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della Materia
combustione
Magnesio Ossido di
magnesio
+ ossigeno
80 g di reagenti 80 g di prodotti
Il numero di sostanze può variare, ma la quantità totale di materia
rimane costante!
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Proust
Un’altra osservazione chimica fondamentale è data dalla legge della composizione
definita e costante (o legge delle proporzioni definite) elaborata da Joseph-Louis Proust:
in un composto chimico gli elementi sono sempre combinati in rapporti in massa costanti
e definiti.
Si può pertanto esprimere, per ciascun composto, la percentuale in massa (indicata con
wt%) di ciascun elemento:
Frazione in massa = massa dell’elemento / massa del composto
Percentuale in massa = Frazione x 100
Esempio: Carbonato di calcio CaCO3
Analisi in massa Percentuali in massa
8,0 g calcio 40 wt% calcio
2,4 g carbonio 12 wt% carbonio
9,6 g ossigeno 48 wt% ossigeno
Totale: 20,0 g Totale 100 wt%
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Dalton
John Dalton osservò un particolare fenomeno quando due elementi erano in grado di
combinarsi per formare più di un composto.
La legge delle proporzioni multiple enuncia che, se gli elementi A e B reagiscono per
formare (a seconda delle condizioni sperimentali) due diversi composti, le differenti
masse di B che si combinano con una massa fissa di A possono essere espresse come
rapporti di numeri interi piccoli.
-> Perché gli elementi si combinano nei composti in certe proporzioni e non in altre? (Es.
perché due atomi di H e uno di O e non 3 atomi di H e uno di O, nella molecola d’acqua)
-> Non prevede la formula delle molecole (perché H2O e non HO1/2?)
- > Il modello dell’atomo indivisibile non era in grado di spiegare l’esistenza di particelle
dell’atomo.
Nel tubo di vetro sotto vuoto sono inseriti degli elettrodi metallici collegati ad
un generatore di differenza di potenziale.
Quando il generatore è acceso, si genera un raggio dal catodo (-) all’anodo (+)
(raggio catodico) che va ad incidere sulla superficie terminale del tubo
rivestita di un materiale in grado di emettere luce se colpito dal raggio
(fosforo).
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Thomson
-> In questo modo, Thomson dimostrò che i raggi catodici erano fasci di particelle dotate di
carica negativa proveniente dall’interno degli atomi costituenti l’elettrodo di carica
negativo (catodo).
-> Inoltre, Thomson constatò che tali particelle cariche (che verranno poi chiamate
elettroni) erano identiche anche cambiando il metallo al catodo: quindi gli elettroni
dovevano far parte di tutta la materia.
-> Con questo esperimento Thomson riuscì anche a misurare il rapporto massa/carica delle
particelle costituenti i raggi catodici cioè gli elettroni, e si accorse che avevano massa
minore di 1/1000 di quella dell’atomo di idrogeno (elemento più leggero)
-> Invalidò così il postulato di Dalton: gli atomi possono essere divisi in particelle ancora
più piccole.
-> Il valore calcolato da Millikan differisce solo per l’1% da quello noto di -1.602∙10-19 C
(coulomb).
kg = 9.109 ∙ 10-28 g
-> Gli elettroni hanno carica negativa però gli atomi nel loro insieme risultano neutri!
-> Gli scienziati intuirono quindi che ogni atomo doveva contenere anche una certa
quantità di carica positiva.
-> Thomson ipotizzò un modello dell’atomo simile all’impasto di un panettone, con un
ammasso di materiale positivo nel quale sono gli elettroni si trovavano sospesi.
Modello di Rutherford
-> I protoni hanno carica uguale ed opposta a quella degli elettroni (neutralità dell’atomo) e
Chimica 01: I Componenti della Materia julia.amici@polito.it 15
la loro massa è pari a 1,7.10-27 kg.
I neutroni
Il modello atomico di Rutherford spiegava quasi tutto, tranne il neutrone scoperto da
Chadwick (Premio Nobel in Fisica in 1935)
-> I progressi tecnici consentirono di realizzare lo spettrometro di massa, uno strumento
atto a determinare la massa atomica.
-> Grazie allo spettro di massa, gli scienziati si accorsero che non tutti gli atomi di uno stesso
elemento possedevano la stessa massa. Ad es: un campione di neon puro ha la maggior
parte degli atomi con massa circa 20 volte maggiore di quella dell’idrogeno atomico, mentre
altri atomi erano 21 o 22 volte più pesanti di quest’ultimo.
-> Il nucleo atomico contiene particelle elettricamente neutre: i neutroni.
-> I neutroni hanno circa la stessa massa dei protoni e quindi aumentano in modo
significativo la massa atomica. Pertanto, un numero diverso di neutroni all’interno del
nucleo da origine ad atomi di massa diversa, anche nel caso si tratti di atomi dello stesso
elemento.
Chimica 01:
-> Protoni I Componentivengono
e neutroni della Materiadenominati
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nel loro insieme nucleoni 16
Struttura dell’atomo
Teoria atomica odierna:
-> Un atomo è una entità sferica, elettricamente neutra, costituita da un nucleo centrale
positivo e circondato da uno o più elettroni negativi che si muovono rapidamente nel
volume intorno al nucleo, trattenuti dall’attrazione esercitata su di essi dal nucleo.
