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Figure 1:
√
g 3
[Prova scritta del 15/09/14. Sol.: a) x = 9t0 t − g6 t2 ; b) fa = 1/3M g( tt0 − 1/2); c) µ ≥ 3
3 . ]
2. In un piano verticale una ruota omogenea di massa m e raggio R rotola su un binario orizzontale
(coefficiente di attrito statico µ) ed ha il centro C collegato a un punto fisso O del binario mediante
una molla ideale avente lunghezza a riposo trascurabile e costante elastica k. Inizialmente la molla
ha lunghezza R, il centro G ha velocità v0 e la ruota non striscia. Determinare: a) la legge oraria
del moto di C nell’ipotesi che la ruota non strisci; b) la reazione vincolare nel punto di contatto tra
la ruota e il binario; c) il massimo valore di v0 per il quale la ruota durante il proprio moto non
striscia.
m, R
k
O
Figure 2:
q q
v0 2k mk
[Prova scritta del 30/06/14. Sol.: a) x(t) = Ω sin Ωt, con Ω = 3m ; b) fa = 6 v0 sin Ωt,
q
6
N = kR + mg; c) |v0 | ≤ µ(kR + mg) mk . ]
3 Un cilindro omogeneo di massa m e raggio R viene tenuto a contatto con una parete verticale
(attrito statico µs ) mediante l’applicazione di una forza F~ . Il cilindro viene fatto salire lungo la
parete mediante l’applicazione di un momento torcente M ~ . Nell’ipotesi che il moto sia di puro
rotolamento, calcolare:
1. l’accelerazione angolare del cilindro;
2. il valore minimo di M che permette al cilindro di risalire la parete;
3. il valore minimo di F per il quale possibile il rotolamento verso l’alto.
Figure 3:
[Sol.:
Siano x la quota del centro di massa del cilindro, ϕ = x/R, I il momento di inerzia del cilindro
rispetto al suo asse, I = 21 mR2 .
1. Assumendo che il moto sia di puro rotolamento e scegliendo come polo il punto di appoggio,
la seconda equazione cardinale per il moto del cilindro è
R
(I + mR2 )ϕ̈ = M − mgR ⇒ ẍ = (M − mgR)
I + mR2
2 M
ẍ = −g
3 mR
3. La componente x della prima equazione cardinale per il moto del cilindro fornisce
I + (M/g)R
fas = m(ẍ + g) = mg
I + mR2
1 2M
fas = + mg
3 3mgR
Alternativamente lo stesso risultato si sarebbe potuto ottenere dalla seconda equazione car-
dinale, scegliendo però ora il polo nel centro di massa del cilindro: I ϕ̈ = M − fas R.
La condizione di rotolamento fornisce infine
5. Stimare l’intensità del momento risultante τC , rispetto al centro di massa della terra, delle forze
esterne che agiscono sulla terra nel suo moto di rivoluzione intorno al sole, sapendo che il periodo
di precessione degli equinozi della terra è TP rec. = 2, 58 × 104 anni.
Per il calcolo del momento di inerzia, si approssimi la terra ad una sfera omogenea (Isf era =
2
5 M R2 ).
[Sol.: ωP rec. = TP2π
rec.
= LτCC ' 5, 45 × 1022 N m, dove LC = Iωrot è il momento angolare di
rotazione della terra intorno al suo asse. Si usi MT = 5, 98 × 1024 kg per la massa della terra e
RT = 6, 37 × 106 m per il suo raggio. ]
6. Un’asta lunga l è tenuta ferma per un estremo ad un angolo θ0 rispetto alla verticale. Ad
un certo istante essa viene abbandonata con velocità iniziale nulla ed inizia ad oscillare in assenza
di attriti. Calcolare, in funzione dell’angolo θ rispetto alla verticale, l’accelerazione angolare, le
componenti tangente e normale dell’accelerazione del centro di massa, le analoghe componenti della
reazione R nel perno di sostegno. Scrivere i risultati per l’asta. Con θ0 = π/2, applicare le formule
ai casi θ = π/2 e θ = 0.
[Sol.: α = −3g 3 3
2l senθ; αCM,T = − 4 gsenθ e αCM,N = 2 g(cosθ − cosθ0 ); RT = 4 mgsenθ e
1
3g
RN = 2 mg(5cosθ − 3cosθ0 ); per θ0 = π/2 vale α = − 2l , αCM,T = − 4 g, αCM,N = 0, RT = 14 mg,
1 3