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Fisica Generale I – Appello Scritto Giugno 2020

Scrivere su OGNI foglio 1) il proprio cognome e nome, 2) numero di matricola, 3) corso di laurea 4) nome del
docente con cui si deve sostenere l’esame. Nello svolgimento dei problemi evidenziare: 1) quali leggi o principi
si applicano per risolverli; 2) le espressioni formali utilizzate; 3) le espressioni numeriche utilizzate con le
relative unità di misura.

Esercizio n. 1.

E’ dato il sistema in figura, fotografato all’istante t=0. Si chiede di calcolare:


a) la velocità vA della massa mA in fondo al piano inclinato, privo di attrito, e il tempo necessario
per raggiungere la base del piano inclinato [3]
b) il valore della massa mB , che si stava muovendo verso sinistra con velocità di modulo v0B,
sapendo che, in seguito all’urto parzialmente anelastico con la massa mA , le due masse
invertono il verso della loro velocità, le quali dopo l’urto valgono, in modulo,
v ' A  2.0 m e v 'B  0.8 m [3]
s s
c) il coefficiente di attrito dinamico della zona “scabra”, sapendo che la massa mB si ferma, una
volta entrata in essa, nello spazio di 5.2m. [2]
d) l’altezza massima raggiunta dalla massa mA risalendo il piano inclinato [1]
 
Dati: h  3.2m ,   19 , mA  1.4Kg , v 0 A  2.4 m e modulo di v 0B  1.6 m , g = 9.80 m/s2
s s
N.B. Si assuma che l’urto avvenga nel piano orizzontale liscio e si considerino le masse come punti
materiali.

Soluzione

Esercizio n. 1.
a) Poiché l’unica forza a compiere lavoro sulla massa mA è la forza peso (conservativa)
possiamo calcolare facilmente la velocità vA in fondo al piano inclinato, conservando
l’energia meccanica. Prendendo come h=0 la base del piano inclinato, si ha

1 1
mA gh  mAv02A  mAv A2  v A  v02A  2 gh  8.3 m
2 2 s
Per calcolare il tempo, sapendo dall’analisi delle forze che l’accelerazione della massa mA vale
a  g  sen( )  3.2 m 2 e ricordando la legge del M.U.A. v(t )  v0  at , segue che
s
v(t )  v0
t  1,8s
a
b) Il sistema delle due masse è un sistema isolato: conservando la quantità di moto totale prima
e dopo l’urto possiamo scrivere prendendo come verso positivo quello verso destra.
   
mA v A  mB v B  mA v ' A  mB v 'B
    
ptoti ptoti

1.4  8.3  mB  (1.6)  1, 4  (2)  mB  0.8


2.4mB  14.42  mB  6.0 Kg

c) Dall’analisi delle forze agenti (forza normale, forza di attrito e forza di gravità) sulla massa B
una volta che essa è entrata nella zona con attrito possiamo ricavare che l’accelerazione vale
a  d  g . Utilizzando le leggi del M.U.A. e assumendo come istante finale t l’istante in
cui la massa B si ferma e come origine del sistema di riferimento il punto in cui iniza la zona
scabra, possiamo scrivere:
x(t) = x0 + v0t + ½ at2, v(t) = v0 + at
5.2 = 0 + 0.8t + ½ at,0 = 0.8 + at
t = 0.8/a; 5.2 = – (0.8) /a + ½ (0.8)2/a = – ½ (0.8)2/a, da cui a = – 0.32/5.2 = – 0.062 m/s2
2

μd = – a/g = 0.062/9.80 = 0.006


2 2
Si può usare anche vf – vin = 2as, con s = 5.2 m, a = – μdg, vf = 0 m/s e vi = 0.8 m/s, da cui
μd = (0.8)2/(2x5.2x9.80) = 0.006

d) Per calcolare la massima altezza raggiunta dalla massa conserviamo di nuovo l’energia
meccanica prendendo come istante iniziale il momento in cui la massa A transita dalla base
del piano inclinato e come istante finale il momento in cui la massa A si arresta. Si ha che:
1 v '2
mAv A '2  mA ghmax  hmax  A  0.20m
2 2g
Fisica I – Appello Scritto Luglio 2020
Scrivere su OGNI foglio 1) il proprio cognome e nome, 2) numero di matricola, 3) corso di laurea 4) nome del
docente con cui si deve sostenere l’esame. Nello svolgimento dei problemi evidenziare: 1) quali leggi o principi
si applicano per risolverli; 2) le espressioni formali utilizzate; 3) le espressioni numeriche utilizzate con le
relative unità di misura.

