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appunti di fisica anno 2021

Fisica
Università di Pisa
16 pag.

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Sbobina di fisica
Prima parte – La Dinamica
Svilupperemo 3 metodi per schematizzare il comportamento dinamico degli oggetti:

- Modello di punto materiale


- Modello di corpo rigido
- Modello per descrivere la dinamica dei fluidi

IL MODELLO DEL PUNTO MATERIALE

Quando applichiamo il modello del punto materiale trascuriamo almeno in prima istanza il
fatto che il corpo è esteso, trattandolo come se fosse un punto. Nei disegni spesso si
utilizzano palle cubi o altri elementi ma le forze partono tutte dal centro, non ci curiamo
quindi della sua forma ma solo delle forze che agiscono su di esso.

Con il modello di punto materiale potremmo descrivere:

- Le 3 leggi della dinamica di Newton


- Legge di conservazione dell’energia
Analizziamo il modello in figura

Su di esso agiscono:
- la forza di attrito, in direzione opposta a mg sinθ
(non presente in figura)
- la forza peso uguale a mg

- la forza vincolare R, perpendicolare al piano su cui è appoggiato il corpo (stessa direzione


quindi di mg cosθ ma con verso opposto).

La forza peso mg può essere espressa come i due vettori che la compongono, mg sinθ e mg
cosθ. Le forze di attrito possono essere di due tipi, statico e dinamico

Concetto fondamentale della dinamica

-la velocità è un concetto complesso descritto da un vettore che quindi ha una direzione, un
verso e un modulo, e che queste tre caratteristiche possono cambiare in maniera
indipendente.

-il vettore velocità ci dice in ogni momento qual è la direzione e il verso del moto, cambiando
anche solo una di queste tre l’oggetto avrà un’accelerazione.

L’accelerazione è definita come la derivata prima rispetto al tempo della velocità, essa è
quindi il vettore tangente alla traiettoria.

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I LEGGE DELLA DINAMICA

” Un corpo libero da influenze esterne si muove in linea retta e copre distanze uguali in
tempi uguali. Un corpo libero da influenze esterne conserva il suo stato di moto, ovvero di
velocità, in modulo, direzione e verso “

Definiamo ora il concetto di forza.

Una forza è ciò che spinge o tira (a contatto o a distanza). È una quantità vettoriale e se più
forze sono applicate sullo stesso corpo, la forza risultante è il vettore somma di tutte le
forze agenti su un corpo.

Per schematizzare le forze si utilizza un disegno come quello sopra chiamato ‘


diagramma delle forze ‘. Per poter disegnare un diagramma delle forze e’ necessario porsi due
domande:

1) Quali forze a distanza agiscono sul corpo?


2) Con chi è in contatto il corpo?

Massa: inerzia del corpo, la resistenza che offre a cambiare il suo stato di velocità a seguito
dell’applicazione di una forza (scalare)

Accelerazione: la rapidità con cui la velocità cambia (vettoriale)

Se si ha una traiettoria circolare, si


avrà un’accelerazione centripeta
dovuta alla differenza dei vettori v1 e
v2. Il vettore risultante punta verso il
centro del cerchio. L’accelerazione
sarà data quindi da:

𝑣2 − 𝑣1
𝑎 = lim
𝑡2→𝑡1 𝑡2 − 𝑡1

Modulo dell’accelerazione centripeta:


𝑣2
a= gli oggetti sono più veloci su traiettorie curvilinee più strette perché hanno
𝑟
un’accelerazione centripeta maggiore.

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II LEGGE DELLA DINAMICA

In corrispondenza dell'applicazione di una forza risultante, il corpo cambia il suo stato di


velocita (in modulo e/o direzione e/o verso) cioè acquista un'accelerazione, tanto maggiore
quanto minore è la sua inerzia (ovvero la sua massa).
𝐹
a= a è l’effetto, F la causa e m la resistenza
𝑚

L’accelerazione è nello stesso verso della forza risultante. Se moltiplichiamo uno scalare per
un vettore, ottengo un vettore.

