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LE LEGGI DI KEPLERO

prima legge

I pianeti girano attorno al sole descrivendo una traiettoria ellittica.


Il sole occupa uno dei due fuochi, il punto più vicino si chiama afelio,
quello più lontano perielio.

seconda legge

Il segmento che congiunge il sole con il pianeta è il raggio vettore,


spazza aree uguali in intervalli di tempo uguali.
A parità di tempo gli spazi percorsi sono diversi, perciò le velocità
orbitale dei pianeti non sono costanti:
È maggiore nei punti più vicini al sole (perielio) è minore nei punti più
lontani (afelio)

spazio percorso del pianeta in


un intervallo di tempo
terza legge

periodo di rivoluzione del pianeta attorno al sole ovvero il tempo


che il pianeta impiega a fare il giro di un’orbita.

Semiasse maggiore dell’ellisse, rappresenta il raggio-vettore


medio, cioè la distanza media dei pianeti dal sole.

costante (uguale in ogni pianeta) rapporto tra


LEGGE DI GRAVITAZIONE UNIVERSALE
-descrive l’intensità con cui ogni corpo dotato di massa tende ad
attrarsi. La forza peso È un caso specifico delle leggi di gravitazione
universale perché tutti i corpi dotati di massa si influenzano
reciprocamente (terzo principio dinamica) Venne formulata da Newton
nel 1600.
-L’intensità della forza gravitazionale tra due corpi è direttamente
proporzionale al prodotto delle masse e inversamente proporzionale al
quadrato della distanza R fra i loro centri.

-modulo massa dei corpi


distanza dei corpi
Costante di gravitazione
universale e vale: G≈ 6,67x10
N

-direzione: lungo la retta che parte da un corpo all’altro


-verso: attrattivo (cioè di un corpo verso l’altro)
MOTO DEL SATELLITE
quando sparo un satellite dalla terra succedono 3 cose:
1) se la V è bassa avviene un moto parabolico.
2) se la V è alta avviene un’orbita iperbolica e si perde nello spazio.
3) se la V è giusta avviene un’orbita ellittica.

come trovare la V giusta:

Dal secondo principio della dinamica sappiamo che F= m a, quando un


corpo è in orbita l’unica forza che agisce è l’accelerazione
gravitazionale (Fg) e L’accelerazione che agisce e l’accelerazione
centripeta.

si ricava la V orbitale
IL LAVORO
• quando un corpo sotto l’influenza di una forza subisce uno
spostamento, allora la forza ha compiuto lavoro.
• È una grandezza scalare, l’unità di misura è il joule (J)

-modulo: W= F S il lavoro è il prodotto scalare tra il vettore


forza e il vettore spostamento.

-analisi dimensionale: [W] = N m= J

I CASI LIMITE:

• quando F e S sono paralleli: (i due vettori giacciono sulla stessa


retta)

(valore massimo che si può avere)

• quando F e S sono perpendicolari:

(lavoro minimo nullo)

• quando sono antiparalleli: (stessa direzione ma verso opposto)

-quando il lavoro è positivo è detto motore, quando è negativo è detto


lavoro resistente.
LA POTENZA
-modulo : P= È il rapporto tra la variazione del
lavoro e l’intervallo di tempo impiegato
a compierlo.

-l’unità di misura è il watt (W)

-analisi dimensionale : [P] =

• t è sempre positivo
L’ENERGIA CINETICA
• forma di energia che rende un corpo capace di muoversi,
di compiere lavoro.
• È una grandezza scalare.

-modulo: K= mV È il semi prodotto tra la massa e il quadrato


della sua velocità.

-analisi dimensionale: [K]= Kg

• A parità di velocità, se la massa raddoppia l’energia cinetica


raddoppia (proporzionalità diretta)

• se la m raddoppia la V quadruplica (proporzionalità quadratica)

IL TEOREMA DELL’ENERGIA CINETICA (o forza viva)

la variazione dell’energia cinetica è uguale al lavoro


totale compiuto sul corpo

opp.
Kf - Ki = W
ENERGIA POTENZIALE (gravitazionale)
• L’energia potenziale della forza peso che un corpo possiede è
uguale al lavoro compiuto dalla forza peso quando il corpo stesso
si muove da una posizione iniziale A alla posizione di riferimento
(detta livello zero)
• È una grandezza scalare
• Tutte le energie potenziali si indicano con la U (nel caso della Fp
è UFp
• Nel livello zero UFp = 0J , dunque si sceglie come livello zero il
suolo.

UFp= W(Fp) Fp h = Fp h cos

(Maggiore è l’altezza o la massa, maggiore è U)

-modulo: UFp= mgh

-analisi dimensionale: [UFp]= Kg


L’ENERGIA POTENZIALE DELLA FORZA
ELASTICA
• L’energia potenziale della forza elastica che è una molla
deformata possiede è uguale al lavoro compiuto dalla forza
elastica quando la molla si riporta da una posizione iniziale A
nella sua posizione di riposo (detto livello zero)

posizione di riposo

• nel livello zero UFe = 0J dunque si


sceglie come livello zero la posizione
di riposo della molla

• legge di Hock : Fe = -Kx

-modulo: UFe= Kx

-analisi dimensionale: [UFe]= N m = Nm= J


LA CONSERVAZIONE DELL’ENERGIA
MECCANICA
-modulo: Em= K+U

• in un sistema isolato l’energia meccanica totale si conserva.


• un sistema isolato sia quando non ci sono forze dissipative

Em= cost Emi= Emf Ki + Ui = Kt + Ut


LA QUANTITÀ DI MOTO
• grandezza vettoriale che si conserva
• direzione verso uguale al vettore velocità

-modulo: P= m V È il prodotto tra la massa e la


velocità del corpo

-analisi dimensionale: [P]= Kg m

• (P= P1+P2+…Pn) È la somma delle quantità di moto dei


corpi che costituiscono il sistema
• Conservazione della quantità di moto:
in un sistema isolato P= cost (Pi=Pf)

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