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Astronomia

Lezione 11/1/2013
Docente: Alessandro Melchiorri
e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it

Sito web per slides lezioni: oberon.roma1.infn.it:/alessandro/astro2012/

Libri di testo consigliati:

- An introduction to modern astrophysics B. W. Carroll, D. A. Ostlie, Addison Wesley

- Universe, R. Freedman, w. Kaufmann, W.H. Freeman and Company, New York

- Astronomy: A physical perspective, Marc L. Kutner, Cambridge University Press.

- Fundamental Astronomy, Karttunen e altri, Springer

- Elementi di Astronomia, P. Giannone.


La Scala delle distanze
Relazione di Tully-Fisher

Il teorema del viriale permette di mettere in relazione la massa di una galassia con le sue
proprietà cinematiche.
Se si assume l’esistenza di una relazione tra massa e luminosità, è possibile quindi
assegnare una luminosità alle galassie sulla base delle loro proprietà cinematiche.
Esistono due relazioni empiriche di questo tipo:
Legge di Tully-Fisher: lega la velocità di rotazione del disco delle galassie a spirale alla
loro luminosità assoluta. (Bisogna stimare l’orientazione del disco per ottenere la vera
velocità di rotazione). Nella relazione di Tully Fisher la luminosita’ e’ proporzionale
Alla quarta potenza della velocita’ di rotazione (L=180 V^4 se V e’ misurata in Km/s)

La legge di Faber-Jackson e’ l’analogo per le galassie ellittiche: lega la luminosità assoluta


delle galassie ellittiche alla dispersione di velocità delle stelle (L~σ^4)
Perche’ la notte e’ buia ?
Paradosso di Olbers:

Se l’Universo e’ costituito da una


distesa infinita di stelle,
distribuite in modo omogeneo,
allora la notte non dovrebbe
essere buia, ma luminosa.

Soluzioni intorno al 1900:

- L’Universo deve essere


finito.
-Non vi e’ una distribuzione
finita di stelle.
Breve storia della Cosmologia

Tutto ha piu’ o meno inizio il 4


Febbraio 1917 quando Albert Einstein
scrive a Paul Ehrenfest:

“Ich habe wieder etwas verbrochen in


der Gravitationstheorie, was mich ein
wenig in Gehfahr bringt, in ein Tollhaus
interniert zu werden”.

”Ho nuovamente scritto qualcosa riguardo la teoria della


gravitazione da mettermi al rischio di venire rinchiuso in un manicomio.”

Albert Einstein (1917) applica per la prima volta la


relatività generale alla cosmologia presentando la prima soluzione
cosmologica per una teoria consistente della gravita'.
Nasce la Cosmologia Moderna...
La soluzione cercata da Einstein doveva descrivere un Universo chiuso (perche’ si credeva
che questo fosse l’unico modo per risolvere il principio di Mach) e statico, dato che
all’epoca (1917) non si era scoperta la recessione delle galassie (quindi
l’universo in espansione) anzi non si erano neppure scoperte le
galassie stesse (1924).

G   8GT 

Purtroppo queste assunzioni erano incompatibili con le equazioni di Einstein della relativita’
generale (l’universo ricollassava su se stesso). Einstein aggiunse quindi un termine che chiamo’
costante cosmologica, compatibile con i principi della relativita’ generale e tale da opporsi
al collasso gravitazionale.

G   8GT   g 
Universo Finito senza
Costante cosmologica:
Collasso delle stelle
in un unico punto.

Universo Finito con


Costante cosmologica:
L’universo rimane
Statico ma e’ un
equilibrio instabile.

1917: L’Universo di Einstein e’ Finito e la Costante Cosmologica


“regge” tutto.
Nel 1922 e nel 1924 Friedmann ed, indipendentemente, Lemaitre (1927) proposero una
soluzione differente in cui l’universo era in espansione e che non necessitava del termine di
costante cosmologica. Einstein non accetto’ la soluzione dell’universo in espansione fino al 1930,
anzi si oppose abbastanza
strenuamente ad essa.

