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1) Definire tensione di vapore di un liquido, descrivere la dipendenza dai parametri che la influenzano, sia

qualitativamente che quantitativamente.

La tensione di vapore di un liquido è la pressione esercitata dalle molecole di vapore della sostanza
sul liquido stesso.
Più è alta più una sostanza è detta volatile.
La tensione dipende dalla temperatura perché aumentandola, aumenta la velocità media delle molecole ed
aumenta la tensione di vapore, perché aumenta la frazione di molecole che riescono a sfuggire al liquido.
La tensione di vapore dipende anche dalle forze intermolecolari, quelle con forze più deboli hanno una
tensione di vapore più alta ed evaporano più velocemente.

2) Struttura, proprietà e reattività degli alcoli

Negli alcoli vi è la presenza dello ione ossidrile ‘-OH’ sostituito ad un atomo di idrogeno di un alcano.
Sono miscibili in acqua fino a 4 atomi di carbonio ed hanno un elevato punto di ebollizione perché formano
legami idrogeno.
Si assegna il suffisso ‘-OLO’ all’alcano che lo forma (propanolo, etanolo, etc..).
Gli alcoli si dividono in primari, secondari o terziari a seconda di quanti gruppi alchilici hanno legati
agli atomi di carbonio.
Tra gli alcoli più importanti troviamo il Metanolo (CH3OH) o alcol metilico e l’etanolo (C2H5OH) o
alcol etilico che viene prodotto dalla fermentazione di zuccheri e lo si impiega nelle bevande alcoliche.
Sono, infine, poco reattivi.

3) Descrivere la pila Daniel. Calcolare la fem. Quando è scarica la pila?

La pila Daniel è composta da una barretta di zinco immersa in una soluzione contenente ioni Zn2+ e da una
barretta di rame immersa in una soluzione contenente ioni Cu2+.
Le due soluzioni comunicano tra loro tramite un ponte salino che permette il contatto elettrico tra le soluzioni
impedendone il mescolamento.
Si schematizza come Zn/Zn2+//Cu2+//Cu poiché lo zinco si ossida (anodo) e il rame si riduce (catodo).
La fem si calcola facendo la differenza tra E°catodo – E°anodo, perciò sarà 0.341-(-0.761)=1.102 V.
Essendo la fem positiva, si ha ΔG<0 e dunque la reazione è spontanea.
La pila si scarica quando tutto lo zinco si svolge.

4) Descrivere gli stati allotropici del carbonio indicando le geometrie, le ibridazioni del C e le proprietà

Il diamante e la grafite sono due forme allotropiche del carbonio.


Sono entrambi solidi covalenti, ma hanno due diversi tipi di legame covalente, che ne consegue diverse
proprietà.
L’ibridizzazione dell’atomo di carbonio nel diamante è sp 3 , mentre nella grafite è sp 2 .
Proprietà diamante: alto punto di fusione, solido molto duro, cattivo conduttore elettrico e densità elevata.
Proprietà grafite: alto punto di fusione, solido molto tenero, buona conducibilità elettrica e densità inferiore
rispetto a quella del diamante.
Il reticolo cristallino del diamante è tetraedrico (come il metano), quello della grafite è esagonale a strati (come il
benzene).
5) Su quali parametri si può agire per aumentare la velocità di una reazione?

La velocità di una reazione omogenea dipende dalla natura dei reagenti, dalla loro concentrazione, dalla
temperatura e dalla presenza di catalizzatori.
La velocità di reazione dipende anche dalla superficie di contatto delle fasi nel caso di reazione eterogenea.
Per aumentarne la velocità è necessario dunque aumentare la concentrazione, aumentare la temperatura,
inserire un catalizzatore o aumentare la superficie di contatto.
Un catalizzatore è una specie chimica che interviene durante lo svolgimento di una reazione che, modificando il
complesso attivato della reazione, permette un abbassamento dell'energia di attivazione, aumentando quindi la
velocità, rimanendo comunque inalterato al termine della stessa.

6) Alcheni: struttura, proprietà ed esempio di reazione

Gli alcheni sono idrocarburi insaturi caratterizzati dal doppio legame C=C e hanno formula generale CnH2n .
Il carbonio è ibridizzato sp2.
Nella nomenclatura si aggiunge il suffisso ‘-ene’ e il primo composto della serie è l’etene (C2H4 ).
Possono dare isomeria geometrica a causa dell’impossibilità di libera rotazione intorno al doppio legame.
Ciò ha effetti sulla polarità della molecola.
Danno reazione di addizione elettrofila formando composti saturi.
Un esempio di reazione è l’esene che in presenza di H2O il doppio legame si spezza e diventa un composto
saturo.

7) Alcani: caratteristiche, isomerie, ibridazione, reazioni caratteristiche

La formula generale degli alcani è CnH2n+2.