Esercizio n. 2.
Un campione di n moli di gas perfetto biatomico (γ = 1.4) occupa nel punto termodinamico A di un
diagramma pV una volume di 4.0 Litri alla temperatura di 300 K e alla pressione di 1.0 atm Il gas
viene compresso adiabaticamente fino al punto B dove il suo volume si è ridotto ad un quarto del
valore iniziale. Successivamente viene raffreddato a volume costante fino a raggiunger il punto C
dove la temperatura vale di novo 300k. Quindi viene lasciato espandere isotermicamente fino a
tornare al punto iniziale.
Trovare:
1) Il numero di moli [2]
2) Pressione, volume e temperatura nei punti termodinamici A,B,C. Disegnare il ciclo nel
diagramma pV [3]
3) Calcolare il lavoro totale del ciclo [4]
(R = 0.0821 (litrixatm)/(K moli) = 8.314 J/(K moli))

SOLUZIONE

a)Da pV = nRT nel punto A si ottiene n = pAVA /RTA = 4/(0.0821x300) = 0.162 moli

b) la trasformazone AB è una compressione adiabatica possiamo quindi scrivere pA(VA)γ = pB(VB)γ


con VB = 1 Litro, da cui si ottienecpB = pA(VA/VB )γ = (4)1.4 = 6.96 atm; TB si può ricavare da pV =
nRT da cui TB = pBVB /nR = 6.96/(0.162x0.0821) = 523.3 K, o anche da TA(VA)γ-1 = TB(VB)γ-1, da cui
TB = TA(VA /VB)γ-1 = 300x(4)0.4 = 522.3 K. La trasfromazione BC è una trasformazione isocora per
cui VC = VB e sappiamo che TC = TA. Da pV = nrt, si ha pC = nRTA/VB = (0.162x0.0821)x300/1=
3.99 atm. Il grafico del ciclo risulta facile da descrivere
VA = 4 L = 4x10-3 m3 pA = 1 atm = 1.013x105 Pa TA = 300 K
-3 3 5
VB = 1 L = 10 m pB= 6.96 atm = 7.050x10 Pa TB = 523.3 K
VC = 1 L = 10-3 m3 pC = 3.99 atm = 4.042x105 Pa TC = 300 K

c) Il lavoro totale è dato da Wtot = WAB + WBC + WCA. AB è compressione adiabatica, possiamo usare
il primo principio della termodinamica (QAB = 0) per cui WAB = – ΔUAB = – nCV(TB – TA), con CV =
5/2 R (dove usiamo R = 8.314 J/(K moli)). E’ WAB = – ΔUAB = – n5/2R(TB – TA) = – 0.162x2.5x8.314
= –751.9 J < 0 (giusto è compressione). BC è isocora per cui WBC = 0. CA è espansione isoterma per
cui WCA = nrTAln(VA /VC) = 0.162x8.314x300xln4 = 560.2 J > 0 (giusto è esapnsione). Da cui Wtot =
WAB + WBC + WCA = – 191.7 J < 0 (giusto ciclo antiorario, viene assorbito lavoro meccanico,
macchina frigorifera).
Dimostrazione

Definire il lavoro di una generica forza e, partendo da tale definizione, enunciare il teorema
dell’energia cinetica e dimostrarlo nel caso della energia cinetica rotazionale.

Soluzione

Il lavoro eseguito da una generica forza F variabile che determina lo spostamento di un corpo tra

due punti 1 e 2 lungo un determinato percorso è definito come: 𝑊 = ∫ 𝑭 ∙ 𝑑𝑙 .

