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INTRO
Metodo scientifico: si basa sulle misurazioni e sugli esperimenti, con lo scopo di descrizione
oggettiva, razionale, e quantitativa dei fenomeni. Per la soddisfazione dei criteri di descrizione citati
prima si è adottata la definizione operativa. Definizione dall’esperienza e dalle sue operazioni, e
associarli delle unità di misura per le misurazioni, che vengono prese con delle incertezze/errori.
L’interpretazione dei risultati di certe esperienze portano all’enunciazione di Teorie, affermazioni e
assunzioni ricavate dall’osservazione.
Unità di misure fondamentali: Tempo[s], Lunghezza[m] e Massa[kg]
Sistemi di unità di misura: oltre alle unità fondamentali è necessario un sistema per le unità più
piccole e e più grandi. Noi adottiamo il sistema internazionale di unità (SI) f
Dimensioni: Al risultato di una misurazione sono associate una dimensione e un unità di misura. E’
determinata dalla proprietà fisica che descrive
Unità di misura: In un equazione oltre che avere le dimensioni della stessa grandezza fisica è inoltre
necessario che abbiano la stessa unità di misura. Sono la scala con cui si misurano le dimensioni. Si
usa il rapporto di conversione per convertire la scala da una unità a un'altra.
Cifre significative: Cifra che non sia zero iniziale o finale, però contano se seguono il punto
decimale. 0.2547(4) 3456000(4)
>moltiplicazione: num.cifre significative della meno precisa
>somma: trova quella con la cifra sign piu a sinistra rispetto al punto
>funz. Trascendenti: stesso num. cifre significative dell’argomento
VETTORI
Scalari: E’ solo un numero che esprime la misura assieme all’unità di misura appropriata. Chiamati
cosi perché possono essere rappresentate su una retta orientata con un opportuna scala.
Vettori: valore numerico con una direzione e un verso.
Vettori unitari(versori): Vettore unitario di modulo 1 in direzione perpendicolare al piano (i, j, k). E’
possibile scomporre i vettori in composizione dei rispettivi piani C=iCx+jCy+kCz SOHCAHTOA
Somma vettoriale: nei grafici è possibile usare il metodo punta coda o del parallelogramma.
Valgono le proprieà associative e commutative.
CINEMATICA
Moto: La posizione dei suoi punti cambia nel tempo rispetto ad altri corpi, che non mutano la
reciproca posizione, presi come riferimento.
Sistema di riferimento: Insieme di corpi rispetto al quale si misurano gli spazi e tempi. Ci deve
essere un osservatore, in quiete rispetto al sistema di riferimento scelto.
Vettore posizione: r=xi+yj+zk definisce in forma vettoriale la posizione di un punto nello spazio
rispetto al sistema di assi scelto. Se il punto si muove rispetto alla terna cartesiana, il suo vettore
posizione cambierà nel tempo r(t), le funzioni x,y,z saranno funzioni del tempo.
Vettore spostamento: Si ha uno spostamento Δr quando si verifica un cambiamento di posizione tra
il vettore finale e il vettore iniziale. Δr=rf-ri
Velocità: Con quale rapidità si muove un corpo e in quale direzione si dirige rispetto al sistema di
riferimento
Vm=(Xf-Xi)/(Tf-Ti) Quanto si muove in un intervallo di tempo
Vx= dx/dt
Modulo velocità |V|=sqrt(Vx2+Vy2+Vz2)
Accelerazione: Rapidità con la quale la velocità varia, sia in modulo e direzione. A= dv/dt=dx2/dt2
Moto con accelerazione costante: Un corpo si muove con accelerazione costante, lacellerazione è
uguale all’accelerazione media.
