Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
paperbacks manuali
La sezione paperbacks manuali intende riunire, aW.interno
d'una iniziativa unitaria ed organica, dei testi specialistici,
redatti in uno stile di alta divulgazione. tali da soddisfare
le esigenze del lettore interessato ad un'.informazione
utile e di sicura scientificità, nei suoi aspetti di massimo
aggiornamento.
Gianfranco Zàccaro
STORIA SOCIALE DELLA MUSICA
Se, come da più parti si lamenta, la cultura musicale
risulta in 'Italia assente a livello di massa, la colpa fon
damentale non può non essere del mondo musicale
stesso. il quale {anche in considerazione del fatto che,
se non si ·fa musica nei licei. non si ,fa cultura nei con
servatori: secondo una pacifica divisione del lavoro) aval
la. promuove e difende la separazione rigida degli àm
biti specialistici. Le discussioni, le dispute, le battaglie
(anche di alto livello scientifico) di tale mondo. si svol
gono come se la musica fosse in grado - unica - di
spiegare se stessa e di generare un universo a essa
consonante. l guasti prodotti da questa concezione (che
da ·tempo non ha riscontri nel campo della critica. d'ar
te, letteraria ecc.) si toccano con mano; mentre rimane
completamente disattesa, salvo rare apprezzabili ecce
zioni, la richiesta studentesca {ma non solo) di un ap
proccio al mondo della musica come esempli-ficazione di
tematiche più vaste, le medesime che si incontrano e
si affrontano criticamente nello studio della storia, della
filosofia, della letteratura, delle arti visive.
Rompendo il cerchio asfittico dell'accademismo aristocra
tico e specialistico, il presente volume si pone come
�pproccio critico ai vari periodi storici, alle idee, alle
lotte, alle contraddizioni che li caratterizzano.
Ure 350.0
Desi?,n: Sergio M ala !l (. )
. .
paperbacks.
paperbacks manuali /18
Prima edizione: luglio 1979
© 1979 Newton Compton editori s.r.l.
Roma, Casella postale 6214
Gianfranco Zàccaro
storia sociale
della nzusica
zare, nel senso che s 'è detto, la musica, risultò molto bene
accetta al pubblico . Stando alle lettere ricevute, ci si è accorti
che, a formulare una richiesta di musica in tal senso, erano, sì,
in primo luogo, studenti ( medi e universitari), ma anche
professionisti, intellettuali, ecc.
L'autore di questo scritto è, ovviamente, ben lungi dall'illu
dersi di poter rispondere adeguatamente a tale richiesta. A
disattendere completamente la quale� però, ci si comportereb
be, in vista del ruolo gramsciano dell'intellettuale, in modo del
tutto «incivile» . Valga quindi, questo scritto , solo come tenta
tivo di adeguamento e di stimolo : e sarà già un risultato non
irrilevante.
(g. z.)
STORIA SOCIALE DELLA MUSICA
l. PRIMA DEL CINQUECENTO
Mahler è capofila non solo per i diritti che gli derivano dal
rappresentare una disciplina, la musica, piu carica di resistenze
e quindi di astratta e mistificante autosufficienza, ma anche per
la sua autentica forza -, sono pochi gli artisti che credettero
a una reale alternativa comportandosi di conseguenza : Hein
rich Mann, B. Brecht, K. Weill e H . Eisler ; e tutti, o quasi,
della generazione successiva. Questo , a indicare quanto potente
fosse il risucchio del mondo culturale che riverberava la men
talità, l'ideologia, e, a monte, i rapporti di produzione della
classe dominante. A tal punto che questo stare a mezzo,
questo denunciare con immensa forza intellettuale e anche
civile - è diventato, nella nostra storia culturale, una vera e
propria categoria.
Da qui, comunque, discende un invito alla lettura (di Mah
ler e degli altri ) ; che vale come codice di comportamento.
