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IL GEORADAR (GPR-GROUND

PENETRATING RADAR)

Metodo elettromagnetico d’indagine sub-


superficiale per indagini non distruttive ad alta
risoluzione del terreno.

SCOPO: identificare strutture e oggetti


sotterranei sfruttando la propagazione
delle onde.
IL GEORADAR (GPR-GROUND
PENETRATING RADAR)
Antenna trasmittente che invia nel
sottosuolo il segnale elettromagnetico

Diffusione dell’onda nel sottosuolo

se colpisce un oggetto o una superficie


con caratteristiche elettriche e magnetiche
diverse da quelle del mezzo in cui si sta
diffondendo, parte dell’energia viene
riflessa e torna verso la superficie, mentre
il resto continua a propagarsi verso il
basso
IL GEORADAR (GPR-GROUND
PENETRATING RADAR)

L’onda che torna in superficie è intercettata da un’antenna


ricevente e registrata per le elaborazioni successive; essa è
costituita dalla sovrapposizione degli echi dei diversi bersagli che
si trovano nel diagramma di radiazione dell’antenna trasmittente.
IL GEORADAR (GPR-GROUND
PENETRATING RADAR)
VANTAGGI:
 grazie alla continuità delle
LIMITI APPLICATIVI: sezioni, si ottiene un dettaglio
unico
 Presenza di materiali umidi
 rapidità esecutiva
Disturbi elettromagnetici
 possibilità di esaminare
Irregolarità del suolo
qualsiasi superficie
Ambienti coperti
 informazione volumetrica e
tridimensionale del sottosuolo e
perfetta ubicazione dei reperti
IL GEORADAR (GPR-GROUND
PENETRATING RADAR)
GPR

Sistema di acquisizione (S.A.) Trasduttore (antenna)


La scelta dell’antenna, con frequenze
comprese tra i 50 e i 2500 Mhz, dipende
dalle caratteristiche del suolo, dalla
natura/dimensioni degli oggetti ricercati e
dalla profondità e dalla risoluzione che si
vuole ottenere.

MONOCANALE o MULTICANALE

SIR-2 SIR-10
IL GEORADAR (GPR-GROUND
PENETRATING RADAR)
Frequenza Durata Risoluzione Penetrazione Peso (kg)
(Mhz) impulso (ns) (cm) (m)

100 10 10 2-18 35

300 3 3 1-8 31

500 2 2 0.5-4 4

1000 0.75 1 0.1-1 1.8

Esempi e caratteristiche di antenne usate a scopi archeologici


IL GEORADAR (GPR-GROUND
PENETRATING RADAR)

Prima del rilievo con il GPR….

IMPOSTAZIONE MAGLIA DI MISURA,


ORIENTAMENTO PROFILO E SCELTA ANTENNA

RILEVAMENTI
ANALISI SITO
TOPOGRAFICI

INFORMAZIONI GEOLOGICHE
TERRENO
IL GEORADAR (GPR-GROUND
PENETRATING RADAR)
AQUISIZIONE, ELABORAZIONE E INTERPRETAZIONE DATI

L’antenna, trascinata sul suolo da un operatore, invia una quantità di energia elettromagnetica tramite impulsi
emessi ad una certa frequenza. Un apparato ricevente ottiene gli echi prodotti dalle variazioni geologiche e produce
un’immagine sul monitor e registra questi radargrammi.

L’elaborazione dei dati si basa su una stazione formata da un Pc, con installati software che consentono di elaborare i
dati provenienti dalle antenne.

filtraggi per la rimozione dei


disturbi e del rumore,
l’elaborazione topografica
L’interpretazione si basa sull’esperienza dell’operatore, che deve riconoscere anomalie di ampiezza, fase e
frequenza del segnale alle varie profondità.

deviazioni di una situazione normale; la correlazione fra vari profili


di queste deviazioni consente l’individuazione di strutture d’interesse
archeologico attraverso la percezione di forme geometriche

Per rendere più comprensibile il risultato delle indagini, è possibile applicare delle
procedure che consentano di dare maggiore amplificazione alle anomalie di scarsa
potenza.

