Sei sulla pagina 1di 1

Attraverso la definizione di Lacan della voce come “oggetto pulsionale” si possono

esplorare le ragioni che fanno del canto un godimento: l’oggetto, in psicoanalisi,


è ciò attraverso il quale la pulsione riesce a trovare soddisfazione. Oltrepassando
la teoria freudiana, la voce è introdotta da Lacan tra questi oggetti che
consentono alla pulsione di raggiungere il suo obiettivo: soddisfarsi. La voce
lacaniana non solo non è in nessun modo assimilabile al discorso, ma non ha proprio
niente a che fare con il parlare: è in relazione solo con il corpo e con il
godimento. Così l’oggetto-voce, inteso come originario oggetto pulsionale, è quanto
più si avvicini a descrivere il “cantare”.

Fonte: https://journals.openedition.org/estetica/3366#tocto1n4

Potrebbero piacerti anche