DOMANDA: PERCHE’ SULLA LUNA UNA PIUMA E UN MARTELLO ARRIVANO NELLO


STESSO MOMENTO?

Quando la piuma ed il martello vengono lasciati, sono soggetti solo alla forza di gravità; quindi,
dalla II legge della dinamica, otteniamo che: F = ma ma = mg a=g

Sulla terra invece il martello cade prima della piuma perché bisogna tener conto della forza di
resistenza dell’aria.

III PRINCIPIO DELLA DINAMICA

” Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e opposta”

Per ogni forza che un corpo A esercita su un altro corpo B, ne esiste un’altra uguale, in modulo
e direzione, e contraria in verso, che B esercita su A.

FORZA DI GRAVITA TRA DUE CORPPI: M E m

G è chiamata costante di gravitazione


𝑚2
universale e vale 6,67 10-11 N 2
𝑘𝑔

COS’È L’ENERGIA?

L’energia è definita come la capacità di compiere lavoro. Una forza che compie un lavoro
determina una variazione di energia.

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- L’energia si conserva, non può essere creata o distrutta dal nulla
- L’energia può essere trasformata tra le sue forme: cinetica, potenziale e termica
- L’energia può essere trasformata tra oggetti

COS’È IL LAVORO

Il lavoro è definito come la forma in direzione dello spostamento ∙ distanza

Il lavoro è espresso come Joule, la potenza è espressa come E(t)/dt = Watt (J/s)
𝑑𝐸 (𝑡) 𝑑𝑊 𝑑𝑟
P(t) = = = 𝐹𝑟 = 𝐹𝑟 𝑣𝑟 = 𝐹 ∙ 𝑣
𝑑𝑡 𝑑𝑡 𝑑𝑡

Il lavoro e’ uguale anche a Ec finale – Ec iniziale

TIPI DI ENERGIA
𝑚 𝑣2
L’energia cineta = l’energia cinetica è l’energia
2
che un corpo possiede a causa del suo movimento.

L’energia potenziale è quell’energia che è come se venisse immagazzinata da un corpo.


Facciamo un esempio: durante una corsa su di una montagna russa, l’energia potenziale
massima si ha su un picco, nel punto più basso invece si avrà che l’energia potenziale è al
minimo ma l’energia cinetica è massima (perché la giostra ha velocità massima). Si può avere
energia potenziale gravitazionale (come appena descritta), energia potenziale elastica (come
un arco in tensione), energia potenziale elettrica che è l’energia potenziale del campo
elettrostatico.

MOTO CADUTA LIBERA

Quando un oggetto che viene lasciato cadere da una certa altezza h, si muoverà seguendo un
moto uniformemente accelerato.

L’accelerazione che il corpo sperimenta e’ uguale a g

integrando rispetto ad un generico intervallo di tempo. Prendendo


come 𝑣 (𝑡0 ) = 𝑣0

svolgendo l’integrale otteniamo questo risultato che descrive la


velocità del corpo in caduta

integrando nuovamente l’equazione


sopra otteniamo questa equazione che
descrive il moto del corpo in caduta

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dall’equazione che descrive la velocità del corpo in caduta otteniamo questa
che descrive il tempo di caduta

cosa succede se in corpo non viene fatto cadere da una certa altezza h ma viene lanciato
verticalmente verso l’alto? Prendiamo come riferimento il punto di partenza z0 = 0, il corpo
prima arriverà ad una certa altezza h per poi scendere nuovamente. La velocità iniziale non
sarà mai nulla (altrimenti il corpo starebbe fermo).

il tempo d’inversione della direzione è espresso da questa equazione

l’altezza massima raggiunta

all’istante tfinale sarà quando tocca al suolo

QUANTITA’ DI MOTO E IMPULSO

La quantità di moto di un oggetto è una grandezza vettoriale definita come il rapporto tra la
massa di un oggetto e la sua velocità. La quantità di moto è una grandezza conservativa.

