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Esercizi
2. Si consideri una generica legge oraria x (t) in un intervallo [t1 , t2 ]. Se vm la velocit media
vm = x(t2t2)x(t
t1
1)
e assumendo v continua, decidere se vero o falso e giustificare:
1
(a) vm = 2 [v (t1 ) + v (t2 )]
1
(b) Esiste almeno un tempo t in cui v (t ) = 2 [v (t1 ) + v (t2 )]
1
(c) Esiste un unico tempo t in cui v (t ) = 2 [v (t1 ) + v (t2 )]
(d) Esiste almeno un tempo t in cui v (t ) = vm
(e) Esiste un unico tempo t in cui v (t ) = vm
A
R
P
O
x
Figura 1: Esercizio 14
16. Una pallina viene lanciata dallorigine degli assi nello stesso istante in cui unaltra pallina
viene lasciata cadere da un punto di coordinate (x0 , y0 ). Dimostrare che se la prima pallina
viene lanciata verso il punto di partenza della seconda, le due palline si incontrano qualsiasi
sia il valore della velocit iniziale della prima pallina e dare le coordinate del punto di
incontro in funzione della velocit iniziale. Supponiamo ora che langolo di lancio sia
inferiore ad = arctan xy00 , determinare con quale ritardo, rispetto allistante in cui la
seconda pallina viene lasciata cadere, deve essere lanciata la prima affinch si incontrino.
17. Un tuffatore si lancia orizzontalmente da unaltezza di h = 35 m. Sapendo che ci sono
scogli per 5 m dalla base della piattaforma determinare: il tempo di volo e la velocit
minima che gli permette di evitare gli scogli.
18. Una particella si muove lungo una circonferenza di raggio R = 3.64 m. Ad un certo
istante il modulo della sua velocit pari a v = 17.4 m/s e laccelerazione forma un angolo
= 22 con la direzione radiale. Calcolare allistante considerato come cambia il modulo
della velocit in funzione del tempo e quanto vale il modulo dellaccelerazione.
19. Un arciere deve colpire un bersaglio posto ad una distanza di 25 m. La velocit iniziale
della freccia v = 38 m/s. Sapendo che, se mira direttamente il bersaglio la freccia parte
in direzione orizzontale, a quale angolo deve inclinare larco per colpire la mela?
20. Unasta AC di lunghezza d si pu muovere con gli estremi A e C vincolati a scorrere lungo
gli assi x e y rispettivamente. Se il punto A si muove con velocit costante vA determinare
la velocit e laccelerazione del punto C e il moto del punto B posto a met dellasta.
4
Soluzioni
1. La dimensione di A si trova da quelle delle grandezze in gioco nella legge oraria. Siccome
3 3
[L] = [A] [T ] , avremo [A] = [L] [T ] .
La velocit media sar
x (t2 ) x (t1 ) 8s3 s3
vm = =A = 7A s2 .
t2 t1 2s 1s
d
Per laccelerazione media, calcoliamo prima la velocit istantanea, v (t) = dt x (t) = 3At2 .
Allora laccelerazione media sar
v (t2 ) v (t1 ) 3A(4s2 ) 3A(1s2 )
am = = = 9A s.
t2 t1 2s 1s
v = 2At 3Bt 2 = 0,
lunghezza.
4. In una virata circolare con raggio R nel piano orizzontale il pilota dellaereo subisce
unaccelerazione centripeta (o normale) pari a
v2
an = 6g,
R
v2
da cui si ricava la condizione per il raggio di curvatura R 6g . Sostituendo i valori
numerici si ottiene R 5244.5 m.
5
5. Lascissa curvilinea lungo la traiettoria data dallintegrale nel tempo della velocit tan-
genziale. Larco di circonferenza percorso nellintervallo di tempo indicato quindi pari
alla variazione dellascissa curvilinea
t2 t =2 s
Bt3 2
s(t2 ) s(t1 ) = v(t)dt = At + = 10.7 m.
t1 3 t1 =0 s
Laccelerazione vettoriale in un moto circolare data da ~a = at ~ut + an ~un , per cui avremo
dv
at = = 2Bt,
dt
v2 (A + Bt2 )2
an = = .