In particolare dell’articolo di Friedmann commento’:

“Friedmann’s paper while mathematically correct is of


no physical significance”

Mentre si rivolse a Lemaitre in questo modo:

“Vos calculs sont corrects, mais votre physique est abominable”


Universo di Friedmann

0 1 0 1

a(t1) a(t2)
In un simile universo in espansione i fotoni sono sottoposti ad
un redshift. Quindi se misuriamo lo
spettro delle galassie lontane
dovremmo vederle spostate
verso il rosso, come se si
allontanassero da noi.

at a t0
Redshift z=0 z=z1 z=z2 z=z3

z=z3
z=0 z=z2
z=z1
Redshift delle Galassie
Nel 1915 l’astronomo americano Vesto Slipher dell’osservatorio
di Flagstaff in Arizona riporta le prime misure di
redshift per alcune «nebulose».
Quasi tutte hanno velocità positive, cioè si allontanano da noi.
Le distanze di queste nebulose non erano ancora state
determinate (non si sapeva ancora che fossero galassie!).
Nel 1929 Hubble e Humason misurano le distanze di queste galassie e trovano una relazione
di proporzionalità tra la loro velocità e la distanza.
velocita’

Distanza
La legge di Hubble

d  H0v
1929: H0 ~500 km/sec/Mpc
(sbagliata di circa un fattore 10
per via del diverso tipo di
cefeidi).

La costante di Hubble fornisce anche una stima per l’età dell’universo:

t0  (100 / H 0 ) 9.8 Gyrs


Legge di Hubble ed Universo in espansione

Hubble trova che la velocità è proporzionale alla distanza:

V=H0 d

dove H0 è la costante di Hubble che ha dimensioni dell’inverso di un tempo.


In un universo in espansione la distanza tra due punti può scriversi come:

d(t)=a(t) L

dove a(t) e’ un fattore di scala che cresce con in il tempo. Se definiamo al tempo
attuale a(t0)=1 allora L è la distanza tra due punti al tempo t0.
Derivando rispetto al tempo troviamo:

v=(da/dt)L=(da/dt)L a/a=(da/dt)d/a=H(t)d

quindi si trova la legge di Hubble. Infatti se guardiamo oggetti a distanze non molto
grandi, quindi con t vicino a t0 H(t)= H0.
“...Il maggior errore della mia vita....”
Alla fine pero’ il modello di Friedmann-Lemaitre convinse la maggior
parte delle persone.
A questo punto Albert Einstein rigetto’ la costante cosmologica
come superflua e non piu’ giustificabile:
“ If there is no quasi-static world, then away with the
cosmological term” (scrisse a Weil)
e pubblico’ la sua nuova visione in

Einstein A. (1931). Sitzungsber. Preuss. Akad. Wiss. 235-237

Norbert Straumann in una recente review (astro-ph/0203330)


ha fatto notare come pochissime persone abbiamo mai letto
questo articolo e come le citazioni col tempo siano divenute:

Einstein A. (1931). Sitzsber. Preuss. Akad. Wiss.


Einstein A. Sitzsber. Preuss. Akad. Wiss. (1931)
Einstein A. Sb. Preuss. Akad. Wiss. (1931)
Einstein A. and Preuss S.B. (1931) Akad. Wiss 235
La Legge di Hubble

Con questi valori l’età è più ragionevole:

t0  (100 / 70 ) 9.8 Gyrs  14 Gyrs


Distanze con la legge di Hubble
1929: H0 ~500 km/sec/Mpc
2001: H0 = 727 km/sec/Mpc
Esempio: distanza di M87
Grazie alla legge di Hubble si possono fare delle survey di galassie e «mappare» la
la loro distribuzione. Intorno agli anni ‘80 la CfA e’ stata una delle prime survey
Identificando filamenti, vuoti e superclusters…la distribuzione e’ tutt’altro che casuale !
Guardando su piu’ slices di cielo venne
identificato il «great wall» o grande attrattore.
Piu’ recentemente la survey 2dF ha catalogato circa 200.000 galassie.
La survey piu’
recente e piu’
completa e’
quella
della
SLOAN
DIGITAL
SKY
SURVEY

930.000 galassie

Con un telescopio
di 2.5 m nel
New Mexico.
Simulazione Millennium:
http://www.mpa-garching.mpg.de/galform/virgo/millennium/

