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Unità 10

La gravitazione da Keplero
a Newton
1. Le leggi di Keplero
Fino al 1600 si credeva che:
• la Terra fosse al centro dell'Universo, con il Sole
e i pianeti orbitanti attorno (modello geocentrico);
• i corpi celesti, sferici e perfetti, orbitassero su
traiettorie circolari.
Copernico introdusse il modello eliocentrico (Sole
al centro e pianeti su orbite circolari), che fu poi
appoggiato da Galileo.
Questo modello però non concordava con le
osservazioni astronomiche.
Le leggi di Keplero
Giovanni Keplero (1571-1630) perfezionò il
modello eliocentrico con tre leggi:
Prima legge di Keplero
Le orbite dei pianeti sono ellissi di cui il Sole
occupa uno dei due fuochi.
Si definiscono:
- perielio: il punto dell'orbita
più vicino al Sole.
- afelio: il punto dell'orbita
più lontano dal Sole.
Le leggi di Keplero
Seconda legge di Keplero
Il raggio vettore che va dal Sole a un pianeta
spazza aree uguali in tempi uguali.
Le leggi di Keplero
Terza legge di Keplero
Il rapporto tra il cubo del semiasse maggiore
dell'orbita a ed il quadrato del periodo di
rivoluzione T è lo stesso per tutti i pianeti.

T aumenta al crescere di a: i
pianeti lontani impiegano più
tempo a compiere un giro
attorno al Sole.
2. La gravitazione universale

Le leggi di Keplero descrivono il moto dei pianeti


ma non ne spiegano le cause.
Isaac Newton intuì che la forza che fa orbitare i
pianeti attorno al Sole è la stessa che fa
cadere i corpi verso la Terra.
Questa forza è universale e vale per qualsiasi
coppia di oggetti.
La gravitazione universale

La legge di gravitazione universale afferma che


la forza che si esercita tra due corpi puntiformi
di masse m1 e m2 è:
 direttamente proporzionale alle masse dei
corpi;
 inversamente proporzionale al quadrato della
loro distanza r.
La gravitazione universale

L'espressione matematica della legge di


gravitazione universale è:

G è la costante di gravitazione universale:


La gravitazione universale

Vediamo le dipendenze di F da r e da m.
1) Tenendo fissa la distanza r tra i due corpi:
La gravitazione universale

2) Tenendo fisse le masse dei due corpi m1 e m2:


 se r raddoppia, la forza diventa 1/4;
 se r triplica, la forza diventa 1/9;
 se r si dimezza, la forza quadruplica.
La gravitazione universale

Il valore della forza F è inversamente


proporzionale a r2.
Questo significa che:
• F diminuisce molto
rapidamente al crescere
di r;
• F aumenta molto
velocemente al tendere
di r a zero.
3. Il valore della costante G
La forza-peso FP di un corpo di massa m è la
forza di gravità con cui la Terra attrae m
quando è posta vicino alla superficie terrestre.

MT , RT: massa e raggio della Terra.

Ricaviamo G:

Con i valori di MT , RT noti a Newton si ottiene


L'esperimento di Cavendish
Henry Cavendish nel 1798 misurò per primo in
laboratorio il valore di G con la bilancia a
torsione.
Le masse m1 e m1 del
manubrio sono attratte
dalle masse più grandi M1
e M2.
Dall'angolo di torsione del
filo si misura il valore di F.

Si ottiene
L'accelerazione di gravità sulla superficie della Terra

Dalla legge di gravitazione universale, noti MT e


RT, si può ricavare il valore di g che abbiamo
già incontrato.
La quantità in parentesi è una costante e vale:
L'accelerazione di gravità sulla superficie della Terra

Il valore dell'espressione
corrisponde proprio al valore sperimentale di g.
Questo permette di ottenere la formula
FP = mg
come caso particolare della legge di gravitazione,
in prossimità della superficie terrestre.
4.Massa inerziale e massa gravitazionale