R R
2 2
Calcolando laccelerazione nei due istanti indicati, si ottiene ~a(t1 ) = AR ~un con modulo AR =
p
16 m/s2 , e ~a(t2 ) = (4 m/s2 )~ut + (64 m/s2 )~un , con modulo a = a2t + a2n 64.1 m/s2 .
6. Per percorrere il tragitto nel minor tempo possibile conviene accelerare e decelerare al
massimo e uniformemente. Il modo pi semplice di dimostrare questa affermazione quello
di raffigurare i tipi di moto possibili sul piano tv. In questo piano, i limiti sullaccelerazione
e decelerazione si tramutano in limiti per la pendenza massima (positiva e negativa) della
velocit in funzione del tempo. La velocit si annulla allistante iniziale e finale; inoltre
larea sottesa dalla curva v(t) rappresenta lo spazio percorso che deve essere uguale d.
Provate a dimostrare geometricamente che, date queste condizioni, il tempo di percorrenza
minore si ottiene se v(t) composta da due tratti di retta di massima pendenza separati
da unistante t1 in cui laccelerazione passa dal valore massimo positivo a quello massimo
negativo.
Dopo un tempo t1 di massima accelerazione la velocit vale v1 = a1 t1 . Dopo il secondo
periodo di massima decelerazione la velocit si deve annullare, quindi v2 = v1 +a2 (t2 t1 ) =
0. Ricaviamo
(a2 a1 ) a1 + |a2 |
t2 = t1 = t1 .
a2 |a2 |
Se imponiamo che la distanza percorsa sia uguale a d = 1km,
t2
a1 t21 a2
d = x(t2 ) = v(t)dt = + a1 t1 (t2 t1 ) + (t2 t1 )2 .
0 2 2
Da questa equazione ricaviamo t1 = 21.97 s e quindi t2 = 36.4 s.
7. Allistante iniziale le due macchine si trovano nella stessa posizione, la macchina A ha
velocit nulla e accelerazione aA mentre la macchina B ha velocit vB e accelerazione nulla.
Negli istanti successivi si muoveranno rispettivamente di moto uniformemente accelerato
e di moto rettilineo uniforme, con le leggi orarie xA = 21 aA t2 e xB = vB t. Imponendo
xA = xB al tempo t > 0 si trova
1 2vB
aA t2 = vB t t = = 11.1 s
2 aA
mentre abbiamo escluso la soluzione t = 0. Sostituendo il valore nella legge oraria per
lauto B troviamo xB = vB t ' 309 m.
6
1
Quindi velocit in funzione del tempo v (t) = kt+v01
.
Per calcolare la velocit in funzione dello spazio, prima integriamo per calcolare x (t) =
t 1
1 1
k1 log v01 . Quindi ekx = (kt + v01 )v0 . Sostituendo
0
ds ks+v 1 = k log kt + v0
0
nellespressione di v(t) troviamo v = v0 ekx .
9. Dobbiamo calcolare il tempo t1 necessario perch il sasso raggiunga il fondo del pozzo, e
poi quello t2 necessario per la risalita del suono. Sappiamo che t = t1 + t2 = 4.8 s.
Il moto del sasso uniformemente accelerato, con legge oraria y(t) = h g2 t2 . Siccome
y(t1 ) = 0, ricaviamo h = g2 t21 .
Il suono invece esegue un moto uniforme, con legge y(t) = vs t. Al tempo t2 il suono
raggiunge la sommit del pozzo, i.e. vs t2 = h. Sostituendo troviamo t2 = 2vgs t21 e usando
la relazione tra i tempi otteniamo unequazione di secondo grado per il tempo t1 ,
g 2
t = t1 +t ,
2vs 1
h q
i
la cui soluzione matematica t1 = vgs 1 1 + 2gt vs . Solo la soluzione col segno +
fisicamente sensata. Sostituendo i valori numerici troviamo t1 = 4.5 s, da cui la profondit
gt2
del pozzo risulta h = 21 = 99.3 m.
10. Luomo si sposta con velocit data dalla composizione di due moti, il moto della corrente
che lo trascina nella direzione parallela alle sponde (asse x) e il suo moto rispetto alla
corrente che avviene nella direzione ortogonale alle sponde (asse y). La componente della
velocit delluomo lungo lasse x quindi vx = vf , mentre lungo lasse y ha velocit
vy = vu = 3.6 km/h = 1 m/s.
