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Matteo Luca Ruggiero

DISAT@Politecnico di Torino

Fisica 1
Anno Accademico 2011/2012

(7 Maggio - 11 Maggio 2012)

1 ESERCIZI SVOLTI AD ESERCITAZIONE

Sintesi

Abbiamo introdotto riformulato il teorema dellenergia cinetica in presenza di forze non


conservative, considerando anche il lavoro della forze vincolari. Abbiamo generalizzato il
teorema dellenergia cinetica per un sistema di
particelle, facendo riferimento, in particolare,
ad un sistema rigido e abbiamo formulato il teorema di K
onig, che permette di scomporre lenergia cinetica di un sistema in energia cinetica
del centro di massa pi`
u energia cinetica del moto
relativo al centro di massa. Abbiamo quindi studiato il concetto di forze impulsive, e visto come le leggi di conservazione si possano applicare
per studiare i vari tipi di urti.

Esercizi svolti ad Esercitazione

Esercizio 7.1

Figura 1: Esercizio 7.1


Un punto materiale di massa m `e vincolato a scivolare senza attrito su
un piano inclinato, che al suo termine si raccorda con una guida circolare di
raggio R. Il punto parte dalla posizione Pi a una quota h rispetto allasse x.
(1) Calcolare la minima quota (h)min di partenza affinch`e esso possa effettuare
il giro della morte senza mai perdere contatto con la guida (2) Dopo il giro
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della morte, la guida prosegue orizzontalmente (retta y = R); dunque il
punto continua a scivolare senza fine sulla retta y = R. Quanto vale la
minima velocit`a (costante) V del punto?
Soluzione Commentata. Osserviamo innanzitutto che il moto del punto
materiale avviene sotto lazione di forze conservative (la forza peso) o di forze
che non compiono lavoro (le reazioni vincolari). Quindi, possiamo senzaltro
sfruttare il fatto che si conserva, in tutto il moto, lenergia meccanica.
Dal punto di vista fisico, affinche effettui il giro della morte la velocit`a deve
essere sufficientemente elevata, in modo da assicurare il contatto del punto
materiale con la guida circolare anche nella posizione di massima altezza Pf .
Daltra parte, la velocit`a con cui arriva nella posizione Pf dipender`a dalla
quota di partenza.
Detto questo iniziamo determinando la minima velocit`a (vf )min che deve
avere il punto P nella posizione Pf per non perdere contatto con la guida,
dopo di che cerchiamo di determinare la minima quota (h)min necessaria
perch`e il punto materiale raggiunga la posizione Pf con la minima velocit`a
(vf )min .
Nella posizione Pf lequazione di moto del nostro punto materiale `e
mgj + y j = ma

(1)

dove y j `e la reazione vincolare esercitata dalla guida. Tenendo conto del


fatto che nella posizione Pf il nostro punto materiale sta descrivendo una
circonferenza di raggio R con velocit`a vf , la componente dellequazione (1)
lungo lasse y `e:


vf2
vf2
(2)
mg + y = m y = m g
R
R
Si osservi che il punto mantiene il contatto con la guida nella posizione Pf
soltanto se la guida esercita una reazione vincolare non nulla, e precisamente
diretta verso il basso. La condizione di contatto `e dunque y < 0, ovvero:
p
vf2
g
< 0 vf > gR
R

(3)

Ui = Tf + Uf

(4)

Dunque (vf )min = gR: questa `e la minima velocit`a necessaria a mantenere


il contatto con la guida nel punto Pf .
(1) Lenergia meccanica nella configurazione iniziale i `e uguale allenergia
meccanica nella configurazione finale f:

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Assumendo la retta orizzontale passante per O (asse x) come luogo dove il
potenziale del peso si annulla, lenergia potenziale del punto P vale U = mgy.
Quindi la (4) diviene:
1 vf2
1
+R
(5)
mgh = mvf2 + mgR h =
2
2 g

Ricordando che la condizione per il contatto `e vf > gR, possiamo concludere che per effettuare il giro della morte il punto materiale deve partire da
una quota h soddisfacente alla condizione
h>

3
1 gR
+R = R
2 g
2

(6)

Dunque (h)min = (3/2)R.