Una rappresentazione con falsi colori delle sezioni che


permette di accentuare i minimi contrasti presentati nella
scala di grigio
COSTI

• Il Georadar è uno dei metodi geofisica più costosi; lo


strumento in sé costa dai 15000 ai 50000 euro;
• È necessario avere a disposizione minimo due persone;
• Il noleggio di un o strumento con operatore si aggira
attorno ai 850 -900 Euro giornalieri, mentre altre società
propongono l’esecuzione di un’indagine con prezzo al
metro che si aggira dai 6,20 ai 10,00 €/m con un ulteriore
spesa di trasporto degli strumenti di 260 euro ed un costo
di spostamento degli strumenti per ciascun profilo di 100
Euro.
GEORADAR IN ITALIA
Guardando all’evoluzione della tecnologia GPR in Italia il
progetto Archeoradar rappresenta il primo passo verso lo
sviluppo di un sistema radar da utilizzare esclusivamente in
ambito archeologico.

Archeoradar è un dispositivo in
grado di monitorare il terreno fino
ad una profondità di oltre 5 metri,
collaborazione tra la Soprintendenza rivelando la forma e la posizione
per i Beni Archeologici del Molise, la degli elementi interrati.
società I.D.S., il Dipartimento di
Ingegneria Civile dell’Università di
Pisa ed il Ministero dell’Istruzione
GEORADAR IN ITALIA
Caratteristiche: Vantaggi ed applicazioni:
•non reca danni meccanici, chimici o •programmazione della priorità
fisici all’area sottoposta ad indagine dello scavo
•è possibile variare capacità di •possibilità di programmare le
penetrazione e risoluzione (basse opere pubbliche per non
frequenze = max. penetrazione; alte interferire con i resti
frequenze = max. risoluzione) archeologici
•informazione volumetrica del sottosuolo •redazione di mappature
•posizionamento molto preciso complessive e di dettaglio
•studio ed analisi di
pavimentazioni, pareti, murature
e strutture di vario genere
•indagini su statue ed affreschi
GEORADAR A SEPINO-ALTILIA
Sepino-Altilia è un’antica città romana del V-VI secolo a.C. dove si sviluppò il
primo centro abitato del popolo dei Sanniti Pentri.
All’interno di questo sito archeologico sono state condotte indagini archeoradar nelle
aree del:
 Teatro

l’edificio più  Foro


importante della città,
risalente al II-IV sec. era il centro di tutte le
d.C, situato  Macellum attività della città
all’interno della città
e più precisamente
 Terme era l’antico mercato,
nella zona nord, a
chiamato macellum perché
ridosso delle mura di
era il luogo adibito al
cinta
macello delle carni
GEORADAR A TIVOLI
STRUMENTO: GEORADAR RIS

AREA INDAGATA: STADIO

FIG: configurazione del RIS/S Unità di acquisizione sul campo


GEORADAR A TIVOLI

Presenza di una
struttura obliqua
rispetto al
modulo di
Questa struttura
copertura della
era ampia circa
scansione, a una
0,80 metri e
profondità di
lunga 15
0,80-1,00 metri.

FIG: mappa termografica dello stadio, che rispecchia le


mappe ottenute col georadar.
GEORADAR A TIVOLI

Lo scavo successivo ha rivelato la


presenza di un canale scavato nel
terreno, ricoperto con una lastra di
travertino; due le ipotesi della sua
funzione: un canale di scolo per
l’acqua piovana o un canale per
convogliare le acque termali della
villa.
GEORADAR ALL’ESTERO

• GIAPPONE (Komochi-Mura)

• SPAGNA (Valenza)

• USA (Arizona e Florida)

• GRECIA (Gortina)
GEORADAR IN GIAPPONE

SITO: villaggio di Komochi-Mura, parte centrale del Giappone.

TERRENO: spesso strato di pomice derivante dall’eruzione del vicino vulcano


Futatsudake del VI secolo.

DURATA INDAGINE GPR: 10 anni.

Velocità di propagazione delle


SCOPO: ritrovare l’antico villaggio. onde elevata, grazie alla
costante dielettrica molto
bassa
STRUMENTO UTILIZZATO: Georadar-2
GEORADAR IN GIAPPONE

RISULTATI: l’utilizzo del GPR ha


permesso l’individuazione di:

 due diversi tipi di abitazioni Pit-dwelling

Surface-dwelling

quadrate
 tombe (Kofun)
circolari
GEORADAR
IN SPAGNA

SITO: Cattedrale di Valenza.