La posizione sullasse y descritta dalla legge oraria y(t) = vy t. Il tempo richiesto per
attraversare il fiume dipende solo da questo moto, quindi
20m
` = vy t t = = 20s.
1m/s
Per trovare la legge oraria lungo lasse x dobbiamo calcolare la forma esplicita della
componente della velocit lungo questo asse
Integrando fino al tempo t otteniamo lo spostamento laterale del nuotatore dovuto alla
corrente,
t 2
t3
t
x(t ) = vx (t)dt = vy ` vy 6.67 m.
0 2 3 t=t
7
11. Una soluzione semplice si ottiene osservando che siccome compiono lo stesso moto in senso
opposto, i due treni si incontrano a met strada. Siccome hanno moto rettilineo uniforme
il tempo t richiesto per incontrarsi
L L
= vt t t = .
2 2vt
Se luccello vola per questo tempo con velocit vu , percorre una distanza D = vu t =
Lvu
2vt = 83.3 km.
Da questo conto non possiamo risalire a quante inversioni di rotta compie luccello. Calco-
liamo il tempo t0 impiegato dalluccello nel primo volo a raggiungere il secondo treno che
dista inizialmente L0 = L da lui. Prendiamo come origine la posizione del primo treno. Il
moto del secondo treno dato da xt (t) = L0 vt t, mentre per luccello xu (t) = vu t. Si
incontrano al tempo t0 dato da
L0
L0 vt t0 = vu t0 t0 = .
vu + vt
Da questo punto di incontro e per t > t0 si ripete esattamente lo stesso problema con la
vt
distanza tra i treni ridotta a L1 = L0 20 , in cui 0 = vt t0 = L0 vt +v lo spazio
h iu
percorso da un treno nel tempo del primo volo. Quindi L1 = L0 1 vt2v +vu .
t
Ripetendo esattamente il conto fatto in precedenza, il tempo di durata del secondo volo
sar quindi t1 = vtL+v
1
u
vt
, da cui calcoliamo anche lo spazio percorso dai treni 1 = L1 vt +v u
.
Da queste quantit possiamo ricavarci la distanza tra i treni dopo il secondo volo,
2
2vt
L2 = L1 21 = L0 1 .
vt + vu
h ik
Dopo k inversioni di rotta troviamo Lk = L0 1 vt2v +vu
t
e lo spazio percorso dalluccello
h ik
nel volo k-esimo Dk = Lk vtv+v
u
u
= L0 vtv+v
u
u
1 vt2v
+vu
t
. Le quantit Dk rappresentano
P k 1
i termini di un serie geometrica del tipo k=0 = 1 con || < 1, quindi luccello
compie un numero infinito di inversioni, ma percorre una distanza totale finita (paradosso
di Zenone). Risommando la serie otteniamo
k
X vu X 2vt vu vu + vt vu
Dk = L0 1 = L0 = L0 .
vt + vu vt + vu vt + vu 2vt 2vt
k=0 k=0
t t2
12. La velocit angolare al tempo t1 1 = 0 + 0 1 (t)dt = 0 0.1 21 = 2.2 rad/s. Lac-
celerazione centripeta vale in modulo aN = 2 R, mentre quella tangenziale aT = R, da
cui
m
q q 1/2
a = a2T + a2N = 14 R2 + 12 R2 = R 14 + 12
= 1.02 2 .
s
Per calcolare il tempo impiegato a fermarsi possiamo calcolare la velocit angolare ad un
tempo t2 > t1 e porla uguale a zero,
d2 x
+ 2 x = 0
dt2
che ha soluzione x(t) = A cos (t + ).
2 2
Sappiamo che 2 = x1 ddt2x = (0.123 m/s
(0.112 m)
)
= 1.098 s2 . Quindi = 1.048 s1 e la
frequenza risulta essere f = 2 = 0.167 s1 .
Sappiamo inoltre che sin2 + cos2 = 1, quindi possiamo legare le espressioni della posi-
zione e della velocit per calcolare lampiezza A del moto. Infatti sfruttando le relazioni
cos (t + ) = x(t) x
A e sin (t + ) = A , troviamo
x2 x2 x2
+ =1 x2 + = A2
A2 2 A2 2
da cui A 3.52 m.