(2). Utilizziamo ancora una volta la conservazione dellenergia meccanica:
3
1
Ui = T + U mg R = mV2 mgR
2
2
p
3
1
g R = V2 g R V = 5gR
2
2

(7)
(8)

Esercizio 7.2

Figura 2: Esercizio 7.2

Un cilindro omogeneo di massa m, raggio r e centro di massa G, `e vincolato


a rotolare senza strisciare su un piano inclinato, che al suo termine si raccorda
con una guida circolare di raggio R > r. Inizialmente, il centro di massa del
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G del disco ha una quota h rispetto allasse x. Il disco parte dalla quiete. (1)
Calcolare la minima velocit`a (vf )min che deve avere il centro di massa G del
disco nella posizione pi`
u alta Gf affinch`e il disco non perda il contatto con
la guida circolare nemmeno nella posizione pi`
u rischiosa Gf . (2) Calcolare la
minima quota h di partenza del centro di massa G rispetto allasse x affinch`e
esso possa effettuare il giro della morte senza perdere contatto con la guida.
Soluzione Commentata. (1) Scriviamo la componente dellequazione del
risultante lungo lasse y nel punto pi`
u alto Gf del centro di massa, tenendo
conto del fatto che in tale punto G sta descrivendo una circonferenza di
raggio R r con velocit`a vf :
vf2
mg + y = m
Rr

(9)

Risolviamo rispetto a y e imponiamo che y < 0 (cio`e che anche nel


punto pi`
u alto la guida eserciti una componente verticale di reazione diretta
verso il basso):


p
vf2
y = m g
< 0 (vf )min = g (R r)
(10)
Rr
(2) Poich`e le forze attive sono conservative e il vincolo di puro rotolamento, lenergia meccanica si conserva; quindi lenergia meccanica nella
configurazione i `e uguale allenergia meccanica nella configurazione f:
Ui = Tf + Uf

(11)

(i) Tenendo presente il teorema di Konig, lenergia cinetica del disco, in


funzione della velocit`a v del centro di massa, vale:
1
3
1 mr 2 2 1 2 1 mv 2
T = mv 2 +
= mv +
= mv 2 ;
2
2 2
2
2 2
4

(12)

(ii) assumendo la retta orizzontale passante per O (asse x) come luogo dove
il potenziale del peso si annulla, lenergia potenziale del disco vale U = mgy.
Quindi la (11) diviene:
3
mgh = mvf2 + mg (R r)
4

(13)

ovvero, prendendo il valore minimo di vf dato dalla (10):


3
7
mgh = mg (R r) + mg (R r) h = (R r)
4
4
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(14)

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Esercizio 7.3
Un punto materiale si muove lungo una retta sotto leffetto di un campo di
forze la cui energia potenziale `e U(x) = x2 + x, essendo , R due
costanti.
(1) Calcolare la posizione di equilibrio xeq del sistema. (2) Si ponga > 0;
se il il punto materiale viene posto in quiete in x = 2xeq , studiare il moto del
punto materiale (3) Calcolare la velocit`a massima che esso pu`o raggiungere.
Soluzione Commentata. (1) A partire dallenergia potenziale, `e possibile
ricavare la forza (conservativa), tramite la relazione
F = U

U
U
U
i
j
k
x
y
z

(15)

In particolare, in questo caso dato che lenergia potenziale dipende solo dalla
variabile x, si ottiene
F = (2x ) i
(16)
Di conseguenza, lequazione del moto (seconda legge di Newton), si scrive
ma = F ma = (2x ) i

(17)

Proiettando nella direzione del moto, lasse x, essendo a = xi, otteniamo


lequazione differenziale
m
x = 2x
(18)
La posizione xeq `e quella che rende nulla laccelerazione, per cui
0 = 2x , xeq =

(19)

(2) Andando a sostituire lespressione della posizione di equilibrio (19), possiamo quindi scrivere lequazione del moto nella forma
m
x = 2 (x xeq ) x +

