AS 2008-2009 Disciplina: Geografia generale IL SISTEMA SOLARE 2 IL SISTEMA SOLARE 3 IL SISTEMA SOLARE Materia interplanetaria o mezzo interstellare costituito da gas e pulviscolo E costituito da: Sole 8 pianeti satelliti Elevato numero di corpi minori: asteroidi comete meteoriti 4 Per avere unidea delle dimensioni, immaginate che se la Terra avesse diametro di 1.3 cm, Giove avrebbe un diametro di 15 cm, il Sole di 1,5 m, un essere umano sarebbe grande come un atomo e la stella pi vicina sarebbe distante 40000 km! Il sistema solare si trova nel braccio di Orione della Via Lattea, a 28000 a.l. dal nucleo galattico. Il sistema Solare compie un moto di rivoluzione intorno al centro della Galassia muovendosi alla velocit di 250 km/s ed impiegando 200 milioni di anni per compiere un giro completo. Il Sistema Solare si trova nella Via Lattea 5 Si ritiene che il Sole, i Pianeti e tutti gli altri corpi celesti del Sistema Solare abbiano avuto origine 4,5-5 miliardi di anni fa da una nebulosa primordiale costituita da gas, polvere interstellare ed elementi chimici pesanti, forse formatasi in seguito allesplosione di una supernova. A causa della forza gravitazionale, la nebulosa si condens sempre di pi, al suo interno aument la temperatura e si form il Proto-Sole. Allinterno, cio nel nucleo del Proto Sole, il collasso gravitazionale provoc un aumento delle temperature che diventarono sufficientemente elevate per innescare le prime reazioni nucleari, dando cos vita al Sole,una stella nana gialla. Nel disco circostante, i resti di polvere e gas si condensarono e formarono i protoplanetesimi, costituiti da polveri, ghiaccio o roccia. A loro volta, alcuni protoplanetesimi si aggregarono andando a formare i protopianeti, da cui ebbero poi origine pianeti, satelliti e corpi celesti minori. Origine del Sistema Solare 6 Dal Big Bang alla chimica della vita 7 IL SOLE Il Sole si trova al centro del Sistema solare e dista dalla Terra 1 UA cio circa 150 milioni di km. Diametro del Sole: 1.5 milioni di km E una stella in fase di stabilit e si trova nella sequenza principale del diagramma HR. E una nana gialla, classe spettrale G2. Temperatura: circa 6000K Lanalisi spettroscopica ha permesso di ottenere numerose informazioni sul Sole. La densit del Sole (1,4g/cm3) minore della densit terrestre: infatti il Sole caratterizzato da elementi chimici leggeri (78% H, 20% He e 2% altri elementi). Il Sole compie un moto di rotazione da ovest verso est intorno al proprio asse. Considerando la sua massa, si prevede che fra circa 5 miliardi di anni il Sole inizier un periodo di instabilit durante il quale diventer gigante rossa, poi nana bianca ed infine si spegner. 8 La struttura del Sole Nucleo o nocciolo raggio di 150000 km. Raggiunge densit e temperature elevatissime (15 milioni di kelvin). Sede di reazioni di fusione termonucleare. Zona radiativa assorbe lenergia prodotta nel nucleo e la trasmette per irraggiamento agli strati pi esterni; spessore di circa 500000 km; temperatura 500000 K Ne abbiamo una conoscenza indiretta sulla base dellevoluzione stellare. Date le elevate temperature, la parte esterna aeriforme, mentre andando verso il centro le alte pressioni fanno s che i gas si trovino vicino allo stato di plasma. Zona convettiva caratterizzata da movimenti di enormi masse di gas che trasferiscono calore verso la superficie del Sole mediante convezione. Colonne di gas incandescente si muovono verso lalto, il gas si raffredda e ridiscende verso il basso, dando origine a correnti convettive; spessore di circa 230000 km. 9 Fotosfera: parte