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Le galassie vengono
classificate in base alla loro
forma, distinguendo:
A. Galassie a spirale
B.Galassie a spirale barrata
C.Galassie ellittiche
D.Galassie irregolari
Le Galassie
Il nostro pianeta, insieme al Sistema solare, fa parte della Via Lattea, una galassia
a spirale barrata
La Via Lattea:
contiene oltre cento miliardi di stelle e un
numero ignoto di sistemi solari
Ha un diametro di circa 105 a. l. e uno
spessore variabile da 1000 a 15.000 a.l.
Il Sistema solare:
È situato in un braccio della spirale, a circa
27.000 a.l. dal nucleo
Ruota intorno al nucleo ad una velocità di
273 km/s e compie un giro completo in
225 milioni di anni
Le Galassie
V = H0 x d
H0 = costante di Hubble
1946: George Gamow pubblica "Expanding Universe and the Origin of Elements”, in
cui afferma che l’Universo si sarebbe originato da una singolarità: un punto di densità
e temperatura infinita, in seguito ad una violentissima esplosione, il Big Bang, il tempo
iniziò a scorrere e l’Universo ad espandersi.
Nell’istante successivo al Big Bang ci fu una rapidissima espansione, la Grande
Inflazione, seguita dalla liberazione di una grandissima quantità di energia sotto forma
di calore e dalla formazione delle particelle elementari, prima quelle leggere (quark,
elettroni, neutrini) e poi quelle più pesanti (protoni, neutroni)
Origine dell’Universo
Nel momento in cui la T media dell’Universo divenne < 3.000 K si formarono i primi
atomi stabili (H, He, Li), la materia si separò dalle radiazioni e la luce iniziò a viaggiare
liberamente nello spazio ormai rarefatto; nei milioni di anni successivi H ed He gassosi
diedero inizio alla formazione delle galassie
Origine dell’Universo
Comprende:
Il Sole
8 pianeti
almeno 59 satelliti principali con raggio di almeno 8 km e molti altri minori
migliaia di asteroidi
moltissimi meteoroidi
Miliardi di masse ghiacciate che formano una nube sferica alla periferia del
Sistema solare (Nube di Oort) e possono originare comete
materia interplanetaria, formata da gas e polveri molto rarefatti
Il sistema Solare
1. Nucleo
2. Zona radiativa
3. Zona convettiva
4. Fotosfera
5. Cromosfera
6. Corona
Il Sole: superficie e atmosfera
La gravitazione universale
Claudio Tolomeo (100-178 d.C.)
elaborò il sistema geocentrico (o
tolemaico), sul quale si basò
l’astronomia per circa 14 secoli
Le orbite planetarie sono ellissi che si discostano molto poco dalle circonferenze
La dimensione delle orbite cresce rapidamente passando dai pianeti terrestri a quelli gioviani
Gli assi di rotazione dei pianeti, con l’eccezione di Urano, sono inclinati da qualche grado a
poco più di 20°, rispetto al piano orbitale
I periodi di rotazione vanno da meno di dieci ore a più di 243 giorni
I pianeti gassosi presentano i periodi più brevi, oltre al fenomeno della rotazione differenziale
Tre pianeti ruotano in senso orario, cioè contrario al senso di rivoluzione
Le leggi di Keplero
Seconda legge di Keplero:
Il segmento che congiunge il piante con il Sole percorre
aree uguali in tempi uguali
Le leggi di Keplero
Terza legge di Keplero:
I quadrati dei tempi impiegati dai pianeti a compiere le loro orbite (periodo di
rivoluzione, T) sono proporzionali ai cubi dei semiassi maggiori delle loro orbite
T2 = Ka3
La legge di Newton
Legge della gravitazione universale:
Due corpi si attraggono con una forza che è
direttamente proporzionale alla loro massa ed
inversamente proporzionale al quadrato della
loro distanza
G = costante di Newton o
costante di gravitazione universale
Formazione dei pianeti
Quando la temperatura del disco scese al di sotto dei 1900 K, iniziarono a formarsi i primi
grani solidi, costituiti da elementi quali nichel, silicio, ferro, titanio, magnesio, calcio ecc.
La formazione di questi elementi durò finché la temperatura non scese al di sotto dei 900
K, nel frattempo al centro del disco iniziavano le reazioni di fusione termonucleare
Quando la dimensione dei grani superò all’incirca 1 km essi cominciarono a esercitare una
forza gravitazionale tale da attrarre la materia circostante e si formarono i planetesimi.
In circa 100 milioni di anni si arrivò alla formazione di corpi di alcune centinaia di kilometri
di diametro e di forma pressoché sferica, i protopianeti.
Formazione dei pianeti