Ancora attratti - cioè - dalle lusinghe di una cultura che, se
è ormai ( oggi) priva di rappresentatività, non per questo ha
cessato di essere strumento di qualcosa - noi dobbiamo
tendere a leggere Mahler ( e proprio lui : il piu analiticamente
plastico, il piu generoso) , non in base alle risultanze del suo
comportamento, risucchiate grazie al processo di cui s 'è detto,
ma in base alla negatività emergente, cioè in base alla vera e
propria denuncia. Una denuncia destinata a non essere raccolta
da un apparato in grado di fronteggiare, con pari forza, quello
antico; e che si porta appresso, anche, le contraddizioni e le
omissioni, forse storicamente fatali, del processo di appropria
zione tentato dalla nuova cultura organizzata sulle rivendica
zioni e, soprattutto, sulle reali conquiste dei movimenti operai.
Hugo Wolf ( 1 860- 1 903 ) , viennese , amico e coetaneo di
Mahler, rivela lo stesso tipo di disadattamento esistenziale :
però canalizzato in modi e in forme piu tenui, piu intimizzate
e lasciate vivere in quell'allusività, alla fine ambigua e difficil
mente afferrabile, che è tipica di tanta produzione , specie
letteraria, del decadentismo. A parte qualche lavoro strumenta
le (Serenata italiana, Quartetto, Pentesilea) e un'opera (Der
Corregidor) , tutta la produzione di Wolf è affidata al veicolo,
duttile e allusivo quanto ambiguo e nebulizzato, del Lied.
E nel Lied, Wolf articola la sua melanconiosa visione del
mondo ; destinata a non giungere a una chiara determinazione
intellettuale proprio perché del tutto risucchiata dalle leggi di
un'allusività che, alla fin fine, appaga e placa ogni turbamento.
Lo appaga perché, essendo l'origine del disadattamento un
qualcosa di non integrabile nella specificazione della cultura
·FRA OTTO E NOVECENTO 147
estrema. Egli non può spingersi oltre, non può compiere piu
di qualcosa che superi la negazione della sua base di partenza.
Le altre alternative, quelle che vengono dal basso, non fron
teggiano ancora a parità il fenomeno eurocolto; e costringono
ancora gli intellettuali a tentativi di cui questo libro è un
modesto, ma calzante, esempio. Eisler - ripetiamo -, piu di
ogni altro musicista fin qui esaminato, ha avuto il merito di
farci toccare con mano la situazione reale.
Cap. l
Cap. 2
F. DEGRADA, «Nota critica ai madrigali di Gesualdo» (Disco Arcophon,
Milano, 1969)
F. FANO, La Camerata Fiorentina (Milano, 1934)
v. GALILEI, Dialogo della musica antica e della moderna (Milano, 1947)
N. PIRROTTA, Tragédie et comédie dans la Camerata Fiorentina (Musique
et poésie ai XVI siècle. Paris, 1954)
c. SARTORI, Monteverdi (Brescia, 1953)
Cap. 3
A. CAMETTI, Palestrina (Milano, 1925)
Cap. 4
n. DIDEROT, Il nipote di Rameau (Milano, 1957)
H. DUPRÉ , Purcell (Paris, 1926)
J. GARDIEN, Rameau (Paris, 1949)
R. PAGANO e L. BIANCHI, A. Scarlatti (Torino, 1972)
G. PESTELLI, Le sonate di D. Scarlatti (Torino, 1967)
A. PIRRO, Les clavecinistes (�Paris, 1924)
L. RONGA, Frescobaldi (Milano, 1930)
c. VALABREGA, D. Scarlatti (Parma, 1955)
Cap. 5
G. BARBLAN, Guida al «Clavicembalo ben temperato» di Bach (Milano,
1961)
