaziale, che costituito da una
costellazione di 24 satelliti, di cui 21 operativi e 3 di scorta, uniformemente spaziati a quattro a
quattro su sei diverse orbite, il segmento di controllo, costituito da cinque stazioni di controllo a
terra, di cui la pi importante la Master Control Station (MCS), situata nella Falcon Air Force
Base, nei pressi di Colorado Springs (USA), e infine il segmento di impiego, costituito dai
ricevitori GPS installati su un aereo, una nave o addirittura portatili. Il costo stimato del sistema
GPS intorno ai 10 miliardi di dollari.
Segmento spaziale. I satelliti orbitano ad una quota di 20200 km, ad una velocit di circa 3.9
km/s, e con una inclinazione di 55 rispetto al piano equatoriale terrestre, in orbite
praticamente circolari, con periodo di ripetizione dellorbita tale che esattamente due orbite
vengono percorse in un giorno sidereo2 (24h).
Segmento di controllo. Ha la funzione di stazione di sorveglianza ed il compito
di verificare il corretto funzionamento della costellazione GPS, inviando ai
satelliti i segnali necessari per correggere la posizione e per ricalibrare
giornalmente gli orologi atomici di bordo, ci serve per determinare la
posizione tridimensionale con la dovuta precisione.
Segmento di impiego. costituito dagli utilizzatori che possono essere i pi disparati
e senza limitazione di numero: navi, aerei militari e civili, mezzi terrestri, sottomarini e singoli
soldati.
A differenza del DME che misura il tempo impiegato, da un impulso di energia elettromagnetica
emesso da bordo dellaereo, a compiere il percorso di andata e ritorno tra laereo e la stazione e lo
trasforma in distanza moltiplicandolo per met della velocit della luce, il GPS misura direttamente
il tempo impiegato dai segnali emessi dai satelliti a raggiungere il ricevitore e lo trasforma in
distanza moltiplicandolo per la velocit della luce. Il DME un sistema attivo in quanto deve
sollecitare con uninterrogazione la risposta di una stazione a terra altrimenti muta, il GPS passivo
poich misura le distanze elaborando i segnali che i satelliti emettono comunque in continuazione.
Il giorno sidereo lintervallo di tempo necessario alla Terra per ruotare di 360
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Tabella 2
VOR/DME, Loran-C, ILS e radiofari (NDB) a confronto con i sistemi di radionavigazione satellitari.
Bibliografia
Assistenza al volo e controllo del traffico aereo V. Nastro-Ed. Ulrico Hoepli-MI.
Teoria del volo conforme a JA-FCL Rizzardo Trebbi Ed. Aviabooks luglio 2003.
Da un aeroporto allaltro. Da VFR a IFR-Radar IV edizione Giancarlo Gazia-IBN Editore.
Appunti Sistemi di guida e navigazione aerospaziali Salvatore Ponte.
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