Planimetria della cattedrale e


TERRENO: la Cattedrale sorge su un’area di depositi di origine localizzazione dei profili
GPR: (1) navata centrale, (2)
alluvionale (ghiaia, sabbia, argilla). navate laterali, (3) ambulacro,
(4) transetto, (5) altare. Le
frecce indicano le direzioni
lungo le quali si sono acquisiti
STRUMENTO USATO: Georadar con frequenza di 500 Mhz i profili GPR (denominati con
P1, P2, ecc ).
(compromesso tra la potenza necessaria e la risoluzione richiesta
per individuare oggetti di piccole dimensioni)

SCOPO: avere informazioni riguardo ad alcuni documenti e


vecchie mappe e per monitorare e analizzare l’estensione e la
potenziale pericolosità di una chiazza di umidità sul pavimento.
GEORADAR IN SPAGNA

STRUTTURE INDIVIDUATE:
 Cripte

Muro della costruzione romanica

Tombe

Ossari

Bacino sotterraneo che origina la grande chiazza di umidità


sul pavimento
Riflessione prodotta da tre tombe sotto il pavimento della
cattedrale.
(a) Profilo P1 ottenuto lungo la navata centrale. (b) Profilo P5 ottenuto nelle

vicinanze dell’altare, (ogni tacca indicata in superficie corrisponde ad un


metro).(1)muro romanico, (2) cripta di “Capuchinos”, (3) cripta, (4) tomba.
Profilo acquisito lungo una cappella laterale della cattedrale,
dove si individua la possibile presenza di un ossario (profilo P8).
GEORADAR IN ARIZONA
Il villaggio di Elden Pueblo, che sorgeva in questa zona intorno
al 1200 fu uno dei maggiori centri abitati della zona. Le
abitazioni avevano struttura molto semplice: veniva scavata
una buca nel terreno, intorno ad essa venivano erette delle
mura di pietra a poi il tutto veniva ricoperto con legna o pelli di
animali. Un'altra particolarità del villaggio erano le tombe.
Durante le sepolture venivano posizionate delle pietre vicino
alla testa ed ai piedi delle salme. Le dimensioni di queste pietre
sono tali da generare delle forti riflessioni facilmente
individuabili nei profili acquisiti e questo permette di
individuare e definire precisamente la zona dove dovrà essere
effettuato lo scavo.

Le anomalie indicate con le lettere A, B, C, D, E localizzano le strutture


tratteggiate nella mappa di figura precedente.
Mappa dei reperti già noti individuati con il GPR.
GEORADAR IN FLORIDA
I dati acquisiti nella località di Sebastian sono stati utilizzati per verificare la presenza di
relitti lungo la costa per testare l'efficienza del GPR lungo i terreni costieri; la profondità di
penetrazione delle onde è limitata in questa zona dalla presenza di acque.
Le spiagge e le dune della zona sono costituite prevalentemente da granelli di quarzo e
frammenti di conchiglie.
I dati sono stati acquisiti lungo cinque spiagge e lungo alcune dune sabbiose vicino alla
costa.
La scelta della localizzazione dei profili è stata effettuata sulla base di studi sulle correnti
oceaniche ed in base alla presenza di oggetti precedentemente scoperti.

Interpretazione
del profilo
ottenuto col
georadar
GEORADAR A GORTINA
CAMPAGNA DI SCAVO 2004
(TEATRO DI PYTHION)
UNIVERSITA’ DI PADOVA

GEORADAR SIR
3000

SCOPO: VERIFICARE LA PRESENZA O ASSENZA DI


ANOMALIE SIGNIFICATIVE IN ALCUNI SETTORI
DEL TEATRO NON ANCORA INDAGATI

• zona retrostante la cavea (AREA 1)


• zona extrateatro a nord del muro est-ovest di chiusura
dell’edificio (AREA 2)
GEORADAR A GORTINA

PROBLEMA PER L’UTILIZZO DEL GEORADAR:


• la forte irregolarità del piano campagna, alterato dalla
presenza di elementi lapidei di grandi dimensioni e sporadici
laterizi, condiziona il recupero delle informazioni, non
consentendo una aderenza continua del dipolo al suolo.

• la consistenza estremamente farraginosa del terreno, in


larga parte risultato dell’accumulo di riporti esterni e dello
sfaldamento della malta dei crolli delle strutture del teatro,
ha limitato fortemente il recupero delle informazioni
SCARSE
ANOMALIE
RINVENUTE

Anomalie diffuse a 1 metro circa di profondità,


interpretate come blocchi di crollo derivanti
dalle sostruzioni del sovrastante ordine di
scalinate
CONCLUSIONE

Con questi pochi ma significativi esempi abbiamo


dimostrato come il GPR possa essere utilizzato in
ricerche archeologiche con buoni risultati in situazioni
ed ambienti molto diversi tra loro.
Però è importante che oltre, a questa tecnica, si
utilizzino altre metodologie di indagine geofisica
contemporaneamente, in modo da avere maggior
quantità e accuratezza dei dati .

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