A. BAsso, L'età di Bach e di Haendel (Torino, 1977)
L. RONGA, Bach, Mozart, Beethoven (Venezia, 1956)
A. SCHWEITZER, Bach, il musicista poeta (Milano, s.d.)
M. WEBER, L'etica protestante e lo spirito del capitalismo ( Firenze,
1969)
Cap. 6
A. BASSO, vedi sopra
'
D ALEMBERT-DIDEROT, La filosofia dell'enciclopedia (Bari, 1964)
'
A. n ANGELO, B. Marcello (Milano, 1940)
B. MARCELLO, Il teatro alla moda (Milano, 1959)
H. B. MOSER, Gluck '(Stoccarda, 1940)
Cap. 7
R. GIAZOTTO, AJbinoni (Milano, 1945)
R. GIAZOTTO, Vivaldi (Torino, 1973)
1. NIEVO, Le confessioni d'un italiano (Milano, 1954)
Cap. 8
R. ALLORTO, Le sonate per pianoforte di M. Clementi ( Firenze, 1959)
R. BACCHELLI, Rossini (Torino, 194 1 )
A. BONAVENTURA, Boccherini (Milano, 1931)
A. CODIGNOLA, Paganini intimo '(Genova, 1935)
P. FRAGAPANE , Spontini (Firenze, 1954)
L. ROGNONI, Rossini (Parma, 1956)
F. S CHLITZER, Ricerche su Cherubini (Siena, 1954)
P. SPADA, Le opere sinfoniche di M. Clementi (Milano, 1975)
P. TORREFRANCA, Le origini italiane del romanticismo musicale (Milano,
1930)
Cap. 9
C. BELLAIGUE, Mozart (Milano, 1955)
BIBLIOGRAFIA 203
Cap. 10
F. ABBIATI, Verdi (Milano, 1959)
H. BERLIOZ, L'Europa musicale da Gluck a Wagner (Torino, 1950)
c. BOURNIQUEL, Chopin (Mihmo, 1962)
G. CARLI BALLOLA, «Mercadante e Il Bravo», ne Il melodramma ita-
liano dell'Ottocento (Torino, 1977)
C. GATTI, Verdi (Milano, 195 1 )
G. GAVAZZENI, Donizetti (Milano, 1937)
A. GRAMSCI, Il Risorgimento (Torino, 1954)
A. GRAMSCI, Letteratura e vita nazionale (Torino, 1950)
z. JACHIMECKI, Chopin {Milano, 1962)
M. MILA, Il melodramma di Verdi (Bari, 1933)
H. J. MOSER, Weber (Lipsia, 1955 )
B. NOTARNICOLA, Mercadante (Roma, 1945)
F. PASTURA, Bellini secondo la storia (Parma, 1955)
'
J. G. PROD HOMME, Berlioz (Paris, 1904)
G. VERDI, Autobiografia dalle lettere (Milano, 1951)
G . ZAVADINI, Donizetti (Bergamo, 1948)
Cap. 1 1
T. w. ADORNO, Wagner e Mahler (Torino, 1966)
M. BRION, Schttmann (Milano, 1958)
A. BRUNEAU, Massenet (Paris, 1935)
A. EINSTEIN, Schubert (Milano, 1970)
K. GEIRINGER, Brahms {Milano, 1952)
T. MANN, «Grandezza e dolore di R. Wagner», in Nobiltà dello spi-
rito (Milano, 1953)
s. MARTINOTTI, La musica sacra di Bruckner (Torino, 1965)
S. MARTINOTTI, A. Bruckner (Parma, 1973 )
A. OBERDORFER, Wagner (Milano, 1933)
C. ROSTAND, Liszt (Milano, 196 1)
R. SCHUMANN, La musica romantica (Milano, 1958)
R. WAGNER, La mia vita (Torino, 1953 )
R. WAGNER, L'opera d'arte dell'avvenire (Milano, 1963)
204 BIBLIOGRAFIA
Cap. 12
BIELINSKI, HERZEN, CERNICEWSKI, Jl pensiero democratico russo del
XIX secolo (Firenze, 1950)
L. PESTALOZZA, La scuola nazionale russa (Milano, 1958)
]. TIERSOT, Smetana ( Paris, 1926)
