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Corso di Fisica Generale 1

corso di laurea in Ingegneria dell'Automazione


ed Ingegneria Informatica (A-C)
13 lezione (10 / 11 /2015)
Dr. Laura VALORE
Email : laura.valore@na.infn.it / laura.valore@unina.it
Pagina web : www.docenti.unina.it/laura.valore
Ricevimento : appuntamento per email studio presso il Dipartimento di Fisica
(Complesso Universitario di Monte Sant'Angelo, Edificio 6) stanza 2M13
Oppure Laboratorio (Hangar) 1H11c0

Ricavare una forza conservativa


dalla funzione energia potenziale
Consideriamo una particella vincolata a muoversi in una dimensione, sottoposta
all'azione di una forza conservativa :

U = - L = -xi F(x) dx se vogliamo ricavare F(x) a partire dalla U(x)


xf

dobbiamo operare in senso inverso :

F(x) = - dU(x)/dx (moto unidimensionale)


verifica :
energia potenziale elastica : U(x) = kx2 -d(kx2)/dx = -kx
energia potenziale gravitazionale : U(y) = mgy -d(mgy)/dy = -mg

Come leggere una curva


dell'energia potenziale
dato un grafico di U(x), energia potenziale di una particella in moto unidimensionale su cui
agisce una forza conservativa F(x), possiamo ricavare per via grafica l'espressione della
F(x) come inverso della pendenza della curva U(x).

dove la U(x) costante, la sua derivata zero


(F(x) = 0)

Come leggere una curva


dell'energia potenziale
dato un grafico di U(x), energia potenziale di una particella in moto unidimensionale su cui
agisce una forza conservativa F(x), possiamo ricavare per via grafica l'espressione della
F(x) come inverso della pendenza della curva U(x).

dove la U(x) ha pendenza negativa, l'inverso della


sua derivata ha pendenza positiva (F(x) crescente).
Viceversa, dove U(x) ha pendenza positiva, F(x)
decrescente

Ricavare l'energia cinetica K(x)


Aggiungendo alle precedenti l'ipotesi che non ci sia attrito, l'energia meccanica della
particella si conserva ha un valore costante : Emec = U(x) + K(x)
da cui : K(x) = Emec U(x)

se conosciamo Emec ed il grafico di U(x) possiamo ricavare K(x) per ogni posizione
K(x) la differenza, punto per punto, tra Emec = costante ed U(x)

Ricavare l'energia cinetica K(x)


Per valori di x maggiori di x5, K(x) = Emec U(x) = 5,0 J 4,0 J = 1,0 J

Il valore massimo di K(x) lo abbiamo in x = x2, il valore minimo (K = 0) in x = x1

Ricavare l'energia cinetica K(x)


In x = x1, K = 0 la particella ferma.
Per x < x1, K(x) dovrebbe assumere valori negativi, ma proporzionale a v 2,
quindi K(x) non puo' mai essere negativa! Quindi la particella non puo' mai
muoversi verso valori di x < x1.

Andando da x2 ad x1, K(x) diminuisce dal valore massimo a zero, sta rallentando,
fino a fermarsi in x = x1

Punti d'inversione
Quando la particella arriva in x = x1, F(x) positiva: c' una forza conservativa
che sta agendo, quindi non puo' restare ferma in x1 ricomincia a muoversi nel
verso opposto. Il punto x = x1 detto punto d'inversione

Il punto d'inversione un punto in cui l'energia cinetica nulla ed il moto della


particella cambia verso.
Da questo grafico vediamo che a destra di x1 non ci sono piu' punti d'inversione,
quindi la particella continuer muoversi indefinitamente verso destra

Punti di equilibrio
Il grafico mostra altri 3 valori di Emec = costante

Caso con Emec = 4,0 J


il punto d'inversione si trova tra x1 ed x2. Per x > x5, Emec = U(x) = costante
K(x) = 0, ed anche F(x) = -dU(x)/dx = 0 (derivata di una costante). La particella
ferma. Lo stato della particella si definisce di equilibrio indifferente.
indifferente

Punti di equilibrio

Caso con Emec = 3,0 J


due punti d'inversione : uno tra x1 ed x2, e l'altro tra x4 ed x5.
In x3, Emec = U(x) K(x) = 0. Se la particella si trova esattamente in x3, anche F(x)
= 0, ma per uno spostamento minimo F(x) 0 e la particella riprende a muoversi.
Lo stato della particella si definisce di equilibrio instabile.
instabile