superficiale visibile ad occhio nudo; spessore di circa 300 km; ha elevato contenuto in idrogeno ed elio. Sulla superficie sono visibili le macchie solari, aree scure e fredde, sede di fenomeni dinamici, magnetici, elettrici e termici dovuti allattivit interna del Sole. La loro comparsa ha un andamento ciclico di 11 anni. Landamento dellattivit solare influenza le variazioni climatiche: un minimo di macchie solari corrispose nellEra Quaternaria ad unavanzata dei ghiacciai, mentre ad un massimo numero di macchie solari, verificatosi nel Medio Evo, corrispose un ritiro dei ghiacciai e un aumento delle temperature annue. Le macchie solari sono spesso circondate da creste brillanti dette facole, costituite da gas ionizzati ad elevate temperature. Macchie solari 10 Cromosfera: E uno strato di gas rarefatto incandescente di colore rosso, ha uno spessore di circa 10000 km e temperature di 10000K. In essa avvengono fenomeni quali: Brillamenti: esplosioni luminose Protuberanze: getti di gas caldi che formano archi di grandi dimensioni Corona solare: spesso circa 300000 km, costituito da gas fortemente ionizzati. Nella sua parte esterna un flusso di particelle ionizzate (soprattutto protoni ed elettroni) riesce a sfuggire alla forza di gravit e genera il vento solare che si disperde nello spazio. La superficie della Terra ne rimane protetta grazie alla presenza del campo magnetico terreste. Essendo scarsamente luminosa, visibile, e quindi oggetto di studio, solo durante le eclissi totale di Sole. 11 1) Laurora boreale E un fenomeno dovuto allinterazione tra le particelle cariche prodotte dai brillamenti nella cromosfera e i gas presenti nellatmosfera terrestre; le particelle solari provocano la ionizzazione degli atomi nella zona pi esterna dellatmosfera terrestre e lemissione di una luce tenue e colorata. Tale fenomeno si osserva solo nelle zone polari. 2) Le tempeste magnetiche Sono alterazioni del campo magnetico terrestre, causate dalle particelle cariche del vento solare. Si verificano in seguito a brillamenti e sono collegate con la periodicit delle macchie solari. Fenomeni terrestri collegati con lattivit solare 12 Per essere considerato pianeta un corpo celeste deve avere le seguenti caratteristiche: 1) Deve avere dimensione minori di quelle delle stelle 2) Non deve avere una massa sufficientemente grande da innescare reazioni termonucleari al suo interno. 3) Deve avere una massa sufficiente a fargli assumere una forma sferica grazie alla sua forza di gravit. 4) Compiono un moto di rotazione intorno al proprio asse 5) Compiono un moto di rivoluzione intorno al Sole Satelliti: sono corpi celesti che ruotano intorno ad un pianeta I pianeti ruotano intorno al Sole secondo le leggi fisiche enunciate da Keplero (XVII sec), che utilizz i dati e le intuizioni di un grande astronomo danese, Tycho Brahe. I PIANETI ED I SATELLITI 13 La prima legge di Keplero sulla forma dellorbita I pianeti si muovono intorno al Sole percorrendo orbite ellittiche; il Sole occupa uno dei due fuochi. Nella figura in basso i chiodi rappresentano i fuochi dellellisse; il Sole si trova al posto di uno dei 2 chiodi e la matita sta disegnando lorbita di un pianeta. Il punto dellorbita pi vicino al Sole detto perielio; il punto pi lontano detto afelio. La linea che congiunge perielio e afelio detta linea degli apsidi. I pianeti ruotano in senso antiorario, cio da ovest a est. Sole Afelio Perielio 14 La linea (raggio vettore) congiungente un pianeta con il Sole spazza aree uguali in tempi uguali. P A Secondo la legge di Keplero, larea BSC uguale a DSE. Da questa