Il carbonio è ibridizzato sp3 e sono saturi.
Sono caratterizzati dal suffisso ‘-ano’.
Con più di 3 atomi di carbonio si verifica isomeria che può essere di struttura o di posizione, un esempio è
l’isobutano.
Hanno punti di ebollizione e fusione bassi e aumentano all’aumentare degli atomi di carbonio.
Non sono solubili in acqua.
Sono poco reattivi e danno tipicamente reazioni di sostituzione.
Un esempio tipico di alcano è il Metano (CH4).

8) Definizioni di Acidi e basi secondo Arrhenius, Brønsted e Lewis. Dare per ogni definizione un esempio

Arrhenius
Acidi: sostanze (HA) che, disciolte in H20, liberano ioni H3O(+); HCl -->H+(aq)+ Cl-(aq)(in acqua)
Basi: sostanze (BOH) che, disciolte in H2O, liberano ioni OH(-); NaOH(aq) --> Na+(aq)+ OH-(aq)
Bronsted-Lowry
Acido: sostanza capace di cedere ioni H(+) (protoni)
Base: sostanza capace di acquistare ioni H(+) (protoni) HA + : B → : A(-) + HB(+)
Lewis
Acido: qualsiasi sostanza in grado di accettare una coppia di elettroni
Base: qualsiasi sostanza in grado di cedere una coppia di elettroni NH3 + H(+) → NH4(+)
9) Solubilità di un sale. Da cosa dipende?

In chimica si definisce solubilità di un soluto in un solvente, a determinate condizioni di temperatura e pressione,


la massima quantità di un soluto che in tali condizioni si scioglie in una data quantità di solvente, formando in tal
modo un'unica fase con esso.
La solubilità di un sale dipende dalla Kps che varia con la temperatura.
Alcuni Sali aumentano la solubilità e altri la diminuiscono.

10) Forze o interazioni molecolari

Le forze molecolari sono forze attrattive tra molecole, ioni o atomi.


Sono più deboli delle forze di legame e influenzano le proprietà fisiche.
Le forze intermolecolari sono:
1) forze dipolo-dipolo: avvengono tra molecole polari in cui le cariche parziali agiscono da campi elettrici
che le orientano;
2) forze dipolo-dipolo indotto (VdW): quando una molecola polare fa diventare polare una molecola apolare
attraverso un debole legame;
3) forze di London (VdW): causate da oscillazioni momentanee della carica elettronica perché non può
essere distribuita uniformemente e l’atomo ha un dipolo istantaneo capace di influenzare gli atomi
vicini;
4) forze ione-dipolo quando uno ione e una molecola polare si attraggono;
5) forze ione-dipolo indotto: tra ione e specie apolare;
6) legame idrogeno: si forma tra l’idrogeno e atomi piccoli molto elettronegativi e con coppie di elettroni
solitarie: N, O, F.

11) Descrivere gli idrocarburi

Gli idrocarburi sono composti binari del carbonio e dell’idrogeno.


Presentano proprietà diverse tra loro e sono suddivisi in base al tipo e alla sequenza dei legami tra gli atomi di
carbonio.
Gli idrocarburi saturi sono quei composti in cui i legami sono soltanto singoli, mentre gli idrocarburi insaturi sono
quelli in cui sono presenti legami carbonio-carbonio multipli.
Gli idrocarburi si suddividono in alifatici e aromatici.
Gli alifatici comprendono alcani, alcheni e alchini.
Gli idrocarburi si ottengono dal petrolio tramite raffinazione. In particolare, in coda alla colonna escono le
frazioni più pesanti, in testa quelle più leggere.

12) Acidi carbossilici

Gli acidi carbossilici sono composti caratterizzati dalla presenza del gruppo funzionale ‘-COOH’ detto
carbossile, formato da un doppio legame C=O e un singolo legame C-OH.
La presenza di questo gruppo funzionale rende le molecole acidi deboli.
Si utilizza il suffisso ‘-oico’ all’alcano e si aggiunge la parola acido alla nomenclatura.
L’acido lineare più semplice è l'acido formico (HCOOH), seguito dall'acido acetico (CH3COOH), mentre quello
ciclico è l’acido benzoico, derivato dal benzene.
Sono solubili in acqua fino a 3 atomi di carbonio e i successivi hanno un alto punto di ebollizione.
Se la loro catena è molto lunga si chiamano acidi grassi.
13) Proprietà colligative

Le proprietà colligative sono 4:


1) abbassamento tensione di vapore: l'influenza di un solito sulla volatilità del solvente, è pari alla pressione
parziale del soluto;
2) innalzamento ebullioscopico: l'aumento della temperatura di ebollizione di una miscela rispetto al
solvente puro (l'ebollizione si raggiunge quando la pressione di vapore è uguale a quella esterna)
3) abbassamento crioscopio: la diminuzione della temperatura di congelamento di una miscela rispetto al
solvente puro (la solidificazione si ha quando la pressione di vapore è uguale a quella del solvente puro),
queste sono entrambe proporzionali alla molalità del soluto, secondo due costanti diverse (Ke e Kc)
dipendenti soltanto dal solvente;
4) pressione osmotica: la pressione che occorre esercitare su A per bloccare il flusso osmotico, cioè il
passaggio attraverso una membrana osmotica, che separa la soluzione in due, di particelle di solvente,
dalla soluzione più diluita a quella più concentrata; quest'ultima dipende dalla molarità del soluto e dalla
temperatura.
- p : tensione di vapore della miscela
- p0 : tensione di vapore del solvente puro
- X : frazione molare soluto
p0−p/p = χ
Δ T eb = k eb m;
Δ T c = Kc m;
π = MRT

14) Polarità delle molecole

La polarità delle molecole è una proprietà tale per cui una molecola presenta una carica parziale positiva su una
parte e una carica negativa sulla parte opposta.
Viene espressa dal suo momento di dipolo che si ottiene moltiplicando la carica parziale presente ai due estremi
per la distanza tra le cariche.
Essa influenza le sue proprietà colligative: le molecole più polari solitamente hanno forze di coesione più intense
e sono idrosolubili, mentre quelle apolari sono solitamente molto volatili e liposolubili.

15) Isomeria del pentene


Il pentene, essendo un alchene con presenza di doppio legame C-C possiede isomeria di posizione e geometrica.
Gli isomeri di posizione tipici sono due:
1) Isopentene, in cui un atomo di carbonio è ramificato;
2) Neopentene in cui due atomi di carbonio sono ramificati.
L’isomeria geometrica riguarda i sostituenti che possono esserci nel pentene.
Nel caso in cui due sostituenti sono nello stesso lato gli isomeri si chiamano -cis, viceversa sono detti -trans

16) Pile a concentrazione, disegno e due semireazioni

-Erogano corrente elettrica sfruttando 2 semicelle galvaniche contenenti la


stessa specie chimica a 2 concentrazioni differenti;
-Equazione di Nerst -> E°=
ΔE°-RT/(F*n°elettroni_scambiati)*log([Me(x+)]/[Me(y+)]);
Stessa lamina immersa in concentrazioni diverse (dove al catodo ho la
concentrazione maggiore);
Con ugual concentrazione la fem è uguale a 0;
Esempio: Cu/Cu(2+)//Cu(2+)/Cu
17) Entalpia

L’entalpia corrisponde al calore sviluppato in condizioni standard di pressione e temperatura quando si verifica la
combustione di una mole di sostanza in presenza di ossigeno.

18) Isomeria

L’isomeria è quel fenomeno per cui delle molecole, pur avendo stessa formula bruta presentano diverse
proprietà chimico- fisiche.
Gli isomeri possono essere costituzionali oppure stereoisomeri.
- Costituzionali se hanno diversa formula di struttura
- Stereoisomeri se hanno diversa orientazione nello spazio.
Tra gli stereoisomeri abbiamo gli isomeri ottici e geometrici.
- Gli isomeri ottici sono molecole speculari non sovrapponibili.
- Gli isomeri geometrici sono molecole costituite da parti che non possono ruotare e che presentano un
sopra e un sotto, di fatto solo le molecole cicliche o contenenti almeno un doppio legame possono
presentare questo tipo di isomeria.

19) Energia di ionizzazione ed il suo andamento nella tavola periodica argomentando la risposta. Come
variano le energie di ionizzazione superiori alla prima?

L'energia di ionizzazione di un atomo o di una molecola è l'energia minima richiesta per allontanare


un elettrone e portarlo a distanza infinita, allo zero assoluto, e in condizioni di energia cinetica nulla.
Ha sempre valore positivo poiché, per rimuovere elettroni, c’è necessità di fornire energia.
Quindi l'energia necessaria per far avvenire il seguente processo:
X(g) → X+(g) + e−  

L’atomo che perde elettroni mantiene inalterato il numero di protoni del nucleo e assume una carica positiva. Si
forma uno ione positivo (un catione).

L’energia di prima ionizzazione sarà minore rispetto a quella necessaria per la seconda ionizzazione poiché man
mano che si rimuovono elettroni diventa sempre più difficile ed energicamente dispendioso portarne via altri da
livelli energetici più vicini al nucleo.

20) Elettrolisi di Sali fusi puri o di Sali in soluzione


L’elettrolisi è la scissione di una sostanza per effetto dell’energia elettrica applicata da un generatore.
Durante l’elettrolisi di un sale fuso puro, si ha la riduzione del catione e l’ossidazione dell’anione (es. Na+ e Cl-)
Durante l’elettrolisi di una miscela di sali fusi o di una soluzione salina ci può essere competizione alla scarica
delle diverse specie presenti: esiste una scala di precedenza!
• la specie che si ossida più facilmente (agente riducente più forte) reagisce all’anodo per prima.
• la specie che si riduce più facilmente (agente ossidante più forte) reagisce al catodo per prima.

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