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Cinematica
Affermare che un oggetto in quiete o in moto ha senso solo se si precedentemente fissato un sistema di
riferimento, rispetto al quale possibile segnare le posizione occupate dal corpo nel tempo e tracciarne la
traiettoria.
Per un osservatore che vede passare un treno, i passeggeri seduti si muovono con la velocit del treno; il
passeggero in piedi si muove con una velocit che la somma di quella del treno e di quella del passeggero
rispetto al treno. Per un osservatore sul treno i passeggeri seduti sono in quiete e il passeggero in moto si
muove con la velocit che ha rispetto ai passeggeri in quiete.
Esistono sistemi di riferimento inerziali e non inerziali.
Un sistema di riferimento inerziale un sistema in quiete o in moto rettilineo
uniforme rispetto a un sistema in quiete. In tutti i sistemi inerziali valgono le stesse
leggi della fisica.
Velocit media: la velocit data dal rapporto x/t. Si misura in m/s.
Accelerazione media: la grandezza che misura la rapidit con cui un corpo
modifica la sua velocit, data dal rapporto v/t. Si misura in m/s2
Caduta dei corpi in aria e nel vuoto: in aria due corpi cadono con velocit e accelerazioni diverse, nel vuoto
laccelerazione la stessa per tutti i corpi ed laccelerazione di gravit.
Domanda esame: dati due oggetti di massa m1 e m2, con m1m2, lanciati verso lalto con la stessa velocit v,
quale raggiunger la quota pi alta? Giustificare la risposta
Risposta: Raggiungono la stessa velocit per le leggi del moto, infatti supponendo siano lanciati nel vuoto,
laltezza non dipende dalla massa ma solo dalla velocit iniziale, accelerazione di gravit e quantit del
tempo secondo la legge s= s0 + vot -1/2gt2
Dinamica
I corpi interagiscono tra di loro mediante azioni chiamate forze. Le forze sono grandezze vettoriali ovvero
hanno unintensit, una direzione e un verso. Lunit di misura della forza il Newton (N). Se a un corpo
sono applicate pi forze la forza risultante uguale alla somma vettoriale delle forze applicate. Se un corpo
A applica una forza a un corpo B, questo risponde con una forza della stessa intensit ma di verso opposto
(terzo principio della dinamica o principio di azione e reazione). Affinch un corpo sia in equilibrio
necessario che la somma delle forze che agiscono sul corpo stesso sia nulla, ma non
una condizione sufficiente
Tre principi della dinamica:
1. Un corpo rimane in stato di quiete o di moto rettilineo uniforme fino a quando
su di esso non agisce una forza risultante diversa da 0.
2. Laccelerazione di un corpo direttamente proporzionale alla forza applicata al
corpo stesso e inversamente proporzionale alla massa del corpo.
3. Se un corpo A applica una forza F a un corpo B, questo applica al corpo A una
forza R di ugual intensit ma di verso opposto (principio di azione e reazione)
Forza centripeta
Per la seconda legge del moto se un corpo soggetto ad una accelerazione centripeta, tale corpo
sottoposta a una forza: tale forza prende il nome di forza centripeta.
La forza centrifuga una forza apparente e fittizia che presente solo nei sistemi di riferimento non
inerziali o accelerati, una forza che si oppone al moto.
Quando la forza centripeta smette di agire su un corpo questo si allontana seguendo una traiettoria
tangenziale. La traiettoria in questo caso non diretta verso lesterno perch non esiste una forza
centrifuga.
Forza di attrito
La forza dattrito radente una forza che si oppone allo spostamento parallela alla superficie di contatto, si
distingue forza dattrito statico e forza dattrito dinamico.
Attrito statico: si applica una forza a un corpo parallela alla superficie di contatto, affinch il corpo si metta
in movimento necessario che lintensit di questa forza superi la forza dattrito statico.
Attrito dinamico: durante il moto di un corpo lungo una superficie si oppone una forza dattrito che si
oppone al moto stesso.