Punti di equilibrio

Caso con Emec = 1,0 J


In x4 la particella bloccata. Sia a destra che a sinistra Emec U(x) < 0 non puo'
muoversi da sola. Se la posizioniamo nella buca di potenziale attorno al punto x2, puo'
spostarsi di poco a destra e sinistra ma tende sempre a tornare in x2.
Lo stato della particella si definisce di equilibrio stabile.
stabile

Problema svolto 8.4


Una particella di massa m=2,00 kg si muove lungo l'asse x mentre su di essa agisce
una forza conservativa nella medesima direzione. L'energia potenziale U(x) segue
l'andamento nel grafico.
Per x = 6,50 m la velocit della particella v0 = (-4,00 m/s) i
a) dalla figura, ricavare la velocit scalare della particella per x = 4,5 m
U [J]
20

x [m]

Problema svolto 8.4


Una particella di massa m=2,00 kg si muove lungo l'asse x mentre su di essa agisce
una forza conservativa nella medesima direzione. L'energia potenziale U(x) segue
l'andamento nel grafico.
Per x = 6,50 m la velocit della particella v0 = (-4,00 m/s) i
a) dalla figura, ricavare la velocit scalare della particella per x = 4,5 m
U [J]
20
Emec = 16 J

16
K1

K0

x [m]

Problema svolto 8.4


Una particella di massa m=2,00 kg si muove lungo l'asse x mentre su di essa agisce
una forza conservativa nella medesima direzione. L'energia potenziale U(x) segue
l'andamento nel grafico.
Per x = 6,50 m la velocit della particella v0 = (-4,00 m/s) i
b) dove collocato il punto d'inversione per la particella?
U [J]
20
Emec = 16 J

16
K1

K0

x [m]

Problema svolto 8.4


Una particella di massa m=2,00 kg si muove lungo l'asse x mentre su di essa agisce
una forza conservativa nella medesima direzione. L'energia potenziale U(x) segue
l'andamento nel grafico.
Per x = 6,50 m la velocit della particella v0 = (-4,00 m/s) i
b) dove collocato il punto d'inversione per la particella?
U [J]

K = 0 U = Emec

20
Emec = 16 J

16
K1

K0

7
d

x [m]

Problema svolto 8.4


Una particella di massa m=2,00 kg si muove lungo l'asse x mentre su di essa agisce
una forza conservativa nella medesima direzione. L'energia potenziale U(x) segue
l'andamento nel grafico.
Per x = 6,50 m la velocit della particella v0 = (-4,00 m/s) i
b) calcolare la forza agente sulla particella quando si trova tra 1,9 m e 4,0 m
U [J]
20
Emec = 16 J

16
K1

K0

7
d

x [m]

Lavoro svolto su un sistema da una


forza esterna
Il lavoro svolto da una forza esterna su un sistema l'energia ceduta o
assorbita dal sistema stesso
Quando le forze esterne sono molteplici, l'energia ceduta o assorbita
corrisponde al lavoro totale.
Il lavoro L :

positivo se l'energia viene ceduta al sistema

negativo quando viene sottratta dal sistema.

sistema

sistema
L positivo

L negativo

Sistemi senza attrito


Se lanciamo un oggetto per aria, ad esempio una boccia, la forza che abbiamo
applicato compir un lavoro L per trasferire energia al sistema boccia-Terra, in
particolare :

la boccia aumenta la sua energia cinetica, quindi c' una variazione K


la distanza boccia-Terra varia (aumenta nel tratto iniziale, per poi diminuire),
quindi c' una variazione dell'energia potenziale U del sistema boccia-Terra
La forza esterna applicata quindi compie lavoro sul sistema boccia-Terra.

In assenza di attrito, il lavoro svolto dalla forza esterna sul sistema


corrisponde alla variazione di energia meccanica :

L = Emec = K + U
boccia

Emec = K + U
Terra

Sistemi con attrito


Consideriamo un blocco che scivola su un pavimento.
v0
fk

v
F
d

la forza F costante agisce sul blocco per spostarlo, mentre la fk si oppone al moto.
F fk = ma moto uniformemente accelerato, perch F costante
v2 = v02 + 2ad a = (v2 - v02 )/2d (questa equazione si ricava dalle due eq. del moto
unif. accel. , v(t) = v0 + at e x(t) = x0 + v0t + at2, risolvendo rispetto a t)
F fk = m[(v2 - v02 )/2d] Fd = mv2 mv02 +fkd Fd = K + fkd
In un caso piu' generale, per esempio se il blocco sale lungo una rampa, puo' esserci
anche variazione di energia potenziale (oltre che cinetica) Fd = Emec + fkd