14. Supponiamo che nellistante iniziale il punto A abbia coordinate (R, 0), cio sia sullasse x.
Langolo varia nel tempo secondo la legge (t) = t e le coordinate del punto valgono
xA = R cos t, yA = R cos t.
Lascissa del pistone P vale xP = xA + b cos 0 . Dal teorema dei seni applicato al triangolo
OAP
r
b R 0 R 0 R2
= sin = sin cos = 1 sin2 t.
sin sin 0 b b2
p
La coordinata di P varia nel tempo secondo la legge xP = R cos t + b2 R2 sin2 t e
quindi la velocit del pistone
R2 sin 2t
vP = R sin t + p
2 b2 R2 sin2 t
e laccelerazione risulta
dvP 2 R2 4 cos t(b2 R2 sin2 t) + R2 sin2 2t
aP = = 2 R sin t + 3/2
.
dt 4 (b2 R2 sin2 t)
15. Le equazioni del moto dei proiettili proiettati sugli assi sono
1
x = vx (0)t = v0 t, y = vy (0)t gt2
2
e il moto avviene lungo la parabola di equazione
vy (0) g
y= x x2 .
vx (0) 2vx (0)2
gx2 gx2
y = x tan 2 2 tan2 .
2v0 2v0
2v02 2v 2 y
tan2 tan + 02 + 1 = 0.
gx gx
Se il discriminante positivo, ci sono due tiri diversi per colpire il bersaglio: un tiro diretto
che corrisponde allangolo minore, un tiro indiretto che corrisponde allangolo maggiore e
permette di colpire il bersaglio nella
p fase di ricaduta del proiettile. Inserendo le coordinate
del bersaglio, y = 103 m e x = (5 103 )2 y 2 = 4.9 103 m, le soluzioni sono
v cos t = x0 , v sin t = y0 .
Dividendo le equazioni membro a membro otteniamo proprio tan = y0 /x0 , che implica
che le palline si incontrano sempre purch esse partano nello stesso istante. Possiamo
calcolare il punto di incontro (xi , yi ). Per lordinata troviamo
gx20 g
yi = y0 2 2
= y0 2 (x20 + y02 ).
2v cos 2v
g
Notare che lincontro delle palline richiede che yi > 0, cio v 2 > 2
2y0 (x0 + y02 ).
10
Consideriamo ora che t0 sia il ritardo nel lancio della pallina dal suolo rispetto allistante
in cui laltra viene lasciata cadere. Per questultima pallina il moto ha inizio allistante
t = t0 , per cui lincontro avviene per
x1 = v cos t = x2 = x0 t = x0 /v cos
1 1
y1 = v sin t gt2 = y2 = y0 g(t + t0 )2
2 2
e si ricava lequazione di secondo grado in t0
2x0 2
t20 + t0 + (x0 tan y0 ) = 0.
v cos g
Si verifica che se fosse tan = y0 /x0 , lunica soluzione fisica sarebbe t0 = 0, che il caso
precedente senza ritardo. In generale la soluzione fisicamente sensata
s
x0 x20 2
t0 = + (x0 tan y0 ).
v cos v cos2 g
2
2
Il punto B ha coordinate xB = xA /2, yB = yC /2. Verifichiamo che x2B + yB 2
= d4 , quindi
il moto del punto B avviene su una circonferenza di raggio d/2 con centro nellorigine O
degli assi (la circonferenza percorsa in senso orario). La velocit e laccelerazione di B
sono
vA vC v2 t
vBx = , vBy = = p A 2 ,
2 2 2 d2 v A t2
2 2
aC vA d
aBx = 0, aBy = = 2 2 t2 )3/2
.
2 2(d vA
(2)
La velocit angolare del moto di B si ottiene per esempio calcolando la legge oraria dellan-
golo che il raggio OB forma con lasse x. Siccome xB = d2 cos e yB = d2 sin , possiamo
derivare la prima relazione rispetto al tempo e otteniamo
d d d dxB vA
sin = yB = = vBx =
2 dt dt dt 2
da cui
d vA vA
= = = p .
dt yB 2
d vA2 t2