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LA TECNICA DODECAFONICA

WEBERN  E  LE  VARIAZIONI  OP.30


La dodecafonia fu ideata da Arnold Schönberg e
esposta in un suo articolo nel 1923. Egli disse che si
trattava di un nuovo procedimento musicale capace di
sostituire le strutture che un tempo erano garantite
dalla tonalità.
Schönberg aveva l'esigenza di elaborare un sistema
che potesse aiutarlo a costruire ampie strutture
musicali coerenti ma atonali.
Caratteristiche dodecafonia
o Il compositore dispone i 12 suoni in un ordine stabilito, in serie,
o I suoni in serie possono essere utilizzati in verticale o in orizzontale;
o nessun suono della serie può essere ripetuto finché non vengono tutti
utilizzati;
o la serie è una struttura.
Nacque a Vienna nel 1883 e ricevette le prime lezioni di
musica dalla madre, pianista dilettante.
Studiò musicologia e composizione con Guido Adler e
Anton Webern: divenne allievo di Schönberg.
Sperimenta la musica atonale e rinuncia alla retorica per
cenni biografici l'essenziale. 
Durante l'occupazione nazista dell'Austria, la sua musica fu
proibita perché classificata degenerata.
Nel 1965 si rifiugiò a Mittersill, dove venne ucciso da un
soldato americano.
Il periodo dodecafonico weberniano cominciò nel
1924 con i Tre canti polari op.17 e si culminò con
le due Cantate op.29 e 31 e le Variazioni per
orchestra op.30. Attraverso questa opera
esaminerò l'uso della tecnica dodecafonica. 
Prime 20 battute delle Variazioni op.30, la partitura è ridotta su due righi
Uso del totale cromatico
La dodecafonia sostituisce la scala diatonica con quella cromatica e prevede l'utilizzo
di tutti e dodici i suoni disponibili nella divisione dell'ottava secondo il
temperamento equabile.
Uso della serie
Tra i suoni non ci devono essere attrazioni gravitazionali, tipiche del sistema tonale.
Inoltre, nessun suono della serie può essere ripetuto finché gli altri non vengano uditi. 
Il compositore, quindi, deve creare una serie, cioè l'ordine in cui le note devono succedersi.
Viene identificata come 'serie originale' con il simbolo O. 
La serie stabilisce l'ordine ma non il registro.
Serie O delle Variazioni op.30 (1940)
Per non essere ripetitivi, la tecnica dodecafonica permette
di usare degli artefici. Oltre alla serie originale, ci sono
altre versioni:
-RETROGADA, consiste nel riscrivere la serie dalla fine
all'inizio (bisogna considerare anche il ritmo);      Tipi di serie
-INVERSIONE, tutti gli intervalli disposti per moto
contrario rispetto a O;
-INVERSO-RETROGRADO, combinazione dei due
precedenti.
La serie originale e le sue derivate possono
essere trasposte su gli altri 11 gradi della scala
cromatica. Per ogni trasposizione si va al
semitono superiore.
Un compositore che vuole creare un pezzo
con la tecnica dodecafonica deve sapere che
se utilizza i quattro tipi di serie, avrà 48
versioni diverse della stessa serie.

Serie O sviluppata 
Bisogna specificare che la Serie NON è un tema, ma è materiale astratto che
solo il compositore può far diventare concreto, stabilendo i timbri, i suoni, il
valore e la dinamica.
Divieto della relazione di ottava 
Una nota di una serie non può compiere un salto melodico di ottava; non può esserci
nemmeno il raddoppio dell'ottava in senso armonico.
Invece, è possibile ripetere una nota alla stessa altezza (vedi bb.10-11).
Dimensione verticale e orizzontale
I suoni in serie possono essere utilizzati in orizzontale e in verticale,
quindi sovrapposti come in un accordo (da b.10 a b.12).
Il rapporto intervallare, che lega le note consecutive della
serie, rimane tale per tutta la composizione, così che ogni
nota risulti in relazione con quella successiva.  Queste
relazioni si sostituiscono ai rapporti gravitazionali.
Inoltre, non devono esserci tensioni simili a quelle che ci
sono nel sistema tonale tra consonanze e dissonanze.
Durante le sue conferenze private a Vienna del
1922-1923, il compositore disse di aderire al
pensiero schönberghiano e considerò la tecnica
Dodecafonia dodecafonica come ciò che serviva alla musica
occidentale per evolversi. 
weberniana Webern integrò una concezione estetica basata sul
concetto goethiano di 'pianta originaria' con la
tecnica dodecafonica.
Le opere d'arte si sviluppano a partire da un piccolo
nucleo iniziale tramite un'espansione progressiva. 
Il nucleo ha l'aspetto di una piccola cellula di poche note
(più piccola della serie). Tutte questi piccoli nuclei, messi
insieme, formano la serie.
All' interno della serie gli intervalli sono sempre gli stessi. 
Esempio:

IR di A                        B
B trasposto di terza M sotto                    C
In queste variazioni, ma come in altre composizione di Webern, è presente la
rarefazione dell'assetto sonoro ridotto a una sola linea. Inoltre, ogni nota ha un segno
dinamico o tipo di attacco. Tutto è a sé. Si parla, quindi di Puntillismo.
Il suono e il silenzio hanno la stessa importanza (due parti isolate) e il discorso
musicale è frammentato.
Dalle cellule ritmiche delle prime due battute, secondo Webern, derivano tutte le
altre.
La variazione era una forma molto apprezzata dalla
scuola viennese e soprattutto da Webern. Nella
tradizione questa forma aveva un elemento che
doveva rimanere costante e riconoscibile durante
tutte le variazioni. Questo, però, non era
compatibile con la dodecafonia; infatti, in queste
variazioni non c'è un tema. 
La forma
Si dava per scontato che una successione di brevi
sezioni, stilisticamente omogenee, fosse percepita
come una serie di variazioni.
Le variazioni op.30, però, costituiscono un risultato più complesso delle forme tradizionali. 
                 

                    Misure                  Tema e variazioni          Forma di aba

Da questo schema si può notare la presenza di elementi formali della tradizione sonatistica: temi
principali, secondari e sviluppo.
Quest'opera è importante perché Webern riuscì a concentrare il Classicismo con la
'melodia dei timbri' (ricerca timbrica-Schönberg). La sua musica doveva esprimere
emozioni ma rimanere logica e razionale.
Webern, non propose la creazione di un sistema compositivo che partisse da zero. La sua
musica si basava su schemi 'tradizionali'; lui voleva cambiarne l'uso e creare una nuova
concezione della sonorità.

Egli studiò il suono e come misurarlo, cioè creare le leggi del suono. Quest'ultimo è
formato da armonici infiniti ed esistono infinite possibilità di suono, quindi delle leggi
perderebbero valore.
Il suono è un'entità naturale, ma INCONOSCIBILE.
Il concetto di natura di Webern si ricollega a quello di Goethe: la Natura è Universale e l'uomo
non può superarla; essa, però, si esprime in oggetti specifici della vita umana e si creano dei
rapporti.
Webern trova un rapporto tra:
Prodotto della natura  Prodotto dell'arte

Arte e Natura sono in relazione


A Webern interessò il rapporto tra le teorie della composizione e l'analisi della
musica del passato. Egli era convinto che l'analisi della tradizione illumina ciò che si
sta facendo e da energia per creare qualcosa di nuovo.

Ciò che affascina di Goethe a Webern è l'idea che la ricerca sia sempre inconclusa e
il dubbio sempre presente. 

I fondamenti della musica NON sono definibili e devono sempre essere ricercati; la
ricerca per gli oggetti e una ricerca intorno a sé.
La serie è un modello astratto, non riconoscibile in natura, eppure realizzato in tutte
le sue forme. 
Essa è alla base della composizione ed è ciò che da coerenza e unitarietà. 

La composizione mira ad uno sviluppo organico delle parti, come se tutto si


generasse naturalmente dalla serie; questa, genera la forma.

La forma la si trova nel divenire e nel viaggio del tempo.


Weber interroga il suono per interrogare se
stesso e la sua attività.
In una lettera scrisse che l'arte non è solo
tecnica (il visibile) ma, come la natura, deve
essere un enigma su cui interrogarsi e
Lo Scopo
portare alla crescita spirituale dell'uomo.
L'arte della composizione ha una propria
interiorità che bisogna scoprire.
Il soggetto che decide di comporre sceglie delle soluzioni
che nell'interiorità della composizione già esistono. La
musica è lo strumento che libera le potenzialità del suono
che a causa del sistema tonale sono state limitate.
Foggia, 07/10/2022

                                                                            Viviana Di Rita

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