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Esercitazione sulla dinamica del punto materiale

Prima parte 24/3/2023


Argomenti
• Impulso e quantità di moto

• Forza peso

• Funi ideali

• Forze di attrito

• Lavoro - Energia cinetica

Esercizio 1.

Una pallina da tennis di massa 59 g viaggia con


una velocità vi = 15 m s−1 e un angolo rispetto
all’orizzontale di θ = 30◦ . Una racchetta imprime una
forza sconosciuta sulla pallina per 0.05 s tale che essa
ritorni nel campo opposto con velocità vf = 40 m s−1
e un angolo ϕ = 45◦ rispetto all’orizzontale. Calcola-
re la variazione della quantità di moto della pallina e
le componenti della forza.

Esercizio 2.

Un corpo di massa m1 = 1 Kg è posto su di un piano orizzon-


tale liscio. Il corpo è collegato mediante una fune ideale ed
una carrucola liscia ad un secondo corpo di massa m2 = 50 g
libero di scorrere in verticale. Si determinino:

• La forza che bisogna applicare su m1 per mantenere il


sistema in equilibrio;

Se il sistema è libero di scorrere, determinare:

• La tensione della fune;

• Dopo quanto tempo la massa m2 percorre una distanza


di h = 10 cm rispetto alla sua posizione iniziale.

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Esercizio 3.

Un corpo è lanciato su un piano scabro, inclinato di


un angolo θ = 30◦ rispetto all’orizzontale, con una ve-
locità iniziale v0 = 3 m s−1 . Il corpo si trova al tempo
iniziale alla base del piano inclinato. Il coefficiente di
attrito dinamico fra il piano ed il corpo è µd = 0.3,
mentre il coefficiente di attrito statico è µs = 0.7.
• Si determini l’intervallo di tempo t⋆ necessario affinché il corpo si fermi;

• Se il corpo raggiunge un’altezza h nel momento in cui si ferma, calcolare il lavoro


svolto dalla forza di attrito dinamico e dalla forza peso in funzione di questa;

• Si determini h usando (i) i risultati del punto precedente e (ii) la legge oraria;

• Dopo essersi fermato, il corpo inverte il suo moto oppure rimane fermo?

Esercizio 4.

Due corpi di masse m1 ed m2 , collegate me-


diante una fune ideale, sono in moto con ac-
celerazione a. La massa m1 si trova su un
piano orizzontale scabro con coefficiente di
attrito dinamico µd = 0.5, mentre la massa
m2 = 2m1 si trova su un piano liscio incli-
nato di α = 30◦ rispetto all’orizzontale. Si
determini il valore dell’accelerazione a con
cui si muove il sistema.

Esercizio 5.
Un punto materiale di massa m = 2 Kg si muove lungo una retta e partendo dall’origine
raggiunge il punto di coordinate P = (5, 10) di un sistema cartesiano. Lungo il tragitto,
sul punto materiale ha agito una forza dipendende dallo spazio F = 8xûx − 4y ûy .

• Calcolare il lavoro svolto da tale forza;

• Se la velocità del punto materiale nell’origine vale vO = 10 m s−1 ,quanto vale la


velocità nel punto P ?

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Soluzioni
Esercizio 1.

Ix = 2.44 Kg m s−1
Iy = 2.11 Kg m s−1

Ix
Fx = = 48.70 N
∆t
Iy
Fy = = 42.23 N
∆t

Esercizio 2.

• F⃗ = 0.49 N

• T = 0.47 N

• t⋆ = 0.65 s

Esercizio 3.
• t⋆ = 0.40 s

• Wd = −µd mg cos θ sinh θ , Wp = −mgh

• h = 0.30 m

• µs > tan θ per cui il corpo non inverte il suo moto.