vx(t)=vx0+axt → dx/dt=vx0+at → x(t )= vx0t+0.5axt2
x(t )= vx0t+0.5axt2 → con t = Δv/Δt → vx2=v02+2ax(x-x0)
Caduta libera: moto di un corpo con accelerazione costante data esclusivamente dalla gravità verso
il basso. a=-gj g=9.8m/s2
CONSERVAZIONE DELL’ENERGIA:
Sistemi conservativi unidimensionali: E’ un sistema di una dimensione
Analisi grafica dei sistemi conservativi: Si disegna un grafico, l’asse y è l’energia potenziale e x è la
distanza. La zona sotto il grafico è l’energia potenziale, la zona sopra fino al punto massimo è
l’energia cinetica
Forze conservative: definiamo una forza conservativa come una forza che compie un lavoro nullo
su un corpo per un percorso di andata e ritorno chiuso. Come la forza gravitazionale. =-dU/dx
Energia potenziale in 3D: La variazione dell’energia potenziale è il lavor compiuto dalla forza
conservativa cambiata di segno
Conservazione di En. Meccanica: E=K+U (energia meccanica) Ef=Ei Se solo le
forze conservative compiono lavoro l’energia meccanica si conserva (per forza osservato da un
sistema inerziale)
Forze non conservative: Se una forza compie un lavoro diverso da zero mentre questo compie un
movimento di andata e ritorno. Come l’attrito cinetico W=Kf-Ki
Lavoro interno: Il lavoro interno è fatto dalle forze interne, non influisce sull’esterno
Legge di conservazione dell’energia: afferma che l’energia totale di un sistema isolato si conserva
Moto dei satelliti: Sappiamo che il lavoro è l’integrale della forza su una distanza e otteniamo
GMm(1/rf-1/ri)=Uf-Ui=Win modo da avere U(r)=-GMm/r La E=K+U= -0.5GMm/r
Velocità di fuga: v=sqrt2Gmf/r perché deve arrivare a distanza infinita e a velocita nulla K=U=0=E
Urti: E’ un interazione tra due o più corpi che ha luogo in una regione limitata da tempo e spazio. A
noi interessa capire cosa entra e cosa esce da questa regione. Dal momento che l’influenza delle
forze esterne è trascurabile sulla q.m. del sistema si conserva, cioè la q.m. del sistema rimane
identica all’inizio e alla fine. Ci sono urti in cui l’energia cinetica si conserva e vengono chiamati
elastici, altrimenti sono anelastici. In un urto elastico unidimensionale vale
m1v1+m2v2=m1’v1’+m2’v2’ e 0.5m1v12+0.5m2v22=0.5m1’v12’+0.5m2’v22’
inoltre otteniamo v1i-v2i = -(v1f-v2f) mostra che la componente della velocità cambia segno in
seguito a un urto unidimensionale, ma il modulo della velocità relativa rimane lo stesso.
Se un urto è anelastico abbiamo una perdita di velocità che per la maggior parte delle volte si
trasforma in energia dissipata termica. Un specifico tipo di uto anelastico è chiamato
completamente anelastico, ed è un urto in cui i corpi durante l’urto rimangono interconnessi
diventando un unico corpo. m1v1i+m2v2i= (m1+m2)vf perché la quantità di moto si conserva come in
tutti gli urti
Se l’urto avviene in più dimensioni valgono le stesse regole soltanto che i moti si dividono per i
relativi assi cartesiani in componenti.
Moto dei razzi: Un razzo quando accelera espelle massa, quindi non ha massa costante
EQUILIBRIO STATICO DI UN CORPO RIGIDO:
Corpi rigidi e l’equilibrio: Se un corpo è in quiete la ΣF=0, un corpo esteso(più pti) è in equilibrio
statico se ogni suo punto è in quiete e rimane in quiete. Un corpo rigido è un corpo nel quale la
distanza tra due dei suoi qualsiasi punti rimane costante. Si dice che un corpo è in equilibrio
traslatorio se l’accelerazione del cm è nulla, se acm=0 allora ΣFext=0 ->condizioni per l’equilibrio
traslatorio. L’equilibrio si ha quando non si ha moto, dunque un moto traslatorio è quando in un Δt
tutti i punti di un corpo subiscono lo stesso spostamento, ovvero in ogni momento la velocita di tutti
i punti è la stessa. Se il cm di un corpo è in quiete non necessariamente il corpo è in equilibrio
statico, esso potrebbe ruotare, un corpo che non ruota è in equilibrio rotatorio. Un corpo è in
equilbrio statico se è in equilibrio traslatorio e rotatorio
Momento di una forza rispetto a un asse: momento di una forza tiene conto dell’importanza di dove
viene applicata la forza τ=r˔F=F(rsinθ) è il prodotto della forza per la distanza dell’asse della retta
d’azione della forza. La r perp è detto braccio della forza e va dal perno/asse di rotazione. Se il
senso di rotazione è antiorario τ è positiva; se il senso del moto è orario, τ è negativo.