legge si deduce che la velocit orbitale variabile: massima quando il pianeta si trova nel punto pi vicino al Sole (perielio) minima quando il pianeta si trova nel punto pi lontano dal Sole (afelio). S La seconda legge di Keplero sulla velocit del moto 15 Questa legge mette in relazione la distanza di un pianeta dal Sole con il tempo necessario a percorrere lintera orbita. Considerati due pianeti A e B che ruotano intorno al Sole, il rapporto tra i quadrati dei loro periodi orbitali (T A e T B ) uguale al rapporto tra cubi dei semiassi maggiori delle rispettive orbite (R A e R B ) . A B Sole La terza legge di Keplero T A T B 2 = R A R B 3 orbita Periodo orbitale tempo impiegato dal pianeta a percorrere un giro intorno al Sole. R 16 La legge di gravitazione universale di Newton Le leggi di Keplero sono leggi empiriche e furono spiegate in senso matematico da Newton (1684), che formul la legge di gravitazione universale: Due corpi A e B, di massa M A e M B si attraggono con una forza F che direttamente proporzionale al prodotto delle loro masse e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza. F= G M a x M b d 2 F= forza di attrazione gravitazionale G = costante di gravitazione universale M A = massa del pianeta A M B =massa del pianeta B d= distanza tra i pianeti A e B 17 I pianeti: classificazione Per caratteristiche fisico-chimiche: terrestri o rocciosi: Mercurio, Venere, Terra, Marte gioviani o gassosi: Giove, Saturno, Urano, Nettuno Per posizione rispetto al Sole: Interni: Mercurio, Venere, Terra, Marte Esterni: Giove, Saturno, Urano, Nettuno Il confine segnato dalla fascia degli asteroidi, tra Marte e Giove Per posizione rispetto alla Terra: Inferiori: Mercurio e Venere Superiori: da Marte a Nettuno Per dimensione: piccoli: Mercurio, Venere, Terra, Marte diametro <13000 km giganti: Giove, Saturno, Urano, Nettuno diametro> 48000 km Per storia: classici: Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno; sono noti fin dallantichit e sono visibili ad occhio nudo moderni: Urano, Nettuno; scoperti in tempi moderni e visibili solo al telescopio 18 Distanze: Ogni pianeta si trova ad una distanza quasi doppia di quello che lo precede, secondo al legge determinata empiricamente nel 1772 da Titius-Bode. In base a questa legge, le distanze dei pianeti dal Sole si ottengono moltiplicando la distanza del precedente per un coefficiente pari a 1.75, avendo preso come unit di misura la distanza Terra-Sole (1 UA). Eccezioni: Nettuno e Plutone sono molto pi vicini di quanto risulterebbe dal calcolo teorico. Orbite: Tutti i pianeti compiono i movimenti di rotazione e rivoluzione in senso antiorario (da ovest a est) ad eccezione di Venere e Urano che compiono rotazione retrograda (da est a ovest). Le orbite giacciono quasi tutte sullo stesso piano dellorbita del Sole (eclittica) tranne Mercurio la cui orbita inclinata di 7 rispetto alleclittica e Plutone la cui orbita inclinata di 17. Le orbite sono quasi circolari tranne quelle di Mercurio e Plutone che sono molto eccentriche (ellisse molto schiacciato). I pianeti: caratteristiche 19 I pianeti terrestri o rocciosi Hanno piccole dimensioni, piccola massa, alta densit. Hanno pochi satelliti o nessuno; non hanno anelli. Hanno superficie solida e sono costituiti da nucleo ferroso circondato da mantello basaltico. Hanno velocit di rotazione pi bassa e quindi periodo di rotazione pi lungo rispetto ai pianeti gioviani (Terra 24 ore; Giove: 10 ore; Nettuno: 16 ore). Hanno velocit di rivoluzione pi elevata e quindi un periodo di rivoluzione pi breve rispetto ai pianeti gioviani (Terra: 1 anno; Giove: 12 anni; Nettuno 165 anni) Mercurio Venere Marte Terra Sono i pi vicini al Sole. 20 I pianeti gioviani Molto distanti dal Sole. Grandi dimensioni (diametro > 50000 km), bassa densit. Non hanno superficie solida; hanno molti satelliti e anelli. Periodo di rivoluzione molto lungo rispetto a pianeti terrestri e periodo di rotazione pi breve. Hanno atmosfera molto densa ricca di idrogeno, elio, metano ed ammoniaca. I pianeti gassosi sono composti da nucleo roccioso circondato da un mantello liquido, a sua volta ricoperto da uno spesso strato di gas. I pianeti di ghiaccio sono composti da un nucleo di roccia, ricoperto da uno strato di ghiaccio, il tutto circondato da unatmosfera. Giove Saturno Urano Nettuno pianeti gassosi pianeti di ghiaccio 21 Mercurio Poco noto fino al marzo 1974, quando la sonda Mariner 10 comp la prima perlustrazione. E il pi piccolo tra i pianeti terrestri; il pi vicino al Sole; non ha satelliti. Sulla superficie sono visibili crateri, pianure e mari dovuti a risalita di rocce fuse dallinterno del pianeta. E privo di acqua e di atmosfera. Elevata escursione termica Temperatura: da -170C (notte) a 400C (d) Possiede un campo magnetico simile a quello terrestre dovuto a nucleo ferroso. Periodo di rotazione 58 giorni e 16 ore Periodo di rivoluzione 88 giorni Anche se molto brillante, a occhio nudo difficilmente osservabile a causa della vicinanza con il Sole. 22 Venere E il pianeta pi vicino alla Terra ed simile alla Terra per dimensioni e struttura, ma le temperature elevatissime e la composizione della sua atmosfera sono incompatibili con la vita. Ci appare luminoso, ma solo perch le dense nubi di gas riflettono la luce del Sole. Non una stella!! Periodo di rotazione (retrograda) 243 giorni Periodo di rivoluzione 225 giorni Temperatura media: 462C Non ha satelliti. Atmosfera: 96% CO 2 (elevato effetto serra la causa delle elevate temperature) e tracce di N 2 ; O 2 assente. Circondata da nubi di colore giallastro, dovuta alla presenza di goccioline di acido solforico. Lultima sonda che ha portato un contributo fondamentale alla conoscenza di Venere stata la sonda Magellano, nei primi anni 90. 23 Terra Periodo di rotazione 24 ore Periodo di rivoluzione 365 giorni Densit 5.5 g/cm 3 Temperatura media: min -88C; max 58C Satelliti Luna Atmosfera attuale costituita da: 78% Azoto 21% ossigeno 0.03% Biossido di carbonio tracce di gas nobili Le condizioni di temperatura mantenute costanti dalla presenza delleffetto serra, la protezione da impatti con asteroidi, la protezione dai raggi UV, X e gamma, la presenza di acqua allo stato liquido, sono alcune delle ragioni che rendono unico il nostro pianeta sul quale la vita si potuta sviluppare e diversificarsi nelle forme che noi conosciamo. 24 Marte Pianeta rosso colore causato dallossidazione del materiale ferroso presente sulla superficie del pianeta. Atmosfera: tenue Periodo di rotazione circa 24 ore Periodo di rivoluzione 687 giorni 2 satelliti: Phobos e Deimos Monte Olimpo: vulcano alto 27 km e largo circa 600 km, la cui cima spesso innevata e coperta di nuvole; fu scoperto da Schiapparelli alla fine del 1800. Mars Pathfinder ha raggiunto Marte nel 1997 e, equipaggiata con un piccolo veicolo denominato Sojourner, ha raccolto fotografie, analizzato rocce e compiuto osservazioni meteorologiche. 