Attrito viscoso: forza applicata per muovere un corpo su un liquido viscoso
F= n A v/l
Dinamica e cenni di fisiologia
Un muscolo formato da molte fibre la cui contrazione determinata da impulsi elettrici, quando le fibre si
contraggono si esercita la forza muscolare la cui intensit massima proporzionale allarea della sezione.
Un muscolo normalmente collegato alle ossa tramite i tendini (formati da tessuto connettivo denso, cenni
di istologia!), la contrazione del muscolo produce due coppie di forze opposte che agiscono sulle ossa e sul
muscolo.
Quantit di moto. Principio di conservazione della quantit di moto. Impulso di una forza. Urti elastici e
anelastici.
La quantit di moto la grandezza vettoriale definita dal prodotto m x v. La variazione della quantit di
moto uguale allimpulso della forza. In un sistema di corpi isolato, ossia in un sistema soggetto solo alle
forze interne la quantit di moto si conserva. In ogni tipo di urto si conserva la quantit di moto, ma negli
urti elastici la velocit con cui i corpi si avvicinano uguale a quella con cui si allontanano, ne consegue che
oltre alla quantit di moto si conserva lenergia cinetica, negli urti anelastici invece lenergia cinetica non si
conserve quindi dopo la collisione i due corpi si allontanano con velocit minore. Negli urti completamente
anelastici i corpi rimangono incastrati insieme dopo lurto.
Coefficiente di restituzione:
Lavoro ed energia
In generale si chiama lavoro L di una forza (di modulo e direzione costanti), il cui punto di applicazione si
sposti, il prodotto scalare della forza F per lo spostamento s del suo punto di applicazione.
L = F * s * cos
Si misura in Joule (J).
Energia cinetica: un corpo in movimenti possiede unenergia cinetica K cos definita K=1/2mv2. Si misura
anchessa in Joule (J) e rappresenta la potenzialit che un corpo possiede per compiere lavoro in virt della
sua velocit.
Forze conservative: il lavoro svolto da una forza conservativa su un corpo che si muove tra due punti a e b
qualsiasi non dipende dal percorso seguito.
Momento di inerzia
Il momento di inerzia una grandezza che misura linerzia del corpo al mutare della sua velocit rotazionale
esprimibile dalla formula I=m*r2, una grandezza che varia in base alla forma delloggetto che trattiamo.
Serve per calcolare il momento angolare di un corpo L=I che lequivalente nel moto rotazionale della
quantit di moto del moto traslatorio, il momento angolare si conserva
Energia rotazionale: una forma di energia cinetica associata al moto di rotazione di un corpo rigido. Nel
caso di un corpo rigido a simmetria assiale e che ruoti attorno all'asse di simmetria, l'energia rotazionale
risulta proporzionale al prodotto del momento di inerzia I del corpo per il quadrato della sua velocit
angolare :
Condizioni di equilibrio dei corpi
Nel caso di un corpo puntiforme la condizione di equilibrio data dalla somma di tutte le forze che
agiscono sul corpo, infatti deve essere uguale a 0. Nel caso di corpi estesi questa condizione non
sufficiente, la condizione infatti che sia nulla la risultante delle forze applicate e che sia nullo il momento
risultante calcolato rispetto a un punto O qualsiasi.
Centro di massa
Si definisce centro di massa il punto in cui pu essere pensata concentrata tutta la massa del corpo o del
sistema di corpi. Laccelerazione del centro di massa in un sistema di corpi uguale alla forza esterna che
agisce sul sistema divisa la massa totale dei corpi. Il moto del centro di massa influenzato solo dalle forze
esterne che agiscono sui corpi. Il centro di massa il punto in cui si pu considerare agisca la forza di
gravit. Esso il centro di gravit o baricentro.
Pressione
La pressione il rapporto F/S. Si misura in Pascal.
Principio di Pascal: la pressione esercitata sulla superficie di un fluido la stessa in ogni punto ed
perpendicolare a ogni punto della superficie stessa.
Pressione assoluta: la pressione misurata assumendo come riferimento il vuoto
Pressione relativa: la pressione misurata assumendo come riferimento unaltra pressione (generalmente
quella atmosferica).
