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[1] La storia del cinema in 15 lezioni: Nozioni Introduttive.

TERMINI ADEGUATI

Macchina da presa o cinepresa (MAI videocamera o telecamera che si usa nella televisione)
Fotogramma o frame
Pellicola cinematografica: 16/24 fotogrammi al secondo, larga 35mm, conservata in pizze
Proiettore cinematografico: 24 fotogrammi al secondo
Camera digitale: utilizzata oggi per le riprese cinematografiche, 24 frame al secondo, memorizza
in un hard disk
Proiettore digitale / DCP: alta definizione per proiettore digitale
Scenografia: sfondo e ambientazione riprodotta per le scene
Sceneggiatura: testo scritto, costituisce il punto di partenza per la realizzazione di un film.

TIPI DI CINEMA
Tipologia di cinema in cui lo scopo principale quello di raccontare delle storie (forma narrativa
di seguito indicato con un asterisco*)
Tipo di cinema il cui scopo principale stimolare i sensi dello spettaore. Cinema come
strumento visivo e di osservazione del mondo

Cinema muto: in cui la componente audio assente o esterna alla pellicola


Cinema sonoro: in cui la componente audio parte integrante dalla pellicola stessa

Cinema in bianco e nero (1895 1968)


Cinema colorato (1985 1930)
Cinema a colori (1907 oggi)

PERIODI DELLA STORIA DEL CINEMA


1895 1907 CINEMA DELLE ATTRAZIONI
Muto
Bianco e nero / colorato
Concetto di attrazione
La pellicola NON si pu definire film
Rappresentazione di mondi fantastici o reali
Presenza di un imbonitore durante la proiezione
Scansione in quadri (unit teatrali)
Paratassi: unit singole che si susseguono senza una vera e propria consequenzialit
Montaggio come effetto speciale

1907- 1930 ISTITUZIONALIZZAZIONE DEL CINEMA*


Muto
Bianco e nero / colorato / a colori (breve periodo)

Concetto di narrazione
Si pu utilizzare la definizione di film
Mondo diegetico (diegesi: mondo del racconto)
Narratore invisibile o didascalie
Non pi quadri ma sequenze (unit cinematografiche)
Collegamento delle inquadrature (non pi struttura paratattica ma sintattica)
Montaggio narrativo (sistema dei raccordi)

(1919 1930 CINEMA DI AVANGUARDIA)


Muto
Bianco e nero / colorato / a colori
Si colloca allinterno del periodo dellIstituzionalizzazione del cinema
Avanguardie russe / francesi / tedesche

1930/1944 1945/1959 CINEMA CLASSICO*


Sonoro
Bianco e nero / a colori
Hollywood
Si basa su principi stabili e prestabiliti
Modo di produzione: studio system
Film prodotti in serie (industrializzazione del cinema)
Ruolo centrale del produttore
Sistema delle celebrit: star system (divismo)
Illusione di realt: abbandonarsi al flusso ed al coinvolgimento
Distinzione tra generi diversi

1959/1968 1968/1980 CINEMA MODERNO


Sonoro
Bianco e nero / a colori
Neorealismo & Nouvelle Vague
Pluralismo degli stili: produttori indipendenti dal sistema
Ruolo centrale dellautore
Nuove forme di divismo: lantidivo
Non pi illusione di realt: metalinguaggio
Nuove classificazioni di generi: ripresa e contaminazione dei generi gi esistenti

1980 oggi CINEMA CONTEMPORANEO (o post-moderno)*


Sonoro
A colori
Dallo stile al restyling
Complessi industriali che sostituiscono il ruolo centrale del produttore e dellautore

Divismo esteso alla societ


Illusione di irrealt: tutto credibile quando nulla credibile
Ripresa dei generi classici attraverso remake o citazioni