𝑝 =𝑚∙𝑣

Come già detto la quantità di moto si conserva se la forza risultante nella direzione del
vettore quantità di moto è zero, misura la difficoltà a raggiungere una certa velocità e si
𝑡2
trasferisce attraverso un impulso; l’impulso è definito come ∫𝑡 𝐹 𝑑𝑡.
1

L’impulso si calcola invece come 𝐼 = 𝐹 ∙ 𝜏 dove 𝜏 rappresenta il tempo di contatto.

LEGGE DI CONSERVAZIONE DELLA QUANTITÀ DI MOTO

Se in una data direzione la risultante delle forze esterne è nulla, in quella direzione la
quantità di moto non cambia. La quantità di moto totale si conserva (m1 + m2 + ..) e subito dopo
un urto, la quantità di moto finale è uguale alla somma delle singole prima dell’urto.

Tipi di urti

1) Urto totalmente anelastico


- Si conserva la quantità di moto
- Non si conserva l’energia
2) Urto totalmente elastico

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- Si conserva la quantità di moto
- Si conserva l’energia k + U

Facciamo un esempio:

una macchina e una bicicletta si scontrano e si incastrano perfettamente tra loro. La macchina
ha una quantità di moto superiore alla bicicletta così dopo lo scontro per un po’ prima di
fermarsi i due corpi procedono nella direzione della macchina. La velocità deli due corpi sarà
𝑚 𝑣 −𝑚 𝑣
data da: 𝑉 = 1 1 2 2
𝑚1 + 𝑚2

SPIEGAZIONE DELLA MORTE DI GWEN STACY

Gwen precipita dal braccio del ponte alto h = 150 m, Spiderman arresta il suo moto in 0,5 s.
Supponiamo che Spiderman afferri Gwen dopo 90 m di caduta.
𝑚
Gwen cade ad una velocità di 𝑣 = √2𝑔ℎ = 42
𝑠

F = ma
F ∙ tc = m ∙ a ∙ tc
I = m ∙ ∆v

m ∙ ∆v rimane costante perché’ indica la quantità di moto, ciò che può cambiare è tc o F, se tc
diminuisce F aumenta e viceversa. Otteniamo quindi che Gwen è morta perché’ la quantità’ di
moto si conserva, il tempo di contatto è molto piccolo quindi la forza a cui è sottoposta molto
grande che finisce che romperli l’osso del collo.

MODELLO DI CORPO RIGIDO

Fino ad ora abbiamo considerato i corpi come puntiformi, senza curarci della loro reale forma.
Questa approssimazione va bene per spiegare alcuni fenomeni come il movimento dei pianeti
ma ad esempio per descrivere il movimento di una porta non va più bene e perde
completamente di efficacia.

Le due frecce hanno stessa velocità angolare ωa = ωb

Diversa velocità periferica va < vb

- Velocità angolare: rapidità con cui la posizione angolare varia nel tempo
- Accelerazione angolare: porzione di arco che ruota in senso orario o antiorario.
- Massa angolare (momento d’inerzia) l: inerzia rotazionale. l ≈ massa ∙ dimensioni2
- Centro di massa: punto del corpo tale che se appeso per questo punto il corpo non
ruota, o se ruota continua a ruotare senza cambiare mai velocità angolare.

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- Forza torcente (o momento della forza): forza esercitata ad una distanza da un centro
o asse di rotazione.

Perché le leggi di newton non funzionano ad esempio per spiegare perché una porta si
apre? Le leggi di newton presuppongono che i corpi siano puntiformi, cosa che invece non
sono e non tengono conto del fatto che i corpi possono anche ruotare. Per capire quindi
questi nuovi comportamenti, è necessario aggiornare le grandezze che già conosciamo per
renderle compatibili con il fatto che i corpi non siano puntiformi.

