Ø La teoria che lega le cause del moto alle variabili cinematiche che lo descrivono è
detta Meccanica.
Ø Noi studiamo la meccanica classica, ovvero la teoria nella quale tutti i fenomeni
di moto si possono descrivere usando soltanto tre leggi semplici dette leggi di
Newton.
Ø Le interazioni di un corpo con l’ ambiente esterno sono sintetizzate (in meccanica
classica) dall’azione di una grandezza fisica vettoriale detta Forza.
Inerzia:
Tendenza di un corpo ad opporsi ad una variazione del moto
Prima legge nella forma espressa da Newton:
Ogni corpo permane nel suo stato iniziale di quiete o di moto rettilineo
uniforme, fin quando non è costretto a cambiare il suo stato da una forza
che viene applicata su di esso
ω
Periodo di rotazione: T = 24 ⋅ 3600s = 86400s = 8.64 ⋅104 s
Raggio della Terra: R = 6370km = 6.37 ⋅106 m
RTerra 2π 2 ⋅ 3.14
w= = 4
rad s = 7.27 ⋅10−5 rad s
T 8.64 ⋅10
2
aC
Terra
( )
= w2 R = 7.27 ⋅10−10 ⋅ 6.37 ⋅106 m s = 0.034m s
Ø La massa è indipendente da ciò che lo circonda e dal metodo adoperato per
misurarla.
Ø La massa è una quantità scalare (obbedisce alle regole dell’aritmetica ordinaria)
Le masse si sommano e si sottraggono in modo numericamente semplice
Es:
posso mettere due masse insieme, una di 1Kg ed una di 3kg, a formare una massa
totale di 4Kg
m1a1=m2a2
Da semplici esperimenti è possibile verificare che applicando una forza doppia ad un certo
oggetto, l’accelerazione prodotta sarà due volte più grande, applicando una forza tripla,
l’accelerazione sarà tre volte più grande, e così via.
Questo porta a dire che:
! !
2)A parità di massa l’accelerazione di un corpo è proporzionale alla forza risultante
ad esso applicata.
F ∝a
Basandosi su queste evidenze sperimentali, Newton enunciò e formalizzò
matematicamente la seconda legge della dinamica:
Seconda legge di Newton:
L’accelerazione di un oggetto è direttamente proporzionale alla forza
risultante agente su di esso ed è inversamente proporzionale alla sua
massa !
! !
!
a=
∑F ∑ F = ma
m
!
F
NB: ∑ è la forza risultante data dalla somma vettoriale di tutte le forze agenti sull’oggetto
di massa m
Forza
Altro modo di definire la seconda legge di Newton: !
“Una forza che agisce su un corpo, produce su di esso un’accelerazione a avente la
stessa direzione della forza ed il modulo della forza è pari ad ma
⎧ Ftot = ma x
! ! ! ⎪⎪ x
La forza è un vettore: Ftot = ∑ F = ma ⎨ Ftot y = ma y
⎪
⎪⎩ Ftotz = ma z
⎧ Ftot = 0
Un corpo risulta in equilibrio se ! ! ⎪⎪ x !
la somma di tutte le forze che Ftot = ∑ F = 0 ⎨ Ftot y = 0 a=0
agiscono su di esso è nulla: ⎪
⎪⎩ Ftotz = 0
Anche il secondo principio della dinamica è valido solo in sistemi di riferimento
inerziali
NB: possiamo provare la seconda legge di Newton?
NO- perché non possiamo essere sicuri al 100% che il nostro sistema di riferimento sia
un sistema inerziale
Ma ci fidiamo???
SI- perché tale legge è verificata, all’interno dell’incertezza sperimentale, da tutti gli
esperimenti che sono stati fatti finora ( metodo scientifico)
Definizione operativa della forza
La seconda legge della dinamica permette di introdurre una definizione operativa
di forza:
m=1kg
Si consideri il chilogrammo campione,
poggiato su un piano orizzontale privo di
attrito ed agganciato ad una molla.
m=1kg
m1 a2
F = m1a1 = m2a2 e quindi =
m2 a1
In particolare se confrontiamo l’accelerazione a di un corpo di massa incognita m con
quella a0 del campione di massa m0 =1kg sottoposto alla stessa forza, otteniamo
una misura della massa incognita m tramite la relazione :
Misurata
sperimentalmente
m a0 a0 a0
= m = m0 m = kg
m0 a a a
Misurata
sperimentalmente
Esempio di Forza: Forza Gravitazionale
Ø La forza gravitazionale è la forza esercitata dalla Terra su un corpo.
Ø Se un corpo è lasciato libero di muoversi sulla superficie terrestre, sottoposto alla
sola forza gravitazionale, esso subisce l’accelerazione di gravità:
! ! !
! !
∑ F =Fgrav = mg g
dove sia gche Fgrav sono diretti verso il centro della terra.
