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IL MOTO ARMONICO:

2°) Il moto armonico è definito come la proiezione di un moto circolare uniforme su un diametro
della circonferenza.
Una pallina attaccata ad un filo che pendola oppure un oggetto appeso a una molla che percorre
sempre lo stesso tragitto avanti e indietro sono esempi di questo moto.
3°) Se noi consideriamo un punto P su una circonferenza, che si muove di moto circolare uniforme
in senso antiorario, noi possiamo specificare la sua posizione attraverso l’angolo , formato dal
raggio vettore r con l’asse x del piano cartesiano che impostiamo.
Q invece è la proiezione di P sull’asse x… la coordinata x di P indica la posizione di Q ed è legata a
 dalla relazione  x = r cos 
Mentre il punto P si muove sulla circonferenza con velocità angolare costante , il punto Q oscilla
con moto armonico tra gli estremi A e B del diametro della circonferenza.
Noi però sappiamo che  nel moto circolare uniforme è data dal rapporto fra lo spostamento
angolare () e l’intervallo di tempo in cui avviene tale spostamento (t), quindi possiamo scrivere
la che la legge oraria del m. armonico è: x=r cos (t)
(dove r è l’ampiezza di oscillazione che si misura in metri, x è la posizione in metri,  è la
pulsazione che si misura in radianti/secondi e t è l’istante di tempo in s).
Notiamo inoltre che le grandezze r e  cambiano nome: invece che raggio e v. angolare si
chiamano ampiezza di oscillazione e pulsazione.
4°) Bisogna spiegare che:
-oscillazione= è il movimento periodico fra 2 posizioni estreme;
-periodo= rappresenta la durata di un’oscillazione completa;
-frequenza= esprime il numero di oscillazioni complete effettuate in un secondo.
Essendo quindi il moto armonico periodico, il suo periodo T è legato alla pulsazione  dalla
relazione: =2/T, perciò sostituendolo nella formula precedente avremmo che  x=rcos 2t/T
Il grafico dell’equazione si chiama cosinusoide, e osserviamo che:
- per t=0, Q ha posizione x=r (sta all’estremo B della traiettoria);
- per t=T/4, Q passa per il centro O, che ha posizione x=0 (dopo ¼ di periodo);
- per t=T/2, Q ha posizione x=-r (dopo mezzo periodo giunge all’estremo A);
- per t=T, Q torna al punto di partenza (dopo un periodo intero).
Queste proprietà del grafico si deducono dalla formula x=rcos 2t/T calcolando i valori del coseno
5°) Chiamiamo vp la velocità vettoriale istantanea del punto P, tangente alla circonferenza. La
velocità vettoriale v del punto Q è la proiezione di vp parallela all'asse x e la sua velocità scalare v è
la componente cartesiana di vp lungo x.
Poiché il modulo di vp è uguale nel moto circolare uniforme al prodotto r deduciamo che:
v= -r sin(t)
Il segno - della formula è necessario per tenere conto del verso del moto:
 se l'angolo  è compreso tra 0 e  il valore di sin è positivo il - dice che la velocità scalare v
è negativa, cioè Q si muove nel verso opposto a quello positivo dell’asse x;
 viceversa, per l'angolo  compreso tra  e 2, il valore di sin è negativo e il - dice che v è
positiva.
La velocità è maggiore al centro e nulla agli estremi della traiettoria.
6°) Se r formasse con l'asse x un angolo 0 diverso da 0  = ωt+0 e le equazioni precedenti
assumerebbero le seguenti forme:

La grandezza 0 è chiamata fase iniziale del moto armonico.


