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Corso di Fisica Generale 1

corso di laurea in Ingegneria dell'Automazione


ed Ingegneria Informatica (A-C)
15 lezione (17 / 11 /2015)
Dr. Laura VALORE
Email : laura.valore@na.infn.it / laura.valore@unina.it
Pagina web : www.docenti.unina.it/laura.valore
Ricevimento : appuntamento per email studio presso il Dipartimento di Fisica
(Complesso Universitario di Monte Sant'Angelo, Edificio 6) stanza 2M13
Oppure Laboratorio (Hangar) 1H11c0

Urto ed impulso
La quantit di moto di un corpo varia se interviene una forza esterna

Per esempio, possiamo colpire una palla da biliardo con la stecca per
variare la sua quantit di moto :

inizialmente ferma
la colpiamo con la stecca, facendo agire una forza F per un tempo breve
(lo definiamo URTO)
URTO
la palla da biliardo si mette in movimento la sua quantit di moto
variata

Urto singolo ed impulso


dp = F(t)dt
integrando i due membri tra l'istante di tempo
immediatamente precedente l'urto e quello
immediatamente successivo troviamo la variazione
totale della quantit di moto :

tf
ti

dp

tf
ti

F(t) dt

variazione totale della q.t di moto :

tf
ti

dp = pf pi = p

tf

F(t) dt = J
legato alla durata ed all'intensit della
forza che sta agendo durante l'urto e si
definisce impulso J della forza
ti

L'impulso J una grandezza vettoriale ed l'integrale di una forza, che puo' essere costante o
variabile, per il tempo in cui tale forza sta agendo. Si misura in Ns

Teorema dell'impulso
La variazione di quantit di moto di un corpo uguale all'impulso
della forza che agisce su di esso

tf

ti

tf

dp = ti F(t) dt p = J

Possiamo esplicitare le componenti, come per qualsiasi vettore : ad es. la componente x sar
pf,x pi,x = Jx =

tf
ti

Fx(t) dt

L'impulso puo' essere calcolato :


a) integrando la funzione F(t), se nota
b) mediante il calcolo dell'area sotto la curva F(t), se
disponibile il grafico della forza

Conservazione della quantit di moto


Quando su un sistema di punti materiali la risultante delle forze esterne
nulla, la quantit di moto totale P del sistema si conserva
se la risultante delle forze esterne agenti sul sistema Fnet = 0 (sistema isolato) e
nessuna particella entra od esce dal sistema (sistema chiuso)

Fnet = 0 dP/dt = 0 P = costante

Principio di conservazione della quantit di moto


se P = costante Pf = Pi
dove Pf la quantit di moto ad un generico istante finale successivo
E' un'equazione vettoriale, che quindi puo' essere scritta nelle tre componenti scalari.

Conservazione della quantit di


moto lungo gli assi
Se la componente di una forza esterna agente su un sistema zero lungo un asse,
la componente della quantit di moto lungo quell'asse si conserva (non cambia)
Ad esempio :
se lanciamo una palla ad una certa distanza, durante il volo l'unica forza che agisce la
forza di gravit che rivolta verso il basso in questo caso :
la componente verticale della quantit di moto varia (ed infatti vy varia)
la componente orizzontale resta invariata (ed infatti vx = costante)

Problema svolto 9.6

Quantit di moto ed energia cinetica


negli urti
finora abbiamo considerato il caso proiettile bersaglio, analizzando il moto dal punto di
vista del proiettile. Ora consideriamo l'urto dal punto di vista del sistema nel suo insieme,
assumendo che sia chiuso ed isolato.
Se nell'urto l'energia cinetica totale del sistema non cambia, si parla di URTO ELASTICO
Se nell'urto parte dell'energia cinetica viene trasformata in energia termica o altre forme
di energia, ovvero se l'energia cinetica del sistema non si conserva, di parla di URTO
ANELASTICO
Se due oggetti dopo la collisione restano completamente attaccati insieme, si dice che
l'urto COMPLETAMENTE ANELASTICO
Spesso approssimiamo un urto che non esattamente elastico ad un urto elastico, come
ad esempio potremmo fare nel caso di una pallina di gomma fatta rimbalzare a terra : se
l'urto fosse completamente elastico, la pallina di gomma tornerebbe esattamente alla
stessa quota da cui partita. Nella realt arriva sempre ad una quota leggermente
inferiore la perdita di energia cinetica modesta e possiamo assumere l'urto come
elastico

