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Lezione 11/1/2013
Docente: Alessandro Melchiorri
e.mail:alessandro.melchiorri@roma1.infn.it
Il teorema del viriale permette di mettere in relazione la massa di una galassia con le sue
proprietà cinematiche.
Se si assume l’esistenza di una relazione tra massa e luminosità, è possibile quindi
assegnare una luminosità alle galassie sulla base delle loro proprietà cinematiche.
Esistono due relazioni empiriche di questo tipo:
Legge di Tully-Fisher: lega la velocità di rotazione del disco delle galassie a spirale alla
loro luminosità assoluta. (Bisogna stimare l’orientazione del disco per ottenere la vera
velocità di rotazione). Nella relazione di Tully Fisher la luminosita’ e’ proporzionale
Alla quarta potenza della velocita’ di rotazione (L=180 V^4 se V e’ misurata in Km/s)
G 8GT
Purtroppo queste assunzioni erano incompatibili con le equazioni di Einstein della relativita’
generale (l’universo ricollassava su se stesso). Einstein aggiunse quindi un termine che chiamo’
costante cosmologica, compatibile con i principi della relativita’ generale e tale da opporsi
al collasso gravitazionale.
G 8GT g
Universo Finito senza
Costante cosmologica:
Collasso delle stelle
in un unico punto.
0 1 0 1
a(t1) a(t2)
In un simile universo in espansione i fotoni sono sottoposti ad
un redshift. Quindi se misuriamo lo
spettro delle galassie lontane
dovremmo vederle spostate
verso il rosso, come se si
allontanassero da noi.
at a t0
Redshift z=0 z=z1 z=z2 z=z3
z=z3
z=0 z=z2
z=z1
Redshift delle Galassie
Nel 1915 l’astronomo americano Vesto Slipher dell’osservatorio
di Flagstaff in Arizona riporta le prime misure di
redshift per alcune «nebulose».
Quasi tutte hanno velocità positive, cioè si allontanano da noi.
Le distanze di queste nebulose non erano ancora state
determinate (non si sapeva ancora che fossero galassie!).
Nel 1929 Hubble e Humason misurano le distanze di queste galassie e trovano una relazione
di proporzionalità tra la loro velocità e la distanza.
velocita’
Distanza
La legge di Hubble
d H0v
1929: H0 ~500 km/sec/Mpc
(sbagliata di circa un fattore 10
per via del diverso tipo di
cefeidi).
V=H0 d
d(t)=a(t) L
dove a(t) e’ un fattore di scala che cresce con in il tempo. Se definiamo al tempo
attuale a(t0)=1 allora L è la distanza tra due punti al tempo t0.
Derivando rispetto al tempo troviamo:
v=(da/dt)L=(da/dt)L a/a=(da/dt)d/a=H(t)d
quindi si trova la legge di Hubble. Infatti se guardiamo oggetti a distanze non molto
grandi, quindi con t vicino a t0 H(t)= H0.
“...Il maggior errore della mia vita....”
Alla fine pero’ il modello di Friedmann-Lemaitre convinse la maggior
parte delle persone.
A questo punto Albert Einstein rigetto’ la costante cosmologica
come superflua e non piu’ giustificabile:
“ If there is no quasi-static world, then away with the
cosmological term” (scrisse a Weil)
e pubblico’ la sua nuova visione in
930.000 galassie
Con un telescopio
di 2.5 m nel
New Mexico.
Simulazione Millennium:
http://www.mpa-garching.mpg.de/galform/virgo/millennium/
20 miliardi di particelle.
2 miliardi di anni luce in diametro.
20 milioni di galassie.
Equazione di Friedmann
Ma come evolve il fattore di scala a(t) in funzione del tempo.
Dipende da cosa e’ composto l’universo.
Dalla relatività generale si trova che il fattore di scala del modello di Friedmann deve
seguire questa semplice equazione differenziale:
a 8G
2
H
2
a 3
Dove a destra abbiamo la densità media dell’universo.
Per risolverla dobbiamo conoscere come la densità scala in funzione di a(t).
Facciamo qualche esempio molto semplice.
a 8G
2
H
2
a 3
a 4 Radiazione a (t ) t1 / 2
a 3 Materia (Polvere) a (t ) t 2 / 3
Costante Cosmologica a (t ) exp t
3
3
Tot M R
In questo semplice modello possiamo attenderci 3 “ere” nella storia dell’universo
dominate energeticamente da Radiazione, Materia e, infine, Costante Cosmologica.
Log(Densita’)
Radiazione
Log(a(t))
Un universo in evoluzione apre prospettive completamente nuove.
La persona che per primo applico’ la fisica fondamentale all’Universo
in espansione puo’ essere considerata George Gamow:
I fotoni si disaccoppiano dalla materia 300.000 anni dopo il Big Bang.
La distanza di questa superficie di ultimo scattering e’ circa 13 miliardi
di anni luce.
La radiazione cosmica di fondo
Anisotropia di dipolo...