Abbiamo incontrato la grandezza fisica massa di


un corpo in due casi distinti:
 massa inerziale, mi: indica la resistenza del
corpo ad essere accelerato;
 massa gravitazionale, mg: indica la capacità di
attrarre oggetti ed essere attratto da essi.
I dati sperimentali mostrano che le due masse
sono direttamente proporzionali.
Massa inerziale e massa gravitazionale
Se scegliamo il kg come unità di misura per
entrambe possiamo considerare: mi = mg,
anche se concettualmente sono diverse.
5. Il moto dei satelliti
Supponiamo di sparare orizzontalmente un
proiettile dalla cima di una montagna (in
assenza di aria e a velocità arbitraria).
Diversi tipi di orbite
L'orbita di un proiettile con v0=7,9x103 m/s è
una circonferenza.
All'aumentare ancora di v0 la traiettoria
diventa un'ellisse; superato un certo valore
la traiettoria è un'iperbole: il proiettile si
allontana dalla Terra.
La velocità dei satelliti in orbita circolare
Satellite di massa m in orbita circolare di raggio R
con velocità v intorno alla Terra.
Uguagliamo la F di gravitazione con la forza
centripeta:

R al denominatore: più il satellite è lontano dalla


Terra, più è lento.
Satelliti geostazionari
Sono satelliti che si muovono alla velocità di
rotazione terrestre, quindi appaiono fermi
rispetto alla Terra.
6. La deduzione delle leggi di Keplero
Le tre leggi di Keplero sono conseguenze dei
princìpi della dinamica e della legge di
gravitazione universale.
Prima legge di Keplero: si dimostra che è
conseguenza della proporzionalità della F
gravitazionale a 1/r2:
 le traiettorie possono essere ellissi, parabole
o iperboli;
 le traiettorie chiuse possibili sono solo ellissi
(tra cui le circonferenze).
La deduzione delle leggi di Keplero

Seconda legge di Keplero: si dimostra che è


conseguenza della conservazione del
momento angolare.

poiché L è costante,
r e v sono
inversamente
proporzionali.

 Al perielio rP è minimo, quindi vP è massima;


 all'afelio rA è massimo, quindi vA è minima.
La deduzione delle leggi di Keplero

Terza legge di Keplero: dimostriamola per orbite


circolari.
Moto circolare uniforme: Essendo

, si ha ovvero

Poiché la quantità a destra dell'uguale è


costante, la terza legge di Keplero è verificata.
7. L'energia potenziale gravitazionale
Consideriamo la massa m che si sposta da A a B
sotto l'azione di una massa maggiore M.

Si dimostra che

Quindi l'energia potenziale U è:


Scelta dell'energia potenziale che si annulla
all'infinito

Nella formula di U è conveniente porre k=0.


Questo equivale a scegliere come livello zero di U
il caso in cui m e M sono a distanza infinita.
Si scrive dunque
Scelta dell'energia potenziale che si annulla
all'infinito

Rappresentiamo il grafico della funzione U(r).

La dipendenza da 1/r
determina:
 l'annullarsi di U(r)
per r che tende ad
infinito;
 il tendere all’infinito
di U per r che tende a
zero.

• U(r) è sempre negativa (potenziale attrattivo).


8. La forza di gravità e la conservazione dell'energia meccanica

Lo studio del moto dei pianeti del sistema solare


ha confermato la validità della legge di
gravitazione universale e dei princìpi della
dinamica, anche perché nel vuoto spaziale
non esiste attrito.
La forza di gravità e la conservazione dell'energia meccanica

La legge di conservazione dell'energia in questo


caso è valida e dà un'altra spiegazione alla
seconda legge di Keplero.
La forza di gravità e la conservazione dell'energia meccanica

Consideriamo un proiettile vicino ad un pianeta e


poniamo U = 0 quando la distanza è infinita.
 Se il proiettile percorre un'orbita ellittica,
v<vfuga e l'energia totale E=K+U è negativa.
 Se il proiettile ha v=vfuga, riesce a liberarsi e
l'energia totale E=K+U è zero.
 Se il proiettile percorre una traiettoria
iperbolica, v>vfuga e l'energia totale E=K+U è
positiva.

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