! !
Ø La relazione Fgrav = m g g non richiede che il corpo sia in movimento.
Ø la forza di gravità è sempre presente, anche se un corpo non si muove perché
poggiato su una superficie.
P = mg g
Poiché il peso dipende da g, esso dipende dalla posizione geografica, i corpi pesano di
meno su una montagna (quindi ad altitudini elevate) che non al mare poiché
l’accelerazione g diminuisce allontanandosi dalla superficie terrestre ( o per meglio
dire dal centro della Terra)
Il peso non è una proprietà intrinseca dei corpi ( a differenza della massa)
Esempio:
l’accelerazione gravitazionale sulla luna è pari a gLuna= 1.6 m/s2
! ! ! ! ! !
a=0 Ftot = ma = 0 Ftot = Fpalmo + Fg = 0 Fpalmo = −mg
NB: non c’è alcun riferimento alla velocità nella seconda legge di Newton, quindi un
corpo è soggetto alla stessa forza gravitazionale, indipendentemente dalla sua
velocità ( a meno che tale velocità non sia prossima a quella della luce, in questo
caso infatti la meccanica newtoniana non vale più e bisogna passare alla relatività
ristretta di Einstein)
Esempio di applicazione delle forze:
Consideriamo un blocco che si trova su una superficie orizzontale priva di attrito
sul quale soffia il vento da sinistra verso destra
5)Controllare la
! lunghezza dei vettori
y
Fvento secondo il!confronto
! tra i
moduli ( Fg = − Fsup→blocco )
!
x Fg
Terza legge di Newton
!
! F12 su un altro corpo, l’altro corpo eserciterà
Se un corpo esercita una forza
su di esso una forza F21uguale in modulo ma di verso opposto
3° legge
! !
di F12 = − F21 Non esiste una singola forza
isolata, ma le forze si
Newton Azione = -Reazione presentano sempre a coppia
Quando la bambina imprime al terreno una spinta per giocare a saltare con la corda è lei a spostarsi verso
l’alto o non è invece la Terra a spostarsi verso il basso?
La bambina preme il terreno con la stessa forza con cui il terreno spinge lei verso l’alto… ma…:
! !
! FTB = − FBT " ! !
FTB ! ! ! ! $$ mB |aB |= M T aT
! FTB = − FBT FTB = mB aB #
!
FBT ! $
FBT = M T aT $ ! !
% mB << M T ⇒ aT << aB
La legge di azione e reazione vale sempre, sia che gli oggetti stiano fermi
sia che risultino accelerati
Esempi di Azione-Reazione
Un palloncino che si sgonfia:
Lancio di un razzo:
Ø Il corpo preme sul tavolo a causa della forza gravitazionale Fg, deformandolo
y
Corpo di
Ø Il Tavolo preme il corpo verso l’alto con la forza normale FN
massa m
(cioè perpendicolare alla superficie del tavolo) ! ! !
FN Fg = mg
Ø Sul corpo agiscono solo la forza peso e la forza normale ed entrambe
sono dirette verticalmente
( prendiamo in considerazione solo le componenti lungo y).
! !
Ø Dalla seconda legge della dinamica otteniamo il modulo Fg = mg
della forza normale:
! ! ! !
∑ F = ma = Fn + Fg ⇒ ∑F y = ma y = FN − mg FN = m (a y + g )
Somma delle forze che
agiscono sul corpo di massa m
FN = mg
Ø La fune viene considerata inestensibile e priva di massa ed il modulo della forza esercitata in
un qualsiasi punto della fune è lo stesso in tutti i punti della fune
Ø Se quindi applico una forza a un estremo di una fune tesa, questa risponde con una forza che
si trasmette lungo la fune in modo tale che ogni punto della corda abbia accelerazione nulla
relativamente a tutti gli altri. ⇒ le forze ai capi della corda sono uguali ed opposte
Ø Q!uando un corpo viene tirato mediante una fune ancorata ad esso, la fune esercita una forza
T sul corpo
!
Ø La forza T è diretta lungo la fune nel verso di allontanamento dall’oggetto ed il modulo T di
questa forza viene detta tensione della fune
Ø La fune viene concepita solo come un collegamento tra i due corpi e questo concetto vale
anche se la fune passa per una carrucola (o puleggia), La fune permette di “trasportare”
le forze, e di cambiare la direzione della loro retta di azione.
Esempio di tensione : carrucola
Un facchino utilizza una fune passante attorno a due carrucole per sollevare un pianoforte del
peso di 2000 N.
Quale forza deve esercitare sulla fune?
NB: Per funi di massa trascurabile il modulo della tensione è lo stesso in ogni punto della fune
Ø Se si tenta di far scorrere un corpo su una superficie scabra, si sviluppa una
resistenza allo scorrimento detta forza di attrito.
