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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ENNA "KORE"

Facoltà di Studi Classici, Linguistici e della Formazione


Corso di Laurea in “Scienze della Formazione Primaria”
Insegnamento “DIDATTICA DELLE SCIENZE”
PILLOLA DI SCIENZE: L’OSSIDO-RIDUZIONE. LA MOLE. LA MASSA MOLARE.

L’ossido-riduzione o redox (il termine deriva dall’unione delle abbreviazioni inglesi di REDuction-
OXidation) è un processo di TRASFERIMENTO DI ELETTRONI da una specie chimica (molecola, atomo
o ione) ad un’altra; quindi le specie chimiche cambiano il loro numero di ossidazione (N.O.).
Il numero di ossidazione è definito come la differenza tra il numero di elettroni di valenza dell'atomo
considerato e il numero di elettroni che ad esso rimangono dopo aver assegnato tutti gli elettroni di legame
all'atomo più elettronegativo di ogni coppia.
Nella reazione di ossido-riduzione avvengono contemporaneamente due semireazioni:
- una di ossidazione in cui una specie cede elettroni, quindi si ossida (aumentando perciò il suo numero di
ossidazione), essa viene detta RIDUCENTE; l’ossidazione più semplice è la combinazione di un elemento
con l’ossigeno (l’ossigeno è considerato un mangia elettroni).
- una di riduzione in cui una specie acquista elettroni, quindi si riduce (diminuendo perciò il suo numero di
ossidazione), essa viene detta OSSIDANTE.
Nella reazione sperimentata nel barattolo abbiamo unito rame Cu con acido nitrico HNO3 ed abbiamo
ottenuto: nitrato di rame Cu(NO3)2 + biossido di azoto NO2 in forma gassosa (la freccia verso l’alto indica
ciò) e acqua H2O.
Cu + 4HNO3 Cu(NO3)2 + 2NO2 ↑ + 2H2O
Nel barattolo è avvenuta un’ossido-riduzione!
Il rame cede 2 elettroni e quindi si ossida
OSSIDAZIONE = Cu Cu2+ + 2e;
mentre lo ione nitrato acquista 2 elettroni e quindi si riduce
RIDUZIONE = 2NO3- + 4H+ + 2e 2NO2 + 2H2O (l’ossido di azoto si è ridotto).
Lo ione nitrato è quindi l’agente ossidante e il rame è il riducente.
In questa reazione non si forma idrogeno gassoso. Gli ioni H+ di HNO3 partecipano alla reazione ma entrano
semplicemente a far parte delle molecole d’acqua, senza che avvenga un cambiamento del loro numero di
ossidazione.
Le reazioni redox sono molto comuni: avvengono nelle PILE, costruite in modo che gli elettroni scambiati
passino attraverso un circuito esterno dove possono fornire l’energia necessaria al funzionamento di una
lampadina o di un computer; il METABOLISMO DEI NUTRIENTI, che fornisce energia al nostro
organismo, si realizza tramite reazioni redox; la CANDEGGINA di uso domestico agisce ossidando le
sostanze che macchiano i tessuti, rendendole incolori o più facili da rimuovere.
Riesaminiamo la reazione, considerando i coefficienti stechiometrici:
Cu + 4HNO3 Cu(NO3)2 + 2NO2 ↑ + 2H2O
I coefficienti stechiometrici sono
1–4 1–2–2
Nelle equazioni chimiche i reagenti vengono scritti a sinistra mentre i prodotti a destra, collegati da una
freccia: reagenti prodotti
I pedici, posti in basso a destra del simbolo di ogni elemento chimico, indicano il numero di atomi di
quell’elemento chimico presenti nella molecola che viene chiamato indice numerico. Quando un elemento
non presenta nessun indice numerico, si sottende il numero 1.
Quindi la molecola HNO3 è formata da: 1 atomo di idrogeno, 1 atomo di azoto e 3 atomi di ossigeno.
I coefficiente stechiometrici sono numero interi (1, 2, 3, ecc.) che devono essere scritti davanti ai simboli
chimici degli elementi o alle formule dei composti per bilanciare un’equazione chimica. Infatti, in chimica la
legge della conservazione della massa o legge di Lavoisier è una legge ponderale ed enuncia che: in una
reazione chimica, la somma delle masse dei reagenti è uguale alla somma delle masse dei prodotti.
I coefficienti stechiometrici indicano il rapporto in moli con cui i reagenti reagiscono tra loro per formare i
prodotti.
Il coefficiente stechiometrico moltiplica gli indici (cioè i numeri messi a pedice dei simboli degli elementi)
della formula chimica.
Docente: prof. Rosa TERMINE 1
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La parentesi tonda all’interno di una formula chimica, come ad esempio in Cu(NO3)2 indica la presenza di
più gruppi caratteristici; nel caso di Cu(NO3)2 viene evidenziata la presenza di due gruppi NO3.
L’equazione chimica:
Cu + 4HNO3 Cu(NO3)2 + 2NO2 ↑ + 2H2O
Viene letta nel seguente modo seguente:
una mole di rame reagisce con 4 moli di acido nitrico per formare una mole di nitrato di rame + 2 moli di
biossido di azoto e 2 moli di acqua.
DEFINIZIONE DI MOLE
La mole (simbolo mol) è l'unità di misura della quantità di sostanza. Dal 1971 è una delle sette grandezze
fisiche fondamentali del Sistema internazionale. A partire dal 20 maggio 2019, la mole è definita come la
quantità di sostanza che contiene esattamente 6,02214076×1023 entità fondamentali, questo valore
numerico è detto costante di Avogadro o numero di Avogadro; tale definizione ha sostituito la vecchia
definizione basata sul numero di atomi contenuti in 12 grammi di carbonio-12 (12C, ossia l'isotopo del
carbonio con numero di massa 12).
Per semplificare, la mole indica una certa quantità di cose, indipendentemente che ci stiamo riferendo a
elementi della chimica o ad altro.
Il concetto di mole può essere paragonato al concetto di dozzina, decina o paio:
- Dozzina : 12 elementi
- Decina : 10 elementi
- Un paio: 2 elementi
- La mole è un termine che si riferisce ad un numero gigantesco di elementi.
Una mole = 602.000.000.000.000.000.000.000 (sono 602 miliardi di miliardi)
Il numero più semplice per indicarlo è 6,02 x 1023 (costante di Avogadro) ed è la quantità di elementi
riferibile ad una mole.
Perché è importante in chimica utilizzare la mole?
Perché è molto difficile misurare delle particelle piccolissime come gli atomi e le molecole. Per i chimici è
stato molto importante parlare di questo numero perché hanno potuto raggruppare gli atomi in “pacchetti”
che contengono 6,02 x 1023 di particelle quindi:
se abbiamo una mole di atomi di rame (Cu), sappiamo che questa quantità contiene in definitiva 6,02 x 1023
atomi di rame:

1 mole contiene 6,02 x 10 23 atomi di rame.


di Cu

Consideriamo l’acqua (H2O), che invece è una molecola, anche in questo caso possiamo avere una mole di
acqua:
1 mole di acqua contiene 6,02 x 1023 molecole di H2O

1 mole contiene 6,02 x 1023 molecole di H2O


di H2O

Qualche esercizio:
Quanti atomi sono contenuti in quattro moli di rame?
Dovrò fare una semplice moltiplicazione:
4 x (6,02 x 1023) = 2,41 x 1024 atomi di rame.
Quindi il numero di Avogadro ci dice quanti atomi o quante molecole sono contenute in una mole e
conseguentemente basterà moltiplicare per il numero delle moli che abbiamo per sapere quanti atomi o
Docente: prof. Rosa TERMINE 2
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quante molecole abbiamo in tutto.
Calcola il numero di molecole di H2O contenute in 5 moli di H2O.
1 mole di H2O contiene 6,02 x 1023 molecole di H2O
quindi:
5 x (6,02 x 1023) molecole = 3,01 x 1024 molecole di H2O
Calcola il numero di atomi di ossigeno contenuti in 1 mole di HNO3 (acido nitrico)
L’acido nitrico è formato da:
1H
HNO3 1N
3O
quindi il numero di atomi di ossigeno contenuti nell’acido nitrico sarà: 3 x (6,02 x 1023) atomi.
DEFINIZIONE DI MASSA MOLARE
La massa molare M di un composto rappresenta la massa in grammi di una mole; essa coincide
numericamente con il valore della massa molecolare (o eventualmente con la massa atomica) ma la sua unità
di misura è g/mol.
Per esempio consideriamo il rame: la sua massa atomica uguale a 63,546 u.
La sua massa molare è numericamente uguale alla massa atomica solo che la sua unità di misura è g/mol, per
cui la massa molare del rame è 63,546 g/mol. Ciò significa che una mole di rame ha una massa di 63,546
grammi. Ricordando che la mole è la quantità di sostanza che contiene un numero di Avogadro (6,022 x 1023)
di particelle elementari, atomi e molecole, possiamo dire che 6,022 x 1023 atomi di rame hanno una massa di
63,546 grammi.
Consideriamo ora la molecola dell’acqua H2O: la sua massa molecolare è 18 u
La sua molecola e costituita da 2 atomi di idrogeno, ognuno con massa atomica di 1,00784 u + 1 atomo di
ossigeno, con massa atomica 15,999 u
quindi: 1,00784 +1,00784 +15,999 = 18,01468 u
La massa molare M dell’acqua coincide numericamente con la sua massa molecolare solo che la sua unità di
misura è g/mol; pertanto la massa molare dell’acqua è 18 g/mol. Quindi una mole di acqua ha una massa di
18 grammi.
Consideriamo la molecola del glucosio C6H12O6
La molecola è costituita da 6 atomi di carbonio + 12 atomi di idrogeno + 6 atomi di ossigeno; dobbiamo
tener presente che la massa atomica del carbonio (C) è 12,0107 u, quella dell’idrogeno è 1,00784 u e quella
dell’ossigeno è 15,999 u, quindi la molecola del glucosio avrà massa molecolare: (6 x 12,0107) + (12 x
1,00784) + (6 x 15,999) = 180,15228 u. La massa molare M del glucosio sarà quindi 180 g/mol; questo dato
indica che una mole di glucosio ha una massa di 180 grammi.
Conoscendo la massa in grammi m di una sostanza è possibile determinare il numero delle moli, infatti:
n=m/M
in cui
n = numero moli (mol)
m = massa in grammi (g)
M = massa molare (g/mol)
Utilizzando la formula inversa, è possibile determinare il valore della massa m di un campione di un certo
elemento o composto conoscendo il numero di moli n che esso contiene:
m=nxM
Conoscendo infine il numero di moli e la massa in grammi di una sostanza è possibile determinare il valore
della massa molare con la seguente formula:
M=m/n
A quante moli corrispondono 10 grammi di glucosio (C6H12O6)?
Sapendo che la massa molare del glucosio è di 180 g/mol e ricordando che n = m / M si ha che:
n = 10 /180 = 0,055 mol.

Docente: prof. Rosa TERMINE 3

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