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Serie O sviluppata
Bisogna specificare che la Serie NON è un tema, ma è materiale astratto che
solo il compositore può far diventare concreto, stabilendo i timbri, i suoni, il
valore e la dinamica.
Divieto della relazione di ottava
Una nota di una serie non può compiere un salto melodico di ottava; non può esserci
nemmeno il raddoppio dell'ottava in senso armonico.
Invece, è possibile ripetere una nota alla stessa altezza (vedi bb.10-11).
Dimensione verticale e orizzontale
I suoni in serie possono essere utilizzati in orizzontale e in verticale,
quindi sovrapposti come in un accordo (da b.10 a b.12).
Il rapporto intervallare, che lega le note consecutive della
serie, rimane tale per tutta la composizione, così che ogni
nota risulti in relazione con quella successiva. Queste
relazioni si sostituiscono ai rapporti gravitazionali.
Inoltre, non devono esserci tensioni simili a quelle che ci
sono nel sistema tonale tra consonanze e dissonanze.
Durante le sue conferenze private a Vienna del
1922-1923, il compositore disse di aderire al
pensiero schönberghiano e considerò la tecnica
Dodecafonia dodecafonica come ciò che serviva alla musica
occidentale per evolversi.
weberniana Webern integrò una concezione estetica basata sul
concetto goethiano di 'pianta originaria' con la
tecnica dodecafonica.
Le opere d'arte si sviluppano a partire da un piccolo
nucleo iniziale tramite un'espansione progressiva.
Il nucleo ha l'aspetto di una piccola cellula di poche note
(più piccola della serie). Tutte questi piccoli nuclei, messi
insieme, formano la serie.
All' interno della serie gli intervalli sono sempre gli stessi.
Esempio:
IR di A B
B trasposto di terza M sotto C
In queste variazioni, ma come in altre composizione di Webern, è presente la
rarefazione dell'assetto sonoro ridotto a una sola linea. Inoltre, ogni nota ha un segno
dinamico o tipo di attacco. Tutto è a sé. Si parla, quindi di Puntillismo.
Il suono e il silenzio hanno la stessa importanza (due parti isolate) e il discorso
musicale è frammentato.
Dalle cellule ritmiche delle prime due battute, secondo Webern, derivano tutte le
altre.
La variazione era una forma molto apprezzata dalla
scuola viennese e soprattutto da Webern. Nella
tradizione questa forma aveva un elemento che
doveva rimanere costante e riconoscibile durante
tutte le variazioni. Questo, però, non era
compatibile con la dodecafonia; infatti, in queste
variazioni non c'è un tema.
La forma
Si dava per scontato che una successione di brevi
sezioni, stilisticamente omogenee, fosse percepita
come una serie di variazioni.
Le variazioni op.30, però, costituiscono un risultato più complesso delle forme tradizionali.
Da questo schema si può notare la presenza di elementi formali della tradizione sonatistica: temi
principali, secondari e sviluppo.
Quest'opera è importante perché Webern riuscì a concentrare il Classicismo con la
'melodia dei timbri' (ricerca timbrica-Schönberg). La sua musica doveva esprimere
emozioni ma rimanere logica e razionale.
Webern, non propose la creazione di un sistema compositivo che partisse da zero. La sua
musica si basava su schemi 'tradizionali'; lui voleva cambiarne l'uso e creare una nuova
concezione della sonorità.
Egli studiò il suono e come misurarlo, cioè creare le leggi del suono. Quest'ultimo è
formato da armonici infiniti ed esistono infinite possibilità di suono, quindi delle leggi
perderebbero valore.
Il suono è un'entità naturale, ma INCONOSCIBILE.
Il concetto di natura di Webern si ricollega a quello di Goethe: la Natura è Universale e l'uomo
non può superarla; essa, però, si esprime in oggetti specifici della vita umana e si creano dei
rapporti.
Webern trova un rapporto tra:
Prodotto della natura Prodotto dell'arte
Ciò che affascina di Goethe a Webern è l'idea che la ricerca sia sempre inconclusa e
il dubbio sempre presente.
I fondamenti della musica NON sono definibili e devono sempre essere ricercati; la
ricerca per gli oggetti e una ricerca intorno a sé.
La serie è un modello astratto, non riconoscibile in natura, eppure realizzato in tutte
le sue forme.
Essa è alla base della composizione ed è ciò che da coerenza e unitarietà.