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Esercizi svolti di Statica e Dinamica

1. La massa m sospesa come in figura. Nota la costante elastica k della


molla, determinarne lallungamento x in condizioni di equilibrio.

m = 1.6 Kg ; = 30 ; k = 2 10
2
Nm
-1
















Il diagramma di corpo libero del punto di intersezione delle funi mostrato
in figura. Applicando la condizione di statica del punto materiale si ha:

= +
=
= + +
0 P cos T cos T
0 sen T sen T
0 P T T
2 1
2 1
2 1
r r r

da cui si ricava:

= =
cos 2
P
T T
2 1

Per le propriet delle funi ideali, la tensione sulla molla pari in modulo a
T
1
. Lallungamento della molla dato perci dalla legge di Hook:
T
1
= k x ; =

=
k cos 2
g m
x 4.5 cm






m
1
T
r

2
T
r
P
r

x
y

2. Una macchina di Atwood realizzata collegando le masse m
1
, m
2
, m
3

come mostrato in figura. La massa della carrucola trascurabile;
trascurabile anche lattrito.
Nella condizione iniziale, le masse m
1
, m
2
salgono, e la massa m
3

scende, con velocit costante. Ad un certo punto la massa m
2
si sgancia.
Determinare laccelerazione delle rimanenti masse.

m
1
= 2 Kg ; m
2
= 1 Kg















Nella condizione iniziale le accelerazioni sono nulle. Quindi, con
riferimento ai diagrammi di corpo libero in figura, e tenendo conto delle
propriet della fune supposta ideale:
( )
T T T
0 P T
0 P P T
2 1
3 2
2 1 1
= =

=
= +

e quindi P
3
= P
1
+ P
2
, da cui:
m
3
= m
1
+ m
2
= 3 Kg
Nella condizione finale, le equazioni diventano, tenendo conto del vincolo
cinematico:
a a a
T T T
a m P T
a m P T
y 3 y 1
2 1
y 3 3 3 2
y 1 1 1 1
= =
= =

=
=

da cui si ricava:
=
+

= g
m m
m m
a
1 3
1 3
2 m s
-2





1
T
r

2
T
r
2 1
P P
r r
+

3
P
r




1
2
3
y

3. Una boccola di massa M scivola su un asse verticale in presenza di
attrito, descritto dal coefficiente di attrito cinematica
d
. La forza
premente F pu essere regolata agendo sulla vite laterale.
Determinare il valore di F, affinch la boccola scivoli a velocit
costante.

M = 2.2 Kg ;
d
= 0.10
















A velocit costante laccelerazione nulla, e lequazione di Newton
diventa:
R F
0 P F
0 F R
0 R F P a F
d a
a
=

=
=
= + + +
r r r r

da cui:
N 216
g m P
F
d d
=

=





x
y
R
r
F
r

a
F
r

P
r


4. Un corpo di massa m scivola su un piano orizzontale in presenza di attrito. Siano
s
e
d
i coefficienti di attrito
statico e dinamico rispettivamente.
a) Se il corpo si muove inizialmente alla velocit v
o
, determinare il tempo t che occorre perch esso si fermi.
b) Determinare la forza F che necessario applicare per rimettere il corpo in movimento.

m = 1.4 Kg ;
s
= 0.3 ;
d
= 0.2 ; v
o
= 22 m s
-1












La II equazione di Newton nella fase iniziale:
R F
0 P R
a m F
0 R P a F
d a
a
=

=
=
= + +
r r r

da cui:
2 d
s m 2
m
P
a

=

=

La legge del moto uniformemente accelerato d quindi:
t a v v
o
+ =
da cui, imponendo v = 0 , si ricava:
s 11
a
v
t
o
= =
Per rimettere in movimento il corpo necessario vincere lattrito di stacco,
ed applicare quindi una forza F =
s
P = 4 N



R
r
a
F
r

P
r


5. Un corpo di massa m scivola su un piano in presenza di attrito. Siano
s
e
d
i coefficienti di attrito statico e
dinamico rispettivamente.
a) Se il corpo inizialmente fermo, si determini la minima forza F che permette di metterlo in movimento;
b) supponendo che tale forza continui a spingere il corpo, determinare la velocit v che esso acquisisce dopo un
tempo t.

m = 1.9 Kg ;
s
= 0.30 ;
d
= 0.15 ; t = 2.4 s











Un istante prima dello stacco, la II equazione di Newton :
R F
0 P R
0 F F
0 R P a F F
s a
a
=

=
=
= + + +
r r r r

da cui:
N 6 . 5 P F
s
= =

Immediatamente dopo lo stacco, invece:
R F
0 P R
a m F F
a m R P a F F
d a
a
=

=
=
= + + +
r
r r r r

da cui si ricava:
2 d
s m 5 . 1
m
P F
a

=

=
La legge del moto uniformemente accelerato d quindi:
t a v = = 3.5 m s
-1




R
r
a
F
r

P
r

F
r

6. Una massa m
1
trascinata lungo un piano inclinato liscio da una
fune legata alla massa m
2
, come in figura. Determinare la tensione
della fune.