Legge di Stevino: p=dgh pressione idrostatica la pressione esercitata dalla colonna di un fluido sulla sua
base non dipende dalla sezione ma dalla altezza, ci spiega il principio dei vasi comunicanti
La pressione idrostatica nel corpo umano ha poco effetto sulle arterie dato che la loro morfologia in
grado di resistere anche ad alte pressione, ma ha un forte effetto sulle vene che si dilatano, questo
problema ovviato dalle valvole a nido di rondine che per se non funzionano in modo corretto fanno
dilatare le vene causano le cosiddette vene varicose.
Vasi comunicanti: nel caso dei vasi comunicanti, poich la pressione idrostatica dipende dallaltezza h del
vaso e non dalla sua sezione, un liquido con ugual densit raggiunge la stessa h in ogni vaso, questo
principio valido a patto che i vasi non siano molto sottili (capillari).
Flusso o portata di un fluido. Equazione di continuit. Fluidi ideali. Principio di Bernoulli e sue
applicazioni.
La portata di un fluido il volume del fluido stesso che attraversa la sezione del condotto nellunit di
tempo Q= Sv. Lequazione di continuit dice che la portata assume lo stesso valore su ciascuna sezione. Un
fluido ideale incomprimibile e privo di attrito interno, nel caso di un fluido ideale le particelle viaggiano
con la stessa velocit in ogni punto della sezione. Il teorema di Bernoulli, valido per i fluidi ideali, dice che
1/2dv^2 +dgh + p=costante. Ne consegue che se un vaso si restringe la pressione diminuisce e la velocit
aumenta (stenosi), in un aneurisma il vaso si dilata, la pressione aumenta e la velocit diminuisce. Un moto
laminare diventa vorticoso quando viene superata la velocit critica
Viscosit propriet di un fluido di opporsi allo scorrimento
Il sangue un fluido molto viscoso, dovuto alla presenza degli eritrociti (circa il 45%) che si accumulano
sullasse del vaso, questo spiega perch il moto del sangue solo approssimativamente laminare e il profilo
delle velocit piatto.
Legge di Stokes esprime la forza di attrito che un fluido viscoso esercita su un corpo sferico in moto
laminare nel fluido stesso.
Legge di Laplace
Questo concetto pu essere applicato al cuore, durante la sistole infatti la pressione aumenta nel ventricolo
perch diminuisce il raggio, dato che la tensione rimane costante aumenta la pressione intraventricolare!
Sistema circolatorio: moto pulsatile la portata Q in funzione del tempo
certo valore detto angolo limite che corrisponde a un angolo di rifrazione di 90 si ha riflessione totale del
raggio.
Le lenti sono strumenti ottici costituiti da materiale come per esempio il vetro separate dallaria da
superfici piane, concave o convesse. In questo modo si ha una doppia rifrazione. Il cristallino una lente
convergente capace di riprodurre unimmagine sulla retina. Una lente simmetrica perch ha due fuochi e
quindi un raggio che attraversa la lente segue lo stesso percorso indipendentemente dalla direzione del
moto (principio di invertibilit dei cammini ottici).
Distanza focale: distanza tra il cento ottico e il punto di focalizzazione dei raggi entranti.
Potere diottrico: si definisce il potere diottrico di una lente il rapporto 1/f dove f la distanza, ha valore
positivo per le lenti convergenti e negativo per le lenti divergenti.
Equazione della lente: 1/s + 1/s= 1/f dove s=distanza oggetto - centro ottico, s= distanza immagine
centro ottico.
Lingrandimento lineare G prodotto da una lente definito come il rapporto tra la lunghezza AB
dellimmagine e la lunghezza AB delloggetto. Si dimostra che vale la formula G= s/s
Fattore ingrandimento lente di ingrandimento: 1 + 25/f
Il microscopio composto formato da due lenti convergenti, loggetto viene collocato subito dopo il punto
focale dellobiettivo, lobiettivo d un immagine capovolta e ingrandita delloggetto, tale immagine si forma
a una distanza dalloculare inferiore alla distanza focale, in tal modo loculare fornisce un immagine
ulteriormente ingrandita.