Sistemi con attrito


Consideriamo un blocco che scivola su un pavimento.
v0
fk

v
F
d

Il blocco ed il tratto di pavimento si riscaldano per effetto dell'attrito la loro


energia termica Eth aumenta.
Attraverso esperimenti si puo' verificare che Eth = fkd
Quindi possiamo concludere che Fd = Emec + Eth
ma Fd = L (lavoro svolto dalla forza F sul sistema blocco-pavimento), quindi
L = Emec + Eth
Lavoro svolto dalla forza applicata sul sistema in presenza di attrito. Il lavoro
finisce parte in energia cinetica e parte in energia termica

Conservazione dell'energia
L'energia totale di un sistema, somma della sua energia meccanica e delle
sue energie interne (inclusa quella termica), puo' variare solo se viene ceduta
o assorbita energia dall'esterno
Abbiamo visto finora che l'unico modo di trasferire energia ad un sistema o dal
sistema compiere lavoro. Se L il lavoro svolto sul ( o dal ) sistema, allora :
L = E = Emec + Eth + Eint
variazione di altre forme di
energia interna, a parte
quella termica
in altre parole, l'energia non si crea n si distrugge.

Conservazione dell'energia
Se un sistema isolato, non possono esserci trasferimenti di energia tra il
sistema e l'esterno.
L = 0 E = Emec + Eth + Eint = 0
L'energia totale di un sistema isolato si conserva

Entro il sistema isolato possono avvenire trasferimenti di energia, tra K ed U, o tra K ed


Eth, ma la somma di tutte le forme di energia all'interno del sistema NON CAMBIA
La conservazione dell'energia di un sistema isolato possiamo anche scriverla come :

Emec + Eth + Eint = 0 Emec,2 = Emec,1 - Eth Eint


ovvero in un sistema isolato possiamo mettere in relazione le energie relative ad un certo
istante con tutte le energie ad un altro istante qualsiasi, senza bisogno di considerare gli stati
intermedi.

Problema svolto 8.6


m = 200 kg
compressione iniziale molla d = 5,00 m
costante elastica k = 3,20 x 103 N/m
h = 35,0 m
k = 0,800
a che distanza L si arresta il bob?

determinare le forze coinvolte e stabilire qual il nostro sistema : isolato o agiscono


forze esterne?

FORZE :
SISTEMA :

Problema svolto 8.6


m = 200 kg
compressione iniziale molla d = 5,00 m
costante elastica k = 3,20 x 103 N/m
h = 35,0 m
k = 0,800
a che distanza L si arresta il bob?

determinare le forze coinvolte e stabilire qual il nostro sistema : isolato o agiscono


forze esterne?

FORZE :

FN, che non compie lavoro


Fg, che compie lavoro sul bob ed conservativa associabile ad una U
F elastica della molla che compie lavoro sul bob ed conservativa (converte
energia potenziale elastica della molla in energia cinetica del bob)
F della molla che spinge contro il muro
F di attrito tra bob ed acqua nel tratto finale

Problema svolto 8.6


m = 200 kg
compressione iniziale molla d = 5,00 m
costante elastica k = 3,20 x 103 N/m
h = 35,0 m
k = 0,800
a che distanza L si arresta il bob?

determinare le forze coinvolte e stabilire qual il nostro sistema : isolato o agiscono


forze esterne?

SISTEMA : consideriamo il sistema che contiene tutti i corpi che interagiscono :


bob
molla
muro
fondo dello scivolo
Terra
tutti gli scambi di energia avvengono all'interno di questo sistema un sistema isolato
l'energia totale non puo' cambiare : L = 0 Emec + Eth = 0

Centro di massa (o baricentro)

Il centro di massa di un corpo (o di un sistema di corpi)


il punto che si muove come se :
1) tutta la massa del corpo fosse concentrata in quel punto
2) tutte le forze esterne agissero in quel punto

Il moto complicato di un oggetto esteso i cui punti non si muovono tutti allo
stesso modo puo' essere semplificato studiando il moto del suo centro di
massa.
ESEMPIO 1 :
Una palla lanciata in aria senza farla roteare segue una
traiettoria parabolica, tutti i suoi punti si muovono
assieme e possiamo assimilarla ad una particella

Centro di massa

Il centro di massa di un corpo (o di un sistema di corpi)


il punto che si muove come se :
1) tutta la massa del corpo fosse concentrata in quel punto
2) tutte le forze esterne agissero in quel punto

Il cdm il punto geometrico corrispondente al valor medio


della distribuzione della massa del sistema nello spazio

ESEMPIO 2
un tuffatore che salta dal trampolino : ogni parte
del corpo si muove in modo diverso, seguendo
traiettorie diverse.
Il centro di massa seguir una traiettoria
parabolica : tutte le altre parti si muovono attorno
al centro di massa.