FORZA

Nella fisica del corpo rigido non conta solo la forza ma anche dove è applicata,
necessitiamo quindi di una grandezza che ci dica non solo quanto sto spingendo ma anche
dove. Questa forza è il momento.

M = F ∙ r ∙ sin θ

Facciamo un esempio: quando giro con la macchina applico un momento sul volante pari a

F ∙ r ∙ sin θ

ANGOLO FORMATO TRA LA MANO CHE GIRA E LA DIREZIONE

Per convenzione M è positivo se giriamo in senso antiorario

Esempio

Rafiki alza Simba sulla rupe. Il peso di


Simba tende a far ruotare le braccia di
Rafiki in senso orario pari a
Mpeso = P ∙ r ∙ sin θ

Per stare fermo in aria quindi Rafiki


deve quindi applicare un momento
Mspalle = Mpeso

CONSIDERAZONE SULLA II LEGGE DI NEWTON

La seconda legge di Newton è ancora valida se si adatta alle nuove grandezze considerate.

F=m∙a

M=‼∙α

La massa è un problema perché’ non solo dobbiamo tener conto della sua posizione ma
anche della sua forma. Per tener conto delle forme su usa una grandezza chiamata
momento d’inerzia. A meno di non fare rotazione troppo complicate il momento d’inerzia si
calcola nel seguente modo: I = m ∙ r2

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r indica la distanza dal centro di rotazione. Questa formula è valida per oggetti sferici
altrimenti è necessario cercare su una tabella la formula per la forma desiderata o
ricavarla con gli integrali.

MOMENTO ANGOLARE

L=I∙ω
Momento angolare = momento d’inerzia ∙ velocità angolare
Il momento angolare è simile alla quantità di moto

ENERGIA CINETICA

Esattamente come prima trasformiamo l’energia cinetica adattandola alla dinamica del corpo
rigido:
1
𝐸𝑐= 1 𝑚 𝑣 2 𝐸𝑐𝑟𝑜𝑡 =
2
𝐼 𝜔2
2

Ec tot = Ec traslazionale + Ec rotazionale

MOTO DI ROTOLAMENTO

Cosa succede se oltre a ruotare un corpo si muove anche?


Analizziamo il moto di una ruota che rotola.

la parte al bordo superiore andrà al doppio


della velocità del centro, la parte invece a
contatto con il suolo resta ferma. Per avere
moto di rotolamento c’è bisogno di attrito,
quindi il punto di contatto starà fermo.

ONDE E RISONANZA

- Cos’è il suono?

Il suono è un’onda sonora, ovvero la propagazione di una perturbazione determinata


dall’oscillazione meccanica periodica della materia. Proprio per questo nello spazio non ci
sono suoni.

QUANTITA’ FISICHE

- Frequenza ν: quanti cicli l’oscillazione compie in 1 secondo


- Lunghezza d’onda λ: la distanza tra due punti equivalenti dell’onda
- Periodo T: il tempo di un’oscillazione completa, ovvero l’inverso della frequenza

- Velocità di propagazione: 𝒗=𝝀𝑻=𝝀∙𝟏/𝑻=𝝀∙𝝂

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In mezzi diversi si hanno velocità diverse di propagazione, questo fenomeno e’
chiamato rifrazione.

Le onde sonore si propagano meglio nei solidi rispetto che nei liquidi o nei gas,
ν aumenta all’aumentare della rigidità ed al diminuire della densità del mezzo

rigidità
ν = √
𝑑𝑒𝑛𝑠𝑖𝑡à

- La luce si propaga a circa 300000 km al secondo e con velocità diversa in mezzi diversi

Come si puo’ produrre un’oscillazione di qualcosa? Forze elastiche – Legge di Hooke