m
1
= 2.5 Kg ; m
2
= 5 Kg ; = 30














Conviene usare due sistemi di riferimento diversi per descrivere i due
punti materiali. Il riferimento indicato in figura usato per la massa
m
1
; per la massa m
2
si usa un asse y verticale. Le equazioni della
dinamica per i due punti materiali:

= +
= + +
2 2 2 2
1 1 1 1 1
a m P T
a m P T R
r
r r
r
r r r

si proiettano dando:

=
=
y 2 2 2 2
x 1 1 1 1
a m P T
a m sen P T

con i vincoli:

= =
= =
a a a
T T T
y 2 x 1
2 1

Risolvendo si ha:
( )

= +
+
=
=
+

=

N 5 . 24 sen 1 g
m m
m m
T
ms 9 . 4 g
m m
sen m m
a
2 1
2 1
2
2 1
1 2






m
2


m
1

y
x
2
T
r



1
T
r
2
P
r

1
P
r
1
R
r


7. Una massa m
1
trascinata lungo un piano inclinato liscio da una
fune legata alla massa m
2
, come in figura. Determinare
laccelerazione delle masse.




m
1
= 6 Kg ; m
2
= 3 Kg ; = 30














Conviene usare due sistemi di riferimento diversi per descrivere i due
punti materiali. Il riferimento indicato in figura usato per la massa
m
1
; per la massa m
2
si usa un asse y verticale. Le equazioni della
dinamica per i due punti materiali:

= +
= + +
2 2 2 2
1 1 1 1 1
a m P T
a m P T R
r
r r
r
r r r

si proiettano dando:

=
= +
y 2 2 2 2
x 1 1 1 1
a m P T
a m sen P T

con i vincoli:

= =
= =
a a a
T T T
y 2 x 1
2 1

Risolvendo si ha:
( )

=
+
=
=
+
+
=

N 8 . 9 sen 1 g
m m
m m
T
ms 5 . 6 g
m m
sen m m
a
2 1
2 1
2
2 1
1 2






m
2


m
1

y
x


1
R
r
2
T
r
2
P
r
1
T
r
1
P
r

8. Una sferetta di massa m ruota con velocit angolare costante . La
sferetta trattenuta sulla traiettoria circolare da una molla che ha una
lunghezza a riposo l , e un coefficiente elastico k. Determinare il
raggio della circonferenza.

m = 120 g ; = 3.4 s
-1
; l = 12 cm ; k = 15 Nm
-1















La II equazione della dinamica, proiettata in direzione centripeta, in questo caso:
( ) l l l + = =
2
c
m a m k
da cui si ricava:
cm 2 . 1
m k
m
2
2
=

= l l



9. Una sferetta di massa m ruota con velocit angolare costante su una
circonferenza di raggio r. La sferetta trattenuta sulla traiettoria
circolare da una molla che ha una lunghezza a riposo l . Determinare il
coefficiente elastico k della molla.

m = 230 g ; = 11 s
-1
; r = 8 cm ; l = 7 cm













La II equazione della dinamica, proiettata in direzione centripeta, in questo caso:
r m a m k
2
c
= = l
con cm 1 r = = l l
da cui si ricava:
l

=
r m
k
2
= 220 N m
-1





10. Un pendolo conico ha massa m e lunghezza l . Nellipotesi che
esso ruoti a una velocit angolare , si determini:
a. la tensione T della fune;
b. langolo .

m = 100 g ; l = 1 m ; = 5 rad/s














Il pendolo soggetto alle forze T
r
, P
r
. Lequazione del moto a m P T
r
r r
= + . Proiettando su un asse
x orizzontale centripeto e y verticale, si ha:
T sen = m a
c
= m
2
r = m
2
l sen
T cos P = 0
da cui:
T = m
2
l = 2.5 N
cos =
T
P
= 0.39 ; = 67


r
m

11. Un pendolo conico ha massa m e lunghezza l . Dato langolo , si
determini:
a. la tensione T della fune;
b. la velocit angolare .

m = 50 g ; l = 10cm ; = 10














Il pendolo soggetto alle forze T
r
, P
r
. Lequazione del moto a m P T
r
r r
= + . Proiettando su un asse
x orizzontale centripeto e y verticale, si ha:
T sen = m a
c
= m
2
r = m
2
l sen
T cos P = 0
da cui:
T =
cos
P
= 0.5 N ;
l m
T
= = 10 s
-1


r
m

12. Un oggetto di massa m si trova nella regione di spazio prossima a
una stella doppia, sicch risente dellazione combinata della
gravit dovuta alle masse M
1
ed M
2
. Determinare modulo,
direzione e verso del vettore forza
tot
F
r
sulla massa m.