Centro di massa di un sistema di particelle


consideriamo un sistema di 2 particelle di massa m1 ed m2, separate da una
distanza d. L'origine dell'asse x coincide con la posizione di m1.
y

m1

m2
x
d

La posizione del centro di massa xcdm di questo sistema di 2 punti materiali :


xcdm =

m2 d
m1 + m2

Centro di massa di un sistema di particelle


xcdm =

m2 d
m1 + m2

y
xcdm
m1

m2
x
d

Supponiamo che sia presente solo la particella m1 : in questo caso, il centro di massa deve
coincidere con la posizione di m1, ed infatti l'equazione ci dice che se m2=0 xcdm = 0.
Se invece esiste solo m2 m1 = 0, xcdm = d
Se m1 = m2, possiamo intuire che il cdm si debba trovare esattamente a met strada : infatti
se m1 = m2 = m xcdm = [m/(2m)] d d/2
Se m1 ed m2 0, la posizione del cdm deve essere sempre compresa tra 0 e d, ovvero il
centro di massa sempre situato in un punto compreso tra le posizioni delle due particelle.

Centro di massa di un sistema di particelle


origine del sistema di riferimento traslata

consideriamo un sistema di 2 particelle di massa m1 ed m2, separate da una


distanza d. L'origine dell'asse x NON coincide con la posizione di m1.
y
xcdm
m2

m1
d

x1

x2

xcdm = m1x1 + m2x2


m1 + m2
m1 + m2 = M
xcdm = m1x1 + m2x2
M

se x1 = 0, ovvero se l'origine
degli assi coincide con la
posizione di m1, ricaviamo
l'equazione precedente.

Centro di massa di un sistema di particelle


sistema di piu' particelle

Per un sistema di n particelle, possiamo generalizzare l'espressione precedente :


n

xcdm = m1x1 + m2x2 + m3x3 + ... + mnxn


M

= 1 mixi
M i=1

Se le particelle sono distribuite in uno spazio tridimensionale, occorrono 3


coordinate per definire il centro di massa :
n

xcdm = 1 mixi
M i=1

ycdm = 1 miyi
M i=1

zcdm = 1 mizi
M i=1

Centro di massa di un sistema di particelle


notazione vettoriale

Per un sistema di n particelle, possiamo generalizzare l'espressione precedente :


n

xcdm = m1x1 + m2x2 + m3x3 + ... + mnxn


M

= 1 mixi
M i=1

Se le particelle sono distribuite in uno spazio tridimensionale, occorrono 3


coordinate per definire il centro di massa :
usando la notazione vettoriale :
rcdm = xcdm i + ycdm j + zcdm k
quindi l'equazione che definisce la posizione del centro di massa puo' essere scritta cos :
n

rcdm = 1 miri
M i=1

Distribuzione continua di materia


Un oggetto qualsiasi contiene un numero enorme di particelle puo' essere considerato
come una distribuzione continua di materia. Le masse delle singole particelle sono
infinitesime (m dm) e al posto della sommatoria usiamo l'integrale.
In questo caso, le equazioni che descrivono la posizione del cdm si modificano come segue :
xcdm = 1
M

x dm

ycdm = 1
M

y dm

zcdm = 1
M

z dm

Per ora prendiamo in considerazione solo oggetti UNIFORMI, cio la cui densit sia la
stessa in qualsiasi punto dell'oggetto.
= dm/dV = M/V
quindi possiamo scrivere le equazioni di sopra anche in funzione del volume :
xcdm = 1
V

x dV

ycdm = 1
V

y dV

zcdm = 1
V

z dV

Problema svolto 9.1

Seconda legge di Newton per un


sistema di punti materiali
Come si muove il centro di massa sotto l'azione di forze esterne?
Dato un sistema di punti materiali sottoposto all'azione di una forza esterna, l'equazione
che governa il moto del suo centro di massa :