Urto anelastico unidimensionale


Consideriamo due corpi che subiscono una collisione di tipo anelastico :

l'energia cinetica del sistema non si conserva.


se il sistema chiuso ed isolato, la quantit di moto si conserva.

vi,1
prima dell'urto

dopo l'urto

vi,2
m2

m1
vf,1
m1

vf,2
m2

p1,i + p2,i = p1,f + p2,f conservazione della quantit di moto


il moto unidimensionale possiamo scrivere :

m1v1,i + m2v2,i = m1v1,f + m2v2,f

Urto completamente anelastico


unidimensionale
Se l'urto completamente anelastico, i due corpi restano attaccati dopo l'urto.
m1 il proiettile mentre m2, fermo, il bersaglio. Dopo l'urto, entrambi i corpi si
muoveranno insieme a velocit vf,1 = vf,2 = v
vi,1
prima dell'urto

m1

dopo l'urto

vi,2 = 0
m2
vf,1 = vf,2 = v
m1 + m2

possiamo scrivere :

m1v1,i = ( m1 + m2 ) v v =

m1
v1,i
( m 1 + m2 )

v sar sempre minore di v1,i visto che il rapporto m1/(m1+m2) < 1

Urto elastico unidimensionale


Un urto elastico quando l'energia cinetica totale del sistema di corpi si conserva.
L'energia cinetica del singolo corpo puo' variare, ma quella TOTALE deve conservarsi.
Se il sistema chiuso ed isolato, anche la quantit di moto si conserva.
Consideriamo due corpi di massa diversa, m1 ed m2, ad esempio una boccia che
colpisce il boccino.
vi,1
vi,2 = 0
prima dell'urto

dopo l'urto

m1

m2
vf,1

vf,2

m1

m2

Per esperienza, sappiamo che dopo l'urto elastico, a seconda del rapporto tra le
masse del proiettile e del bersaglio, il proiettile puo' rimbalzare indietro oppure
proseguire in avanti.
Il bersaglio, inizialmente fermo, proseguir sicuramente in avanti.

Urti elastici unidimensionali


vi,1
prima dell'urto

vi,2 = 0
m2

m1

dopo l'urto

a)

m1v1,i = m1v1,f + m2v2,f

b)

m1v21,i = m1v21,f + m2v22,f

vf,1

vf,2

m1

m2

conservazione della quantit di moto


conservazione dell'energia cinetica

con queste equazioni, conoscendo le masse m1 ed m2 del proiettile e del bersaglio e la


velocit inziale del proiettile possiamo calcolare le velocit finiali del proiettile e del bersaglio.
a) m1( v1,i v1,f ) = m2v2,f
b) m1(v21,i - v21,f ) = m2v22,f

m1(v1,i - v1,f )(v1,i + v1,f ) = m2v22,f

Urti elastici unidimensionali


a) m1( v1,i v1,f ) = m2v2,f
b) m1(v21,i - v21,f ) = m2v22,f

m1(v1,i - v1,f )(v1,i + v1,f ) = m2v22,f

dividendo b) per a) , si ottiene :


v1,f = m1 m2 v1,i
m1 + m 2

positiva se m1>m2, cio se il proiettile


ha massa maggiore del bersaglio : in
questo caso prosegue in avanti.
Se m1<m2, il proiettile rimbalza contro
il bersaglio e torna indietro.

v2,f =

2m1 v1,i
m1 + m 2

sempre positiva, quindi il bersaglio m2 si


muove sempre in avanti

Casi particolari
v1,f = m1 m2 v1,i
m1 + m 2

v2,f =

2m1 v1,i
m1 + m 2

1. Masse del proiettile e del bersaglio uguali (m1 = m2)


v1,f = 0

v2,f = v1,i

due corpi di massa uguale che si scontrano frontalmente si scambiano le velocit


2. Bersaglio massiccio (m2 >> m1)
v1,f - v1,i

v2,f (2m1/m2) v1,i

il proiettile, di massa molto inferiore al bersaglio torna indietro con velocit praticamente
invariata mentre il bersaglio si muove in avanti lentamente.
3. Proiettile massiccio (m1 >> m2)
v1,f v1,i

v2,f 2 v1,i

il proiettile, di massa molto superiore al bersaglio, prosegue in avanti con velocit


praticamente invariata rispetto a prima dell'urto, mentre il bersaglio schizza in avanti con
velocit doppia di quella del proiettile