Lente di ingrandimento: una lente convergente, loggetto viene posto tra il fuoco e la lente.
Fuoco reale
Fuoco virtuale
Miopia occhio pi lungo, immagine davanti alla retina quindi lente divergente
Termodinamica
Primo principio della termodinamica
definisce un bilancio energetico per il sistema
quando sottoposto a una trasformazione e stabilisce lequivalenza tra calore, lavoro ed energia.
Un sistema in equilibrio termodinamico se le variabili termodinamiche che lo caratterizzano sono le stesse
in ogni punto.
Se un gas soggetto a rapide e brusche trasformazioni, essa si dice irreversibile perch non esistono stati
intermedi.
Se un gas soggetto a lente trasformazioni, essa si dice reversibile perch esistono stati intermedi.
Lo stato termodinamico espresso da poche variabili che nel caso di un gas ideale sono pressione, volume
e temperatura secondo la legge pV=nRT
La variazione di energia interna del sistema diversa da 0 nelle trasformazioni adiabatiche.
Calore specifico dei gas: il calore specifico a pressione o a temperatura costante maggiore del calore
specifico a volume costante perch nelle prime due trasformazioni il gas cede energia in quanto compie
lavoro, quindi necessario somministrare pi calore se si vuole far aumentare di 1K 1Kg del gas stesso.
Trasformazione isocora Es= Q
Trasformazione isoterma ES=0 Q=L
Trasformazione isobara ES= Q - Pv
Secondo principio della termodinamica definisce che i fenomeni naturali presentano un verso privilegiato
di evoluzione: 1. il lavoro si trasforma in calore e non avviene il contrario
2. non possibile trasferire calore da un corpo pi freddo a uno pi caldo
3. In un sistema isolato lentropia non pu diminuire
Rendimento di una macchina termica: il rapporto tra il lavoro compiuto e il calore assorbito durante la
espansione.
Macchina termica: macchina che converte calore in lavoro, opera secondo trasformazioni cicliche, ci vuol
dire che il sistema torna alle condizioni iniziali
Capacit termica: rapporto tra energia acquistata e variazione di temperatura
Calore specifico: quantit di energia che bisogna fornire a un kg di sostanza per aumentare di 1K la sua
temperatura. Capacit termica per unit di massa.
Ciclo di Carnot: un particolare ciclo costituito da due trasformazioni isoterme e due adiabatiche
Fase di compressione: lavoro negativo
Fase di espansione: lavoro positivo
Trasformazione adiabatica: il lavoro compiuto modifica lenergia interna del gas perch non c scambio di
calore con lesterno
Pi le due isoterme sono distanti maggiore larea, il lavoro e quindi il rendimento.
Rendimento di una macchina termica= 1- Q2/Q1
Q2= calore ceduto durante la compressione
Q1= calore assorbito durante lespansione
R= L/Q1
Risonanza Magnetica
La risonanza magnetica un esame diagnostico che sfrutta il
comportamento degli atomi di idrogeno contenuti nelle molecole
d'acqua. I nuclei di questi atomi presentano generalmente diversi
orientamenti, ma sotto l'influenza di un campo magnetico, essi si
allineano nella medesima direzioni. La RM prima allinea i nuclei
dell'idrogeno per mezzo di magneti molto potenti, poi li colpisce con
un breve impulso di radiazione elettromagnetica a radiofrequenza
(RF) rompendo l'allineamento. I fotoni di questo fascio vengono assorbiti eccitando molti dei nuclei allo
stato di energia inferiore a quello superiore. Riallineandosi questi nuclei emettono dei deboli segnali radio
che vengono captati dalle stesse bobine emettenti le radiofrequenze e mediante la trasformata di Fourier si
ricostruisce limmagine. La RM in grado di evidenziare chiaramente i tessuti molli proprio perch questi
sono costituiti prevalentemente da acqua. Le strutture dense come le ossa, che contengono invece poca
acqua, con questa tecnica sono appena visibili. Tali caratteristiche rendono la RM particolarmente adatta
per evidenziare problemi a livello dei tessuti nervosi circondati da osso, come le fibre nervose del midollo
spinale.