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Frequenza angolare: La frequenza per 2π, è data da: 𝜔 = √𝑐𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑒𝑙𝑎𝑠𝑡𝑖𝑐𝑎 ⁄𝑖𝑛𝑒𝑟𝑧𝑖𝑎

ma = Felastica

CONCETTO DI RISONANZA

Per spiegare il concetto di risonanza, analizziamo il moto di un


pendolo

- È un oscillatore
- La forza di richiamo F è la componente della gravità lungo
la tangente alla traiettoria: la costante elastica k è
l’accelerazione di gravità g
- L’inerzia m è la lunghezza della corda L
- Per aumentare l’ampiezza di oscillazione dell’altalena,
spingiamo l’altalena in modo periodico, con una frequenza
angolare 𝛀 più vicina possibile a quella di oscillazione naturale 𝝎,
cioè A RISONANZA
- Più 𝛀 è diversa da 𝝎, più sarà piccola l’ampiezza
dell’oscillazione
- Se non ci fosse dissipazione, (ossia quando 𝛀 = 𝝎)
l’ampiezza diventerebbe matematicamente infinita
- Con dissipazione: l’ampiezza massima è finita e la larghezza
della curva di risonanza cresce con il grado di dissipazione: la
frequenza della massima ampiezza dà informazioni sulle
eccitazioni del sistema, la larghezza sulle forze dissipative

DINAMICA DEI FLUIDI – PRINCIPIO DI ARCHIMEDE

Secondo il principio di Archimede un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verso l’alto
pari al volume d’acqua spostato, in pratica:
SPINTA DI ARCHIMEDE = PESO DELL’ACQUA SPOSTATA

Archimede notò che i legionari romani affondavano in acqua, questo perché il loro peso era m
∙ g con m molto grande a causa della loro armatura e l’acqua non riusciva a imprimergli
abbastanza forza verso l’alto. Più in generale ci possono essere 3 casi:

dcorpo < dliq GALLEGGIA

dcorpo > dliq AFFONTA

dcorpo = dliq RIMANE SOSPESO NEL LIQUIDO

Le navi, ad esempio, galleggiano perché sono piene d’aria che è molto poco densa.
𝑑𝑛𝑎𝑣𝑒
Per calcolare il volume immerso di una nave ad esempio: Vimmerso = Vnave
𝑑𝑙𝑖𝑞

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PORTATA

La portata viene definita come: quanta acqua riesce a passare alla volta (nel caso dell’acqua)
𝑉
𝑄 = V = acqua che passa / t = tempo in cui passa l’acqua
𝑡

𝑄 =𝐴 ∙𝑣 A = sezione / v = velocità dell’acqua

La portata è la stessa sia all’imboccatura che al restringimento, ciò che cambia è la velocità, al
restringimento il fluido sarà più veloce.

LEGGE DI BERNOULLI
1 1
𝑃1 + 𝑑𝑣12 + 𝑑𝑔ℎ1 = 𝑃2 + 𝑑𝑣22 + 𝑑𝑔ℎ2
2 2

La legge di Bernoulli è un po’ come


la legge di conservazione
dell’energia.

LEGGE DI CONSERVAZIONE DELLA PORTATA

In un tubo, la portata di acqua che passa per una sezione è uguale alla portata in una sezione
diversa, quello che puo’ cambiare è la velocita del fluido.
𝑣1 𝑠1 = 𝑣2 𝑠2

COSA ACCADE ALL’ENERGIA MENTRE L’ACQUA FLUISCE?


1
- Energia cinetica per unità di volume: 𝐸𝑐 = 𝜌𝑣 2
2
- Energia potenziale gravitazionale per unità di volume: 𝐸𝑝 = 𝜌𝑔ℎ
- Lavoro delle forze di pressione W = P (pressione)

FORZE DI RESISTENZA DELL’ARIA

Esaminiamo il caso in cui una pallina venga lanciata, essa sarà soggetta a due forze che
riguardano l’attrito con l’aria:
- forze di Drag: dovute al fatto che l’oggetto si muove attraverso l’aria, si oppongono al moto
- forze di Lift: dovute al fatto che l’oggetto deflette l’aria: spingono l’oggetto

