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CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA

FISICA 1 CORSO A e B
a.a. 2022/23
Prova scritta del 14 luglio 2023

Esercizio 1
Un punto materiale di massa m, sospeso al soffitto per mezzo di un filo ideale verti -
cale, è collegato al suolo tramite una molla ideale, anch’essa verticale, di costante
elastica k=80 N/m. In tale situazione la molla si trova in condizione di riposo e nel
filo si registra una tensione T=3.8 N. Quindi si taglia il filo. Ipotizzando che il si-
stema si mantenga verticale in ogni istante di tempo, determinare:
(1) la massa del punto materiale;
(2) la massima distanza dalla posizione iniziale raggiunta dal punto materiale;
(3) il valore massimo della velocità del punto materiale;
(4) l’energia potenziale massima immagazzinata nella molla.

Soluzione

(1) Trovandosi il punto materiale in equilibrio e la molla a riposo (forza elastica


nulla), prendendo il verso positivo delle forze verso il basso, deve essere P-T=0, con
P=mg la forza peso. Si ottiene m=T/g=0.3874 kg.

(2) Tagliando il filo, la tensione del filo si annulla e il punto materiale si muove verso
il basso. La deformazione massima x della molla si ha dunque quando l’energia cine-
tica è nulla e tutta l’energia potenziale gravitazionale si è trasformata in energia
potenziale elastica. Essendo mgx la variazione di energia potenziale gravitazionale,
si ha mgx=kx2/2, da cui x=2mg/k=2T/k=9.5 cm.

(3) Il punto materiale è soggetto ad una forza elastica F=-kx e alla forza peso
costante P=mg, e si muove quindi di moto armonico. Nei moti armonici, la massima
velocità viene raggiunta quando il punto materiale è soggetto ad una forza nulla. Nel
nostro caso, si ha quindi la massima velocità quando kx=mg, ossia x=mg/k=T/k. La
differenza di energia potenziale gravitazionale tra questa posizione e la posizione i-
niziale si è trasformata in energia cinetica ed energia potenziale elastica. Si ha
dunque mgx=mv2/2+kx2/2, da cui v=(2gx-kx2/m)1/2=(gT/k)1/2=0.683 m/s. Lo stesso
risultato si può ottenere considerando l’energia totale del punto materiale ad ogni i-
stante: mgL = mgy + mv 2/2 + k(L-y)2/2, con L la lunghezza della molla a riposo e y
la distanza del punto materiale dal pavimento. Si ricava la dipendenza della velocità
da y: v2=2g(L-y)-(k/m)(L-y)2. La velocità massima si ottiene imponendo nulla la
derivata dv/dy: la condizione dv/dy=0 si ha per L-y=x=mg/k. Sostituendo nella re-
lazione generale per v, si ottiene come prima v=(gT/k) 1/2.

(4) L’energia potenziale massima immagazzinata nella molla si ha alla massima de-
formazione della molla, quando x=2T/k, come ottenuto al punto (2). Si ha dunque
U= kx2/2 = 2T2/k=0.36 J.

Esercizio 2

Un grande serbatoio aperto contiene dell'acqua fino a un'altezza h 0=2.0 m dal fondo.
Il fondo del serbatoio si trova ad un’altezza H=6 m dal suolo. Sulla parete destra del
serbatoio, a h=50 cm dal fondo, è stato praticato un foro circolare, di raggio 10 mm,
chiuso con un tappo.
(1) Calcolare la forza che l'acqua esercita sul tappo.
(2) Se il tappo viene aperto, lasciando uscire l'acqua, con quale velocità esce
l'acqua?
(3) Assumendo che il livello dell'acqua nel serbatoio rimanga costante, calcolare
quanti litri di acqua escono nei primi 3 secondi.
(4) Calcolare la distanza dal serbatoio, in direzione orizzontale, a cui lo zampillo
tocca il suolo.
Si tratti l'acqua come un fluido ideale in regime stazionario, e si consideri
trascurabile l'abbassamento della superficie libera.

Soluzione
(1) Dalla legge di Stevino, si ha che la pressione alla profondità del tappo è p=p a+r
g(h0-h), con ovvio significato dei simboli e pa=1.01325x105 Pa la pressione
atmosferica. La forza esercitata sul tappo, essendo la sua sezione S=pr2 con r=0.01
m, è dunque F=pS=36.45 N.

(2) Potendo trascurare l’abbassamento della superficie libera dell’acqua, dal


teorema di Torricelli abbiamo v=[2g(h0-h)]1/2=5.42 m/s.

(3) Dalla portata volumetrica Q=Sv, si ottiene la massa d’acqua uscita nei primi t=3
s: M=Qt=Svt=5.11 l.

(4) L’acqua ha un moto rettilineo uniforme x=vt=[2g(h 0-h)]1/2t lungo l’asse


orrizzontale e uniformemente accelerato y=-gt 2/2+(H+h) lungo l’asse verticale. La
composizione dei due moti genera un moto parabolico. Imponendo y=0, si ottiene
t=[2(H+h)/g]1/2, e quindi x=2[(h0-h)(H+h)]1/2=6.24 m.

Esercizio 3

Si abbia una macchina termica reversibile che lavora tra due sorgenti, una è
l'ambiente a t1=25 oC e l'altra una grande massa di piombo fuso alla temperatura di
fusione T2, assimilabile ad una sorgente. Ad ogni ciclo della macchina si solidificano
m=183.7 g di piombo, viene compiuto il lavoro L=2266.44 J e viene ceduto alla
sorgente fredda la quantità di calore Q1=-2233.85 J. Calcolare:
(1) la temperatura T2;
(2) il calore latente di fusione Lf del piombo.

Soluzione
(1) La macchina termica lavora reversibilmente tra due sorgenti. Si tratta quindi di
una macchina di Carnot con rendimento h=1-T1/T2. Essendo anche h=L/Q2, con Q2 la
quantità di calore assorbita dalla macchina dalla sorgente a temperatura maggiore,
e quindi dal piombo fuso, e L=Q 2-|Q1| per il primo principio della termodinamica, si
ricava T2=T1(L+|Q1|)/|Q1|=600.65 K = 327.5 oC, avendo avuto l’accortezza di
trasformare la temperatura t1 in Kelvin.
(2) Il calore latente di fusione è Lf=Q2/m=(L+|Q1|)/m=24500 J/kg.

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