Esercizio 4.
g
• a= 6

Esercizio 5.
Si ottenga l’equazione per il percorso svolto:

(10 − 0)
y (x) = x +
y
0
(5 − 0)
= 2x

Notiamo che y è dipendente da x, e una variazione sull’asse y dipende dalla variazione


sull’asse x, secondo l’equazione della retta che lega le due, per cui dy = 2 dx.
Per il calcolo del lavoro usiamo

3
Z
WOP = F · dr
ZOP
= (8xûx − 4y ûy ) · (dy ûy + dxûx )
ZOP
= (8xûx − 4 · 2xûy ) · (2dxûy + dxûx )
OP
Z 5
= dx (8x − 8 · 2x)
0
Z 5
= dx − 8x
0
5
= −4x2 0
= −4 · 25 J
= −100 J

Dal teorema lavoro-energia cinetica

WOP = Ek,P − Ek,O


1 1
= mv 2 − mv 2
2 P 2 O
1 1
mv 2 = WOP + mvO 2
2 P s 2
2 WOP + 12 mvO
2

vP =
m
= 0 m s−1

Il punto materiale si ferma al punto P .

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Seconda parte 31/3/2023
• Terzo principio della dinamica

• Forze di attrito

• Forza centripeta

• Conservazione dell’energia meccanica

Esercizio 6.

Due blocchi di masse m1 e m2 sono collegate da una fune ine-


stensibile passante attorno ad una puleggia ideale come mo-
strato in figura. Tra i due blocchi e tra il blocco di massa m1
e il piano agisce una forza di attrito dinamico (il coefficiente
di attrito µd è noto). Se una forza orizzontale F è applicata
alla massa m1 , quanto vale la sua accelerazione?

Esercizio 7.

Un punto materiale di massa m viene lanciato con velocità


vi su un piano orizzontale liscio verso un anello circolare
liscio di raggio R. L’anello ha una piccola e trascurabi-
le curvatura orizzontale che permette al punto materiale
di entrare nell’anello e di uscirne, alla fine del giro del-
la morte, su una traiettoria parallela a quella di ingresso
(schema A). Si determini:

• La velocità iniziale minima vi,min affinché il punto


materiale completi il giro senza perdere mai contatto
con il binario;

• La velocità finale vf con cui il punto materiale tor-


na sul piano dopo aver completato il giro, (cioè la
velocità iniziale è vi > vi,min ).

Se il punto materiale partisse con velocità nulla da una


rampa di altezza h (schema B), quanto deve valere h af-
finché si raggiunga vi > vi,min ?

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Esercizio 8.

Un punto materiale di massa m è inizialmente posto a


riposo sulla sommità di una superficie semisferica liscia
di raggio R. In seguito ad una perturbazione trascurabi-
le, esso abbandona la posizione di riposo e inizia la sua
discesa lungo il profilo circolare.
Determinare l’angolo θ rispetto alla verticale in corrispon-
denza del quale il punto materiale si distacca dalla super-
ficie.

Esercizio 9.

Il punto materiale in figura scende da una rampa liscia


di altezza h dal suolo (la sua velocità iniziale è nulla) e
prosegue il suo moto lungo un piano scabro di coefficiente
di attrito dinamico µd sconosciuto. Se il punto si ferma
dopo aver percorso una distanza d lungo il piano, calcolare
µd .

Esercizio 10.

Calcolare la costante elastica effettiva kef f della configurazione in figura.

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Soluzioni
Esercizio 6.
F −µd m1 g−3µd m2 g
• a= m1 +m2

Esercizio 7.

• vi,min = 5gR

• vf = vi

• h > 52 R

Esercizio 8.

• θ ≃ 48

Esercizio 9.
h
• µd = d

Esercizio 10.
k1 k2
• kef f = k1 +k2

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Terza parte 04/4/2023
Esercizio 11.

Una molla di massa trascurabile e avete costante elastica k viene


compressa di una lunghezza d rispetto alla sua lunghezza a riposo.
Su di essa viene appoggiata una biglia di massa m come mostrato
in figura. Quando la molla viene liberata, la biglia viene scaglia-
ta verso l’alto. Si ammetta che la biglia si stacchi dalla molla
quando questa ha la sua lunghezza naturale e che gli attriti siano
trascurabili.

• Con quale velocità la biglia si stacca dalla molla?

• Qual è l’altezza massima raggiunta dalla biglia?

Esercizio 12.
Si consideri il sistema in figura (schema A e B) supponendo che entrambe le molle siano
rilassate quando il punto materiale di massa m si trova nella coordinata x = 0 m (schema
A).