7°) L’accelerazione, al contrario della velocità, è nulla al centro e maggiore agli estremi.
Mentre il punto P percorrere la circonferenza con moto uniforme, soggetto a un'accelerazione
centripeta ac, il punto Q, che è la proiezione di P sull'asse x, ha un'accelerazione vettoriale a
uguale alla proiezione di ac parallela all'asse. L'accelerazione scalare a di Q è la componente
cartesiana di ac lungo x.
La grandezza a è legata la coordinata istantanea x di Q dalla relazione: a=-ω^2x o anche a=-ω^2s
(s è il vettore posizione di Q rsipetto ad O)
In cui il segno meno indica che a è negativa quando Q si trova nel semiasse x positivo e positiva
quando Q è nel semiasse x negativo.
Dalla formula delle legge oraria però noi possiamo scrivere anche che: a=- ω^2r cos(ωt)
8°) La figura rappresenta una pallina attaccata a un estremità di una molla che ha l'altra estremità
fissa. Nel primo disegno la pallina è nella posizione di equilibrio e la molla non genera alcuna forza;
nel secondo la pallina è spostata verso destra e la molla, allungata, la tira verso sinistra; nel terzo
invece è spostata verso sinistra e la molla, compressa, la spinge verso destra.
Secondo la legge di Hooke, la forza elastica F della molla e il vettore posizione s della pallina
rispetto alla posizione di equilibrio soddisfano l'equazione, in cui k è la costante elastica della molla
 F=-ks
Se le forze di attrito sono trascurabili e le altre forze si compensano tra loro, la forza elastica F è
l'unica nazione. Quindi per il secondo principio della dinamica, la pallina ha un'accelerazione a
uguale al rapporto tra F e la sua massa m:
a=F/m  a=-(k/m)s
Troviamo così che a è direttamente proporzionale al vettore posizione s e ha verso opposto
rispetto ad esso, quindi ha tutte le proprietà tipiche dell'accelerazione del moto armonico. Questo
risultato significa che la forza elastica produce un moto armonico.
9°) Confrontando la formula a=-(k/m)s e la formula a=-ω^2s, notiamo che la costante di
proporzionalità tra a e s, che è uguale a -ω^2 per tutti i moti armonici, vale –k/m per il moto del
sistema massa-molla. Quindi ponendo

ricaviamo la pulsazione ω nel caso considerato:

usando poi la relazione tra ω e il periodo di oscillazione T, otteniamo che:

da cui:
T=2 √m/k
10°) La formula precedente mette in relazione il periodo T con la massa m.
In base a questa relazione, si dà una nuova definizione della massa, che sfrutta come strumento di
misura il carrello delle masse: un carrello previsto in indice, posto su una rotaia e collegato a una
molla con l'altra estremità fissa.
Per misurare la massa di un corpo appoggiato sul carrello,
1. si sposta il carrello in modo che cominci a oscillare;
2. si misura con un cronometro il periodo di oscillazione T.
Dal valore di T, invertendo l’equazione T=2 √m/k, si ricava la massa m del sistema formato dal
corpo sottoposto alla misurazione e dal carrello. La massa di quest’ultimo è nota e non cambia.
Il carrello delle masse può essere utilizzato per confrontare una massa non nota con una massa
campione. Infatti, due corpi hanno masse uguali se, posti uno alla volta sul carrello, compiono
oscillazioni dello stesso periodo.
11°) Un pendolo è una pallina appesa un filo fissato in alto. Se la pallina viene spostata dalla
verticale e lasciata andare, il pendolo oscilla.
Per piccole oscillazioni, il pendono si muove di moto armonico.
Le oscillazioni si definiscono “piccole” quando hanno un'ampiezza piccola in confronto alla
lunghezza del pendolo: cioè quando l'angolo di oscillazione non supera i 10°.
Se questa condizione è verificata, la pallina subisce una forza di tipo elastico.
12°) La forza elastica, o forza di richiamo, a cui è soggetta la pallina è la proiezione Ft della forza-
peso tangente alla traiettoria.
Tra Ft e s, vale la relazione: Ft= -(mg/l)s
dove m è la massa della pallina e l la lunghezza del filo.
Nella figura sono rappresentate le forze che agiscono sulla pallina quando questa è spostata dalla
posizione di equilibrio.
Scomponiamo la forza-peso Fp come somma della forza Fr (parallela al filo) e della forza Ft
(tangente alla circonferenza).
 La forza Fr ha verso opposto rispetto alla tensione T del filo e la somma vettoriale Fr+T,
diversa da zero, è la forza centripeta che mantiene la pallina sulla sua traiettoria
circolare.
 La forza Ft fa variare il modulo della velocità della pallina e tende riportare la pallina
verso la posizione di equilibrio.
13°)Dall’equazione Ft= -(mg/l)s troviamo che l’accelerazione tangenziale della pallina è:

se confrontiamo questo risultato con la formula a=-ω^2s, ponendo ω^2= g/l, ricaviamo la
pulsazione delle piccole oscillazioni del pendolo:

utilizzando infine la formula v= ωr, otteniamo il periodo T:


T=2√l/g
Se l’angolo di oscillazione è abbastanza piccolo, il periodo di un pendolo non dipende
dall’ampiezza del moto e perciò non cambia. Questa proprietà è detta isocronismo del pendolo.

BIBLIOGRAFIA E SITOGRAFIA:
 IL NUOVO AMALDI PER I LICEI SCIENTIFICI.BLU/SCIENZE ZANICHELLI/UGO AMALDI
 https://www.youmath.it/lezioni/fisica/cinematica/2960-moto-armonico.html
 http://ebook.scuola.zanichelli.it/amaldiscientifici/volume-1/le-forze-e-i-moti/il-moto-
armonico

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