20 miliardi di particelle.
2 miliardi di anni luce in diametro.
20 milioni di galassie.
Equazione di Friedmann
Ma come evolve il fattore di scala a(t) in funzione del tempo.
Dipende da cosa e’ composto l’universo.
Dalla relatività generale si trova che il fattore di scala del modello di Friedmann deve
seguire questa semplice equazione differenziale:

 a  8G
2

H   
2

a 3
Dove a destra abbiamo la densità media dell’universo.
Per risolverla dobbiamo conoscere come la densità scala in funzione di a(t).
Facciamo qualche esempio molto semplice.

 a  8G
2

H   
2

a 3

  a 4 Radiazione a (t )  t1 / 2
  a 3 Materia (Polvere) a (t )  t 2 / 3
   
 Costante Cosmologica a (t )  exp  t
3
 3 

Abbiamo espansione anche con materia ordinaria !


In generale io posso pensare che la densita’ di energia totale sia data da una somma
di queste componenti con singole ampiezze da determinare sperimentalmente:

Tot   M  R  
In questo semplice modello possiamo attenderci 3 “ere” nella storia dell’universo
dominate energeticamente da Radiazione, Materia e, infine, Costante Cosmologica.

Log(Densita’)
Radiazione

Materia Costante Cosmologica

Log(a(t))
Un universo in evoluzione apre prospettive completamente nuove.
La persona che per primo applico’ la fisica fondamentale all’Universo
in espansione puo’ essere considerata George Gamow:

Se l’Universo e’ in espansione quale era il suo stato primordiale ?


Il modello di Gamow trovo’ pero’
La resistenza della
Steady State Theory proposta da
Hoyle, Bondi e Gold.

In tale teoria la densita’ di


materia rimane costante
con il tempo.
Si crea quindi una piccola
quantita’ di materia.
Non c’e’ evoluzione.
L’universo e’ sempre rimasto
uguale a se stesso.
Il modello del Big Bang Caldo
 L’universo primordiale e’ costituito da un
plasma relativistico di energia elevatissima.
 Infatti, per i fotoni e per le particelle
relativistiche l’energia e’ inversamente
proporzionale al fattore di scala
1
E
a


I fotoni si disaccoppiano dalla materia 300.000 anni dopo il Big Bang.
La distanza di questa superficie di ultimo scattering e’ circa 13 miliardi
di anni luce.
La radiazione cosmica di fondo

A. Penzias e R. Wilson scoprono nel 1964 un segnale nelle


microonde 1964. E’ l’eco dell’universo primordiale ?
La radiazione cosmica di fondo
Scoperta (definitivamente) da Penzias e Wilson nel 1964.
Premi Nobel nel 1975.

Lo spettro in frequenza della CMB (misurato dal satellite COBE)


e’ un corpo nero perfetto a T=2.728 K.
Il satellite COBE nel 1992 «prova» che la radiazione di fondo cosmico
ha uno spettro di «corpo nero». E’ effettivamente l’eco del Big Bang.
Il modello dello stato stazionario e’ definitivamente scartato.
COBE porta il premio nobel a Mather e Smoot nel 2006.
Il premio Nobel George Smoot nella serie televisiva
«The Big Bang Theory»
Il cielo a microonde
COBE (1991)
Altamente Isotropo...

Anisotropia di dipolo...

“Impronte” lasciate da strutture


primordiali a redshift (z~1000)?

Via Lattea (z=0)


Le fluttuazioni quantistiche del campo che generano l’inflazione producono
delle perturbazioni nell’universo omogeneo primordiale.

Queste pertubazioni evolvono nel tempo formando le strutture oggi


Osservate. Ad esempio, producono anisotropie nella CMB.
La migliore mappa attuale e’ quella del satellite WMAP.
Anisotropie della CMB

Le anisotropie della CMB


rappresentano una delle
conferme piu’ spettacolari del
modello cosmologico.

Si possono fare delle


predizioni teoriche sulla
loro distribuzione con grande
precisione.

I dati sperimentali hanno


confermato in modo
impressionante le
predizioni teoriche.

La cosmologia e’ oggi una


scienza di precisione.

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