Frequency domain
attraverso la rifrazione. La velocit della luce in un mezzo materiale come il vetro risulta infatti leggermente
diversa a seconda della sua lunghezza d'onda. Poich a differenti lunghezze d'onda la luce presenta diversi
colori, e l'indice di rifrazione dipende dalla velocit della luce nel mezzo, all'uscita del prisma il raggio di luce
avr angoli di rifrazione leggermente diversi a seconda del colore: minore la lunghezza d'onda, maggiore
l'angolo di rifrazione.
Carica elettrica
La carica elettrica di 1C quella carica che posta nel vuoto ad 1m di distanza da una carica uguale la
respinge con una forza di 9*109N.
La carica elettrica quantizzata, cio non possibile isolare cariche elettriche che siano frazioni di quelle
portate dai protoni e dagli elettroni. Esistono materiali conduttori e isolanti: nei conduttori gli elettroni di
valenza sono legati debolmente al nucleo e quindi sono liberi di muoversi (es. metalli), negli isolanti questo
non avviene perch gli elettroni sono strettamente legati agli atomi.
Campo elettrico
Un campo elettrico una deformazione dello spazio generato dalla presenza di una carica elettrica o da un
campo magnetico variabile nel tempo. E=F/q. una grandezza vettoriale che non dipende dalla carica q che
ha sempre segno positivo ma dalla forza, ossia ha la stessa direzione e lo stesso verso della forza. Le linee di
forza del campo elettrico sono tangenti al vettore campo. Un dipolo elettrico un interazione tra due
cariche di segno opposto. Flusso del campo elettrico attraverso una superficie. Il teorema di Gauss dimostra
che il flusso di un campo elettrico attraverso una superficie chiusa equivalente al rapporto tra la somma
delle cariche elettriche allinterno della superficie e la costante dielettrica nel vuoto.
Il lavoro fatto dalle forze del campo per spostare un carica da un punto allaltro del campo nel vuoto
uguale alla differenza tra le energie potenziali elettriche calcolate nei due punti. Per lo studio dei campi
elettrici conviene introdurre il concetto di potenziale elettrico che corrisponde allenergia potenziale della
carica unitaria, cariche positive si spostano da punti di potenziale maggiore a punti di potenziale minore,
cariche negative si spostano da punti di potenziale minore a punti di potenziale maggiore. Una superficie
equipotenziale il luogo dei punti aventi uno stesso valore del potenziale. Lintensit del campo elettrico
uguale al gradiente di potenziale. Il campo elettrico in una data direzione uguale alla rapidit con cui il
potenziale diminuisce con la distanza in quella direzione.
Tra due distribuzioni di cariche opposte su due superfici piane si ha un campo elettrico uniforme (linee di
forza parallele). Un conduttore equipotenziale; perch? Un metallo ha la caratteristica di avere molti
elettroni liberi sulla sue superficie, sotto leffetto di un campo elettrico questi elettroni si spostano verso
punti di potenziale maggiore fino a quando la superficie non sar omogenea e il potenziale non sar lo
stesso in ogni punto.
Un condensatore un dispositivo capace di accumulare cariche elettriche, un condensatore piano
costituito da due lamine metalliche, dette armature, parallele e molto vicine luna allaltra, che vengono ad
avere la stessa carica (in valore assoluto) con una differenza di potenziale che quella applicata dal
generatore. La capacit di un condensatore dipende esclusivamente da caratteristiche geometriche (area
delle armature e distanza) e dal tipo di materiale interposto tra le due armature. Q= C*V
C= *A/d. Lavoro per caricare un condensatore = Q*V/2
Leggi di Ohm:
1. Lintensit di corrente direttamente proporzionale alla differenza di potenziale applicata agli
estremi del circuito
2. La resistenza direttamente proporzionale alla lunghezza del filo elettrico e inversamente
proporzionale alla sua sezione, proporzionale anche alla resistivit che dipende dal tipo di
materiale considerato e dalla temperatura, nei conduttori aumenta debolmente con la
Teorema di Ampere: la circuitazione di un qualunque campo magnetico B lungo una linea chiusa
proporzionale alla somma algebrica delle correnti concatenate alla linea stessa.