NUMERO DI REYNOLDS

𝑒𝑓𝑓𝑒𝑡𝑡𝑖 𝑑′𝑖𝑛𝑒𝑟𝑧𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑛𝑠𝑖𝑡à ∙ 𝑑𝑖𝑚𝑒𝑛𝑠𝑖𝑜𝑛𝑖 ∙ 𝑣𝑒𝑙𝑜𝑐𝑖𝑡à


𝑅= =
𝑒𝑓𝑓𝑒𝑡𝑡𝑖 𝑣𝑖𝑠𝑐𝑜𝑠𝑖 𝑣𝑖𝑠𝑐𝑜𝑠𝑖𝑡à

- A basso R ( < 2000 ) si ha un flusso laminare, le linee di flusso, ossia, scivolano l’una
sull’altra.

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- Ad alto R (> 100000) si ha un flusso turbolento
- R compreso tra 2000 e 100000 si ha un flusso laminare davanti e molto turbolento
dietro

FLUSSO LAMINARE

- Il flusso avvolge l’oggetto, come se fosse a strati


- Davanti e dietro, in modo simmetrico: pressione alta, velocità bassa
- Ai lati, in modo simmetrico: pressione bassa, velocità bassa
- L’attrito è dunque prevalentemente viscoso

FLUSSO TURBOLENTO

- L’aria che fluisce dietro l’oggetto accelera (in verso opposto alla velocità) dunque
converte l’energia cinetica in potenziale di pressione
- Le forze viscose convertono energia cinetica in energia termica.
- Dietro l’oggetto l’aria tende a fermarsi
- L’attrito è prevalentemente dovuto a pressure Drag

TERMODINAMICA

- TEMPERATURA: “quello che accade quando [un corpo più freddo ed uno più caldo sono
in contatto e] si aspetta abbastanza a lungo” Feynman.
Misura macroscopica dell’energia cinetica media delle particelle
- CALORE: flusso di energia termica, va dal corpo più freddo al corpo più caldo

PRINCIPIO ZERO DELLA TERMODINAMICA

Dati n sistemi con differenti temperature, in contatto termico tra loro, e complessivamente
isolati dall’esterno, il calcare fluisce tra loro finche’ raggiungono una temperatura comune.
Questa temperatura finale è la media delle temperature iniziali, pesata con le rispettive
masse e calori specifici oppure calori latenti dei diversi sistemi.

Qi = calore scambiato dal sistema

Ci = calore specifico

Λi = colore lantente

mi = massa

Ti = temperatura iniziale

0 = Q1 + Q2 … + Qn ovvero 0 = m1 c1 (Tf-T1) + m2 c2 (Tf-T2) …+ m5 λ5 …

ENERGIA: E’ LA CAPACITA’ DI FARE LAVORO. FORME DI ENERGIA SONO:

CINETICA: energia legata al movimento dell’oggetto


𝑚 ∙ 𝑣2
𝐸𝑐 =
2

POTENZIALE: energia immagazzinata in forze tra gli oggetti

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GRAVITAZIONALE, MAGNETICA, ELASTICA, ELETTRICA, CHIMICA, NUCLEARE, …

TERMICA: le stesse forze sopra elencate ma in forma disordinata

Unità di misura

1 caloria = calore dato ad un grammo d’acqua per portarlo da 14,5 °C a 15,5 ° C

Essendo un’energia si misura in Joule. 1 cal = 4,186 J

CAPACITA’ TERMICA: Quanta temperatura guadagno con un po’ di calore?

Q = C ∙ ∆T

C = capacita’ termica = m ∙ c (c = calore specifico)

EQUILIBRIO TERMICO: Due corpi in equilibrio termico tra loro, dopo un po’ di tempo,
arriveranno ad un equilibrio termico:
𝐶1 𝑇1 +𝐶2 𝑇2
𝑇𝑒𝑞𝑢𝑖𝑙 =
𝐶1 +𝐶2

Esistono 3 modi per trasmettere il calore: conduzione, convezione e irraggiamento.