Ø La forza di attrito può essere schematizzata come una forza tangente alla
superficie
Attrito statico
Consideriamo un oggetto poggiato sul pavimento su cui viene applicata una forza F
orizzontale( per esempio verso sinistra)
La forza di Attrito statico è la forza che contrasta F e che impedisce all’oggetto di
muoversi
Corpo in quiete (non viene applicata
alcuna forza sul corpo oltre alla forza
peso ed alla reazione vincolare)
F = fsmax,
Il corpo continua a rimanere fermo
F > fd
Se riduciamo ancora F (fino ad avere F=0 ) la forza risultante sarà solo la forza di
attrito dinamico (che si oppone al moto) => l’accelerazione avrà verso opposto alla
velocità => la velocità diminuirà fino ad annullarsi
Attrito
Sperimentalmente si trova che:
La direzione della forza d’attrito è sempre parallela alla superficie ed il
verso è sempre opposto al verso del moto ( o alla forza applicata che cerca
di produrre il moto)
L’intensità sia della forza di attrito statico che quella di attrito dinamico
sono proporzionali al modulo della forza normale esercitata dalla
superficie sul corpo
! ! !
fs = fs fd = fd N= N
f s ≤ f s max = µ s N
Dove :
f d = µd N µ s = coefficiente di attrito statico ⎫
⎬ µs > µd
µ d = coefficiente di attrito dinamico⎭
! ! ! ! ! !
Corpo fermo ma = 0 ma = F + Fg + N + f s = 0
⎧max = F − N = 0 ⎧F = N
⎨ ⇔ ⎨ ⇒ µ s F = mg
⎩ma y = −mg + µ s N = 0 ⎩µ s N = mg
Si avrà quindi che se:
µ s F ≥ mg La scatola NON scivola giù
⎧f s = + mg sinα
⎨ Ma: fs = µs N mg sinα = µs mg cosα
⎩N = mg cosα
FORZA CENTRIPETA
diretta verso il centro della circonferenza, sempre
ortogonale alla velocità e di modulo pari a
v2
Fc = m
r
La forza centripeta NON è un nuovo tipo di forza, ma è una qualsiasi forza che
causa un’accelerazione centripeta, imponendo al corpo un moto lungo una
traiettoria circolare
Esempi di forza centripeta (1)
Palla trattenuta da un filo:
La palla di massa m tenderebbe a mantenere il moto
lungo un percorso rettilineo ( per la prima legge di
! !
Newton), ma il filo impedisce questo moto esercitando Fc = T
una forza radiale sulla pallina che lo mantiene sulla
traiettoria circolare => è la tensione del filo che causa il
moto circolare
Giostra Rotor:
Quando la giostra comincia a girare, le persone
all’interno (poggiate già alla parete) tenderebbero per ! !
inerzia a rimanere al loro posto originario, ma il Fc = N
pavimento ruota e la parete le costringe a girare
Esempi di forza centripeta (2)
Satellite che orbita intorno alla terra:
Forza gravitazionale:
ogni particella nell’universo attrae un’altra particella con una ! m1m2
forza che è direttamente proporzionale al prodotto delle due
masse ed inversamente proporzionale al quadrato della loro
Fg = G 2 rˆ
distanza e la forza è diretta lungo la congiungente le due masse r
G=6,67· 10-11 Nm2 / kg2
d 2x k d 2x Dove:
ma = −kx a= 2 =− x = −ω 2
x k
dt m dt 2 ω2 =
m
k k
NB: ω2 = →ω = è la pulsazione dell’oscillazione, che dipende dalla
m m
costante elastica della molla e dalla massa ad essa applicata.
Moto armonico (2)
d 2x 2
x(t ) = A cos(ωt + φ ) è una soluzione dell’equazione differenziale:
2
= −ω x
dt
Se infatti deriviamo due volte x(t) otteniamo:
dx d
x = A cos(ωt + φ ) = A (cos(ωt + φ )) = −ωA sin (ωt + φ )
dt dt
dx d 2x d
= −ωA sin (ωt + φ ) = −ωA sin (ωt + φ ) = −ω 2
A cos(ωt + φ )
dt dt 2
dt
d 2x 2 d 2x 2
2
= −ω A cos(ωt + φ ) 2
= −ω x
dt $!#! !" ! dt
x
Proprietà del moto armonico (3)
Data l’equazione del moto si possono determinare alcune proprietà del moto
oscillatorio: la pulsazione ω ed il periodo T.
Ø Il periodo T e’ pari al tempo minimo che impiega l’oscillazione a tornare alla stessa
posizione con la stessa velocità. Dipende solo da k ed m
2π m
T= T = 2π
ω k
Ø La frequenza f è l’inverso del moto e dipende solo da k ed m:
1 ω 1 k
f = = =
T 2π 2π m
x = A cos(ωt + φ )
a x = −ω 2 A cos(ωt + φ )