Urto elastico unidimensionale :


bersaglio mobile
v2,i

v1,i

m2

m1
a)

m1v1,i + m2v2,i = m1v1,f + m2v2,f

b)

m1v21,i + m1v22,i = m1v21,f + m2v22,f

a) m1( v1,i v1,f ) = - m2 ( v2,i - v2,f)


b) m1(v21,i - v21,f ) = - m2(v22,i - v22,f )

conservazione della quantit di moto


conservazione dell'energia cinetica

m1(v1,i - v1,f )(v1,i + v1,f ) = - m2(v2,i - v2,f )(v2,i + v2,f )

v1,f = m1 m2 v1,i + 2m2 v2,i


m1 + m 2
m 1 + m2

v2,f =

2m1 v1,i + m2 m1 v2,i


m 1+m2
m1 + m 2

Urti in due dimensioni


Quando l'urto non frontale (ovvero i corpi non si muovono lungo lo stesso asse) i
corpi non si muoveranno lungo la stessa direzione iniziale dopo l'urto.
Se il sistema chiuso ed isolato e l'urto elastico, applichiamo la conservazione
della quantit di moto e dell'energia cinetica in forma vettoriale
P1,i + P2,i = P1,f + P2,f

K1,i + K2,i = K1,f + K2,f

per analizzare il moto possiamo scomporre le due equazioni nelle loro componenti
scalari lungo x e lungo y

v2,f
m2

v1,i
m1

lungo l'asse y
0 = - m1 v1,f sen1 + m2 v2,f sen2

2
1

conservazione della quantit di moto :


lungo l'asse x
m1 v1,i = m1 v1,f cos1 + m2 v2,f cos2

v1,f

conservazione dell'energia cinetica:


m1 v21,i = m1 v21,f + m2 v22,f

abbiamo 2 masse, 3 velocit e 2 angoli : conoscendo i valori di 4 grandezze, con le 3


equazioni di sopra possiamo ricavare i valori mancanti

Problema 9.8

Variabili rotazionali
Finora abbiamo trattato solo moti TRASLATORI,
TRASLATORI ovvero moti in cui i corpi
seguono una traiettoria rettilinea o curvilinea :
iniziamo ora a parlare dei moti ROTATORI,
ROTATORI ovvero quelli in cui il corpo
RUOTA ATTORNO AD UN ASSE
Un nuovo set di variabili associate al moto viene definito per descrivere il
moto rotatorio
Ciascuna variabile equivalente a quelle incontrate nel moto traslatorio

Rotazione pura intorno ad un asse fisso


Moto di un corpo rigido che ruota attorno ad un asse fisso
Un corpo rigido un oggetto o meglio un sistema di punti materiali in cui le
distanze relative non cambiano. Non si deforma durante il moto, la sua forma
resta sempre la stessa.
L'asse di rotazione l'asse intorno al quale avviene la rotazione.
Un asse di rotazione fisso quando non cambia la sua posizione nel tempo.
z
asse di rotazione
linea di riferimento

y
x

tutti i punti del corpo si muovono su


circonferenze i cui centri giacciono
sull'asse di rotazione
i rispettivi vettori posizione descrivono
tutti lo stesso angolo nello stesso
intervallo di tempo

Confronto tra moto traslatorio e rotatorio


MOTO TRASLATORIO : per un corpo rigido, ogni punto si muove in linea retta e copre la
stessa distanza lineare in un certo intervallo di tempo
MOTO ROTATORIO : ogni punto si muove lungo una circonferenza e copre la stessa
distanza angolare in un certo intervallo di tempo

z
asse di rotazione
linea di riferimento

y
x

da qui in avanti definiremo tutte le


grandezze ANGOLARI equivalenti a
quelle LINEARI
posizione, spostamento, velocit ed
accelerazione