Elementi fondamentali nel linguaggio cinematografico


INQUADRATURA
Tutto ci che percepiamo come spazio visivo / temporale.
Unit di base del linguaggio cinematografico; una unit visiva non un'unit narrativa.
Oltre allinquadratura abbiamo un unit successiva che ci porta ad elaborare qualcosa di pi complesso
e che formata da una somma di inquadrature, questa unit si divide in due possibili tipi:
Scena: episodio narrativo che si svolge in un unico luogo e in continuit temporale
Sequenza: episodio narrativo ma si pu svolgere in diversi piani spaziali e/o temporali
*ellissi: piccolo salto di tempo, impercettibile
Casi particolari di sequenza sono:
piano-sequenza: ovvero un'unica inquadratura talmente lunga da comprendere una intera
sequenza
long-take: inquadratura che ha una durata estesa ma non abbastanza da racchiudere un intero
episodio narrativo.
I MOVIMENTI DI MACCHINA
panoramica: rotazione (orizzontale, verticale o obliqua) sul proprio asse
*panoramiche a seguire: quando si segue un personaggio
*panoramiche descrittive: quando si descrive un paesaggio
carrellata: la macchin sai muove ed posta su un supporto mobile che si chiama carrello che
segue un percorso lineare per seguire il personaggio (laterale, che segue, che precede)
IL MONTAGGIO
Il passaggio da una inquadratura ad una successiva viene realizzato attraverso RACCORDI che
hanno lo scopo di non far notare allo spettatore la discontinuit che viene realizzata attraverso
l'unione di due diverse inquadrature
Ci sono raccordi utili per la continuit spaziale
Raccordo di sguardo: mostra ci che il personaggio sta guardando (un tipo particolare il
raccordo in soggettiva in cui la cinepresa ci fa vedere la realt con gli occhi del personaggio
stesso)

Doppio raccordo di sguardo (campo/controcampo): viene inquadrato un personaggio che


guarda un'altro personaggio fuori cambio e nella inquadratura successiva si vede questo
personaggio (es. usata nei dialoghi in cui si vede un personaggio di spalle)
Raccordo sull'asse: quando due inquadrature rimangono sullo stesso asse di ripresa ma una
delle due girata da un punto di vista pi lontano/vicino della prima.

E raccordi sia per la continuit spaziale sia per lo sviluppo dell'azione:


Raccordo di posizione: pur variando l'angolo di ripresa, gli elementi mantengono la loro
posizione (simile ad i rapporti in campo/controcampo)
Raccordo di direzione: il personaggio che esce da una direzione, deve rientrare dalla direzione
opposta (quando si cambiano in rapida successione i punti di vista si parla di scavalcamento di
campo, utilizzato nei film contemporanei)
Raccordo di movimento: un gesto iniziato in una inquadratura deve continuare nella
inquadratura successiva mantenendo le stesse caratteristiche.
I CONFINI SPAZIALI
Diegetico: film come unit narativa; ci si riferisce a ci che riguarda la storia (compresi i
riferimenti all'interno del film ma facenti comunque parte dell'universo della storia)
Extra-diegetico: tutto ci che esula dall'universo narrato nel film (ad esempio i titoli di testa)
Inserti non diegetici o extra-diegetici: inserimenti che non sono importanti ai fini della
narrazione ma che fanno comunque parte delluniverso narrato (esempio la scelta di far vedere
due piccioni che tubano invece di far vedere i protagonisti intenti in un atto romantico)
Anche le singole inquadrature hanno confini che fanno entrambi parte del mondo diegetico
CAMPO: spazio incluso nella inquadratura
FUORICAMPO: spazio escluso dall'inquadratura ma comunque facente parte del mondo
diegetico
IL SUONO
Diegetico: suoni che il personaggio in grado di sentire.
*suono ON: se la fonte sonora inquadrata
*suono OFF: se la fonte fuori campo
Extra-diegetico: non incluso nella inquadratura (suono OVER)
IL TEMPO
Storia: insieme di tutti gli avvenimenti che compaiono nel film (ricostruzione che far lo
spettatore alla fine del film - ordine cronologico degli avvenimenti)
Racconto: dipendente da come vengono disposti gli avvenimenti all'interno del film (ordine non
necessariamente cronologico)
Tempo della storia: disposizione cronologica degli eventi all'interno del film
Tempo del racconto: tempo effettivo realizzato all'interno del film (non necessariamente
cronologica)

*a volte il tempo della storia ed il tempo del racconto possono corrispondere.


Flashback (analessi): salto temporale verso il passato rispetto all'ordine della storia
Flashforward (prolessi): salto temporale verso il futuro rispetto all'ordine della storia

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