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Il paesaggio sonoro

Il termine soundscape, traducibile con


paesaggio sonoro, è stato coniato nel
1969 dall’architetto Michael
Southworth e reso celebre dal
compositore canadese Raymond
Il paesaggio sonoro Murray Schafer (1933-2021) nel suo
libro del 1977 “The Tuning of the World”.

Nel suo senso più generale, un


paesaggio sonoro è un qualsiasi
ambiente acustico percepito da un
essere umano.
Il paesaggio sonoro
Lo studio del paesaggio sonoro si fa iniziare negli anni ‘70 con la nascita del
World Soundscape Project in Canada, presso la Simon Fraser University, grazie a
un gruppo di musicisti e studiosi tra i quali spiccavano Raymond Murray Schafer
(1933-2021), Hildegard Westerkamp (1946) e Barry Truax (1947).
Il paesaggio sonoro
Tuttavia, già nei decenni precedenti si era andata formando
un’attenzione ai suoni dell’ambiente, sia in ambito architettonico
(è infatti, come detto in precedenza, un architetto l’autore del
termine soundscape) sia in ambito artistico, con le esperienze di
Luc Ferrari (1929-2005) e John Cage (1912-1992) e, ancora prima,
con le riflessioni del futurista italiano Luigi Russolo (1885-1947).
Il paesaggio sonoro: terminologia
Murray Schafer identifica i vari suoni presenti in un paesaggio sonoro a seconda
del ruolo che hanno all’interno di esso, dividendoli in tre categorie:

❖ Keynote sounds: si tratta dei suoni creati dalla geografia e dal clima del
paesaggio, come acqua, vento, boschi, animali e così via. Costituiscono lo
sfondo che caratterizza un determinato paesaggio sonoro
❖ Signals: suoni di primo piano che vengono percepiti coscientemente e che
danno particolari informazioni (ad esempio sirene, clacson, fischio del treno)
❖ Soundmarks: suoni particolari che caratterizzano un ben preciso paesaggio e
lo rendono distinguibile dagli altri, spesso legati a particolari tradizioni
culturali del luogo, a usanze o ad altre peculiarità del territorio
Il paesaggio sonoro: terminologia
Bernie Krause (1938), uno dei maggiori esperti di paesaggio sonoro ed ecologia
acustica al mondo, classifica i suoni del paesaggio sonoro seguendo invece come
criterio la loro origine:

❖ Geofonia: suoni generati da fenomeni naturali, come vento, corsi d’acqua,


fenomeni atmosferici ecc.
❖ Biofonia: suoni prodotti da esseri viventi (tranne gli esseri umani)
❖ Antropofonia: suoni prodotti dagli esseri umani e da oggetti artificiali
(quindi costruiti dall’uomo)
Le pratiche del paesaggio sonoro: la passeggiata sonora
Il soundwalk (passeggiata sonora) è una
pratica di ascolto del paesaggio sonoro,
ideata da Hildegard Westerkamp negli
anni ‘70. Di base consiste nel
camminare lungo un percorso
prestabilito, facendo attenzione ai suoni
ambientali e fermandosi in determinati
punti dell’itinerario per ascoltare in
modo approfondito il paesaggio sonoro
circostante.
Le pratiche del paesaggio sonoro: la passeggiata sonora
Partendo da questa base, la passeggiata
sonora può essere più dialogata, per cui
chi guida la soundwalk spiega al pubblico
cosa deve ascoltare con più attenzione e
scambia di frequente le impressioni
durante l’itinerario, oppure può
avvenire in completo silenzio, con
eventuali discussioni e riflessioni che
avvengono una volta terminato l’intero
percorso.
Le pratiche del paesaggio sonoro: la mappa sonora
Una mappa sonora (soundmap) è una mappa in cui sono indicati i suoni che si
possono ascoltare nel luogo rappresentato. Può essere realizzata in formato
cartaceo oppure digitale: in questo secondo caso solitamente è possibile ascoltare
delle registrazioni cliccando sui vari punti della mappa.

Una mappa sonora può essere il punto di partenza per una passeggiata sonora, o
al contrario può rappresentare il risultato dell’ascolto e dello studio di un
paesaggio proprio in seguito a una o più soundwalk.
Le pratiche del paesaggio sonoro: soundscape composition .
Sin ancora prima della formalizzazione degli studi sul paesaggio sonoro, i suoni
ambientali sono stati utilizzati per scopi artistici, realizzando composizioni
elettroacustiche basate su di essi.