M
1
= 10
30
Kg ; M
2
= 10
30
Kg ; m = 10
19
Kg ;
G = 6,67 10
-11
N m
2
kg
-2


Coordinate:

M
1
x
1
= -10
8
Km y
1
= 0
M
2
x
2
= 10
8
Km y
2
= 0
m x = 0 y

= 10
8
Km














I moduli delle forze
1
F
r
e
2
F
r
valgono rispettivamente:

2
1
1
1
r
m M
G F = = 3.3 10
22
N ( r
1
= 1.4 10
8
Km )
2
2
2
2
r
m M
G F = = 3.3 10
22
N ( r
2
= 1.4 10
8
Km )
Per sommare le due forze si deve tenere conto delle differenti
direzioni di
1
F
r
e
2
F
r
. Conviene sommare i vettori per componenti:



F
1x
= -F
1
cos = -3.3 10
22
cos
|

\
|

4
=
-2.4 10
22
N
F
1y
= -F
1
sen = -3.3 10
22
cos
|

\
|

4
=
-2.4 10
22
N
F
2x
= F
2
cos = 3.3 10
22
cos
|

\
|

4
=
2.4 10
22
N
F
2y
= -F
2
sen = -3.3 10
22
cos
|

\
|

4
=
-2.4 10
22
N
F
tot x
= 0 F
tot y
= F
1y
+ F
2y
= -4.8 10
22
N

Infine, F
tot
=
2
y tot
2
x tot
F F + = 4.8 10
22
N



x
y
M
1
M
2
m

x
y
M
1
M
2
m



13. Un oggetto di massa m si trova nella regione di spazio prossima a
una stella doppia, sicch risente dellazione combinata della
gravit dovuta alle masse M
1
ed M
2
. Determinare il modulo del
vettore forza
tot
F
r
sulla massa m.

M
1
= 10
31
Kg ; M
2
= 10
30
Kg ; m = 10
20
Kg ;
G = 6,67 10
-11
N m
2
kg
-2


Coordinate:
M
1
x
1
= -10
8
Km y
1
= 0
M
2
x
2
= 0 y
2
= 10
8
Km
m x = 10
8
Km y

= 0














I moduli delle forze
1
F
r
e
2
F
r
valgono rispettivamente:

2
1
1
1
r
m M
G F = = 1.7 10
24
N ( r
1
= 2 10
8
Km )
2
2
2
2
r
m M
G F = = 3.3 10
23
N ( r
2
= 1.4 10
8
Km )
Per sommare le due forze si deve tenere conto delle differenti
direzioni di
1
F
r
e
2
F
r
. Conviene sommare i vettori per componenti:



F
1x
= -F
1
= -1.7 10
24
N F
1y
= 0
F
2x
= -F
2
cos = -3.3 10
23
cos
|

\
|

4
=
= -2.4 10
23
N
F
2y
= F
2
sen = 3.3 10
23
cos
|

\
|

4
=
= 2.4 10
23
N
F
tot x
= F
1x
+ F
2x
= -1.9 10
24
N F
tot y
= F
1y
+ F
2y
= 2.4 10
23
N


Infine, F
tot
=
2
y tot
2
x tot
F F + = 1.9 10
24
N





x
y
M
1
M
2
m


x
y
M
1
M
2
m


14. Unauto percorre una curva di raggio r a velocit v. Noto il coefficiente di attrito statico tra
ruote e lasfalto
s
, si determini il massimo valore possibile di decelerazione, prima che lauto
sbandi.

m = 1000 Kg ; r = 50 m ; v = 15 m s
-1
;
s
= 0.5





In questo problema lunica forza che agisce sullauto la
forza di attrito statico col suolo. La seconda legge della
dinamica si scrive quindi:

a m F
a
r
r
=



Come il vettore accelerazione, anche il vettore
a
F
r
ha sia una componente centripeta, che una
tangenziale. Proiettando lequazione sugli assi del sistema tangente si trova quindi:

=
=
r
v
m F
a m F
2
c
t t


Dalla seconda equazione si ricava il valore F
c
= 4.5 10
3
N . Daltro canto, la massima forza di
attrito che lasfalto pu applicare vale:

g m F
s max
= = 5 10
3
N

Il massimo valore che F
t
pu assumere limitato dalla condizione che il modulo della forza di
attrito sia proprio uguale a F
max
. Quindi.

N 10 2 . 2 F F F
F F F
3 2
c
2
max t
2
max
2
c
2
t
= =
= +


da cui, infine:

1
s m 2 . 2
m
F
a
t
t

= =

Si noti che: a) a
t
il modulo dellaccelerazione tangenziale; la componente tangenziale
dellaccelerazione negativa; b) questo valore molto minore di quello possibile in rettilineo, dato
da
1 max
s m 5
m
F

=

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