In formule:
La legge evidenzia immediatamente il carattere vettoriale della forza, in quanto la derivata di un vettore è ancora
un vettore.
derivata dalla seconda legge del moto di Newton, è la forza (il cui modulo è espresso usualmente
in Newton), m la massa in chilogrammi e è l'accelerazione (il cui modulo è espresso in metri su secondo al
quadrato). Per un fisico, il chilogrammo è l'unita di massa, ma nell'uso comune "chilogrammo" è
un'abbreviazione per "il peso di un corpo di un chilogrammo di massa a livello del mare sulla terra". A livello del
mare, l'accelerazione dovuta alla gravità (a nell'equazione di cui sopra) è 9,807 metri per secondo quadrato,
quindi il peso di un chilogrammo è 1 kg × 9,807 m/s² = 9,807 N.
A volte, soprattutto in contesti di tipo ingegneristico, si distingue il chilogrammo massa (indicato con "kgm") per
indicare il kg e il chilogrammo forza (o chilogrammo peso, indicato con "kgf") per indicare il valore di 9,807 N. Il
chilogrammo peso non è tuttavia riconosciuto come unità di misura del Sistema Internazionale e sarebbe
opportuno non usarlo per non creare confusione tra i concetti di massa e di peso.
Infatti la massa è una proprietà intrinseca dell'oggetto mentre il peso dipende dalla gravità.
Il modello standard fornisce un riquadro coerente nel quale sono inserite le tre teorie di gauge, mentre ad oggi è
stato impossibile ricondurre ad esso una versione quantistica della gravità, sebbene sia stata teorizzata una
particella mediatrice (il gravitone) della quale non si hanno evidenze empiriche.