Si possono avere diversi approcci a questo tipo di composizione: si va da quello


rigorosamente scientifico, che propone registrazioni inalterate di un determinato
paesaggio sonoro (con la cifra artistica che consiste nella scelta del paesaggio
sonoro e nell’abilità di registrarlo, come se fosse un documentario), fino a quello
totalmente astratto, che decostruisce e ricostruisce in assoluta libertà i materiali
registrati sul campo.
Le pratiche del paesaggio sonoro: soundscape composition .

Chris Watson - “Soffi di Vento” (2008) Bernard Fort - “Oiseaux” (2023)


Le pratiche del paesaggio sonoro: soundscape composition .
Inoltre, un altro modo di affrontare la composizione di paesaggi sonori è quella di
affidarsi a tecniche di sintesi per generare artificialmente tutti i suoni, in modo
da compiere un percorso inverso rispetto a quello che viene fatto quando si
manipolano elettronicamente suoni registrati nella natura.

Denis Smalley - “Valley Flow” (1992) Insetti e altri animali generati con Pure Data
L’ecologia del paesaggio sonoro
Con il termine soundscape ecology (ecologia del paesaggio sonoro) si intende un
ramo dell’ecologia acustica piuttosto specifico, che utilizza le registrazioni
ambientali per studiare le caratteristiche e l’evoluzione di un ambiente. Si tratta
dunque di una pratica rigorosamente scientifica, più vicina alla biologia e alle
scienze naturali che alla musica.

Si differenzia dalla bioacustica per il fatto che quest’ultima si concentra sulla


generazione del suono da parte delle varie specie viventi, mentre l’ecologia del
paesaggio sonoro studia le interazioni tra esse attraverso il suono.

Tra gli studiosi più rilevanti del campo, ricordiamo lo statunitense Bernie Krause
e l’italiano Almo Farina.
L’ecologia del paesaggio sonoro
Ad esempio, un ecologo del paesaggio sonoro può valutare la biodiversità (cioè la
ricchezza di specie viventi) di un ambiente in base ai versi degli animali registrati,
oppure eventuali problemi di siccità di un corso d’acqua registrandone i suoni e
confrontando la loro evoluzione lungo il tempo.

Inoltre, i suoni possono servire per identificare come lo spettro sonoro è diviso
tra le varie specie viventi: così come l’ambiente è suddiviso in nicchie, ciascuna
abitata da una determinata specie, anche il paesaggio sonoro vede nicchie
sonore, occupate da suoni prodotti da organismi differenti, che possono così
comunicare senza sovrapporsi agli altri.
L’ecologia del paesaggio sonoro
Alcuni progetti sul paesaggio sonoro
Il World Forum for Acoustic Ecology è un’organizzazione mondiale che riunisce
appassionati e studiosi di paesaggio sonoro ed ecologia acustica da tutto il
mondo, mettendoli in contatto tra loro e organizzando conferenze e iniziative con
cadenza regolare.

In modo ideale, può essere considerato il prosecutore dell’originale World


Soundscape Project della Simon Fraser University.
Alcuni progetti sul paesaggio sonoro
Radio Aporee è una raccolta di paesaggi sonori da tutto il mondo, a cui chiunque
può partecipare (sono accettati però solo registrazioni fatte con equipaggiamento
professionale).

Il sito, aggiornato costantemente, contiene migliaia di registrazioni da tutto il


mondo che si possono selezionare attraverso una mappa interattiva.
Alcuni progetti sul paesaggio sonoro
Le Paysage Sonore dans lequel Nous Vivons è stato un progetto Erasmus+
condotto dal 2016 al 2019, a cui hanno partecipato diversi centri di ricerca da tutta
Europa (per l’Italia Tempo Reale e Amici della Musica di Cagliari).

Il progetto ha raccolto paesaggi sonori di diverso tipo, e ha finanziato la


realizzazione di brani musicali e workshop sulle pratiche di ascolto.

Le registrazioni dei paesaggi sonori sono liberamente scaricabili dal sito, insieme
con una dettagliata documentazione.
Alcuni progetti sul paesaggio sonoro
Cities and Memory è un progetto
che non solo raccoglie paesaggi
sonori da tutto il mondo, ma anche
brani musicali costruiti utilizzando
i paesaggi sonori stessi. Inoltre,
lancia spesso progetti e iniziative
di vario tipo, tra cui le guide
turistiche a varie città del mondo
attraverso i loro suoni.
Alcuni progetti sul paesaggio sonoro
Firenze Soundscapes è un progetto iniziato nel
2017 che raccoglie paesaggi sonori in tutta l’area
del comune di Firenze.

Lo scopo non è di registrare paesaggi sonori legati


a particolari eventi, ma quello che si può ascoltare
comunemente tutti i giorni nelle varie parti della
città. Tutte le registrazioni sono liberamente
scaricabili, e sono state utilizzate in diversi altri
progetti artistici e di ricerca.

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