1) CONDUZIONE: PADELLA IN FERRO MESSA SULLA FIAMMA

Il calore passa dalla fiamma alla padella che poi cuoce la carne.
𝑆
𝑄 =𝐾 ∙ 𝐿
∙ ∆𝑇 ∙ ∆𝑡 (LEGGE DI FOURIER)

2) CONVEZIONE: COTTURA AL VAPORE


Il calore è trasportato da particelle cariche di energia

3) COTTURA AL MICROONDE: TIPO LASER


Il calore si muove da solo in forma di luce

LEGGE DI STEFAN-BOLTZMANN
Q = ε ∙ σ ∙ S ∙ T4 ∙ Δt

Q= calore emanato
ε = emissività (valore compreso tra 0 e 1)
𝑊
σ = 5,67 ∙ 10-8 𝑚2 𝑘 4
S = superficie

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ESEMPI REALI TERMODINAMICA

- Perché di notte, soprattutto se l’aria è secca, abbiamo freddo?

L’aria secca ha una bassa capacità di assorbire o emettere luce infrarossa. Al contrario del
vapore acqueo (e quindi aria umida) e dell’anidride carbonica. Noi emettiamo verso l’aria più
di quanto l’aria (di notte) emetta verso di noi.

- Come si formano i venti?

L’aria calda tende a salire di quota, salendo di quota la pressione diminuisce, l’aria si
espande e di conseguenza la temperatura si abbassa. Si hanno dunque zone ad alta
pressione e zone a bassa pressione. L’aria fluisce da zone ad alta P a zone a bassa P
formando i venti.

- Come si formano le nuvole? La pioggia?

Perché si formino le nuvole deve accadere che l’aria umida si raffreddi al punto che il
vapore condensi in goccioline d’ acqua delle dimensioni di un centesimo di millimetro o – se
la t è particolarmente bassa – in microscopici cristalli di ghiaccio.

La condensazione del vapore produce il rilascio di calore latente di evaporazione. La


temperatura del volume d’aria nel quale sono le goccioline aumenta. Dunque, la sua densità
diventa minore di quella dell’aria circostante e la nuvola galleggia per la spinta di
Archimede.

IL FORNO A MICROONDE: ELETTROSTATICA ED ONDE ELETTROMAGNETICHE

- Cos’è un’onda?

Un’onda è la propagazione di una perturbazione determinata dall’oscillazione periodica di


qualcosa oppure da un impulso iniziale impresso a qualcosa. Ne esistono di diverse tipologie:

- Onde sonore in un fluido come l’aria o l’acqua sono determinate dalla compressione e
rarefazione periodica della densità. Nei solidi dove gli atomi sono organizzati in
reticoli, sono determinate dalla vibrazione degli atomi attorno alle posizioni di
equilibrio nel reticolo.
- Onde sismiche sono determinate da vibrazioni della terra
- Forze elettriche e magnetiche come nelle onde elettromagnetiche
- La luce intesa come tutte le radiazioni dalle onde radio ai raggi gamma

CONCETTI FISICI SULLE ONDE

Un’onda puo’ avere bisogno di un mezzo per propagarsi (come le onde sismiche) oppure no
(come le onde elettromagnetiche). Un’onda può essere:

- LONGITUDINALE: lo spostamento del qualcosa avviene in direzione ortogonale alla


direzione di propagazione dell’onda
- TRASVERSALE: lo spostamento avviene in direzione di propagazione dell’onda

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- STAZIONARIE: la loro ampiezza varia periodicamente nello spazio ma in alcuni punti,
detti nodi, è sempre nulla e in altri, detti ventri, è sempre massima. Durante
l’oscillazione, il nodo rimane fermo mentre il picco diventa valle e la valle diventa picco.
L’energia non si propaga da un punto ad un altro, ma viene continuamente convertita da
potenziale a cinetica.
- VIAGGIANTI: Picchi e valli si spostano nel verso di propagazione dell’onda.