2
(x xeq ) = 0,
m

(20)

la cui soluzione `e
x(t) = xeq + A cos (t + ) ,

(21)

avendo posto 2 = 2/m, essendo > 0. Derivando la (21), otteniamo la


velocit`a
v(t) x(t)

= A sin (t + ) .
(22)

Le due costanti arbitrarie A, si determinano imponendo nella legge oraria


x(t = 0) = 2xeq , e nellespressione della velocit`a v(t = 0) = 0. Si ottiene
quindi A = xeq , = 0, in modo che la legge oraria assume la forma
x(t) = xeq [1 + cos (t + )] ,
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(23)

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(3) Dalla conservazione dellenergia meccanica, deve essere Em (i) = Em (f ).
Allora, essendo
Em (i) = U(i) = 4x2eq + 2xeq ,
(24)
La velocit`a massima si raggiunge quando tutta lenergia potenziale `e diventata energia cinetica, ovvero quando Em (f ) = T (f ):
1 2
4x2eq + 2xeq = mvmax
,
2
da cui
vmax =


m
4x2eq + 2xeq
2

(25)

(26)

Esercizio 7.4

Figura 3: Esercizio 7.4

Un corpo di massa m `e appeso ad un filo ideale , il quale, passando su una


carrucola di massa trascurabile, allaltro estremo `e legato ad una massa M,
in quiete su una superficie orizzontale scabra, avente coefficiente di attrito
statico S . La massa m `e posta in oscillazione a partire da una ampiezza
iniziale .
Calcolare il valore massimo che pu`o assumere senza che la massa M si
muova.
Soluzione Commentata.
Facciamo riferimento alla Figura 4 per
scrivere le forze in gioco. Sulla massa m agiscono la forza peso mg e la
tensione della fune T2 ; sulla massa M agiscono la forza peso Mg, la reazione
normale del piano N, la forza di attrito F, e la tensione della fune T1 .

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Figura 4: Esercizio 7.4: Forze agenti

Pertanto possiamo scrivere la seconda equazione di Newton per entrambi


i corpi
ma = mg + T2
(27)
MA = Mg + N + F + T1

(28)

Consideriamo lequilibrio della massa M, deve essere A = 0; proiettando


lungo gli assi x, y lequazione (28), allequilibrio otteniamo
0 = F + T1 F = T1

(29)

0 = N Mg N = Mg.

(30)

Lequazione (30) ci dice solo che la massa `e vincolata a muoversi lungo il


piano; lequazione (29), invece, ci dice che la massa non scivola fino a quando
la forza di attrito equilibra la tensione della fune. Tuttavia, esiste un valore
massimo che la forza di attrito pu`o assumere, F S N, ovvero, grazie alla
(30), F S Mg. Questo vuol dire che se la tensione nella fune varia il suo
modulo per effetto del moto della massa m, la massa M resta in equilibrio
fino a che il modulo della tensione nella fune non supera il valore massimo
T1,max = S Mg.
Consideriamo ora lequazione del moto della massa m (27): fino a quando
la massa M non si muove, il moto della massa m `e vincolato a svolgersi a
distanza costante dal punto O (Figura 5). Pertanto, possiamo proiettare
lequazione del moto (27) nella direzione normale individuata dal versore n
in Figura 5, e ottenere
man = T2 mg cos .
(31)
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Figura 5: Esercizio 7.4: Moto Vincolato della Massa m

In particolare, an = v 2 /L, essendo L = |OP . Possiamo determinare la velocit`a in una posizione arbitraria grazie alla conservazione dellenergia meccanica. Indicando con 0 la posizione iniziale della massa m, possiamo scrivere
lenergia meccanica iniziale
Em (i) = U(i) = mgl (1 cos 0 )

(32)

In una posizione arbitraria individuata dallangolo > 0


1
Em () = U() + T () = mgl (1 cos ) + mv 2
2

(33)

Essendo Em (i) = Em (), si pu`o ricavare v dalla


1
mgl (1 cos 0 ) = mgl (1 cos ) + mv 2 ,
2

(34)

v2
= 2mg (cos cos 0 )
(35)
L
espressione positiva, dato che > 0 . Andando a sostituire nella (31),
otteniamo
T2 () = 3mg cos 2mg cos 0 .
(36)
m

Tale espressione assume il suo valore massimo quando = 0:


T2,max = 3mg 2mg cos 0 .