Equilibrio statico: Per avere l’equilibrio traslatorio bisogna avere che ΣFext=0. Per avere invece
l’equilibrio statico bisogna avere anche l’equilibrio rotatorio, ovvero Στext=0 Queste sono dette
rispettivamente prima e seconda condizione
Centro di gravità: E’ quel punto in cui si può considerare che sia applicato il peso di un corpo ed è
dato da xcg= Σximig/Σmig = Σximi/Σmi il peso è la somma delle infinitesime parti del corpo
θmoltiplicato per g
Momento di una forza come prodotto vettoriale: Il momento della forza può essere visto come
prodotto vettoriale. τ=rxF
Rotolamento di un corpo rigido: Quando un corpo rotola senza scivolare c’è una relazione tra il
modulo v della velocità lineare del cm e quello della velocità di rotazione w, intorno a un asse
passante per il centro. V=dx/dt=rω Questo tipo di movimento ha come energia cinetica quella
lineare piu quella rotazionale K=0.5mv2+0.5Iω2
DINAMICA DEL MOTO ROTATORIO e LEGGI GEN. MOTO DEI SISTEMI:
Momento angolare di un pto materiale: rispetto a un polo O l = r x p dove r è il vettore posizione
del punto materiale misurato da O e p è la sua quantità di moto. Ovviamente si tratta di un vettore
visto il prodotto vettoriale, il suo verso è dato dalla regola della mano destra. Se consideriamo un
punto materiale che si muove lungo una traiettoria circolare di raggio R l = Rmvsin90=Rmv 90
perché v è perpendicolare rispetto al raggio in ogni momento, e il verso dipende dal senso di
rotazione l = lzk =mR2ωzk Se il moto è circolare uniforme, ωz è costante dunque anche lz è
costante. Un punto materiale che si muove in linea retta ha un momento angolare rispetto a O, l =
rpsinφ = mvr˔ dove r˔ è la distanza della traiettoria della particella da O, quindi l diverso da zero
per tutti i punti non presenti sulla traiettoria, se il modulo della velocità è costante, anche il suo
momento angolare è costante. Ma se il punto ha moto rettilineo accelerato il momento varia nel
tempo.
Momento angolare totale di un sistema di pti: rispetto a un punto è definito come la somma
vettoriale dei singoli momenti angolari di tutti i punti materiali rispetto a quello stesso punto.
L=l1+l2+…+ln=Σli dove li è il momento angolare dello i-esimo punto materiale. Per la regola di
derivazione della somma, la derivata temporale del momento angolare è dL/dt=Σ(dli/dt)=Στi La
somma dei momenti risultanti applicati a tutti i punti materiali di un sistema può essere suddivisa in
somma dei momenti sui pti del sistema per via di forze che eseritano l’una sull’altra e la somma dei
momenti sui punti di sistema a causa di forze esterne al sistema
Equazioni cardinali della meccanica: ΣFext=dP/dt Στext=dL/dt Per un corpo rigido con 6 gradi di
libertà, queste due equazioni vettoriali equivalenti a sei equazioni scalari sono sufficienti a
descriverne il moto
Dinamica della rotazione di un corpo rigido intorno a un asse fisso: Nel caso di un corpo rigido in
rotazione intorno a un asse fisso Lz=Iωz Στi=Iαz rispetto a qualunque punto
dell’asse la componente assiale del momento di una forzza è τz=RFi
Lavoro ed energia per un sistema di corpi: il lavoro compiuto dal momento di una forza su un corpo
𝜃
in rotazione intorno a un’asse fisso W = ∫𝜃 𝑓 𝜏𝑧 ⅆ𝜃 Il lavoro compiuto dal momento
1
risultante fa variare fa variare l’energia cinetica rotazionale: Wtot=0.5Iωf2-0.5Iωi2 La potenza
fornita a un corpo rigido in rotazione è P = τzωz Il teorema lavoro-energia per un sistema
di punti materiali scrive Wtot=Ktot,f-Ktot,i e la conservazione dell’energia nel caso più generale si
può scrivere cosi dWnon-cons=d(Ktot+Uint+Uest) In assenza di forze non conservative,
l’energia meccanica totale Ktot+Uint+Uest, è una costante. Per un corpo rigido, l’energia cinetica si
può scrivere come somma di un’energia di traslazione del centro di massa, come se fosse un punto
in cui è concentrata tutta la massa, più un’energia di rotazione attorno a un asse passante per il
centro di massa.