Posizione angolare
Per descrivere il moto rotatorio di un corpo, va stabilita innanzitutto una LINEA DI
RIFERIMENTO:
RIFERIMENTO puo' essere scelta arbitrariamente, purch sia fissa, perpendicolare all'asse
di rotazione e che ruoti solidalmente al corpo.
z
possiamo descrivere il moto del corpo
specificando la posizione angolare di questa
linea, ovvero definendo l'angolo formato da
linea di riferimento
questa linea rispetto ad un asse di
riferimento prefissato esterno : ad esempio,
l'asse x
to
y
n
e
ir m
y
ife
r
x
di
Il corpo ha ruotato di un angolo girando in senso
ea
n
i
l
antiorario.
s
la posizione angolare misurata rispetto all'asse
r
x ed :

x
= s/r
dove s la lunghezza dell'arco di circonferenza
asse di rotazione
percorso ed r il raggio
(uscente dal piano)

Posizione angolare
L'angolo che definisce la posizione angolare della linea di riferimento si misura in radianti.
non si azzera ad ogni rotazione completa della linea di riferimento : se compie 2 rotazioni,
diremo che = 4

y
e
lin

r
di

r
ife

im

t
n
e

asse di rotazione
(uscente dal piano)
Scrivere l'equazione del moto per un moto traslatorio unidimensionale nella direzione dell'asse
x vuol dire trovare x(t) : posizione (lineare) in funzione del tempo.
Per un moto rotatorio, significa trovare (t) : la posizione angolare della sua linea di riferimento
in funzione del tempo

Spostamento angolare
y

se il corpo ruota, variando la posizione angolare


della sua linea di riferimento da 1 a 2, diremo
che il corpo subisce uno

s =

2
1

x
asse di rotazione
(uscente dal piano)

spostamento angolare

= 2 1

questo spostamento valido per la linea di


riferimento e per ciascun punto del corpo rigido

come per lo spostamento lineare, abbiamo un verso positivo ed uno negativo.


Per convenzione :
se il corpo, visto dall'alto, ruota in senso antiorario lo spostamento angolare POSITIVO
( i valori degli angoli sulla circonferenza trigonometrica crescono)
se ruota in senso orario lo spostamento angolare NEGATIVO (i valori degli angoli
decrescono)

Verifica
Consideriamo un disco che ruota intorno al suo asse centrale.
Quali delle seguenti coppie di valori per la posizione angolare
iniziale e finale, rispettivamente, danno luogo ad uno
spostamento angolare negativo?
a) -3 rad , 5 rad
b) -3 rad , -7 rad
c) 7 rad , -3 rad

Verifica
Consideriamo un disco che ruota intorno al suo asse centrale.
Quali delle seguenti coppie di valori per la posizione angolare
iniziale e finale, rispettivamente, danno luogo ad uno
spostamento angolare negativo? b e c
a) -3 rad , 5 rad
positivo

b) -3 rad , -7 rad
negativo

c) 7 rad , -3 rad
negativo

Velocit angolare

se il corpo in rotazione nella


posizione angolare 1 all'istante t1 e
nella posizione angolare 2 all'istante t2

s =

2
1

x
asse di rotazione
(uscente dal piano)

definiamo velocit angolare media del corpo

= 2 - 1 / t2 t1 = /t
la velocit angolare istantanea la derivata rispetto al tempo di (t) :

= lim /t = d/dt
t0

come per lo spostamento angolare, anche la velocit angolare valida per qualsiasi punto
del corpo rigido.
L'unit di misura il radiante/secondo (rad/s)
La velocit angolare positiva (>0) se il corpo ruota in senso antiorario, negativa (<0)
se in senso orario.

Accelerazione angolare

se la velocit angolare del corpo in


rotazione non costante, il corpo avr
anche un'accelerazione angolare

s =

2
1

x
asse di rotazione
(uscente dal piano)

definiamo accelerazione angolare media del corpo

= 2 - 1 / t2 t1 = /t
l'accelerazione angolare istantanea la derivata rispetto al tempo di (t) :

= lim /t = d/dt
t0

ancora una volta, anche l'accelerazione angolare valida per qualsiasi punto del corpo rigido.
L'unit di misura il radiante/secondo2 (rad/s2)

Traslazione
posizione :

posizione angolare :

spostamento :

x = x2 x1

velocit media : v = (x2 x1)/(t2 t1) = x/t

velocit istantanea :
v = lim x/t = dx/dt
t0

accelerazione media :
a = (v2 v1)/(t2 t1) = v/t
accelerazione istantanea :
a = lim v/t = dv/dt
t0

Rotazione
spostamento angolare

= 2 - 1

velocit angolare media :


= (2 1 )/ (t2 t1) = /t
velocit angolare istantanea :
= lim /t = d/dt
t0

accelerazione angolare media :