K. V. WOLFURT, Ciaikovski (Milano, 1961)
G . ZÀCCARO, Ciaikovski (Caltanissetta, 1967)
Cap. 13
T. w. ADORNO, Wagner e Mahler (v. sopra)
M. CARNER, Puccini ('Milano, 1961)
u. DUSEW, Mahler (Padova, 1962)
o. ERHARDT, R. Strauss (Milano, 1957)
G. GUERRINI, Busoni {Firenze, 1944)
v. JANKÉLÉVITCH, Ravel (Milano, 1962)
A. MACHABEY, Ravel (Parma, 195 1 )
A. MAHLER, Gustav Mahler, ricordi e lettere (Milano, 1960)
J. PAHISSA, Manuel De Falla (Milano, 1961)
L. PINZAUTI, Puccini {Torino, 1975)
G. PUGLIESE, Mahler (Milano, 1976)
E. SICILIANO, Puccini (Milano, 1976)
1. sTRAWINSKI, Poetica della musica (Milano, 1954)
L VALLAS , Debussy (Parma, 1952)
R. VLAD, Strawinski (Torino, 1958)
G. ZÀCCARo, Mahler (Milano, 1971)
Cap. 14
T. w. ADoRNo, Filosofia della musica moderna (Torino, 1959)
F. CAGIANELLI, Fra fenomenologia e strutturalismo: l'opera temica di
A. Schonberg (Perugia, 197 1 )
W . FURTWANGLER, Il caso Hindemith (Milano, 1958)
T. MANN, Doctor Faustus {Milano, 1949)
T. MANN, Romanzo di un romanzo (La genesi del «Doctor Faustus» )
(Milano, s.d.)
G. MANZoNI, Schonberg (Milano, 1975)
L. ROGNONI, La scuola musicale di Vienna (Torino, 1966)
L. ROGNONI, Fenomenologia della musica radicale (Bari, 1966)
J. RUFER, Teoria della composizione dodecafonica (Milano, 1962)
F. w. STEIN, Reger ('Potsdam, 1959)
R. VLAD, Modernità e tradizione della musica contemporanea ( Torino,
1955)
A. WEBERN, Verso la nuova musica (Milano, 1963)
G. ZÀCCARo, Schonberg e la nostra coscienza critica (Roma, 1977)
Cap. 15
A. BERG, Lettere alla moglie (Milano, 1976)
BIBliOGRAFIA 20)
Cap. 16
G. M. GATTI, Pizzetti (Milano, 1954)
G. F. MALIPIERO, Il filo di Arianna (Torino, 1966)
Fascicolo dell'«Approdo musicale» dedicato a A. Casella (Torino, 1958)
Fascicolo dell' «Approdo musicale« dedicato a Malipiero (Torino, 1960)
Quaderno della «Rassegna Musicale» dedicato a Petrassi {Torino, 1964)
Quaderno della «Rassegna Musicale» dedicato a Dallapiccola (Torino,
1965 )
VARI, Luigi Dallapiccola (Mil-.mo, 1975 )
Cap. 17
M. BORTOLOTTO, Fase seconda (Torino, 1968)
J. CAGE, Silenzio {Milano, 1971)
c . CARDEW, Stockhausen al servizio dell'imperialismo (Milano, 1976)
F. DONATONI, Questo (Milano, 1970)
M. MILA, Maderna, musicista europeo (Torino, 1976)
G. ZÀCCARO, In nome della falsità, e poi, se possibile, della verità
(Studio sulla nuova e nuovissima musica) ( Latina, 1978)
INDICE
p. 7 Premessa
20 1 Bibliografia
Paperbacks
Pubblicazione settimanale, 28 luglio 1979
Direttore responsabile: G. A. Cibotto
Registrazione del Tribunale di Roma n. 16024 del 27 agosto 197.5
Stampato per conto della Newton Compton editori s.r.l., Roma
dalla Tipografia «A. C. Grafiche», Città di Castello