Fnet = Macdm
dove :
1. Fnet la somma vettoriale di tutte le forze esterne agenti sul sistema. Non vanno
considerate le forze interne, ovvero quelle che i punti materiali del sistema esercitano tra
loro!
2. M la massa totale del sistema : deve restare invariata, nessuna massa deve entrare o
lasciare il sistema che in questo caso si dice CHIUSO.
3. acdm l'accelerazione del solo centro di massa del sistema.
come tutte le equazioni vettoriali, possiamo scriverla come 3 equazioni scalari :
Fnet,x = Macdm,x
Fnet,y = Macdm,y
Fnet,z = Macdm,z

Dimostrazione Fnet = macdm


Per un sistema di n particelle :
n

rcdm = 1 miri
M i=1

Mrcdm = miri = m1r1 + m2r2 + m3r3 +

mnrn

i=1

derivando la posizione di ciascuna particella i-esima rispetto al tempo : vi = dri/dt


n

Mvcdm = mivi = m1v1 + m2v2 + m3v3 +

mnvn

i=1

derivando ancora la velocit rispetto al tempo : ai = dvi/dt


n

Macdm = miai = m1a1 + m2a2 + m3a3 +

mnan = F1 + F2 + F3 +

Fn = Fnet

i=1

queste forze sono sia interne che esterne. Per il principio di azione e
reazione, le forze interne si annullano in coppie azione-reazione
Restano quindi solo le forze esterne

Esercizio svolto 9.3

moto del centro di massa di 3 particelle

Sistema di 3 particelle, ciascuna soggetta all'azione di una forza esterna


Tutte le particelle erano inizialmente a riposo.
F1 = 6,0 N
F2 = 12 N
F3 = 14 N
qual l'accelerazione del centro di massa e in che direzione si muove?

Quantit di moto di un corpo


puntiforme
La quantit di moto di una particella :

p = mv

E' una grandezza vettoriale

Ha stessa direzione e verso del vettore velocit della particella

La sua unit di misura il kg m/s

La quantit di moto detta anche momento lineare della particella.

Relazione tra forza e quantit di


moto per un punto materiale
La quantit di moto di una particella :

p = mv
La seconda legge di Newton Fnet = ma puo' essere espressa anche cos :
Fnet = dp/dt
E' facile infatti dimostrare che Fnet = dp/dt = d(mv)dt = m(dv/dt) = ma
La rapidit di variazione del momento di una particella proporzionale alla forza
netta che agisce sulla particella ed ha la stessa direzione di quella forza
Quando sulla particella agisce una forza esterna, la sua quantit di moto cambia.
Viceversa, la quantit di moto puo' variare solo in presenza di una forza esterna,
altrimenti resta costante.

Verifica
In figura riportato l'andamento della quantit di moto di una particella che si
muove lungo l'asse x in funzione del tempo. Su di essa agisce una forza diretta
lungo lo stesso asse.
a) Ordinate le regioni indicate secondo valori decrescenti del modulo della forza
b) In quali regioni la particella rallenta?

p
2
1
3
4
t

Verifica
In figura riportato l'andamento della quantit di moto di una particella che si
muove lungo l'asse x in funzione del tempo. Su di essa agisce una forza diretta
lungo lo stesso asse.
a) Ordinate le regioni indicate secondo valori decrescenti del modulo della forza
il modulo della forza la rapidit di variazione di p : 1, 3, 2 e 4 (uguali)
b) In quali regioni la particella rallenta?

nella regione 3 , perch p = mv sta diminuendo


p
2
1
3
4
t

Quantit di moto di un sistema di


punti materiali
Consideriamo un sistema di punti materiali, ciascuno con una propria
massa, velocit e quantit di moto.
I punti materiali possono interagire tra di loro ed essere soggetti
all'azione di una o piu' forze esterne
La quantit di moto del sistema :

P = p1 + p2 + p3 + pN = m1v1 + m2v2 + . + mNvN


da cui P = M vcdm
La quantit di moto di un sistema di particelle uguale al prodotto
della massa totale del sistema per la velocit del suo centro di
massa

Relazione tra forza e quantit di


moto di un sistema di punti materiali
Derivando l'espressione precedente :
P = M vcdm dP/dt = M dvcdm /dt = Macdm
La seconda legge di Newton per un sistema di punti materiali
Fnet = dP/dt
in cui Fnet la forza risultante esterna che agisce sul sistema di
particelle.

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