Induzione elettromagnetica
Una variazione del campo magnetico genera una forza elettromotrice nella spira, se il campo aumenta la
corrente gira in senso orario, se il campo diminuisce gira in senso antiorario. Si definisce flusso del campo
magnetico attraverso una superficie FB=B*A*cos.
La forza elettromotrice indotta data dalla relazione f.e.m.= -/t. Il segno meno indica che la forza
elettromotrice genera a sua volta un campo magnetico che si oppone alla variazione di flusso. La forza
elettromotrice tanto maggiore quanto veloce la variazione di flusso. La corrente alternata deriva dalla
forza elettromotrice alternata che non altro la derivata del flusso del campo magnetico rispetto al tempo.
Linduttanza un valore che dipende dalla caratteristiche geometriche del circuito. In un conduttore mobile
la forza elettromotrice indotta uguale a f.e.m.=BlV. Si pu misurare la velocit del sangue con v=f.e.m/Bl
dove l il diametro del vaso, la fem indotta dal moto degli ioni immersi in un campo magnetico. Un
trasformatore un dispositivo che in grado di aumentare o diminuire la f.e.m. alternata in un uscita,
composto da due bobine con numeri di spire diversa, la tensione in entrata genera per autoinduzione una
tensione nella seconda bobina che a seconda del numero di spire intensificata o diminuita. Ci
esprimibile dalla legge Vs/Vp=Ns/Np
Le onde
Unonda una perturbazione dello spazio che trasporta energia ma non materia.
Peculiarit di unonda:
1. Ampiezza: la massima ordinata che raggiunge londa
2.
3.
4.
5.
Lunghezza donda: funzione dello spazio che esprime la distanza tra due profili uguali
Periodo: funzione del tempo che esprime il tempo intercorso tra due profili uguali
Frequenza: reciproco del periodo
Velocit di propagazione: v=f
Unonda si dice longitudinale quando ciascun punto del mezzo oscilla con una velocit parallela alla
direzione di propagazione.
Unonda si dice trasversale quando ciascun punto del mezzo oscilla con una velocit perpendicolare alla
direzione di propagazione.
Lenergia trasportata dallonda direttamente proporzionale al quadrato della sua frequenza e della sua
ampiezza secondo la legge E= 22mf2A2
Lintensit di unonda uguale alla potenza che attraversa una superficie unitaria perpendicolare alla
direzione di propagazione. Anche lintensit proporzionale al quadrato della frequenza e dellampiezza
dellonda.
Il fronte donda il luogo geometrico dei punti aventi uguale spostamento dalla direzione dequilibrio.
Il fronte donda incidente e il fronte donda riflesso formano lo stesso angolo con la superficie incidente.
Linterferenza il fenomeno dipendente dalla sovrapposizione delle onde, pu essere costruttiva se le
ampiezze si sommano o distruttiva se le ampiezze si sottraggono.
Onde stazionarie: oscillazioni che riflettendosi ripetutamente nello spazio interferiscono tra loro creando
punti fissi a perturbazione nulla detti nodi da cui si possono ricavare particolari frequenze di risonanza
dette armoniche. Le frequenze di risonanza sono multipli della frequenza fondamentale.
Onde elettromagnetiche: Le onde elettromagnetiche sono una combinazione di campi elettrici e campi
magnetici variabili, che si propagano nello spazio con le caratteristiche del moto ondulatorio.
L'insieme delle onde elettromagnetiche di differente frequenza (e quindi lunghezza d'onda) detto spettro
elettromagnetico.