Il teorema dell’energia cinetica afferma che il lavoro totale svolto su un corpo per spostarlo tra due
punti 1 e 2 è dato dalla variazione della sua energia cinetica. Nel caso rotazionale: il lavoro
compiuto quando un corpo ruota di un angolo dθ è uguale alla variazione della sua energia cinetica
rotazionale.

Il lavoro compiuto dalle forze per una rotazione infinitesima dθ è

dW = Fdl = F┴R dθ = τzext dθ

Dall’equazione del moto di rotazione

τzext = Iz dω/dt → dW = Iz dω/dt dθ = Iz dθ/dt dω = Iz ω dω

per una rotazione finita θ1 → θ2

1 1
𝑊 = τ ∙ dθ = 𝐼 𝜔 𝑑𝜔 = 𝐼 𝜔 − 𝐼 𝜔 → 𝑊 = ∆𝐾
2 2

Che è appunto il teorema dell’energia cinetica.

1
Quesiti Fisica 1 Giugno 2020

1) a) A quale distanza (h) dalla superficie terrestre bisogna arrivare affinchè il nostro peso si riduca
della metà? (R =raggio della Terra)

b) Supponendo che l’accelerazione di gravità terrestre si riducesse a 1/3 di quella attuale quale
sarebbe la nostra massa a distanza h dalla superficie terrestre?

2) a) Dato un corpo di massa m fermo lungo un piano inclinato di un angolo , di quanto varia la
forza di attrito statico agente su di esso se il coefficiente di attrito statico  viene triplicato?

b) E se, oltre a triplicare , l’angolo  passasse da 30 a 60 gradi, di quanto varierebbe la forza di


attrito?

Soluzioni

1) a) Utilizzando la legge di gravitazione universale e ricordando che il nostro peso sulla


superficie terrestre (distanza R dal centro della Terra) è pari a mg potremo scrivere che:
𝑚𝑔 = mentre a quota R+h il nostro peso deve essere mg/2 quindi

= . Facendo il rapporto membro a membro si ottiene


( )

( )
2= → 2𝑅 = (𝑅 + ℎ) . Estraendo la radice quadrata di entrambi i membri si ha

√2𝑅 = 𝑅 + ℎ → ℎ = 𝑅(√2-1)
b) La massa non dipende dall’accelerazione di gravità quindi non cambia.

2) a) Per un corpo di massa m in equilibrio lungo un piano inclinato di un angolo  la forza di


attrito statico vale Fs <= μsN (minore o uguale),non è quindi una forza costante, è una forza
variabile, il cui valore massimo è Fs,max = μsN, dove N, ricavata dalla seconda legge di Newton
applicata nella direzione del piano inclinato è N = mgcosOra nel caso in oggetto, in cui il corpo
è fermo lungo il piano inclinato si ha che la forza di attrito statica variabile è esattamente
contrastata dalla forza peso che agisce sul corpo lungo il piano inclinato e si ha quindi per la forza

2
di attrito F =mgsenche come si vede non dipende affatto dal coefficiente di attrito.
Conseguentemente la forza di attrito statico nel caso specifico non cambia se il coefficiente di
attrito’cambia. Per la precisione l’unica condizione che va verificata, per l’equilibrio riguardao al
coefficiente di attrito statico (data per scontata nel quesito) è che μs >= tg30.

b) Dalla stessa relazione scritta al punto a) abbiamo se cambia l’angolo che ora deve μs >= tg60

= 1.73 > 0.57x3, il corpo rimane ancora fermo e fra i due valori della forza in condizione di
equilibrio si ha (di nuovo il coefficente di attrito statico non conta, se non per l’angolo massimo di
equilibrio), ciò che conta è la forza che deve essere contrastata dalla forza di attrito statico, cioè la
forza peso lungo il piano inclnato.


𝐹 =mgsen e 𝐹 =mgsen  con sin 60° = 𝑒 sin 30° =

Ne segue che 𝐹 = √3 𝐹 .

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