-> Il nucleo è costituito da protoni e neutroni, eccetto il nucleo dell’idrogeno, che ha un
solo protone.
-> Un atomo è neutro perché il numero di protoni nel nucleo è uguale a quello degli
elettroni intorno al nucleo.
-> Il nucleo contribuisce al 99.97% alla massa atomica, ma occupa un volume piccolissimo
(denso).
-> Il diametro di un atomo (circa 10-10 m = Ă) è circa 10000 volte quello del nucleo (10-14
m), come una mosca all’interno di uno stadio!
Nucleoni Particelle
subatomiche
La massa atomica del Si riportata nella Tavola Periodica è pari a 28.0855 u.m.a. : essa si
può calcolare sommando i contributi delle masse atomiche dei tre diversi isotopi del Si,
“pesati” per le diverse abbondanze relative.
Il contributo del 28
14Si sarà: 27,97693 u.m.a. x 0,9223 = 25,8031 u.m.a.
29
Il contributo del 14Si sarà: 28,976495 u.m.a. x 0,0467 = 1,3532 u.m.a.
Il contributo del 30
14Si sarà: 29,973990 u.m.a. x 0,0310 = 0,9292 u.m.a.
Sommando i tre contributi si ottiene la massa atomica del Si riportata nella Tavola
Periodica: 25,8031 u.m.a. + 1,3532 u.m.a. + 0,9292 u.m.a. = 28,0855 u.m.a.
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La Tavola periodica
Alla metà del XIX secolo si erano accumulate enormi quantità di informazioni concernenti
-> Parecchi ricercatori notarono regolarità ricorrenti o periodiche, e proposero schemi per
-> Nel 1871 Dmitrij Mendeleev pubblicò uno schema che elencava gli elementi secondo
massa atomica crescente e avente disposizione per cui elementi con proprietà chimiche
simili occupavano la stessa colonna, ne derivò l’attuale tavola periodica degli elementi.
-> Ogni elementi ha una casella che contiene il numero, il simbolo e la massa atomica. Le
caselle sono disposte in ordine di numero atomico crescente da sinistra verso destra.
-> Le caselle sono disposte in un reticolato di periodi (righe orizzontali) e gruppi (colonne
-> I gruppi 1, 2, 13-18 contengono gli elementi dei gruppi principali, mentre i gruppi 3-12
contengono gli elementi di transizione. Al di sotto del corpo principale della tavola sono
collocate due serie di elementi di transizione interna, che si inseriscono tra gli elementi
-> Il gruppo 1 (IA), tranne l’idrogeno, comprende i metalli alcalini (Li, Na, K, Rb, Cs)
-> Il gruppo 2 (IIA) è costituito dai metalli alcalino-terrosi (Be, Mg, Ca, Sr, Ba).
-> Il gruppo 18 (VIIIA) è quello dei gas nobili, poco reattivi (He, Ne, Ar, Kr, Xe).
-> Gli elementi di un gruppo hanno proprietà chimiche simili, quelli di un periodo hanno
Gli elettroni degli atomi degli elementi interagenti intervengono nella formazione dei
-> trasferimenti di uno o più elettroni dagli atomi di un elemento a quelli di un altro, per
-> Condivisione di elettroni tra atomi di differenti elementi, per formare composti
covalenti.
Questi processi generano legami chimici, ossia le forze che tengono uniti gli atomi degli
elementi in un composto
Il tipo più semplice di composto ionico è un composto ionico binario, costituito soltanto da
due elementi.
Si forma generalmente quando un metallo reagisce con un non metallo: il primo cede un
certo numero di elettroni diventando così un catione, viceversa l’altro accetta gli elettroni,
diventando anione. I cationi e gli anioni così formati si attraggono reciprocamente
mediante forze elettrostatiche e formano il composto ionico.
I composti ionici sono elettricamente neutri: la loro carica netta è nulla perché
contengono lo stesso numero di cariche positive e cariche negative.
-> Esempio: consideriamo due atomi di H separati, che si avvicinano finché il nucleo di
ciascuno attrae sempre più intensamente l’elettrone dell’altro atomo. A una certa distanza
ottimale tra i due nuclei, i due atomi formano un legame costituito dall’attrazione
reciproca tra una coppia di elettroni e i due nuclei: si tratta del legame covalente. Ne
risulta una molecola di H2 in cui ciascun elettrone non appartiene più ad un particolare
-> questo può accadere sia tra atomi di uno stesso elemento (N2, O2, F2, P4, S8,…) oppure
Esistono:
-> La formula minima (o formula empirica): mostra il numero relativo di atomi di ciascun
-> La formula molecolare: mostra il numero reale di atomi di ciascun elemento in una
-> La formula di struttura: mostra il numero di atomi e i legami tra essi, cioè le posizioni
reciproche e le connessioni tra atomi nella molecola (es: per il perossido di idrogeno è
H-O-O-H).
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