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La tensione di vapore di un liquido è la pressione esercitata dalle molecole di vapore della sostanza
sul liquido stesso.
Più è alta più una sostanza è detta volatile.
La tensione dipende dalla temperatura perché aumentandola, aumenta la velocità media delle molecole ed
aumenta la tensione di vapore, perché aumenta la frazione di molecole che riescono a sfuggire al liquido.
La tensione di vapore dipende anche dalle forze intermolecolari, quelle con forze più deboli hanno una
tensione di vapore più alta ed evaporano più velocemente.
Negli alcoli vi è la presenza dello ione ossidrile ‘-OH’ sostituito ad un atomo di idrogeno di un alcano.
Sono miscibili in acqua fino a 4 atomi di carbonio ed hanno un elevato punto di ebollizione perché formano
legami idrogeno.
Si assegna il suffisso ‘-OLO’ all’alcano che lo forma (propanolo, etanolo, etc..).
Gli alcoli si dividono in primari, secondari o terziari a seconda di quanti gruppi alchilici hanno legati
agli atomi di carbonio.
Tra gli alcoli più importanti troviamo il Metanolo (CH3OH) o alcol metilico e l’etanolo (C2H5OH) o
alcol etilico che viene prodotto dalla fermentazione di zuccheri e lo si impiega nelle bevande alcoliche.
Sono, infine, poco reattivi.
La pila Daniel è composta da una barretta di zinco immersa in una soluzione contenente ioni Zn2+ e da una
barretta di rame immersa in una soluzione contenente ioni Cu2+.
Le due soluzioni comunicano tra loro tramite un ponte salino che permette il contatto elettrico tra le soluzioni
impedendone il mescolamento.
Si schematizza come Zn/Zn2+//Cu2+//Cu poiché lo zinco si ossida (anodo) e il rame si riduce (catodo).
La fem si calcola facendo la differenza tra E°catodo – E°anodo, perciò sarà 0.341-(-0.761)=1.102 V.
Essendo la fem positiva, si ha ΔG<0 e dunque la reazione è spontanea.
La pila si scarica quando tutto lo zinco si svolge.
4) Descrivere gli stati allotropici del carbonio indicando le geometrie, le ibridazioni del C e le proprietà
La velocità di una reazione omogenea dipende dalla natura dei reagenti, dalla loro concentrazione, dalla
temperatura e dalla presenza di catalizzatori.
La velocità di reazione dipende anche dalla superficie di contatto delle fasi nel caso di reazione eterogenea.
Per aumentarne la velocità è necessario dunque aumentare la concentrazione, aumentare la temperatura,
inserire un catalizzatore o aumentare la superficie di contatto.
Un catalizzatore è una specie chimica che interviene durante lo svolgimento di una reazione che, modificando il
complesso attivato della reazione, permette un abbassamento dell'energia di attivazione, aumentando quindi la
velocità, rimanendo comunque inalterato al termine della stessa.
Gli alcheni sono idrocarburi insaturi caratterizzati dal doppio legame C=C e hanno formula generale CnH2n .
Il carbonio è ibridizzato sp2.
Nella nomenclatura si aggiunge il suffisso ‘-ene’ e il primo composto della serie è l’etene (C2H4 ).
Possono dare isomeria geometrica a causa dell’impossibilità di libera rotazione intorno al doppio legame.
Ciò ha effetti sulla polarità della molecola.
Danno reazione di addizione elettrofila formando composti saturi.
Un esempio di reazione è l’esene che in presenza di H2O il doppio legame si spezza e diventa un composto
saturo.
8) Definizioni di Acidi e basi secondo Arrhenius, Brønsted e Lewis. Dare per ogni definizione un esempio
Arrhenius
Acidi: sostanze (HA) che, disciolte in H20, liberano ioni H3O(+); HCl -->H+(aq)+ Cl-(aq)(in acqua)
Basi: sostanze (BOH) che, disciolte in H2O, liberano ioni OH(-); NaOH(aq) --> Na+(aq)+ OH-(aq)
Bronsted-Lowry
Acido: sostanza capace di cedere ioni H(+) (protoni)
Base: sostanza capace di acquistare ioni H(+) (protoni) HA + : B → : A(-) + HB(+)
Lewis
Acido: qualsiasi sostanza in grado di accettare una coppia di elettroni
Base: qualsiasi sostanza in grado di cedere una coppia di elettroni NH3 + H(+) → NH4(+)
9) Solubilità di un sale. Da cosa dipende?
Gli acidi carbossilici sono composti caratterizzati dalla presenza del gruppo funzionale ‘-COOH’ detto
carbossile, formato da un doppio legame C=O e un singolo legame C-OH.
La presenza di questo gruppo funzionale rende le molecole acidi deboli.
Si utilizza il suffisso ‘-oico’ all’alcano e si aggiunge la parola acido alla nomenclatura.
L’acido lineare più semplice è l'acido formico (HCOOH), seguito dall'acido acetico (CH3COOH), mentre quello
ciclico è l’acido benzoico, derivato dal benzene.
Sono solubili in acqua fino a 3 atomi di carbonio e i successivi hanno un alto punto di ebollizione.
Se la loro catena è molto lunga si chiamano acidi grassi.
13) Proprietà colligative
La polarità delle molecole è una proprietà tale per cui una molecola presenta una carica parziale positiva su una
parte e una carica negativa sulla parte opposta.
Viene espressa dal suo momento di dipolo che si ottiene moltiplicando la carica parziale presente ai due estremi
per la distanza tra le cariche.
Essa influenza le sue proprietà colligative: le molecole più polari solitamente hanno forze di coesione più intense
e sono idrosolubili, mentre quelle apolari sono solitamente molto volatili e liposolubili.
L’entalpia corrisponde al calore sviluppato in condizioni standard di pressione e temperatura quando si verifica la
combustione di una mole di sostanza in presenza di ossigeno.
18) Isomeria
L’isomeria è quel fenomeno per cui delle molecole, pur avendo stessa formula bruta presentano diverse
proprietà chimico- fisiche.
Gli isomeri possono essere costituzionali oppure stereoisomeri.
- Costituzionali se hanno diversa formula di struttura
- Stereoisomeri se hanno diversa orientazione nello spazio.
Tra gli stereoisomeri abbiamo gli isomeri ottici e geometrici.
- Gli isomeri ottici sono molecole speculari non sovrapponibili.
- Gli isomeri geometrici sono molecole costituite da parti che non possono ruotare e che presentano un
sopra e un sotto, di fatto solo le molecole cicliche o contenenti almeno un doppio legame possono
presentare questo tipo di isomeria.
19) Energia di ionizzazione ed il suo andamento nella tavola periodica argomentando la risposta. Come
variano le energie di ionizzazione superiori alla prima?
L’atomo che perde elettroni mantiene inalterato il numero di protoni del nucleo e assume una carica positiva. Si
forma uno ione positivo (un catione).
L’energia di prima ionizzazione sarà minore rispetto a quella necessaria per la seconda ionizzazione poiché man
mano che si rimuovono elettroni diventa sempre più difficile ed energicamente dispendioso portarne via altri da
livelli energetici più vicini al nucleo.