25 La fascia degli asteroidi Si trova nella regione tra Marte e Giove, tra 1.8 e 3.5 UA dal Sole. Gli asteroidi, anche detti pianetini, sono piccoli oggetti rocciosi di dimensioni comprese tra pochi cm e 900 km. Sono stati catalogati > 40000 asteroidi, di cui il 95% si trova in orbita intorno al Sole. Il pi grande Cerere (diametro quasi 1000 km), che fu anche il primo ad essere scoperto nel 1801 dallastronomo italiano Piazzi. La prima teoria sullorigine degli asteroidi li riteneva residui di un pianeta esploso in tempi remoti. Attualmente, si ritiene che essi siano in realt un pianeta abortito: la presenza di Giove non troppo lontano pu aver perturbato le orbite dei protoasteroidi impedendo la formazione del pianeta. 26 Giove E il pianeta pi grande del Sistema solare (diametro equatoriale: 142800 km). Disco appare solcato da bande chiare (zone) e scure (fasce) alternate e parallele allequatore. Periodo di rotazione circa 10 ore Periodo di rivoluzione 12 anni Atmosfera costituita da metano, ammoniaca, idrogeno ed elio. Al di sotto dellatmosfera si trova un oceano di idrogeno molecolare (H 2 ). Forte campo magnetico. Emette pi calore di quanto non ne assorba dal Sole, segno che nel suo interno produce energia; se avesse avuto una massa 10 volte superiore, avrebbe raggiunto temperature sufficienti per innescare le reazioni termonucleari (teoria della stella mancata). Ha 61 satelliti tra i quali ricordiamo i satelliti galileiani : Ganimede (il pi grande satellite; diametro 5262 km), Callisto, Io, Europa. 27 Saturno E il secondo pianeta per dimensioni. Solcato da bande come Giove. Atmosfera: idrogeno, elio, ammoniaca e metano. Periodo di rotazione: circa 10h Periodo di rivoluzione: 29,5 anni terrestri A causa della rapida rotazione, Saturno presenta forte schiacciamento polare. Circondato da anelli osservati per la prima volta da Galileo nel 1610; gli anelli sono dovuti a particelle solide (forse ammoniaca) ricoperte di ghiaccio, orbitanti intorno al pianeta come mini- satelliti (diametro 4-30 cm) Ha 31 satelliti, tra i quali Titano (diametro 5150 km), il secondo per dimensione dopo Ganimede. 28 Urano Scoperto da Herschel la notte del 13 marzo 1781. Visitato dalla sonda Voyager 2 nel 1986. Diametro: 51000 km Atmosfera molto simile a quella di Giove e Saturno: idrogeno, elio, metano, che formano nuvole Rotazione (retrograda): 17 ore e 12 min Periodo di rivoluzione: 84 anni Ha 27 satelliti. Urano ruota intorno al proprio asse che si trova sul piano delleclittica: in questo modo volge alternativamente al Sole per lunghissimi periodi (40 anni) luno o laltro polo, mentre, negli stessi intervalli di tempo, quello opposto rimane freddo e oscuro. 29 Nettuno Scoperto da Le Verrier sulla base di calcoli delle perturbazioni dellorbita di Urano. La sera del 23 settembre 1846, lastronomo JG Galle, osservando nella zona indicata da Le Verrier, trov il nuovo pianeta. Intenso colore azzurro dovuto alla presenza di metano. Visitato dalla sonda Voyager 2 nel 1989. Diametro: 49500 km Ha 13 satelliti, tra i quali ricordiamo Tritone, che lunico satellite con moto retrogrado, e Nereide. E circondato da un sistema di anelli 30 Scoperto da Tombaugh il 18 febbraio 1930, nella posizione prevista dai calcoli di Lowell, morto 10 anni prima. E il pianeta pi lontano dal Sole (6 miliardi di km) e non mai stato raggiunto da alcuna sonda. Ha piccole dimensioni e bassa densit. E un pianeta roccioso, coperto di ghiaccio e neve. Temperature bassissime: -230C 1 satellite: Caronte; date le notevoli dimensioni del satellite, si considera Plutone-Caronte un sistema planetario doppio. Parametri orbitali anomali: orbita ellittica molto eccentrica e inclinata di 17 rispetto alleclittica. Nel 2006 si messo in dubbio se considerarlo o meno un pianeta del Sistema Solare o se includere anche alcuni grandi