Radioattivit
Gli isotopi sono atomi dello stesso elemento con stesso numero atomico ma diverso numero di massa. Cosa
vuol dire? Prendiamo il caso dellidrogeno che ha tre isotopi H11, H12, H13. Il numero atomico (quello in
basso) rimane sempre lo stesso, cambia il numero di massa che la somma tra protoni e neutroni. Alcuni
isotopi sono stabili, altri si trasformano (decadono radioattivamente) spontaneamente emettendo
radiazioni ionizzanti. Il difetto di massa la differenza tra la somma delle masse dei nucleoni di un nuclide e
la massa del nuclide stesso. Gli isotopi instabili si dicono radioattivi, i principali processi di decadimento
sono il decadimento alfa e decadimento beta. Nel primo caso il nucleo si trasforma emettendo una
particella alfa, ovvero un nucleo di He4, nel decadimento beta c unemissione di un elettrone o di un
positrone oppure la cattura di un elettrone atomico. Ogni specie instabile decade in particolar modo C14
decade con emissione di raggi beta. Affinch i nuclei instabili presenti in un campione radioattivo possano
tutti trasformarsi in altri pi stabili necessario un certo periodo di tempo, ci un fenomeno del tutto
casuale. Il tempo di dimezzamento il tempo occorrente per ridurre alla met la quantit di un isotopo
radioattivo. Legge del decadimento radioattivo N(t)= N(0) e-t.
Attivit di una sorgente radioattiva: numero di nuclei che decadono nellunit di tempo. Si misura in Bq
(Bequerel)
La dose definita come rapporto E/m ovvero lenergia assorbita e la massa dei tessuti in cui viene
assorbita.
Calore e temperatura
Il calore una forma di energia che si trasmette da un corpo a temperatura maggiore a un corpo a
temperatura minore. La temperatura il livello di calore in un corpo. Il calore si pu trasmettere in tre
modi:
Radiazione di transizione: in questo fenomeno lelettrone proveniente dal catodo sposta uno degli
elettroni degli orbitali interni espellendolo, questo spazio vuoto a sua volta occupato da un
elettrone degli orbitali esterni che per questo cede la sua energia sotto forma di Raggi X.
Energia dei raggi X: lenergia dei raggi X proporzionale alla velocit degli elettroni, aumentando la
differenza di potenziale tra catodo e anodo, aumenta la velocit e quindi aumenta lenergia.
Intensit dei raggi X: lintensit dei raggi X dipende dal numero di elettroni che costituiscono il fascio
(flusso), pu essere regolata modificano lintensit in mA della corrente.
Risposta da 30: Lintensit dei raggi X direttamente proporzionale alla quantit di energia trasformata
e inversamente proporzionale alla superficie attraversata nel tempo.
I(x)= I0+e-x x= spessore del materiale attraversato
= coefficiente di attenuazione
Lintensit del fascio diminuisce esponenzialmente allaumentare del coefficiente di attenuazione del
materiale attraversato e dal suo spessore.
A causa della piccola lunghezza donda i raggi X sono in grado di attraversare praticamente tutti i corpi
e provocano su di effetti ionizzanti.
Dose efficace: somma ponderata delle dosi equivalenti
Dose equivalente: grandezza fisica che misura gli effetti biologici e il danno provocato
dallassorbimento di radiazioni su un organismo o tessuto.
Effetti biologici delle radiazioni: stocastici o deterministici
Assorbimento Raggi X:
1. Diffusione
2. Effetto fotoelettrico il raggio X cede tutta la
sua energia a un elettrone atomico
3. Effetto Compton il raggio X cede solo una
parte dellenergia (energia di ionizzazione)
4. Creazione di coppie il raggio X sparisce e la
sua energia viene trasformata in materia
secondo E=mc2, si crea una coppia di elettrone e
di positrone che collidono producendo energia
Parametri di qualit delle immagine radiologiche
La qualit dellimmagine dipende da diversi fattori:
Contrasto intrinseco: rapporto tra il numero di fotoni nellarea di interesse e quello dellarea
circostante, inversamente proporzionale alla tensionale applicata nel tubo raggi X.