= (2 1 )/ (t2 t1) = /t
accelerazione angolare istantanea :
= lim /t = d/dt
t0

Esercizio svolto 10.1

Le grandezze angolari come vettori


La velocit angolare una grandezza vettoriale
La sua direzione coincide con la direzione dell'asse di rotazione
Possiamo stabilire il suo verso usando la regola della mano destra : chiudendo la mano con le
dita piegate nella direzione di rotazione, il pollice sollevato indicher il verso di

per la velocit angolare, la direzione non indica verso dove ci si sta muovendo, ma
intorno a cosa ci si sta muovendo!
lo spostamento angolare non una grandezza vettoriale perch non obbedisce alle regole di
addizione dei vettori : il risultato finale di uno spostamento angolare DIPENDE dall'ordine
degli spostamenti angolari successivi.

Rotazione con accelerazione


angolare costante
E' l'analogo del moto rettilineo uniformemente accelerato per i moti rotatori

v(t) = v0 + at

(t) = 0 + t

x(t) = x0 + v0t + at2

(t) = 0 + 0t + t2

il moto rotatorio con costante , come per i moti traslatori, un caso


particolare del moto con accelerazione angolare costante in cui = 0

Verifica
In quale dei seguenti casi si applicano le equazioni del moto rotatorio
con accelerazione costante ?
a) (t) = 5t2 -3
b) (t) = 5/t2 -3/t
c) (t) = 5t
d) (t) = 5t3 -3t2

Verifica
In quale dei seguenti casi si applicano le equazioni del moto rotatorio
con accelerazione costante ?
a) e c) perch = d2(t)/dt2 deve essere costante
a) (t) = 5t2 -3 = 10 rad/s2
b) (t) = 5/t2 -3/t
c) (t) = 5t = 0 rad/s2
d) (t) = 5t3 -3t2

Relazione tra variabili lineari ed angolari


Per un corpo rigido in rotazione esistono relazioni precise tra le variabili angolari (posizione
angolare , velocit angolare ed accelerazione angolare ) e quelle lineari (posizione,
velocit ed accelerazione lineari)
ESEMPIO : giostra. La velocit angolare la stessa in tutti i punti del disco, ma spostandosi
verso l'esterno del disco la velocit lineare di ciascun punto aumenta sensibilmente!!
Le due serie di variabili sono legate fra loro da r, la DISTANZA RADIALE del punto P
dall'asse di rotazione

POSIZIONE

y
s =

r
2

P
x

Presa la linea di riferimento scelta per un


corpo rigido, se questa ruota di un angolo ,
un punto generico del corpo si sposter
percorrendo un arco di circonferenza di
lunghezza s dove :

s = r

deve essere espresso in radianti


r il raggio della circonferenza descritta dal
punto intorno all'asse di rotazione

Relazione tra variabili lineari ed angolari


VELOCITA'
Derivando s = r rispetto al tempo, per r costante, otteniamo :
ds/dt = rd/dt v = r
poich per un corpo rigido in rotazione tutti i punti hanno la stessa , come atteso, la
velocit lineare aumenta allontanandosi dall'asse di rotazione. Inoltre se costante,
anche v costante ciascun punto del corpo rigido si muove di moto circolare uniforme
la velocit lineare, per il punto P che si sta muovendo
lungo una circonferenza attorno all'asse di rotazione,
sempre tangente alla circonferenza nel punto P.

y
v
r

il periodo :
P = 2r/v P = 2/
ovvero il tempo impiegato a percorrere
l'intera circonferenza a velocit lineare v
oppure

circonferenza lungo la quale si


muove il punto P

il tempo impiegato a coprire una distanza


angolare 2 (360) a velocit angolare

Relazione tra variabili lineari ed angolari


ACCELERAZIONE
Derivando v = r rispetto al tempo, sempre con r costante, otteniamo :

dv/dt = (d/dt)r = r
dv/dt la componente tangenziale dell'accelerazione,
responsabile della variazione del MODULO della
velocit lineare

aR
1

aT 0 se 0

aT
P
x

L'accelerazione centripeta invece responsabile della


variazione della direzione della velocit lineare
aR = v2/r = 2r2/r = 2r
aR 0 se 0

L'accelerazione lineare di un punto di un corpo rigido in rotazione si puo' scomporre in una


componente tangeziale aTed una componente radiale aR

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