asteroidi (Es. Cerere) nella categoria dei pianeti nani; si quindi cercato di dare indicazioni precise sui criteri per catalogare i pianeti. Lo strano caso di Plutone: pianeta o no? 31 Le Comete o vagabonde dello spazio Sono corpi celesti costituiti da polveri e ghiaccio (dimensioni < 10 km) che ruotano a grande distanza dal Sole lungo orbite molto eccentriche. Le comete popolano la parte pi esterna del Sistema solare e hanno origine nella Nube di Oort. Sono costituite da: Nucleo solido, contiene metalli, silicati, metano ed ammoniaca, acqua e CO 2 congelati Chioma alone diffuso causato dal calore del Sole che fa sublimare i ghiacci che li ricoprono. La radiazione solare ed il vento solare esercitano una pressione su questo gas per cui si deforma la chioma ed il gas viene spinto in direzione opposta al Sole dando origine alla caratteristica coda, striscia di gas che pu essere lunga decine o migliaia di km. 32 Nel 1696 annunci che le comete del 1607 e del 1682 avevano orbite del tutto simili: ipotizz che si trattasse della stessa cometa, in orbita ellittica intorno a al Sole con un periodo di circa 76 anni. Fu previsto un successivo passaggio della cometa nel 1758 ed in effetti fu avvistata da Johann Palitzsch nella notte di Natale di quellanno. Andando a ritroso nel tempo si ricondussero avvistamenti del passato come precedenti passaggi della stessa cometa, incluso quello, nel 1066, presumibilmente identificabile con la stella di Betlemme. Il pi recente avvistamento stato quello del 9 febbraio 1986. Grazie alla sonda Giotto, abbiamo dati sulla composizione della chioma e sulla struttura del nucleo. Il 23 agosto 1682 era stata vista una cometa nella Francia meridionale. Lastronomo Halley ne calcol gli elementi orbitali e li confront con quelli di altre comete. Cominci a sospettare che la cometa del 1682 fosse gi apparsa in precedenza nel nostro cielo. La Cometa di Halley 33 Il 23 luglio del 1995, in due luoghi distinti ed in modo del tutto indipendente l'uno dall'altro, due astrofili americani, Alan Hale e Thomas Bopp, puntarono il loro telescopio verso un ammasso di stelle nella costellazione del Sagittario. Notarono cos una strana stella non molto luminosa. Trasmessi i dati della loro osservazione all'Unione Astronomica Internazionale, scoprirono di essersi imbattuti in una cometa. Ha un periodo orbitale di 200 anni, ed pi grossa e meglio osservabile della cometa di Halley. Il massimo avvicinamento alla Terra si avuto nel 1997, quando la cometa si trovava a 197 milioni di km dalla Terra. Possiede un nucleo di grandi dimensioni; analisi spettroscopiche hanno rivelato la presenza di sostanze organiche. La Cometa Hale-Bopp 34 Meteore e meteoriti Meteorite ritrovato in Antartide Meteore: sono frammenti di comete o di asteroidi che, attratti dal campo gravitazionale terrestre, entrano nellatmosfera e si incendiano a causa dellattrito, dando origine al fenomeno delle stelle cadenti. Possono essere a sciami (es. Perseidi, visibili la notte di San Lorenzo, intorno al 10 agosto) o sporadiche (grani di polveri vaganti). Meteoriti: differiscono dalle meteore poich sono di dimensioni maggiori e, dopo aver superato latmosfera terrestre, non bruciano completamente e possono raggiungere il suolo terrestre. Il loro studio molto importante per conoscere la composizione del nucleo interno della Terra. Meteor Crater in Arizona formatosi in tempi remoti per la caduta di un meteorite, misura 1200 m di diametro e 200 m di profondit 35 Le difficolt incontrate sono dovute soprattutto al fatto che i pianeti non emettono luce propria e quindi