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Per nastro magnetico con suoni generati elettronicamente e voce registrata su nastro e
manipolata elettronicamente. Realizzata presso gli studi WDR Colonia. Durata circa 13'40'' Nel
1955 la tecnologia disponibile gi aumentata, si comincia a costruire il suono non pi per somma
di sinusoidi ma per filtraggio di bande di frequenze, di rumore o di impulsi utilizzando
la sintesi sottrattiva. Inizia a farsi strada anche la tecnica della modulazione di anello.
Queste nuove t e c n i c h e e l e t e c n o l o g i e a d e s s e a s s o c i a t e s e m p l i f i c a n o m o l t o l e
o p e r a z i o n i d e l c o m p o s i t o r e elettronico fornendogli una gran messe di suoni
generabili controllando un piccolo numero di parametri. Ci nonostante i problemi teorici del
serialismo integrale e del suo rapporto con il nuovo spazio sonoro restano tutti sul tappeto e S.
ancora una volta intraprende una nuova strada.
4Se il problema quello di ottenere un suono organico come quello degli strumenti acustici,
allora dirigiamo la nostra attenzione verso il pi antico e famoso degli strumenti: la voce umana.
Possiamo usare la voce umana come mezzo per espandere il nostro mondo sonoro senza scadere nel
concretismo? La voce ci pu indicare la via per trovare un nuovo determinismo nella
costruzione dei suoni e della composizione musicale? Anche questa volta S. guarda verso le
ricerche scientifiche in campo acustico per trovare nuovi strumenti teorici e creativi.
Proprio in quegli anni si assiste ad uno sviluppo impetuoso nei laboratori di acustica dei modelli di
generazione del suono. Uno dei pi famosi, perch coniuga semplicit ed efficacia il
modello fisico del tratto vocale, chiamato modello sorgente-filtro. In questo modello si pu
schematizzare il tratto vocale come l'unione di due generatori di suono (sorgenti) che
funzionano alternativamente ed un filtro. Il generatore di impulsi crea la base sonora per i suoni
vocalici, che hanno uno spettro a r m o n i c o e s o n o c a r a t t e r i z z a t i d a l l a p r e s e n z a d i
f r e q u e n z e p r e p o n d e r a n t i d e t t e f o r m a n t i . Tal i formanti dipendono dalle frequenze
di risonanza del filtro. Il generatore di rumore la base per la creazione dei suoni
consonantici nelle loro varie declinazioni: fricative, labiali etc.. S. pensa allora di utilizzare il canto
come base per isolare particelle sonore, da cui pu attingere sia spettri armonici che bande
continue, approfittando allo stesso tempo della organicit del suono della voce .il
testo, desunto dal biblico "Canto dei Giovani nella fornace", udibile solo in alcuni
punti e solo dove si elevano voci a Dio. A r m a n d o
G e n t i l u c c i
c o m m e n t a a p r o p o s i t o d i G e s a n g l ' a t t e g g i a m e n t o
d e l compositore: "L'alternativa Stockhauseniana tra uno sperimentalismo
v i s s u t o c o n l a m e n t a l i t speculativa dello scienziato e la fascinosa disposizione a inventare
soluzioni di stravolta espressivit a contatto con i materiali impiegati (alternativa mai risolta) trova
qu modo di manifestarsi in tutta la sua cattivante ambiguit Nel suo scritto "
a proposito di Gesang der Junglinge
" S. scrive: "
Il nuovo lavoro unisce un testo cantato e suoni elettronici. I fonemi cantati hanno in parte una
struttura moto pi differenziata di tutti i suoni finora composti. L'unione dei fonemi dati con i suoni
elettronici composti deve essere estremamente naturale"
. L'autore considera evidentemente il testo cantato, non come un oggetto sonoro dato,
ma come una concatenazione di fonemi, cio dati acustici elementari (che possiamo
considerare elementari almeno rispetto alla complessit acustica e semantica di un testo cantato). I
singoli fonemi possono essere infatti studiati e catalogati in prima approssimazione
con modelli acustici relativamente semplici come S. chiarir nel seguito dell'articolo.
S. dichiara che la sua operazione non contiene nessun ripensamento di giudizio su Schaeffer e
compagni:
"[l'unione dei fonemi] pu avvenire solo se i fonemi cantati vengono oggettivati mediante un
procedimento artificiale e fusi nella specifica natura del mondo sonoro elettronico. Un
semplice contrasto primitivo e non corrisponde alle nostre concezioni.