DOMANDA: COS’È UN CAMPO ELETTRICO? COS’È UN CAMPO MAGNETICO?


A COSA SONO DOVUTI?

Il campo elettrico, come il campo magnetico e il campo gravitazionale, è una struttura


vettoriale dello spazio, variabile nel tempo. È una descrizione estremamente utile del
funzionamento di una forza a distanza. Il campo elettrico è dovuto alla presenza di cariche
elettriche nello spazio, che sono dunque sorgenti del campo. Affinche un oggetto A possa
interagire con un oggetto B, occorre che almeno una delle seguenti condizioni si avveri per
ciascuno dei due oggetti:

TRASFERIMENTO DI CARICA: L’oggetto acquista o perde elettroni per trasferimento a


seguito di contatto, quindi acquista una carica netta.

POLARIZZAZZIONE: La distribuzione di cariche elettriche non è più omogenea.

INDUZIONE: La carica elettrica all’interno di un oggetto viene ridistribuita a causa della


presenza di un altro oggetto carino nelle vicinanze.

DOMANDA

Come accade che alcuni cibi si scaldano e altri no? Perché se l’acqua si scalda facilmente, il
ghiaccio non si scioglie facilmente? Perché il cibo congelato si scalda in modo non omogeneo?

Le molecole d’acqua sono molto polari. Il campo elettrico oscillante delle microonde le fa
ruotare avanti e indietro, ruotando le molecole d’acqua si scaldano per attrito e
termalizzazione. Il resto del cibo si scalda per conduzione. Zucchero ed olio non sono polari
quindi non vengono influenzati dalle microonde, il sale può contenere tracce di acqua. Il
ghiaccio non si scalda perché’ le molecole sono posizionate nel reticolo cristallino, con forti
legami ad idrogeno, questo causa una certa rigidità nella molecola.

Elettricità e magnetismo sono in realtà due facce della stessa medaglia. L’elettricità è un
fenomeno tra cariche elettriche, il magnetismo tra cariche elettriche in movimento.

Le microonde sono prodotte dal magnetron, vengono riflesse dalle pareti interne e
trasferiscono energia alle molecole di acqua o altri composti polari.

RADIAZIONI ELETTROMAGNETICHE

- RAGGI X : Sono una radiazione elettromagnetica ad altissima frequenza (e dunque


energia) e corta lunghezza d’onda.

Come si producono i raggi x? I raggi x si producono in 2 modi:

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- Produzione per Bremsstrahlung

Un elettrone si muove ad altissima velocità attorno ad un nucleo di grande massa, nel


cambiare repentinamente direzione di moto accelera, particelle cariche che accelerano,
emettono radiazione e in questo caso l’energia emessa è dell’ordine dei raggi x.

- Produzione per fluorescenza


1) Un elettrone si muove ad altissima velocità, interagisce con un altro elettrone in un
livello di energia più profondo e lo espelle
2) L’atomo così eccitato vorrebbe tornare in uno stato di energia più ‘ basso
3) Un elettrone di un livello elettronico più alto decade e perde energia sotto forma di un
fotone x.

Le ossa assorbono bene i raggi x perché’ contengono atomi di calcio che, a differenza di
altri atomi nel nostro organismo, hanno molti elettroni.

La radiazione x interagisce con gli atomi principalmente in 2 modi:

1) Diffusione elastica: assorbimento e remissione di fotoni di un elettrone dall’atomo


2) Effetto fotoelettrico: assorbimento di un fotone ed emissione di un elettrone
dall’atomo

Tutti gli atomi partecipano alla diffusione elastica.


Solo gli atomi più pesanti partecipano all’effetto fotoelettrico

DIFFUSIONE ELASTICA RAYLEIGH

Un atomo che assorbe una radiazione si comporta come un’antenna. Vibra alla frequenza della
radiazione e la riemette a sua volta diffondendola tanto meglio quanto maggiore è la quarta
potenza della frequenza. Non è una radiazione ionizzante e la diffusione è elastica.

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