la loro presenza solo deducibile utilizzando metodi indiretti. Uno di questi consiste nello studio del moto di una stella se il moto non rettilineo e regolare, bens a zig-zag, si pu ipotizzare la presenza di un pianeta con massa tale da esercitare una forza di gravit che ne modifica la traiettoria. Un altro metodo indiretto il metodo dei transiti nel momento in cui il pianeta allineato con la stella, la luminosit della stella diminuisce Anche se molti astronomi hanno sempre ritenuto probabile lesistenza di pianeti anche intorno a stelle diverse dal Sole, fino a pochi anni fa non si aveva alcuna prova al riguardo. Dal 1995, grazie a strumenti e tecnologie sempre pi sofisticati, sono state ottenute evidenze che molte altre stelle sono circondate da sistemi planetari. Che cosa c oltre il Sistema Solare? 36 Quali caratteristiche deve possedere un pianeta extrasolare per essere abitabile dalluomo? 1) Deve trovarsi in un sistema stellare planetario nel quale la stella i) sia singola ii) si sia formata in un ambiente ricco di metalli iii) si trovi nella fase di stabilit per un tempo sufficientemente lungo da garantire che la vita abbia modo di nascere e svilupparsi (nel caso della Terra, levoluzione dagli organismi pi semplici fino alluomo ha impiegato circa 4 miliardi di anni); 2) deve essere localizzato nella zona di abitabilit, cio ad una distanza dalla stella che consenta la presenza di una temperatura superficiale compatibile con la vita; 3) deve possedere una massa non eccessiva ed unorbita stabile; 4) deve essere presente unatmosfera che schermi le radiazioni provenienti dalla stella; 5) deve essere presente unidrosfera caratterizzata da acqua allo stato liquido; 6) devono essere presenti molecole biologiche. 37 1) studio della composizione chimica dellatmosfera dei pianeti 2) ricerca dellacqua allo stato liquido 3) analisi dei biomarcatori, cio quelle molecole che sono prodotte da organismi viventi, quali: ossigeno molecolare prodotto mediante il processo do fotosintesi clorofilliana ozono, cio ossigeno triatomico metano e biossido di carbonio prodotti dallattivit biologica di organismi viventi clorofilla essenziale per svolgere la fotosintesi clorofilliana Come individuare la presenza di organismi viventi? 38 I pianeti extrasolari finora trovati Il primo pianeta ad essere stato identificato utilizzando il metodo dei transiti dal Telescopio Spaziale Hubble stato HD209458b, in orbita intorno alla stella HD209458. Il pianeta, a 150 milioni di anni luce di distanza, ha una massa di circa 200 volte quella della Terra e un raggio pari a 20 volte quello terrestre. Inoltre, orbita a una distanza dalla stella centrale che equivale a circa il 5% della distanza Terra-Sole. Esso ha rappresentato il primo pianeta extrasolare per il quale si siano ottenuti dati sulla composizione chimica dellatmosfera: lanalisi dello spettro delle righe di assorbimento ha dimostrato la presenza di sodio, ossigeno e carbonio nellatmosfera planetaria. Il 25 aprile 2007, un gruppo di astronomi dellOsservatorio di Ginevra, dellOsservatorio di Lisbona, dellUniversit di Grenoble e dellIstituto di Astrofisica di Parigi, ha scoperto il pi piccolo pianeta finora identificato (Gliese 581c). Il pianeta Gliese 581c; un pianeta di tipo roccioso, con dimensioni 1.5 volte superiori a quelle terrestri, con una massa circa 5 volte superiore a quella terrestre ed un raggio 50% superiore a quello terrestre; si trova a circa 20.4 anni luce dalla Terra ed molto vicino alla stella (Gliese 581) intorno alla quale ruota percorrendo unorbita di soli 13 giorni terrestri.