Conservazione del momento angolare: Se il momento risultante esterno applicato a un sistema è
nullo, il momento angolare totale del sistema si conserva Li=Lf
Moti giroscopici: Il moto di un giroscopio fornisce un esempio di moto rotatorio nel quale il corpo
in rotazione non è vincolato a girare su un asse con orientamento fisso.
OSCILLAZIONI:
Cinematica del moto armonico: nel quale il moto di un punto che si muove sull’asse x in modo tale
che la sua coordinata x cambi nel tempo con x=Acos(ωt+φ) Infine se il sistema ha un solo grado di
libertà e la coordinata che lo descrive cambia nel tempo seguendo questa legge si dice di tipo
armonico. A è l’ampiezza della sinusoide, quanto si muove dall’alto in basso, il simbolo ω
rappresenta la pulsazione o frequenza angolare e dipende dal ritmo delle oscillazioni. Il parametro
φ è chiamato costante di fase e dipende dalla scelta dell’istante in cui si comincia a misura (t=0). Le
grandezze nelle parentesi prende il nome di fase. Il corpo compie un ciclo completo del suo moto
durante l’intervallo di tempo T, periodo, T=2π/ω Per specificare il ritmo di oscillazioni, la
frequenza v=1/T 2πv=ω
vx = dx/dt = -ωAsin(ωt+φ) ax = d2x/dt2 = -ω2Asin(ωt+φ) = -ω2x
Dinamica del moto armonico: Il moto armonico è prodotto da una forza di richiamo lineare. La
seconda legge di Newton applicata a un corpo che compie un tale moto può essere posta in forma di
equazioni differenziale d2x/dt2 = -kx/m Una soluzione di quest’equazione è x =
Acos(ωt+φ) con ω = sqrt(k/m)
Energia dell’oscillatore armonico: L’energia potenziale e l’energia cinetica di un oscillatore
armonico sono U = 0.5kA2cos2(ωt+φ) K = 0.5mω2A2sin2(ωt+φ) e l’energia
meccanica è costante: E = 0.5mω2A2 = 0.5kA2
Ex. Moto armonico: blocco appeso a una molla verticale ω=sqrt(k/m) | pendolo semplice
ω=sqrt(g/L) | pendolo fisico ω= sqrt(mgL/I) | pendolo di torsione ω = sqrt(k/I)
Moto armonico e moto circolare uniforme: Per un punto materiale che compie un moto circolare
uniforme nel piano xy, la componente x e la componente y del moto entrambe moti armonici.
Moto armonico smorzato: L’equazione di moto per un oscillatore armonico smorzato è ay=-ky/m –
bvy/m Per il caso sottosmorzato y=e-γtAcos(ωst+φ) L’ampiezza delle oscillazioni decresce
esponenzialmente nel tempo. Se l’oscillatore è criticamente smorzato o sovrasmozato non si
verificano oscillazioni
Oscillazioni forzate: L’equazione di moto per un oscillatore forzato è ax=-ω2x-2γvx+(F0/m)cosωEt
L’ampiezza delle oscillazioni è A0=(F0/m)/sqrt((ωE2-ω2)2+γ2ωE2) L’ampiezza è massima
quando si verifica la risonanza ωE⁓ω