(37)

Dato che la fune `e inestensibile e di massa trascurabile T1 = T2 . Allora, se


imponiamo che la tensione massima nella fune sia tale da garantire lequilibrio
della massa M, possiamo scrivere
3mg 2mg cos 0 s Mg,
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(38)

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3 QUESITI PROPOSTI

P
O

Q
v

Figura 6: Quesiti 7.1, 7.2, 7.3


da cui si ottiene

3m S M
(39)
2m
Per ogni valore pi`
u grande dellangolo iniziale la velocit`a acquistata dalla
massa m durante il moto, fa sorgere una tensione nella fune che non `e pi`
u
equilibrata dalla forza di attrito sulla massa M.
cos 0,max =

Esercizi Proposti

Esercizio P.7.1
Un punto materiale di massa m = 1 Kg si muove nel piano sotto leffetto della
forza F = kr. Esso `e posto inizialmente nella posizione (x0 , y0 ) = (0, 1m),
con velocit`a (v0x , v0y ) = (1m/s, 2m/s). Sia k = 10 N/m.
Calcolare la minima e la massima distanza dallorigine.

Quesiti Proposti

7.1 Una pallina di massa m `e legata ad una corda, di lunghezza l, che pu`o
ruotare liberamente intorno al punto O, in un piano verticale. La pallina `e
lasciata libera di muoversi, con velocit`a nulla, nel punto P. Sia T il modulo
della tensione nella corda e g laccelerazione di gravit`a. Nel punto Q
1. la pallina ha accelerazione nulla
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3 QUESITI PROPOSTI
2. la pallina ha unaccelerazione diretta da Q a O
3. la pallina ha unaccelerazione diretta da O a Q
4. la pallina ha unaccelerazione parallela alla velocit`a
7.2 Una pallina di massa m `e legata ad una corda, di lunghezza l,
che pu`o ruotare liberamente intorno al punto O, in un piano verticale. La
pallina `e lasciata libera di muoversi, con velocit`a nulla, nel punto P. Sia
v il modulo della velocit`a della pallina in Q. Se la lunghezza della corda
aumentasse, il modulo della velocit`a della pallina, nel punto pi`
u basso della
(nuova) traiettoria
1. sarebbe maggiore di v
2. non ci sono abbastanza elementi per rispondere
3. sarebbe ancora uguale a v
4. sarebbe minore di v
7.3 Una pallina di massa m `e legata ad una corda di lunghezza l, che
pu`o ruotare liberamente intorno al punto O, in un piano verticale. La pallina
`e lasciata libera di muoversi, con velocit`a nulla, nel punto P. Sia T il modulo
della tensione nella corda e g laccelerazione di gravit`a. Allora, nel punto Q
1. T = mg
2. T < mg
3. T > mg
4. T = 0
7.4 Una pallina viene posta nel punto P sul bordo di una guida circolare
priva di attrito (rappresentata in sezione in figura 7), e lasciata libera di
muoversi, partendo da ferma, in un piano verticale, sotto lazione della forza
di gravit`a. La pallina descriver`a un moto periodico. In corrispondenza di
quale punto avviene linversione del moto?
1. 1
2. 2
3. 3
4. 4
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3 QUESITI PROPOSTI

4
3

2
1

Figura 7: Quesito 7.4

Figura 8: Quesito 7.5

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3 QUESITI PROPOSTI
7.5 Una cassa di massa M viene trascinata su un pavimento privo di
attrito, mediante lapplicazione di una forza F, che forma un angolo < /2
con lorizzontale (figura 8). Il centro di massa si sposta di un tratto s, da
A a B.
1. Il lavoro della forza F non dipende dallangolo
2. Il lavoro della forza F cresce al crescere dellangolo
3. Il lavoro della forza F descresce al crescere dellangolo
4. Il lavoro della forza F `e nullo

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