• Determinare la forza F⃗ = F ûx che agisce sul punto materiale e l’energia potenziale
del sistema;

Nello schema B, il punto materiale viene tira-


to verso destra (la molla a destra si comprime e
quella a sinistra si allunga) di una distanza l dal-
l’origine e lasciato andare da fermo. Si supponga
trascurabile l’attrico e si determinino:

• l’energia cinetica massima del punto


materiale;

• il modulo della velocità nell’origine e in x =


d dove d < 0.

Esercizio 13.
Un punto materiale di massa m scivola lungo un piano inclinato avente un coefficiente
di attrito dinamico µd ed inclinato di un angolo θ rispetto all’orizzontale. Nel punto A,
il corpo possiede una velocità vA . Dopo aver percorso il tratto L lungo il piano, il punto
materiale incontra nel punto B l’estremo libero di una molla ideale caratterizzata da una
costante elastica k ignota e la comprime. Si è misurata una massima compressione ∆x.

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Determinare:

• Il lavoro della forza di attrito nel tratto


AB;

• Il modulo della velocità nel punto B;

• La costante elastica k della molla;

• Il tempo tra l’istante in cui il corpo


passa per il punto B e l’istante in cui
la molla ha raggiunto la massima com-
pressione.

Esercizio 14.

Due masse sono collegate da un file inestensi-


bile come in figura. Il corpo m1 è anche lega-
to al suolo da una molla di costante elastica
k. Nella situazione della figura la lunghez-
za della molla rispetto alla sua lunghezza a
riposo è pari a l = l0 + ∆l e il sistema è in
quiete perché m2 è bloccata da un appog-
gio (la barretta grigia in figura). Calcolare
la tensione del filo e determinare il modulo
della reazione vincolare dell’appoggio.

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Soluzioni
Esercizio 11.
q
k 2
• vd = md − 2gd

• A secondo della convenzione h = 1 2


2g vd + d oppure h′ = 1 2
2g vd .

Esercizio 12.
1
• F = (−k1 − k2 ) xûx e Ee = 2 (k1 + k2 ) x2

• Ekmax = 21 (k1 + k2 ) l2
q
l2
• vmax = (k1 + k2 ) m
q
(k1 +k2 )(l2 −d2 )
• vd = m

Esercizio 13.
• Wd = −µd mg cos θL
q
• vB = 2gL sin θ + vA2 − 2µ gL cos θ
d

2 +2mg∆x(sin θ−µ cos θ)


mvB d
• k= ∆x2

• Per sapere il tempo ci serve sapere la legge del moto nel tratto ∆x. Dalla seconda
legge di Newton troviamo

d2 x k
+ x = g (sin θ − µd cos θ) (0.1)
dt2 m
q
k
La soluzione è quella del moto armonico con pulsazione ω = m . Per trovare x (t) e
la sua parametrizzazione, risolviamo l’equazione differenziale imponendo inizialmente un
cambio di variabili

k k
y = x − g (sin θ − µd cos θ)
m m
y = x+C

dove C è una costante (non dipende dal tempo)

m
C = − g (sin θ − µd cos θ)
k
Per cui

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x (t) = y (t) − C (0.2)
Andiamo a sostituire la (2) nell’Eq. (1)

d2 (y − C) k
2
+ (y − C) = g (sin θ − µd cos θ)
dt m
d2 y k k h m i
+ y − − g (sin θ − µ d cos θ) = g (sin θ − µd cos θ)
dt2 m m k
d2 y k
2
+ y = 0
dt m
La soluzione è

y (t) = A cos (ωt + ψ)

Al tempo t = tB = 0, siamo nell’origine x = 0 (cioè nel punto B della figura)

y (t = 0) = A cos ψ
= C

Per la velocità varrà

vy (t = 0) = −Aω sin ψ
= vx (t = 0) = vB

quindi
(
cos ψ = C
A
vB
sin ψ = − Aω

 
AvB
ψ = arctan −
AωC
C
A =
cos ψ
Ritornando alla variabile originale

x (t) = y (t) − C
= A cos (ωt + ψ) − C

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Quindi

∆x = A cos (ωt0 + ψ) − C
∆x + C
= cos (ωt0 + ψ)
A  
∆x + C
ωt0 + ψ = arccos
A
   
1 ∆x + C
t0 = arccos −ψ
ω A

Esercizio 14.
• T = m1 g + k∆l

• FN = −m1 g − k∆l + m2 g sin α

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